Oggetto | Gerace, Cattedrale, sepolcro di Giovanni e Battista Caracciolo | |
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Luogo di conservazione | Gerace | |
Collocazione originaria | Gerace | |
Materiale | pietra locale | |
Dimensioni | ||
Cronologia | 1575 | |
Autore | Giovan Domenico Manni | |
Descrizione | Il sarcofago si trova nel transetto destro della Cattedrale di Gerace. Fu realizzato per interessamento di Ferdinando Caracciolo duca di Airola e conte di Vicari, il quale nel 1575 (o poco prima) volle dare una degna sepoltura a due lontani suoi avi, Giovanni e Battista, rispettivamente conti di Gerace e Terranova. A tale scopo Ferdinando diede incarico al vescovo di Gerace Ottaviano Pasqua di seguire da vicino i lavori: lo apprendiamo da una lettera reperita nell’Archivio di Stato di Firenze da Roberto Fuda e da questi pubblicata nel 1993. Dalla medesima lettera (Cfr. Fonti e documenti in questa scheda) apprendiamo anche il nome dell’artista che lavorò all’opera: Giovan Domenico Manni (uno scalpellino locale, poco conosciuto). Il monumento, che richiama nella composizione celebri modelli, come per es. il monumento di Agostino Chigi in S. Maria del Popolo a Roma (per fare un esempio napoletano, nella capitale del Regno: la tomba di Bernardino Rota e Porzia Capece in San Domenico Maggiore) è formato da una cassa semplice, occupata sulla fronte da una tabella epigrafica in forma di cartiglio, e affiancata da due angeli reggifiaccola a bassorilievo. Sopra la cassa, tra due vasi portafiamma emergenti dalla parete nuda, si eleva una piramide liscia, nel cui centro è scolpito uno scudo accartocciato ospitante l’arme dei Caracciolo del ramo Rossi. | |
Immagine | ![]() | |
Committente | Ferdinando Caracciolo, duca di Airola e conte di Vicari | |
Famiglie e persone | Caracciolo Ottaviano Pasqua, vescovo di Gerace | |
Iscrizioni | Nella cartella epigrafica:
IESV CHR(ist)O SPEI ET VITE FIDELIV(M) / IOANNI ET [B]APTISTÆ CARACCIOLIS QVI HV(ius) / VRBIS OLIM COMITES ET QUAM PLVRIMOB. / ALIOR. LOCOR. D(omi)NI INHVMATI IACEBANT FER/DINANDVS CARACCIOLVS VICARI COMES PIETA/TIS OPVS QVOD EX SVA GENTE VIVENTIBVS LIBE(n)/TISSIME PRÆSTARET MAIORVM OSSIBVS GRA/TI ANIMI MVNVS LARGITVS EST / AN(no) SAL(utis) MDLXXV CAL. SEPT(embris).
L’epigrafe è trascritta anche da Ammirato (1580, 113) e De’ Pietri (1605, 36). | |
Stemmi o emblemi araldici | Stemma dei Caracciolo (Rossi): “Bandato di oro e di rosso col capo d’azzurro”. | |
Note | ||
Fonti iconografiche | ||
Fonti e documenti | Lettera di Ottaviano Pasqua, vescovo di Gerace, a Ferdinando Caracciolo, conte di Vicari (Archivio di Stato di Firenze, Strozziane, serie II, f. 49, c. 269r-v). “Gerace, 9 novembre 1575. Poiché a Vostra Signoria piacque ch’io facessi far il sepolcro delle bone memorie dei quei signori Caraccioli suoi parenti, che qua giacevano insepolcti, ho voluto con questa non solo avisarla ch’è stata servita et che s’è fatto il deposito nel più bel luogo della cath[e]drale nostra – ch’a questo effetto fecci guastar una capella bellissima – et è stato lavorato di mano di mastro Giovan Domenico Manni, scultore eccellentissimo et il meglior di questa provintia, il quale informò et abellì il dissigno como vedrà. Et fui constretto d’abreviar l’epitaffio per esser tropo lungo, che non potea se non venir fuor di misura per la poco capacità del scartoccio dove è scolpito. Il che voluntieri Le fo sapere acciò che Vostra Signoria creda ch’il simile farò sempre et in ogni occasione che conoscerò di poterLa servire; ch’essendo il fin di questa a Vostra signoria baccio la mano et me l’offero di cuore. Di Geracci, a’ nove di novembre MDLXXV. Servitore Ottaviano Pasqua, viscovo di Geracci”. (Pubblic. in Fuda 1993, 203). | |
Bibliografia | Ammirato 1580: Scipione Ammirato, Delle famiglie nobili napoletane parte prima..., in Fiorenza, appresso Giorgio Marescotti, 1580, 113.
De Marco 2010: Monica De Marco, Dal primo Rinascimento all’ultima Maniera. Marmi del Cinquecento nella provincia di Reggio Calabria, Lamezia Terme 2010, 124.
De’ Pietri 1605: Francesco de’ Pietri, Cronologia della famiglia Caracciolo, tratta dal quarto libro dell’Historie della nobiltà d’Italia, Napoli, per Gio. Iacomo carlino, 1605, 36.
Fuda 1993: Roberto Fuda, "Il sepolcro di Giovanni e Battista Caracciolo conti di Gerace: committenza ed esecuzione", in Rivista storica calabrese, n.s., XIV, 1993, 197-204.
Mussari 2002: Bruno Mussari, "I monumenti sepolcrali", in Storia della calabria nel Rinascimento. Le arti nella storia, a cura di S. Valtieri, Roma 2002, 947.
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Allegati | ||
Link esterni | ||
Schedatore | Michela Tarallo | |
Data di compilazione | 15/03/2016 10:10:18 | |
Data ultima revisione | 01/02/2023 14:16:46 | |
Per citare questa scheda | http://db.histantartsi.eu/web/rest/Opera di Arte/612 |