NomeTeano
TipoCittà
Luogo superioreCAMPANIA
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OggettoTeano, Annunziata
Tipologiachiesa e ospedale AGP
Nome attualeAnnunziata
Immagine
Nomi antichi
Cronologia

XIV: costruzione.

1502: lapide sul campanile.

1568: Luigi Tansillo viene sepolto nella chiesa.

1596: viene scolpito il rilievo ora nella lunetta sopra il portale maggiore.

1620: la chiesa viene rifatta.

1733: la chiesa è gravemente lesionata a causa di un terremoto e viene chiusa.

1751: la nuova chiesa, rifatta per volontà di Francesco De Nunzio, governatore dell’AGP di Teano, è riaperta al culto.

Autore
Committente

La chiesa e l'ospedale erano di patronato dell'universitas di Teano.

Famiglie e persone

Luigi Tansillo: viene sepolto qui nella cappella del Presepe nel 1568 (Broccoli 1822-1825, I, p. 247; Volpicella 1870, p. XI).

Descrizione

Chiesa a nava unica con due cappelle per lato e cupola prima del presbiterio. A sinistra della facciata si eleva il campanile cinquecentesco.

Iscrizioni

iscrizione sul campanile (1502): FVNDATVM HOC OPVS HVIVS / ALME ECCLESIE PECVNIA CIVIVMQ./ ELEMOSINIS MAGNICIS VIRIS / DOMINO IOHANNE GALIOTA D[omi]NO / VINCENCIO PRENCEPE ET LADISLAO / DE SANTO FELICE SINDICIS ET DO/MINO FRANCISCO BARACTVSZO / ANTONIO IODECONE ET ANDRI/ANO MARTINO PROCVRATORIB/VS DICTE ECCLESIE ESISTENTIBVS / CIVIBVS TEANENSIBVS SVB DO/MINIO ILLVSTRISSIMI DOMINI / IOHANIS BORGIA DVCIS CANDIE / PRINCIPISQ. HVIVS CIVITA. TEANI / A.D. MCCCCCII DECIMO MARCII

 

Epigrafe in facciata: D. O. M. / QUESTO TEMPIO SACRO ALLA VERGINE MADRE DI DIO / ROVINATO PER VECCHIAIA / DI RIALZARLO AL SUOLO IN FORMA PIU' ELEGANTE / E PIU BELLAMENTE ORNARLO / FRANCESCO DE NUNZIO LORENZO DE GASPARRO / BENEDETTO CIPRIANO PER REGIO DECRETO / GOVERNATORI / IL SENATO E IL POPOLO DI TEANO CURARONO / ANNO DELLA REDENZIONE 1750.

 

L'epitaffio funebre di Luigi Tansillo è tramandato da Broccoli e da Volpicella:

TANSILLVS, QVEM NOSTI, HOSPES CVI BLANDA MELODIS / CALLIOPE, SIREN, ET BENE MVNDI CHARIS / HIC SITVS: HVCA SVSPENSA DEI LIRA, SIGNA TVBAEQVE / CAESARIS, AMBOBVS DIS COMIS, INQVE FIDE EST. / HINC ILLE AD SVPEROS REMEAVIT, VBI OMNIA TERRIS / IMPLEVIT. IAM ABI, ET HIS GRATIAM HABE OCVLIS. /

PIARVM LACRYMARVM VATI TANSILLO / DA PIAS, VIATOR, LACRYMAS. / TANTI VIRI MEMORIAE MEMOR / HORATIVS DE GARAMO CVM LACRYMIS RESTITVIT / ANNO DOMINI MDCXXIX.

Stemmi o emblemi araldici

Nei piedistalli del portale sono uno stemma della città di Teano e uno dell'AGP. Un'altro stemma dell'AGP, in stucco, è nella cimasa dello stesso portale.

Elementi antichi di reimpiego

Nel campanile sono murate una iscrizione antica e una tabula lutruncularia.

