OggettoBarletta, Cattedrale, tabernacolo eucaristico
Luogo di conservazioneBarletta
Collocazione originariaBarletta
Materialemarmo
Dimensioni
Cronologiametà del XVI secolo
Autore
Descrizione

L’opera, custodita nella Cattedrale di Barletta, è parte di uno smembrato tabernacolo eucaristico della metà del Cinquecento.

Essa è costituita da un frontale architettonico proiettato nello spazio grazie all’espediente del pavimento scorciato, e da un fastigio lunettato che accoglie al centro la colomba dello Spirito Santo attorniata da una ghiera di testine di cherubini. In basso la figura del Bambino in fasce è affiancata da due coppie di angeli adoranti che sbucano dalle porticine laterali profondamente scolpite e rappresentate in scorcio.

Ci si trova dunque di fronte ad un’edicola eucaristica a parete, forse dismessa a seguito delle disposizioni imposte dal Concilio di Trento in materia di culto sacramentale.

L’autore dovette verosimilmente essere un ignoto scalpellino locale operoso alla metà del XVI secolo.

Immagine
CommittenteMonaco Elefante
Famiglie e persone
Iscrizioni

"MONACUS ELEFANTE FECIT".

Stemmi o emblemi araldici
Note

Come attestato dall’iscrizione, l’opera è stata commissionata dal nobile barlettano Monaco Elefante, nell’ambito di un più ampio impegno della famiglia Elefante a favore dell’ampliamento dell’area presbiteriale della Cattedrale alla metà del Cinquecento. A Palmerio e a Monaco, esponenti della nota famiglia il cui palazzo s’ergeva sull’attuale via Cavour (oggi Palazzo De Leone Pandolfelli), spettano in particolare il finanziamento della “facciata laterale a settentrione di là del campanile”, unitamente al portale laterale nord che reca le armi degli Elefante (Loffredo, II, 91; Vista, 62-63, 72) nonché il completamento dei lavori del coro a deambulatorio retrostante l’altare maggiore e nel quale si aprono cinque cappelle radiali. Di queste ultime, Palmerio ed Elefante se ne assicurarono ben due: la prima, quella centrale, nella quale è custodita la tavola con la Madonna col bambino e il Redentore, e la seconda, intitolata al Santissimo Sacramento, e alla cui decorazione dovette provvedere Monaco. L’edicola eucaristica si pone dunque come parte di un più articolato e complesso arredo scultoreo, oggi non più esistente, della cappella atta a custodire il Santissimo Sacramento.   

Fonti iconografiche
Fonti e documenti
Bibliografia

Loffredo 1893: Sabino Loffredo, Storia della città di Barletta, Trani 1893, II, 91.

 

Vista 1900: Francesco Saverio Vista, Note storiche sulla città di Barletta, Barletta 1900, 62-63.

Allegati
Link esterni
SchedatorePaola Coniglio
Data di compilazione06/05/2014 13:02:00
Data ultima revisione12/02/2017 14:40:08
Per citare questa schedahttp://db.histantartsi.eu/web/rest/Opera di Arte/455