Oggetto | Salerno, tempio di Pomona, capitelli corinzi figurati | |
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Luogo di conservazione | Salerno | |
Luogo di reimpiego | Salerno | |
Luogo di provenienza | Paestum | |
Collocazione attuale | I sei capitelli figurati sono stati reimpiegati su ventotto rocchi di colonna antichi e ad essi pertinenti all'interno di un'aula al piano terra dell'episcopio di Salerno, tradizionalmente nota come tempio di Pomona. | |
Prima attestazione | ||
Materiale | Calcare locale (travertino) | |
Dimensioni | h compresa tra 0,77 e 0, 84; diametro inferiore 0,83 (Mercklin 1962) | |
Stato di conservazione | In molti esemplari le protomi sono danneggiate o del tutto mancanti e le volute sono rotte alle estremità; le facce complete della protome sono state sistematicamente esposte verso le navate. | |
Cronologia | II secolo a.C. | |
Descrizione | I capitelli appartengono al tipo corinzio figurato o tarantino (Lippolis 1995; Dally 2000, 87-121; Pensabene 2012, Lippolis 2012, 311-312). Da una bassa corona costituita da foglie acantine alternate a foglie lisce, poste in sottosquadro, si levano sui quattro angoli lunghe volute lisce, prive della foglia angolare di rivestimento, che vanno a sostenere un abaco leggermente concavo, chiuso da un listello superiore intagliato con un kyma ionico. Su ogni lato nasce dal calato una protome umana, limitata alla testa e al collo. Alla base del calato corre un astragalo di perline e fusarole biconvesse . Le protomi, sia maschili che femminili, sono caratterizzate da una rigida impostazione frontale, collo possente e mascella squadrata, solo in alcuni casi lo stato di conservazione consente di individuarne gli attributi, come il diadema nelle teste femminili. Rispetto ai noti capitelli di San Leucio a Canosa nella serie pestana, pur essendo affine la tettonica del pezzo (esiguo sviluppo in altezza del calato, tipologia delle volute anche se con foglia angolare di rivestimento), manca qualsiasi concessione al patetismo dei volti che costituisce invece una cifra stilistica caratterizzante degli esemplari canosini (da ultimo Pensabene 2012, 237: "espressione vagamente patetica con reminescenze scopadee e prassiteliche"). Nonostante il reimpiego medievale è stato possibile ricondurre con sicurezza questo gruppo di capitelli al contesto originario grazie al ritrovamento in sito di elementi analoghi anche se frammentari: si tratta del tempio "corinzio-dorico", tradizionalmente noto come Tempio della Pace, situato sul lato settentrionale del Foro di Paestum tra le tabernae e il comizio. Il grande edificio, sistematicamente spogliato nel medioevo, è stato scavato in maniera estensiva agli inizi del secolo scorso, quando ne è stata messa a punto anche una prima ricostruzione grafica dell'elevato (Kraus, Herbig 1939); il c.d. tempio della Pace rappresenta un contesto ancora molto discusso in ambito scientifico, sia per la definizione della divinità titolare (Bona Mens, cfr. Torelli 1981; Greco 1987, 40) sia per la datazione e l'interpretazione del programma iconografico. Sono state avanzate proposte sulla cronologia del tempio che vanno dalla fine del IV secolo (in connessione con la vittoria della confederazione lucano-sannitica su Alessandro il Molosso, cfr. Denti 2004) fino all’incipiente I secolo a.C. (Schenk 1997, per lo stile eclettico del programma decorativo); la maggior parte degli studi è concorde però nel sostenere una datazione nell'ambito del II secolo a.C.: la costruzione del tempio nel Foro e la sua dedica a Bona Mens, emblema del debito di gratitudine della nuova Paestum latina verso Roma ben si collocherebbe nella situazione politica generatasi all’indomani della Guerra Annibalica (Torelli 1999, 64-66; Gualtieri 2003, con datazione all’avanzato II secolo a.C.; da ultimo Wolf 2015, 103-105). I capitelli figurati e le scelte architettoniche applicate nel tempio di pertinenza (alto podio, mistione di ordine dorico e corinzio) rappresentano un'esperienza di valore fondamentale nell'ellenismo italico e un contesto privilegiato per verificare le modalità di trasmissione di influssi culturali e formali (e tra questi l'uso dei capitelli con protomi) dall'area tarantina a quella lucano-campana (si vedano anche i capitelli della serie Teggiano-Padula). | |
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Famiglie e persone | ||
Collezioni di antichità | ||
Note | ||
Fonti iconografiche | ||
Rilievi | ||
Fonti e documenti | ||
Bibliografia | Dally 2000: Ortwin Dally, Canosa, Località San Leucio. Untersuchungen zu Akkulturationsprozessen vom 6. bis zum 2. Jh. v. Chr. am Beispiel eines daunischen Heiligtums, Heidelberg 2000, 105.