Opere d'arte medievali e moderne
Storia e trasformazioni

La chiesa sarebbe stata fondata nel XIV secolo: resti degli edifici primitivi nei locali della sagrestia. Ricostruita nel XVII secolo e poi nuovamente nel 1620 e nel 1751.

Note
Fonti iconografiche

Visibile nella Veduta di Teano pubblicata da Pacichelli nel 1703.

Piante e rilievi
Fonti/Documenti
Bibliografia

Broccoli 1822-1825: Michele Broccoli, Teano Sidicino: sacro, antico e moderno, 3 volumi, Napoli 1822-1825, [vol. 1-2vol. 3.3].


De Monaco 1965: Arminio De Monaco, Teano. Chiese e conventi. Appunti storici, Teano 1965.

 

Giorgio 2004: Pasquale Giorgio, “La chiesa dell’Annunziata negli appunti di Don A. De Monaco”, Il Sidicino, anno I, n. 7, luglio 2004.


Volpicella 1870:  Capitoli giocosi e satirici di Luigi Tansillo, editi ed inediti con note di Scipione Volpicella, Napoli 1870.

Link esterni
SchedatoreFulvio Lenzo
Data di compilazione01/06/2012 10:35:16
Data ultima revisione11/03/2013 16:28:31
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OggettoTeano, casa quattrocentesca
Tipologiapalazzo
Nome attuale
Immagine
Nomi antichi
Cronologia
Autore
Committente
Famiglie e persone
Descrizione
Iscrizioni
Stemmi o emblemi araldici
Elementi antichi di reimpiego
Opere d'arte medievali e moderne
Storia e trasformazioni
Note
Fonti iconografiche
Piante e rilievi
Fonti/Documenti
Bibliografia
Link esterni
Schedatore
Data di compilazione11/12/2012 16:46:45
Data ultima revisione11/12/2012 16:46:45
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OggettoTeano, Cattedrale
Tipologiachiesa cattedrale (esistente)
Nome attualeSan Paride
Immagine
Nomi antichi

San Terenziano (cfr. Broccoli 1822, III.3, pp. 7-8)

Cronologia

IV secolo: sorge il l primo luogo di culto sulla tomba di San Paride.

987: si ha la prima attestazione della cattedrale (probabilmente in corrispondenza dell’attuale cappelle sinistra).

1131, ante: ricostruita dal vescovo Pandulfo (iscrizione sulla porta sinistra della chiesa).

1310-1328: interventi nella chiesa, forse nel presbiterio.

1513-1521: Al tempo di papa Leone X un incendio distrugge danneggia gravemente la chiesa e distrugge l’archivio capitolare.

1522: Restaurata dal vescovo Sartorio.

1523-1526: durante il governo del vescovo Lupari viene spostato e rifatto l’altare maggiore.

1525: rifacimento della tribuna a opera di Goffredo Galluccio (da iscrizione sull’arco, di difficile interpretazione ma documento 10 febbraio 1525); cfr. Broccoli 1822-1825, 3.4, p. 114; De Monaco 2007, p. 44.

1539. il vescovo Antonio Maria Sertorio fa costruire il coro dietro l’altare.

1608: viene ricostruito il pulpito attuale con i materiali che facevano parte di due amboni medievali. Il parapetto proviene da un monumento funebre trecentesco.

1636: il vescovo Giovanni de Guevara ricostruisce la facciata della cattedrale.

1647: il vescovo Muzio de Rosis fa restaurare il coro ligneo.

1688: crolla l’ultimo livello del campanile, che non viene più ricostruito.

1723: costruzione del cappellone di San Paride o del Tesoro, sul fianco destro, a croce greca con cupola. Il modello è quello del Tesoro di San Gennaro al duomo di Napoli.

1866-1884: il vescovo cardinale Bartolomeo D’Avanzo rinnova la cattedrale, completando la parte alta della facciata, rifacendo l’ambone, pavimento interno e ridecorando gli interni.

1943: un bombardamento distrugge quasi completamente la Cattedrale.

1947-1957: restauro (in parte ricostruzione) su progetto di Roberto Pane.

