OggettoVenosa, c.d. tomba di Marcello
LuogoVenosa
TipologiaMonumento funerario
Nome attualetomba di Marcello
Nomi antichi
Materiali e tecniche edilizieNucleo in opera cementizia
DimensioniLato di base m 3,5 ca.
Stato di conservazione

Del monumento resta solo il nucleo in cementizio del corpo di base; è completamente perduto il rivestimento esterno.

Immagine
CronologiaFine I secolo a.C.- inizio I secolo d.C.
Fattori di datazione

Tipologia architettonica

Storia e trasformazioni medievali e moderne

La struttura, mai completamente interrata, è stata restaurata nel 1935.

Nel corso dell’Ottocento è stato rinvenuto, in prossimità della base del monumento, un cinerario a cassetta di piombo; nel 1979 l’area circostante è stata oggetto di accertamenti archeologici che hanno portato all’individuazione di una tomba infantile (Bottini 1984).

Famiglie e persone
Descrizione

In contrada Madonna della Scala e a poca distanza dall’attuale via Melfi sorge, in un’area ora densamente edificata, il rudere di un monumento funerario che la tradizione antiquaria locale ha identificato nella tomba del console Marcello.

Si tratta di una struttura cementizia a pianta quadrangolare, a corpo pieno (senza camera funeraria), che doveva costituire il nucleo di base di un monumento a più elementi sovrapposti; il dado poteva essere sormontato ad esempio da un’edicola o da un corpo chiuso in cementizio, sul modello dei monumenti a Conocchia di Capua o di Avella (per i monumenti funerari a più corpi sovrapposti cfr. Kockel 1983, 23-31).

Un’indicazione sulla presenza di una struttura sommitale si rintraccia con sicurezza nella cinquecentesca Discrittione di Venosa di Achille Cappellano (Cappellano [ed. Nigro 1985], 74, cfr. fonti e documenti).

Agli inizi del secolo scorso, alla base del monumento, è stato rinvenuto un cinerario a cassetta di piombo contenente i resti di un’incinerazione con un pettine e un anello; la sepoltura è stata ritenuta relativa a una donna dello stesso nucleo familiare del titolare del monumento (Bottini 1984).

 

Iscrizioni
Apparato decorativo
Note

Il monumento, ubicato su una direttrice viaria che ancora segue il tracciato di quello che doveva essere il tratto venosino dell’Appia antica, è stato identificato, almeno dal Cinquecento, con la tomba del console Claudio Marcello, noto dalla tradizione liviana per essere morto, tra Bantia e Vensuia, mentre difendeva la patria dalle truppe di Annibale (Liv. XXVII, 20-21).

A Venosa, come in altre città al confine tra Lucania e Apulia, territorio in cui la guerra annibalica ebbe i momenti decisivi, nella prima età moderna appare già saldamente consolidato il legame tra le antichità visibili e i personaggi antichi ricordati dalle fonti, essenzialmente Livio, ma anche Plutarco, che si distinsero per la condotta esemplare tenuta in quell’occasione, grazie alla quale, divenuti eroi locali, restarono indissolubilmente legati alla memoria storica di quelle città.

Fonti iconografiche
Piante e rilievi
Fonti e documenti

Cappellano (ed. Nigro 1985), 74:

"fuor dalla testa della città appresso della devota Chiesa di S.ta Maria della Scala, vi si vede una fabbrica a guisa di Piramide alta 20 piedie larga 10 non ben quadra nè tonda, fabbrica tanto soda che a pena con picconi se ne trarrebbe una pietra […]"

Bibliografia

Bottini 1984: Angelo Bottini, “Madonna della Scala: tomba infantile e tomba di Marcello”, in Venosa un parco archeologico ed un museo: come e perché, a cura di Maria Rosaria Salvatore, Taranto 1984, 49-54.

 

Cappellano (ed. Nigro 1985): Achille Cappellano, Venosa 28 febbraio 1584. Discrittione della città de Venosa, sito et qualità di essa, a cura di Raffaele Nigro, Venosa 1985.

 

D’Andria 2008: Antonio D’Andria, “Della antiquità e nobilità di Venosa. Intorno alla cronaca venosina di Giacomo Cenna”, in Bollettino Storico della Basilicata, 24, 2008, 209-222.

 

Giammatteo 2002: Tonia Giammatteo, Spolia. Il riuso dell’antico a Venosa, Lavello 2002, 58.

 

Kockel 1983: Valentin Kockel, Die Grabbauten von dem Herkulaner Tor in Pompeji, Mainz 1983.

 

Salvatore, Marchi 1997: Mariarosaria Salvatore, Maria Luisa Marchi, Venosa, Roma 1997, 50-51, fig. 71.

Link esterni
SchedatoreStefania Tuccinardi
Data di compilazione25/01/2017 02:00:35
Data ultima revisione06/01/2019 12:54:07
Per citare questa schedahttp://db.histantartsi.eu/web/rest/Monumento Archeologico/81