NomeEboli
TipoCittà
Luogo superioreCAMPANIA
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OggettoEboli, castello
Tipologiacastello
Nome attuale
Immagine
Nomi antichi
Cronologia
Autore
Committente
Famiglie e persone
Descrizione
Iscrizioni
Stemmi o emblemi araldici
Elementi antichi di reimpiego
Opere d'arte medievali e moderne
Storia e trasformazioni
Note
Fonti iconografiche

Il castello è ben evidenziato nella Veduta di Eboli pubblicata da Pacichelli nel 1703, dove è indicato in legenda con il numero 1.

Piante e rilievi
Fonti/Documenti
Bibliografia

Caffaro, Coiro 1977: Adriano Caffaro, Francesco Coiro, Eboli. Aspetti e problemi, Salerno 1977.

Link esterni
Schedatore
Data di compilazione02/12/2012 12:00:56
Data ultima revisione21/03/2013 15:01:38
Per citare questa schedahttp://db.histantartsi.eu/web/rest/Edificio/153
OggettoEboli, Palazzo Corcione
Tipologiapalazzo
Nome attuale
Immagine
Nomi antichi

Palazzo Corcione di Latronico

Cronologia
Autore
Committente
Famiglie e persone
Descrizione
Iscrizioni
Stemmi o emblemi araldici
Elementi antichi di reimpiego
Opere d'arte medievali e moderne
Storia e trasformazioni
Note
Fonti iconografiche
Piante e rilievi
Fonti/Documenti
Bibliografia

Cestaro 1984: Antonio Cestaro, "Il centro storico di Eboli: dalla formazione al declino", in Itinerari Turistico-culturali della Piana del Sele, a cura della Cassa Rurale ed Artigiana di Battipaglia, Montercovino Rovella 1984.

 

Dell'Amico 2007: Maria Rosaria Dell'Amico, "Eboli: palazzo Corcione", in Architettura del classicismo tra Quattrocento e Cinquecento. Campania. Ricerche, a cura di A. Gambardella e D. Jacazzi, Roma 2007, 382.

 

Longobardi 1981: Cosimo Longobardi, Eboli tra cronaca e storia, Salerno 1981.

 

Natella 1988: Pasquale Natella, "Eboli urbana e monumentale", Euresis, 1988.

 

Tarantino 1989: Giovanni Tarantino, Eboli alla scoperta della città antica, Eboli 1989.

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SchedatoreFulvio Lenzo
Data di compilazione02/12/2012 11:39:54
Data ultima revisione06/01/2017 18:04:43
Per citare questa schedahttp://db.histantartsi.eu/web/rest/Edificio/151
OggettoEboli, Palazzo in Piazza Dogana
Tipologiapalazzo
Nome attuale
Immagine
Nomi antichi
Cronologia

XV secolo

Autore
Committente
Famiglie e persone
Descrizione

L'elemento di interesse è il portale in pietra calcarea, composto da un arco a sesto ribassato e ghiera rigirata, poggiato su stipiti segnati da semicolonne. Le semicolonne presentano un raffinato capitello dorico a ovoli e dardi con collarino scanalato parzialmente rudentato.

Iscrizioni
Stemmi o emblemi araldici
Elementi antichi di reimpiego
Opere d'arte medievali e moderne
Storia e trasformazioni
Note
Fonti iconografiche
Piante e rilievi
Fonti/Documenti
Bibliografia

Cestaro 1984: Antonio Cestaro, "Il centro storico di Eboli: dalla formazione al declino", in Itinerari Turistico-culturali della Piana del Sele, a cura della Cassa Rurale ed Artigiana di Battipaglia, Montercovino Rovella 1984.

 

Dell'Amico 2007: Maria Rosaria Dell'Amico, "Eboli: palazzo Corcione", in Architettura del classicismo tra Quattrocento e Cinquecento. Campania. Ricerche, a cura di A. Gambardella e D. Jacazzi, Roma 2007, 382.

 

Longobardi 1981: Cosimo Longobardi, Eboli tra cronaca e storia, Salerno 1981.

 

Natella 1988: Pasquale Natella, "Eboli urbana e monumentale", Euresis, 1988.

 

Tarantino 1989: Giovanni Tarantino, Eboli alla scoperta della città antica, Eboli 1989.

