Oggetto | Vibo Valentia, Matrice (già Santa Maria la Nova), trittico di Antonello Gagini (Altare Pignatelli) | |
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Luogo di conservazione | Vibo Valentia | |
Collocazione originaria | ||
Materiale | marmo bianco e marmi policromi | |
Dimensioni | ||
Cronologia | 1525-30 circa (le statue); l'altare Pignatelli va invece datato al 1598 | |
Autore | Antonello Gagini (e bottega) | |
Descrizione | Dal contratto di commissione (Di Marzo, I, 1880, 315-324 e note, e II, 1883, 114-115 n. LXXXVIII) sappiamo che nel 1524 Ettore I Pignatelli, duca di Monteoleone, allogò ad Antonello Gagini (a Palermo) cinque statue “al naturale”, destinate alla chiesa da lui fondata: Santa Maria del Gesù. Le statue avrebbero dovuto raffigurare una Vergine della Grazia, un San Michele arcangelo trionfatore sul demonio, un San Giovanni Evangelista, una Maddalena e un San Giuseppe col Bambino per mano. Nel contratto non sono specificate né la sede né la destinazione dei marmi; se la prima è tuttavia ricavabile da fonti successive, qualche dubbio rimane sull’allestimento (le statue avrebbero dovuto costituire – se non altro nelle intenzioni originarie del committente – un pentittico, oppure avrebbero dovuto adornare altari diversi?). Un secondo atto notarile (1534; Di Marzo, I, pagine cit., e II, 115-116 n. LXXXVIII), a distanza di dieci anni dal primo, c’informa che Antonello aveva da tempo licenziato la Vergine, il San Giovanni Evangelista e la Maddalena, e che invece non aveva ancora iniziato a lavorare alle due statue restanti, motivo per cui fu possibile mutarne il soggetto. L’Arcangelo e il San Giuseppe furono infatti sostituiti da un San Luca e da una seconda Vergine col Bambino. Nel frattempo il Pignatelli affidò al maestro anche cinque edicole per le statue (Mazzola 1996, 53): quattro destinate a Santa Maria del Gesù ed una al Castello di Monteleone (Francesco Caglioti [2002] ha ipotizzato che al Castello di Monteleone, residenza signorile, fosse riservata la seconda Vergine col Bambino). Non sappiamo se le edicole furono effettivamente mai realizzate; sappiamo però che nel 1598 Ettore III Pignatelli, quarto duca di Monteleone, fece allestire la Vergine della Grazia, il San Giovanni Evangelista e la Maddalena in forma di trittico, all’interno di una cornice in marmi colorati realizzata appositamente allo scopo. Tale macchina marmorea andò a costituire il nuovo altare maggiore di Santa Maria di Gesù, il quale fu trasferito nella Chiesa Matrice di San Leoluca nel 1810-11, dove si trova tuttora, nel Cappellone delle Anime del Purgatorio, sul fianco sinistro della chiesa (spalle all’ingresso). Le statue, celeberrime (non caso, com’è stato notato [Caglioti 2002, p. 1009], queste furono le uniche opere menzionate da Giorgio Vasari in rapporto al loro autore), poggiano ciascuna su uno scannello arricchito nel campo anteriore con una scenetta, cui si affiancano, lateralmente, due stemmi Pignatelli. Tra le tre figure la Maddalena è senza dubbio quella che ha avuto maggior fortuna: lo testimoniano le numerose e ben note riproposizioni/”copie” esistenti, disseminate in particolare nel Sud Italia. Se l’idea di rappresentare la santa in estasi sollevata da terra da angioletti non era nuova (l’iconografia era stata da tempo elaborata in pittura – si pensi, ad es., alla Comunione mistica di Santa Maria Maddalena del Pollaiolo), prima del Gagini nessuno mai si era spinto a trasferirla nella scultura. | |
Immagine | ![]() | |
Committente | Ettore I Pignatelli, duca di Monteoleone (per le statue) | |
Famiglie e persone |
Ettore III Pignatelli. | |
Iscrizioni | ||
Stemmi o emblemi araldici | Negli scannelli delle statue: stemma della famiglia Pignatelli: “d’oro, con tre pignatte di nero: due in capo ed una in punta” (quelle in capo affrontate). | |
Note | ||
Fonti iconografiche | ||
Fonti e documenti | ||
Bibliografia | Si rimanda a Francesco Caglioti per la bibliografia relativa all’opera.
Caglioti 2002: Francesco Caglioti, "La scultura del Quattrocento e dei primi decenni del Cinquecento", in Storia della Calabria nel Rinascimento. Le arti nella storia, a cura di Simonetta Valtieri, Roma 2002, 1009-1010, con relative note (e bibliografia).
Di Marzo 1880-83: Gioacchino Di Marzo, I Gagini e la scultura in Sicilia nei secoli XV e XVI. Memorie storiche e documenti, 2 voll., Palermo 1880-1883.
Mazzola 1996: Maria Giuseppina Mazzola, "Antonello Gagini, per un ricordo", Ricerche di Storia dell’arte, 59, 1996, 51-55.
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Allegati | ||
Link esterni | ||
Schedatore | Michela Tarallo | |
Data di compilazione | 03/02/2016 11:46:03 | |
Data ultima revisione | 03/06/2017 17:11:11 | |
Per citare questa scheda | http://db.histantartsi.eu/web/rest/Opera di Arte/590 |