Denti 2004: Mario Denti, Scultori greci a Poseidonia all’epoca di Alessandro il Molosso. Il tempio corinzio-dorico e i Lucani. Osservazioni preliminari, in "Alessandro il Molosso e i "Condottieri" in Magna Grecia. Atti del quarantatreesimo Convegno di studi sulla Magna Grecia Atti di Taranto, Taranto 2004, 665-697.
Greco 1987: Emanuele Greco, Poseidonia-Paestum: 3. Forum Nord, Rome 1987.
Gualtieri 2003: Maurizio Gualtieri, La Lucania romana. Cultura e società nella documentazione archeologica, Napoli 2003, 66-67.
Krauss, Herbig 1939: Friedrich Krauss, Reinhard Herbig, Der korinthisch-dorische Tempel am Forum von Paestum, Berlin 1939,
Lippolis 1995: Enzo Lippolis, "I capitelli ", in Arpi: l'ipogeo della Medusa e la necropoli, a cura di Marina Mazzei, Bari 1995, 79-80.
Lippolis 2012: Enzo Lippolis, “Cultura e manifestazioni dell’aristocrazia canosina”, Scienze dell'Antichità 18, 2012, 301-323.
Mercklin 1962: Eugen von Mercklin, Antike Figuralkapitelle, Berlin 1962, 66 n. 175, tavv. 311-320.
Neutsch 1965: Bernhard Neutsch, "Tarentinische und lukanische Vorstufen zu den Kopfkapitellen am italischen Forumstempel von Paestum", Mitteilungen des Deutschen Archäologischen Instituts. Römische Abteilung, 72, 1965, 70-80.
Pensabene 2012: Patrizio Pensabene, "Da Minerva a San Leucio, problematiche storiche e storico-architettoniche", Scienze dell'Antichità, 18, 2012, 219-246.
Schenk 1997: Ralf Schenk, Der korinthische Tempel bis zum Ende des Prinzipats des Augustus, Espelkamp 1997, 55-57.
Torelli 1981: Mario Torelli, “C. Cocceius Flaccus, senatore di Paestum, Minea M.F. e Bona Mens”, Annali della Facoltà di lettere e filosofia dell’Università degli studi di Perugia 18, 1980-81, 103-115.
Torelli 1999: Mario Torelli, Paestum romana, Paestum 1999.
Wolf 2015: Markus Wolf, “Hellenistische Sakralbauten in Kampanien. Ein Vorbericht”, Mitteilungen des Deutschen Archäologischen Instituts. Römische Abteilung, 121, 2015, 83-114.
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Allegati | ||
Link esterni | ||
Schedatore | Stefania Tuccinardi | |
Data di compilazione | 16/06/2016 12:06:47 | |
Data ultima revisione | 06/01/2019 18:12:24 | |
Per citare questa scheda | http://db.histantartsi.eu/web/rest/Reperto Archeologico/582 |