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SchedatoreFulvio Lenzo
Data di compilazione02/12/2012 11:31:19
Data ultima revisione06/01/2017 18:05:40
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OggettoEboli, San Francesco
Tipologiachiesa (esistente) con annesso convento (trasformato)
Nome attualeSan Francesco
Immagine
Nomi antichi
Cronologia

1224: esiste una chiesetta, intitolata a San Lorenzo, ed erano datate a questo anno le sepolture dei due nobili Iohel e Jacobus Potifredus.

XIII-XIV secolo: arrivo dei francescani. Le ipotesi sulla fondazione della chiesa accreditano due date diverse, il 1292 e il 1370.

1743-1750: la chiesa viene completamente riammodernata con un ricco apparato di stucchi lungo le pareti.

1943: gravi distruzioni arrecati alla chiesa e al convento dai bombardamenti.

1958: la chiesa, restaurata, viene riaperta al culto.

Autore
Committente

famiglia Sanseverino

Famiglie e persone

famiglia Sanseverino

Roberto d'Oderisio

Descrizione

Impianto ad aula unica coperta da capriate lignee e conclusa da un presbiterio quadrato voltato a crociera. Sul fianco destro della chiesa il chiostro (adesso Museo Archeologico), mentre alle spalle del presbiterio si eleva il campanile a base quadrata.

Dell'originaria costruzione rimane oggi ben poco: il portale, e il presbiterio, con il suo arco trionfale ogivale e l'ampio finestrone con stipiti fortemente strombati.

Iscrizioni

Lapide ottocentesca murata all'interno dell'aula: "DOM/ECL(ESI)AM HANC TIT(VLO) S(ANCTI) LAVRENTII IN/ PVLCHRIOREM FORMAM RESTITVTAM/ A.D. MDCCXLVII DONATAM HABEMVS/ A PHILIPPO MINVTOLO ARCH(IEPISCOPO)PO/SALERN(ITAN)O AP. V. MCCLXXXVI, GVLIEL/MVS DEIN S. SEVERI-/NVS ALTER EIVS-/DEM CIVITATIS ARCH(IEPISCO)PVS XX JANVAR/ MCCCLXX CONSECRAVIT EIVSQVE/ FESTVM DOMINICA II POST EPIPH(ANIAM)/ VOLVIT FORE P(ER)PETVO CELEBRANDVM".

Stemmi o emblemi araldici

Lo stemma Sanseverino appare rozzamente scolpito sugli stipiti del portale della chiesa.

Elementi antichi di reimpiego
Opere d'arte medievali e moderne

Nel 1941 nella volta del coro vengono rinvenute tracce di affresco, con otto grandi medaglioni con busti di profeti di Andrea Sabatini collocabili tra il 1508 e il 1511 (Kalby 1975, 43).

Proviene dalla chiesa di San Francesco a Eboli anche la Crocifissione (1335-1340) di Roberto di Oderisio ora nel Museo Diocesano di Salerno (Bologna 1955, 28-32, 77).

Storia e trasformazioni

L'edificio medievale ha subito una nuova decorazione nel XVIII secolo. Dopo le gravissime distruzioni causate dai bombardamenti del 1943 è stato restaurato, ripristinando in parte la facies medievale.

Note
Fonti iconografiche

Riconoscibile nella Veduta di Eboli pubblicata da Pacichelli nel 1703.

Piante e rilievi
Fonti/Documenti
Bibliografia

Bologna 1955: Ferdinando Bologna, Opere d'arte nel salernitano dal XII al XVIII secolo, Napoli 1955, 28-32, 77.

 

Bruzelius 2004: Caroline Astrid Bruzelius, The Stones of Naples, New Haven-London 2004, 176-180.

 

Funicelli 2010: Gianmatteo Funicelli, "Il caso d'Oderisio: il Maestro, la Croce e prospettive di lettura per una critica mancata", Salternum, XIV, nn. 24-25, 2010, 89-100.

 

Kalby 1986: Luigi G. Kalby, "San Francesco di Eboli e i suoi documenti artistici", in Per il VII Centenario della fondazione della Chiesa di San Francesco (1286-1986), Atti del Convegno di Studi (Eboli 1986), a cura di A. Cestaro, Montecorvino Rovella 1986. 

 

Raspi Serra 1981: Joselita Raspi Serra, "L'architettura degli ordini mendicanti nel Principato Salernitano", Mélanges de l'Ecole française de Rome. Moyen-Age, Temps modernes, 93, 1981, 605-681 (625-629).

