Oggetto | Potenza, Piazza Pignatari, lastra iscritta con dedica a Mefite, CIL X 131 | |
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Luogo di conservazione | Potenza | |
Luogo di reimpiego | Potenza | |
Luogo di provenienza | Potenza | |
Collocazione attuale | Potenza, Palazzo Loffredo sul lato di piazza Pignatari | |
Prima attestazione | La prima menzione della lastra iscritta risale alla seicentesca storia di Potenza di Giuseppe Rendina, poi completata e integrata nel XVIII secolo da Gerardo Picernese (vedi fonti e documenti).
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Materiale | Calcare | |
Dimensioni | ||
Stato di conservazione | Non si possono verificare i margini della lastra; la superficie si presenta diffusamente abrasa. | |
Cronologia | II-III secolo d.C. | |
Descrizione | La lastra, modanata (probabilmente chiusa da un listello e da una gola diritta), si riferisce a una dedica alla dea Mefite compiuta, sua pecunia, da Marcus Helvius Clarus Veluranus Priscus, del quale viene ripercorso l'intero cursus municipale. Il titolo di curator Rei Publicae Potentinorum, rappresenta un termine cronologico preciso per la datazione della dedica, che risulta sicuramente posteriore all'età di Traiano, imperatore cui è stata ricondotta l'introduzione della carica (mancano infatti attestazioni precedenti: Camodeca 1980, 474-475). Si trattava di un incarico straordinario, di nomina imperiale e di durata limitata, finalizzato a risolvere situazioni critiche nella gestione finanziaria delle città, particolarmente ambito dall'aristocrazia senatoria; ne è successivamente documentata una decadenza al rango di magistratura municipale, forse a partire dalla riforma di Diocleziano (Camodeca 1980; Sartori 1989). Marcus Helvius doveva essere un esponente dei domi nobiles potentini, probabilmente cognato di un Caio Stremponio Basso di Grumentum che rivestì a Potenza la stessa carica (Di Noia 2008). Nella città si conoscono quattro iscrizioni con dedica a Mefite Uziana (CIL X 131, 132, 133, 160; Di Noia 2008, nn. 33, 37, 66, 68), divinità indigena nota per l'importante santuario a Rossano di Vaglio che, particolarmente in auge tra IV e II secolo a.C., decadde quando il culto fu trasferito, nel corso del I secolo a.C., nel nuovo Municipium di Potenza, segnandone la definitiva romanizzazione (sul culto e sul santuario: Mele 2008). Questa trasposizione del culto federale lucano nell'orizzonte romano potrebbe essere rappresentata dall'appellativo di Utiana, associabile forse alla gens degli Utii (Zevi 2008, 206).
Si riporta di seguito il testo edito in Di Noia 2008:
MEFITI UTIANAE SACR(UM) M(ARCUS) HELVIUS M(ARCI) F(ILIUS) POM(PTINA TRIBU) CLARUS VERULANUS PRISCUS AED(ILIS) IIII VIR Q(UAESTOR ) QUINQ(UENNALIS) FLAM[E]N ROMAE ET DIVI AUGUSTI CURATOR REI PUBLICAE POTENTINORUM D(E) S(UA) P(ECUNIA) | |
Immagine | ![]() | |
Famiglie e persone | ||
Collezioni di antichità | ||
Note | Il culto di Mefite ha lasciato una traccia nei toponimi della città moderna: l'attuale piazzetta dedicata ai Martiri Lucani era, ancora nell'Ottocento, conosciuta come "largo Dea Mefite", denominazione che potrebbe essere collegata all'originaria ubicazione dell'area sacra alla dea. Tale ipotesi sembrerebbe confermata dalla provenienza sicura dallo stesso sito di almeno una delle dediche conosciute (CIL X 160; Di Noia 2008, 94, n. 37). La corretta identificazione del luogo di culto di Mefite nella Valle D'Ansanto, descritto da Virgilio e basata appunto sul commento di Servio (ad Aeneis VII 563), si deve a Cluverio, mentre Flavio Biondo aveva ubicato l'Ansanto in Sabina (cfr. De Cazanove 2008). | |
Fonti iconografiche | ||
Rilievi | ||
Fonti e documenti | Nel corso del XVII secolo Giuseppe Rendina documenta l'iscrizione già collocata sulla fronte di Palazzo Loffredo: "nel puntone del palazzo dell’Eccellentissimi Signori di questa Città vicino al Portone grande in uno antichissimo Marmo si legge una bellissima memoria, che informa le cose già dette ed attesta l’antichità della nostra Città di Potenza” (Rendina [ed. Abbondanza Blasi 2000], 132). | |
Bibliografia | Bracco 1966: Vittorio Bracco, "Criteri e note per una cronologia delle gentes in Lucania", Atti della Accademia nazionale dei Lincei. Classe di scienze morali storiche e filologiche. Rendiconti, 21, 1966, 116-139.
Camodeca 1980: Giuseppe Camodeca,"Ricerche sui curatores rei publicae", Aufstieg und Niedergang der römischen Welt, II,13, Berlin; New York 1980, 453-534.
De Cazanove 2008: Olivier de Cazanove, "Il luogo di culto di Mefitis nelle Ampsancti Valles, santuario naturale e ombelico d'Italia: dalla topografia alla corografia", in Il culto della dea Mefite e valle d'Ansanto, Atti del primo Convegno di Studi sulla cultura e tradizioni delle popolazioni sannitiche (Avellino-Villamaina-Rocca San Felice 2002), a cura di Alfonso Mele, Avellino 2008, 259-271.
Di Noia 2008: Annarita Di Noia, Potentia. La città romana tra età repubblicana e tardo antica, Potenza 2008, 89 s. n. 33.
Mele 2008: Il culto della dea Mefite e valle d'Ansanto, Atti del primo Convegno di Studi sulla cultura e tradizioni delle popolazioni sannitiche (Avellino-Villamaina-Rocca San Felice 2002), a cura di Alfonso Mele, Avellino 2008.
Mommsen 1883: Theodor Mommsen, "Potentia", in Corpus Inscriptionum Latinarurm, X, Inscriptiones Bruttiorum, Lucaniae, Campaniae, Siciliae, Sardiniae Latinae, Berolini 1883, n. 131.
Rendina (ed. Abbondanza Blasi 2000): Historia della città di Potenza di D. Giuseppe Arcidiacono Rendina de’ Baroni di Campomaggiore accresciuta da tempo in tempo. Trascritta ed accresciuta da D. Gerardo Picernese, in Storia di una città: Potenza. Da un manoscritto della seconda metà del sec. XVII, a cura di Rocchina Maria Abbondanza Blasi, Salerno 2000.
Sartori 1989: Marco Sartori, "Osservazioni sul ruolo del curator rei publicae", Athenaeum. Studi di letteratura e storia dell'antichità, 77, 1989, 5-20.
Zevi 2008: Fausto Zevi, "Il culto della Mefite e la Valle d'Ansanto", in Il culto della dea Mefite e valle d'Ansanto, Atti del primo Convegno di Studi sul cultura e tradizioni delle popolazioni sannitiche (Avellino-Villamaina-Rocca San Felice 2002), a cura di Alfonso Mele, Avellino 2008, 203-207. | |
Allegati | ||
Link esterni | ||
Schedatore | Stefania Tuccinardi | |
Data di compilazione | 29/04/2014 14:11:30 | |
Data ultima revisione | 06/01/2019 14:26:00 | |
Per citare questa scheda | http://db.histantartsi.eu/web/rest/Reperto Archeologico/346 |