Oggetto | Benevento, frammento di rilievo con gladiatore | |
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Luogo di conservazione | Benevento | |
Luogo di reimpiego | Benevento | |
Luogo di provenienza | Benevento | |
Collocazione attuale | Benevento, Rocca dei Rettori, torre sud-occidentale. | |
Prima attestazione | ||
Materiale | Calcare locale | |
Dimensioni | ||
Stato di conservazione | Sono presenti diverse fratture. La gamba è spezzata all'altezza dell'inguine. | |
Cronologia | I sec. a.C. | |
Descrizione | Il frammento rappresenta la gamba destra a rilievo di un gladiatore, come si evince dalla presenza dello schiniero, di una tipologia chiamata cnemides, che si differenzia dagli ocreae, poiché, a differenza di questi ultimi, coprono anche le ginocchia. Sullo schiniero, all'altezza del ginocchio, vi è una decorazione, forse una testina femminile. Per la torsione della gamba si può dedurre che il frammento facesse parte di una raffigurazione, di dimensioni uguali al vero, che raffigurava una lotta fra due gladiatori affrontati, di cui si conoscono moltissime attestazioni (vd. da ultimo Papini 2004, con ampia bibl. prec.; il frammento è pubblicato in appendice). A Benevento sono noti altri rilievi gladiatori, di dimensioni minori, tre al Museo del Sannio (di cui due erano reimpiegati nel mulino Rummo), uno è reimpiegato nel campanile del Duomo, uno nel campanile della chiesa di S. Sofia. Un frammento di dimensioni maggiori è reimpiegato nella facciata di una casa in via S. Filippo. Il gladiatore rappresentato era un oplomachus, un thraex o uno scissor per la presenza degli cnemides. Gli oplomachi erano armati pesantemente con spada dritta, elmo crestato e scudo circolare. I thraeces, invece, sono caratterizzati da elmo con lophos a forma di grifo e sica (spada ricurva). Infine gli scissores hanno una lorica squamata o hamata ed elmo che copriva l'intero volto (La Paglia 2011, pp. 132-139). Come esempio si può citare un rilievo al Museo della Civiltà Romana, in cui un Thraex, a sinistra, affronta un oplomachus (da ultimo Sangue e arena 2001, p. 356, n. 70). Il rilievo, come gli altri di medesimo soggetto, sono stati da sempre riferiti alla decorazione dell'anfiteatro (vd. da ultimo Augenti 2001, p. 72). Resti dell'anfiteatro sono stati di recente rintracciati nelle vicinanze del Ponte Leproso, antico ingresso in città tramite la via Appia. L'esistenza di un edificio per spettacoli è anche accertata dalla testimonianza di Tacito (XV, 34), il quale racconta che l'imperatore Nerone assistette a Benevento a giochi gladiatori su invito di Vatinio nel 64 d.C. Ulteriore conferma è data da un'epigrafe funeriaria conservata al Museo del Sannio, che menziona due gladiatori, Purpurio e Filemazio, entrambi retiarii (scheda su EDR qui). Il frammento, come gli altri attestati a Benevento, tra l'altro reimpiegati tutti in edifici posti al di fuori delle mura della città romana, potrebbe, però, essere riferibile ad un monumento funerario. Rilievi di questo genere sono ben attestati sia per sepolture di cittadini romani, o liberti evidentemente, sia per gladiatori. La strettissima connessine che lega l'iconografia dei munera gladiatoria con il mondo funerario si rispecchia direttamente nelle sue origini. Già a partire dal IV sec. a.C. sono attestati combattimenti tra uomini in occasione della celebrazione dei funerali delle classi aristocratiche. Spostandosi successivamente dall'ambito privato a quello pubblico, la rappresentazione di combattimenti gladiatori sulle tombe si lega alla volontà di autocelebrazione del defunto, nel ricordare gli atti di evergetismo compiuti in vita per la cittadinanza attraverso l'organizzazione dei munera (in generale vd. da ultimo Papini 2004; sulle rappresentazioni di ambito funerario vd. La Paglia 2011). Risulta, invece, difficile la datazione per la frammentarietà del pezzo. Se si tratta, tuttavia, di un rilievo funerario la datazione dovrebbe collocarsi intorno al I sec. a.C., poiché questo tipo di rappresentazioni è maggiormente attestato in questo periodo. | |
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Famiglie e persone | ||
Collezioni di antichità | ||
Note | ||
Fonti iconografiche | ||
Rilievi | ||
Fonti e documenti | ||
Bibliografia | Augenti 2001: Domenico Augenti, Spettacoli del Colosseo nelle cronache degli antichi, Roma 2001.
La Paglia 2011: Silvio La Paglia, Spectaculum mortis. I rilievi gladiatori di ambito funerario in Italia, Tesi di Laurea, Università Federico II, 2011. Palmentieri 2010: Angela Palmentieri, Civitates spoliatae. Recupero e riuso dell'antico in Campania tra l'età post-classica e il medioevo, tesi dottorato 2010, 636.
Papini 2004: Massimiliano Papini, Munera gladiatoria e venationes nel mondo delle immagini, MemLinc 9, 19, 2004, 5-221. Rotili 1986: Marcello Rotili, Benevento romana e longobarda: l'immagine urbana, Benevento 1986, 26, 57, tav. XXIV, 2. Sangue e arena 2001: A. La Regina (a cura di), Sangue e arena, Milano 2001. | |
Allegati | ||
Link esterni | ||
Schedatore | Luca Di Franco | |
Data di compilazione | 18/03/2013 12:00:24 | |
Data ultima revisione | 03/09/2016 17:48:42 | |
Per citare questa scheda | http://db.histantartsi.eu/web/rest/Reperto Archeologico/269 |