 

Sbaraglia 1768: Giovanni Giacinto Sbaraglia, Bullarium Franciscanum, IV, Roma 1768, 318 n. 601.

 

Wadding 1733: Luca Wadding, Annales Minorum, IV, Roma 1733, 306, n. 32 [sub ann. 1292].

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SchedatoreFulvio Lenzo
Data di compilazione08/02/2013 20:21:44
Data ultima revisione06/01/2017 17:39:09
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OggettoEboli, San Pietro alli Marmi
TipologiaChiesa e complesso monastico annesso (esistenti)
Nome attualeSan Pietro alli Marmi
Immagine
Nomi antichi

San Pietro

Cronologia

1070 ca.: fondazione del monastero.

1156: ricostruzione del complesso.

Autore

lavori del 1156: maestro Bartolomeo (cfr. Iscrizioni)

Committente

fondazione voluta da Roberto il Guiscardo (Beltramo 1640, p. 163);

edifici ricostruiti per volontà dell'abate Giovanni.

Famiglie e persone

Roberto il Guiscardo

re Ruggero

abate Giovanni

Descrizione

Chiesa a tre navate suddivise da archi su colonne di reimipego. Ogni navata termina in un'abside. Accanto alla chiesa è un chiostro ad arcate su pilastri, mentre sotto la zona presbiteriale si sviluppa la cripta ad aula, con volte a crociera poggianti su due colonne centrali, anch'esse di reimpiego.

Alcune finestre hanno conservato parte delle transenne originali. All'esterno fasce decorate con intarsi in tufo grigio e mattoni.

Iscrizioni

Su una parete laterale all'interno della chiesa è l'iscrizione di re Ruggero del 1156: 

"GVILIELMI REGIS ANTI/STITIS ET ROMOALDI/ TEMPORIBVS. DOMVS/ HEC EDIFICATA FVIT/ ABBAS ISTVD OPVS VENE/RABILIS ILLE IOANNES/ FECIT LAVS CVIVS EST PRO/BITATE MINOR DOCTA MANVS MV/ROS STVDIOSI BARTHOLOMEI/ FECIT. MATERIAM SED SVPERAVIT/ OPVS + ANNI D[om]NI .M.C.L SEXTO".

Stemmi o emblemi araldici
Elementi antichi di reimpiego

Sono di reimpiego le colonne in marmo che dividono la chiesa in tre navate (due delle quali scanalate), insieme con i capitelli. Anche le due colonne in cipollino della cripta e i relativi capitelli sono antichi.

Opere d'arte medievali e moderne

Nell'abside maggiore tracce degli affreschi originali, con una testa di santo, probabilmente san Pietro, titolare della chiesa (cfr. Pace 2002, 238).

Storia e trasformazioni

La chiesa è stata profondamente rimaneggiata fra il XV e il XVIII secolo. I restauri del XX secolo hanno eliminato le superfetazioni moderne per ripristinare la facies medievale.

Note
Fonti iconografiche
Piante e rilievi
Fonti/Documenti
Bibliografia

Albano, Amatruda 1995: Mariarosa Albano, Tommasina Amatruda, “Il convento di San Pietro Apostolo ad Eboli, restauro e adeguamento funzionale”, Quaderni di laurea, Università degli studi di Napoli Federico II, Dipartimento di storia dell’architettura e restauro, t. 3, 1995, 25-43.

 

Beltramo 1640: Ottavio Beltramo, Breue descrittione del Regno di Napoli diuiso in dodeci prouincie: nella quale con breuità si tratta della città di Napoli & delle cose più notabili di essa & delle città e terre più illustri del regno, con le famiglie e nobili, non solo di Napoli, ma dell'altre città del detto regno…, in Napoli appresso il Beltrano 1640.

 

Bergamo 1946: Giuseppe Bergamo, Chiese e monasteri di Eboli tra il Mille e il Milletrecento, Salerno 1946, 87-95.

 

Bottari 1955-1956: Stefano Bottari, “Sul complesso monumentale di San Matteo in Salerno : rapporti tra l’architettura siciliana e quella campana del Medioevo”, Rassegna storica salernitana, t. 16-17, 1955-1956, 157-79.

 

Caffaro, Coiro 1977: Adriano Caffaro et Francesco Coiro, Eboli, aspetti e problemi, Salerno 1977, 33-35.

