OggettoGaeta, Cattedrale, cero pasquale
Luogo di conservazioneGaeta
Collocazione originariaGaeta
Materialemarmo bianco
Dimensionih 350cm
Cronologiasec. XIII o XIV
Autore
Descrizione

Il candelabro pasquale della Cattedrale di Gaeta si trova oggi, al termine dei lavori di restauro conclusi nel 2014, sul presbiterio, al lato sinistro dell'altare maggiore.

Consiste in una colonna istoriata con grande capitello. Il fusto è ricoperto da 48 formelle a bassorilievo, che contengono la passio del santo vescovo gaetano Erasmo insieme a episodi del Nuovo testamento. Tutte le storie sono disposte su quattro bande verticali da dodici formelle, in modo tale che ognuno due cicli occupi 24 formelle contigue. L’ordine di lettura delle scene segue un andamento bustrofedico e procede dall’alto verso il basso. Il bocciolo del cero è costituito da un capitello con due registri di grandi fiori, quello superiore abitato da uccelli.

Tra Sei e Settecento il rapporto tra colonna e capitello era stato stravolto: il fusto, collocato al di sopra del capitello rovesciato e sorretto da una base neo-attica con quattro leoni (oggi smembrata e posta all’ingresso della Cattedrale), fu posto a decorare lo spazio antistante alla chiesa in occasione dei restauri borbonici. Abbandonata in un deposito a metà Ottocento, l’opera è stata salvata dalla distruzione, ed è rientrata nel suo edificio di pertinenza agli inizi del Novecento. Alla storia materiale degli ultimi secoli si devono probabilmente i danni al bocciolo e la perdita di numerose parti aggettanti nei rilievi del fusto.

Ciononostante, il candelabro gaetano conserva un posto peculiare nell'ambito di questo tipo di arredi liturgici medievali, per la quantità del materiale narrativo e iconografico dispiegato sul fusto.

Pur giungendo in qualche caso a conclusioni discordanti sulla datazione dell’opera, oscillante tra il XIII e il XIV secolo, gli studiosi sono concordi nel rilevare le peculiarità iconografiche di alcune scene, le citazioni dall’antico, l’allusione ai ritratti ufficiali di Federico II, così come i significati politici e religiosi sottesi alla presenza di un ciclo erasmiano tanto esteso nel candelabro pasquale della Cattedrale.

Immagine
Committente
Famiglie e persone
Iscrizioni
Stemmi o emblemi araldici
Note
Fonti iconografiche
Fonti e documenti
Bibliografia

Paniccia 2015: Chiara Paniccia, “Il cero pasquale della Cattedrale di Gaeta”, Bullettino dell’Istituto Storico Italiano per il Medio Evo 117 (2015, pp. 140-176.

 

Zchomelidse 2014: Nino Zchomelidse, Art, Ritual, and Civic Identity in Medieval Southern Italy, University Park 2014, pp. 204-224.

 

Tollo 2003: Roberto Tollo, in XVII centenario di S. Erasmo vescovo e martire (303-2003), atti del convegno (Formia-Gaeta 2003), a cura di Luigi Cardi, Marina di Minturno 2003, pp. 54-79.

 

Tollo 2002: Roberto Tollo, “Il candelabro per il cero pasquale nel duomo di Sant’Erasmo a Gaeta: cronologia e committenza fra modelli ideologici e modelli stilistici”, in Medioevo: i modelli, atti del convegno (Parma 1999), a cura di Arturo Carlo Quintavalle, Milano 2002, pp. 392-404.

 

Pippal 1985: Martina Pippal, “Der Osterleuchter des Doms S. Erasmo zu Gaeta”, Arte medievale 2 (1985), pp. 195-240.

Allegati
Link esterni
SchedatoreElisabetta Scirocco
Data di compilazione02/02/2013 11:13:49
Data ultima revisione12/11/2016 23:15:57
Per citare questa schedahttp://db.histantartsi.eu/web/rest/Opera di Arte/165