OggettoBari, San Nicola, monumento sepolcrale di Giacomo Bongiovanni
Luogo di conservazioneBari
Collocazione originariaBari
Materialepietra
Dimensioni
Cronologiapost 1510
AutorePaolo Catalano da Cassano (?)
Descrizione

Oltrepassando il portale destro della basilica di San Nicola di Bari, a sinistra della bussola è il monumento sepolcrale che il canonico Giacomo Bongiovanni, rettore delle scuole all’ombra della basilica e maestro di Bona Sforza, fece innalzare per sé da vivo nel 1510.

Il monumento si compone di un alto zoccolo che ospita l’iscrizione, interrotta nel centro dallo stemma del canonico, che si finge appeso ad un chiodo ed è arricchito, lungo i fianchi, da sottili nastri svolazzanti. Al di sopra del basamento, leggermente arretrata, poggia, su due leoncini, un’arcata a pieno centro con candelabre nei pilastrini, terminante con un fregio vegetale nella trabeazione. Conclude il monumento una lunetta, dov’è raffigurato, a bassorilievo, un Cristo in pietà, sorretto da due angeli. La lunetta risulta la parte più interessante dell’opera dal punto di vista figurativo: in particolare colpisce la morbidezza nel trattamento della superficie del torace del Cristo, in contrasto con le vesti degli angeli, che invece denotano ancora una certa durezza d’intaglio.

Nella parete di fondo del monumento, inquadrata dall’arcata, è collocata una tavola coeva, raffigurante un San Girolamo nello studio, esplicito omaggio del commitente, come è possibile ricavare dall’iscrizione, al santo erudito, protettore degli studiosi. Il santo, in abiti vescovili, è accompagnato dal suo attributo più ricorrente, il leone, che si intravvede all’estrema sinistra del dipinto; sul lato opposto è effigiato invece il committente dell’opera, a figura intera e inginocchiato, in scala più piccola rispetto al santo e meno definito nel disegno. La tavola, che deriva dal dipinto (1470 c.) attribuito a Lazzaro Bastiani, conservato oggi nel Museo diocesano di Monopoli, è stata a lungo ritenuta opera di Gentile Bellini (cfr. Nitto De Rossi 1897), per essere poi ricondotta alla scuola del pittore Costantino da Monopoli (Belli D’Elia 1985, 163).

Il monumento di Giacomo Bongiovanni è stato invece attribuito da Pina Belli D’Elia, seppure con una certa prudenza, a Paolo Catalano da Cassano, una delle personalità artistiche più controverse del Rinascimento adriatico, attivo in Puglia, secondo i documenti, tra il 1511 e il 1535.

Immagine
CommittenteGiacomo Bongiovanni (? 1510)
Famiglie e persone
Iscrizioni

DOMNVS IACOBVS BON IOANNES /

ALME HVIVS ECCLE/SIE CANONICVS ET /

SCHOLE PREFECTVS DIVI HIERONYMI /

MEMORIE ET SVIS IN DIEM NOVISSIMV(M) /

SERVA(N)DIS OSSIB/VS VIVE/NS HEC PONI /

IVSSIT 1510

Stemmi o emblemi araldici

Stemma del canonico Giacomo Bongiovanni (?)

Stemma troncato: fasciato nella metà inferiore, con un leone uscente nella metà superiore.

Note

Lo stemma della famiglia Bongiovanni è differente: presenta infatti, nel campo, un ramo fogliato e fiorito con un serpente attorcigliato.

Fonti iconografiche
Fonti e documenti
Bibliografia

Belli D’Elia 1985: Pina Belli D’Elia, La basilica di S. Nicola a Bari: un monumento nel tempo, Galatina 1985.

 

Gelao 2006: Paolo Catalano da Cassano e il presepe di pietra della Pinacoteca provinciale di Bari, a cura di Clara Gelao, Cinisello Balsamo 2006, 27.

 

Nitto De Rossi 1897: Giovanni Battista Nitto De Rossi, in Prefazione al Codice diplomatico barese, I, Bari 1897, I.VI, n. 7.

 

Salmi 1919: Mario Salmi, “Appunti per la storia della pittura in Puglia”, L’Arte, XXII (1919), 169.

 

Vona 1995: Fabrizio Vona, in Cittadella nicolaiana: un progetto verso il 2000 (catal. mostra), Bari 1995, 215.

Allegati
Link esterni
SchedatoreMichela Tarallo
Data di compilazione13/04/2015 15:12:48
Data ultima revisione10/02/2017 17:47:36
Per citare questa schedahttp://db.histantartsi.eu/web/rest/Opera di Arte/511