 

Crisci 1962: Giuseppe Crisci, Salerno sacra, ricerche storiche, (Salerno 1962), ed. aggiornata Salerno 2001, III, 214-222.

 

Dell’Acqua 2004: Francesca Dell’Acqua, “La figure de l’architecte: à propos d’une inscription salernitaine de 1156”, Bibliothèque de l'école des chartes, CLXII, 2004, 35-50.

 

Dell’Acqua 2005: Francesca Dell’Acqua, "Una epigrafe di Eboli del 1156 e alcune considerazioni sulla figura dell'architetto", Rassegna Storica Salernitana, XLV, n.s. XXI, giugno 2005, 9-38.

 

Kalbi 1971: Luigi Gino Kalby, Tarsie ed archi intrecciati nel romanico meridionale, Salerno 1971, 62.

 

Pace 2002: Valentino Pace, “La manière greche. Modelli e ricezione”, in Medioevo: i modelli, atti del convegno internazionale di studi (Parma, 27 settembre -1 ottobre 1999), a cura di Arturo Carlo Quintavalle, Milano 2002, 237-250. 

Link esterni
SchedatoreFulvio Lenzo
Data di compilazione14/06/2012 21:35:22
Data ultima revisione11/11/2016 18:47:54
Per citare questa schedahttp://db.histantartsi.eu/web/rest/Edificio/107
OggettoEboli, Santa Maria de Intra
Tipologiachiesa
Nome attualeSanta Maria de Intra
Immagine
Nomi antichi

Santa Maria de Intra, Santa Maria de Intro, Santa Maria ad Intra

Cronologia

1267: prima menzione della chiesa

Autore
Committente
Famiglie e persone
Descrizione

Chiesetta di piccole dimensioni sorge subito sotto il castello. A destra della facciata è il campanile, appoggiato su un basamento di roccia, nel quale sino al 1918 era incastonato il cippo iscritto oggi al museo. 

Iscrizioni
Stemmi o emblemi araldici
Elementi antichi di reimpiego

Nel campanile fino al principio del XX secolo era murato il cippo con iscrizione CIL, X, 451 oggi al Museo archeologico.

Opere d'arte medievali e moderne
Storia e trasformazioni
Note
Fonti iconografiche
Piante e rilievi
Fonti/Documenti
Bibliografia

 

Caffaro, Coiro 1977: Adriano Caffaro, Francesco Coiro, Eboli. Aspetti e problemi, Salerno 1977.

Link esterni

http://cir.campania.beniculturali.it/salerno/visite-tematiche/galleria-di-immagini/A00047474

Schedatore
Data di compilazione21/03/2013 14:22:04
Data ultima revisione22/04/2013 13:32:52
Per citare questa schedahttp://db.histantartsi.eu/web/rest/Edificio/361
OggettoEboli, Santa Maria delle Grazie
Tipologiachiesa
Nome attualeSanta Maria delle Grazie
Immagine
Nomi antichi
Cronologia
Autore
Committente
Famiglie e persone
Descrizione
Iscrizioni
Stemmi o emblemi araldici
Elementi antichi di reimpiego
Opere d'arte medievali e moderne
Storia e trasformazioni
Note
Fonti iconografiche

Riconoscibile nella Veduta di Eboli pubblicata da Pacichelli nel 1703, dove è identificata con il numero 15.

Piante e rilievi
Fonti/Documenti
Bibliografia

Caffaro, Coiro 1977: Adriano Caffaro, Francesco Coiro, Eboli. Aspetti e problemi, Salerno 1977.

Link esterni

http://www.sacrocuoreboli.it/Forania/Storia%20delle%20Parrocchie.htm

Schedatore
Data di compilazione02/12/2012 11:47:26
Data ultima revisione21/03/2013 15:01:09
Per citare questa schedahttp://db.histantartsi.eu/web/rest/Edificio/152
OggettoEboli, iscrizione di Ruggero
Supportomarmo
Cronologia1156
Immagine
Prima attestazione
Trascrizione

"GVILIELMI REGIS ANTI/STITIS ET ROMOALDI / TEMPORIBVS . DOMVS / HEC EDIFICATA FVIT / ABBAS ISTVD OPVS VENE/RABILIS ILLE IOANNES / FECIT LAVS CVIVS EST PRO/BITATE MINOR DOCTA MANVS MV/ROS STVDIOSI BARTHOLOMEI / FECIT . MATERIAM SED SVPERAVIT / OPVS + ANNI D[omi]NI M.C.L SEXTO".

