Oggetto | Capua, Cattedrale, candelabro pasquale | |
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Luogo di conservazione | Capua | |
Collocazione originaria | Capua | |
Materiale | marmo bianco e mosaici | |
Dimensioni | ||
Cronologia | primo quarto del XIII secolo | |
Autore | ||
Descrizione | La colonna per il cero pasquale si trova attualmente all'interno della Cattedrale di Capua, ai piedi del presbiterio, entrando a destra. Si presenta come una colonna monumentale riccamente decorata, coronata da un capitello reggicero con telamoni su un doppio giro di foglie d'acanto. La decorazione del fusto è suddivisa in cinque registri, separati tra loro da fasce con uccellini e racemi a mosaico. Il primo e l'ultimo registro presentano un motivo a fasce musive con andamento tortile, mentre nei tre centrali la decorazione è affidata unicamente al rilievo, che conserva ancora rare tracce di policromia. Procedendo dal basso verso l’alto, nei registri centrali a rilievo, si trovano: un fitto motivo a tralci vegetali abitati da uccelli e altri animali; alcune scene che ripropongono i riti del Sabato Santo secondo l'uso capuano (Zchomelidse 1997); e infine gli episodi neotestamentari delle Marie al Sepolcro e della Cena in Emmaus. I caratteri stilistici dell’opera consentono di datarla entro il primo quarto del Duecento per le consonanze con i rilievi dell’ambone di Caserta Vecchia, legato da un’iscrizione al 1213. La composizione del capitello con i telamoni ricorda le colonne reggicero della Cattedrale di Salerno e della Cappella Palatina di Palermo. Nel Settecento la colonna era stata privata di base e bocciolo e reimpiegata nella fontana del largo appena creato davanti alla chiesa. Nel 1857 Federico Travaglini la fece sostituire e ricoverare nell’Episcopio. Il candelabro si trovava in chiesa, dove era stato da poco ricollocato, al momento del bombardamento del 1943 che ha devastato l’edificio, ma è fortunatamente scampato alla distruzione bellica. | |
Immagine | ![]() | |
Committente | ||
Famiglie e persone | ||
Iscrizioni | ||
Stemmi o emblemi araldici | ||
Note | ||
Fonti iconografiche | ||
Fonti e documenti | ||
Bibliografia |
Glass 1991: Dorothy Finn Glass, Romanesque sculpture in Campania. Patrons, programs, and style, The Pennsylvania State University Press, Pennsylvania, 1991, pp. 114-116.
Mazzocchi 1727: Alessio Simmaco Mazzocchi, In mutilum Campani Amphitheatri titulum aliasque nonnullas Campanas inscriptiones commentarius. Editio secunda auctior, Neapoli, ex. typ. Vincentii Ursini, 1727, p. 163.
Natale 1776: Francescantonio Natale, Lettera intorno ad una sacra colonna de’ bassi tempi eretta al presente dinanzi all’atrio del Duomo di Capua, Napoli, presso Vincenzio Mazzola-Vocola, 1776.
Pace 1980: “Aspetti della scultura in Campania”, in Federico II e l’arte del Duecento italiano, a cura di Angiola Maria Romanini, Galatina 1980, pp. 301-324.
Zchomelidse 1996: Nino Zchomelidse, “Der Osterleuchter im Dom von Capua: Kirchenmobiliar und Liturgie im lokalen Kontext”, in Arte, architettura e rituale in Italia 1000-1800 (“Mededelingen van het Nederlands Instituut te Rome”, LV, 1996), a cura di Sible de Blaauw e Bram Kempers, Assen 1997, pp. 18-43.
Zchomelidse 2014: Nino Zchomelidse, Art, Ritual, and Civic Identity in Medieval Southern Italy, University Park 2014, pp. 128-137.
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Allegati | ||
Link esterni | ||
Schedatore | Elisabetta Scirocco | |
Data di compilazione | 07/12/2012 17:37:29 | |
Data ultima revisione | 02/01/2019 18:54:54 | |
Per citare questa scheda | http://db.histantartsi.eu/web/rest/Opera di Arte/108 |