«Guilielmi regis antistitis et Romoaldi temporibus domus hec edificata fuit. Abbas istud opus venerabilis ille Ioannes fecit, laus cuius est probitate minor. Docta manus muros studiosi Bartholomei fecit, materiam sed superavit opus. + Anni Domini MCL sexto».

Famiglie e persone
Note

La lastra con l'iscrizione è nella cripta della chiesa di San Pietro alli Marmi di Eboli

Fonti iconografiche
Fonti e documenti
Bibliografia
Dell’Acqua 2004: Francesca Dell’Acqua, “La figure de l’architecte: à propos d’une inscription salernitaine de 1156”,Bibliothèque de l'école des chartes, CLXII, 2004, fasc. 1, 35-50.

Dell’Acqua 2005: Francesca Dell’Acqua, "Una epigrafe di Eboli del 1156 e alcune considerazioni sulla figura dell'architetto", Rassegna Storica Salernitana, XLV, n.s. XXI, giugno 2005, 9-38.
Link esterni

Dell'Acqua 2004 online su Persée all'URL:

http://www.persee.fr/web/revues/home/prescript/article/bec_0373-6237_2004_num_162_1_463330

SchedatoreFulvio Lenzo
Data di compilazione21/12/2012 13:17:35
Data ultima revisione04/09/2016 16:44:01
Per citare questa schedahttp://db.histantartsi.eu/web/rest/Iscrizione/19
OggettoSalerno, Museo diocesano (già Eboli), Crocefissione di Roberto di Oderisio
Luogo di conservazioneSalerno
Materialetempera su tavola
Dimensioni178 cm x 120 cm
Cronologia
AutoreRoberto di Oderisio
Descrizione

La tavola raffigura la Crocifissione di Cristo, con il gruppo delle Marie e lo svenimento della Vergine (sulla sinistra), san Giovanni dolente, Longino e i gendarmi (sulla destra), la Maddalena abbarbicata alla croce, e in basso la figura del donatore: un francescano orante non ancora identificato.

L'opera proviene dalla chiesa di San Francesco ad Eboli, e dal dopoguerra è conservata nel Museo Diocesano di Salerno. 

L'eccezionale particolarità di questa tavola è la firma che reca (resa nota da Augelluzzi 1846, 23-24), che ha permesso di ricostruire il profilo del pittore Roberto di Oderisio. Non è stata trovata traccia del dipinto nella chiesa di Eboli in un periodo precedente alla segnalazione di Augelluzzi (cfr. Vitolo 2008, 81, nota 1)

Immagine
Committente
Famiglie e persone
Iscrizioni

Hoc opus pinsit [sic] Robertus de Odorisio de Neapoli

Stemmi o emblemi araldici
Note
Fonti iconografiche
Fonti e documenti
Bibliografia

Augelluzzi 1846: Giuseppe Augelluzzi, Lettere due sulla chiesa dell'Incoronata e sulla sepoltura di Giovanna I, Napoli 1846


Vitolo 2008: Paolo Vitolo, La chiesa della Regina. L'Incoronata di Napoli, Giovanna I d'Angiò e Roberto d'Oderisio, Roma 2008

Allegati
Link esterni
SchedatoreFernando Loffredo
Data di compilazione10/03/2013 15:38:19
Data ultima revisione20/11/2016 19:46:12
Per citare questa schedahttp://db.histantartsi.eu/web/rest/Opera di Arte/207
OggettoSalerno, Museo diocesano (già Eboli), Incoronazione di Eboli
Luogo di conservazioneSalerno
Materialeolio su tavola
Dimensioni261 cm x 144 cm
Cronologiaseconda metà XV sec.
Autorecd. Maestro dell'Incoronazione di Eboli
Descrizione

L’opera, proveniente dalla collegiata di Santa Maria della Pietà di Eboli, è entrata nelle collezioni del Museo Diocesano di Salerno nel 1953.

La scena dell’Incoronazione è dominata dalle figure di Cristo e della Vergine, assisi su un trono marmoreo; nella parte sommitale, l’Eterno benedicente e la colomba dello Spirito Santo sono attorniati da una folla di angeli. Sulla spalliera e ai piedi del trono sono disposti due schiere di angeli musicanti, questi ultimi genuflessi su un pavimento a scacchiera in prospettiva.

La critica ha riconosciuto nell’autore dell’opera uno dei più importanti pittori attivi nel Salernitano nel tardo Quattrocento, vicino al gusto pittorico della corte aragonese e aggiornato sul linguaggio toscano (specialmente di Piero della Francesca) e padovano del terzo quarto del secolo.

Immagine
Committente
Famiglie e persone
Iscrizioni
Stemmi o emblemi araldici
Note

Ferdinando Bologna (Bologna 1955) ha proposto di collegare il dipinto al polittico di Santa Maria di Piantanova, conservato nella Pinacoteca Provinciale di Salerno.  

Fonti iconografiche
Fonti e documenti
Bibliografia

Braca 1987: Antonio Braca, scheda, in Tavole restaurate del Museo Diocesano di Salerno, cat. mostra (Salerno, Museo Diocesano), Salerno 1987, 9-15.

 

Bologna 1955: Ferdinando Bologna, Opere d’arte nel Salernitano dal XII al XVIII secolo, catalogo della mostra, Napoli 1955, 40-42.

 

D’Elia 2011: Mario D’Elia, Uno scrigno sotto il moggio, Salerno 2011, 142.

Allegati
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SchedatoreElisabetta Scirocco
Data di compilazione26/04/2013 14:05:55
Data ultima revisione20/11/2016 19:50:28
Per citare questa schedahttp://db.histantartsi.eu/web/rest/Opera di Arte/237
OggettoCampagna, cippo iscritto
Luogo di conservazioneCampagna
Luogo di reimpiegoCampagna
Collocazione attuale

Il cippo è reimpiegato in una testata del parapetto del ponte che conduce al duomo.

Prima attestazione

Il cippo si trovava originariamente nel pressi della chiesa cattedrale. Th. Mommsen ricorda che fu trasportato dal 'distrutto Casale della Dogana di Vaglietta'. 

MaterialeCalcare locale
Dimensionih 1,06; larg. 0,56.
Stato di conservazione

Visibile la fronte e un fianco.

CronologiaPrima età imperiale
Descrizione

Cippo sepolcrale parallelepipedo modanato in alto e in basso. Sul fianco destro si conserva una patera. Il testo, iscritto sulla faccia principale, rimanda ad un personaggio, Numerius Successus, augustale a Nuceria. Il personaggio è riconducibile al centro di Eboli.

Testo dell'iscrizione: N(umerius) Ahius / Successus / Augustalis / Nuceriae / Marciae Meroe /coniugi et sibi /cum qua vixit /annis LIII.

Il blocco - proveniente da una necropoli della prima età imperiale del centro di Eburum - fu trasportato nel centro di Campagna tra il XVI e il XVII secolo.

Immagine
Famiglie e persone
Collezioni di antichità
Note
Fonti iconografiche
Rilievi
Fonti e documenti
Bibliografia

De Nigris 1691: N. De Nigris, Istoria della città di Campagna, Napoli 1691, 156.

 

Mommsen 1883: Theodor Mommsen, “Eburum”, in Inscriptiones Bruttiorum, Lucaniae, Campaniae, Siciliae, Sardiniae latinae. Pars I, Inscriptiones Bruttiorum Lucaniae Campanie, Berolini 1883, n. 452.

 

Solin 1981: H. Solin, Zu lukanischen Inschriften, Helsinki 1981, 13.

Allegati
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SchedatoreAngela Palmentieri
Data di compilazione02/12/2012 17:46:47
Data ultima revisione06/11/2016 23:01:45
Per citare questa schedahttp://db.histantartsi.eu/web/rest/Reperto Archeologico/74
OggettoEboli, Museo archeologico, cippo con iscrizione CIL, X, 451
Luogo di provenienza
Collocazione attuale
Prima attestazione
Materiale
Dimensioni
Stato di conservazione
Cronologia
Descrizione

Reimpiegato nel basamento del campanile della chiesa di Santa Maria ad Intra

Immagine
Famiglie e persone
Collezioni di antichità
Note
Fonti iconografiche
Rilievi
Fonti e documenti
Bibliografia
Allegati
Link esterni
Schedatore
Data di compilazione05/12/2012 20:06:17
Data ultima revisione11/11/2016 18:51:11
Per citare questa schedahttp://db.histantartsi.eu/web/rest/Reperto Archeologico/123