Autore
Committente
Famiglie e persone

Sepoltura di Goffredo Galluccio senior (+1476) in un sarcofago tardoantico.

La ricostruzione del presbiterio, a doppia cupola fino alla distruzione bellica e alla ricostruzione di Roberto Pane, è finanziato da Goffredo Galluccio nel 1525. Oltre che dall’iscrizione sull’arco trionfale, la donazione è attestata da tre epigrafi seicentesche (non conservate) fatte apporre dal discendente Giulio Galluccio nel 1668 (De Monaco-Zarone p. 45).

Descrizione

La Cattedrale si compone di due ambienti distinti accostati. A sud è un’aula unica asidata, ritenuta l’antica cattedrale di X secolo, mentre a nord è la cattedrale vera e propria, suddivisa in tre navate da due file di sete colonne e preceduta da un nartece alla cui estremità settentrionale è la torre campanaria. La navata centrale termina in un presbiterio cupola, mentre sulla navata laterale destra (nord) è il cappellone di San Paride, o del Tesoro, a pianta centrale coperto a cupola.

Al di sotto dell’aula meridionale è la cripta, composta da una successione di ambienti diversi e adibita adesso a luogo di raccolta delle antichità ritrovate nella cattedrale durante gli scavi e i restauri.

Iscrizioni

Ricostruzione della chiesa a  opera del vescovo Pandolfo.

Iscrizione sull’arco trionfale del presbiterio (cfr. infra, Note)

Epigrafi seicentesche di Goffredo Galluccio junio nel presbiterio (adesso non più in loco).

Restauro coro ligneo (1647).

Iscrizione di rifacimento facciata 1636.

Costruzione Cappellone di San Paride (1723).

Stemmi o emblemi araldici
Elementi antichi di reimpiego

Colonne e capitelli dell’interno (tranne i fusti sostituiti da Roberto Pane).

Due sfingi in granito egiziano sono collocate ai lati del portale principale.

Antefissa murata nel campanile.

Rocco di colonna murata nella tamponatura di una finestra del campanile.

Edicola funeraria con togati murata nel campanile.

Lapide con epigrafe traianea murata nel campanile.

Acquasantiere ricavate in due capitelli corinzi.

Sarcofago con scena di vendemmia riutilizzato come sepoltura di Goffredo Galluccio senior.

Capitelli dorici di vario genere e rocchi di colonna scanalati reimpiegati nella cripta.

Opere d'arte medievali e moderne

Coro ligneo (1539; restaurato 1647).

Pergamo cosmatesco.

Dipinti di Francesco De Mura nel cappellone di San Paride.

Crocefisso trecentesco su tavola (sec. XIV). Probabilmente un tempo sul tramezzo del coro.

Nel 1948 l'altare maggiore settecentesco viene trasferito alla chiesa di Santa Maria La Nova.

Storia e trasformazioni

Nel 1948 l'altare maggiore settecentesco viene trasferito alla chiesa di Santa Maria La Nova.

Note

L’arco trionfale è segnato da un’iscrizione con data (“ISZ”) di difficile interpretazione. De Monaco-Zarone riepilogano le varie ipotesi: 1322; 1522; 1525.  Alla fine questa ultima risulta la più convincente perché suffragata da documento (citato in Broccoli 1821-25, III, parte 4, p. 114): si tratta di donazione della sagrestia e della tribuna della chiesa fatta da Goffredo Galluccio e rogato da notaio Antonio Scalaleone il 10 febbraio 1525.

Ritengo che la realizzazione del coro ligneo dietro l’altare, l’avanzamento e il rifacimento dell’altare maggiore e la ricostruzione dell’arcone del presbiterio sottendano a un unico progetto di restauro, resosi certamente necessario dopo l’incendio del 1521 ca. Tutte le realizzazione sembrano motivate dalla liberazione della navata, che in precedenza doveva ospitare un coro.

L’elemento più interessante è la costituzione di un coro-mausoleo della famiglia Galluccio, che pur essendo fra le principali di Teano non era quella dei feudatari, e nonostante ciò si appropria dell’area più rappresentativa della cattedrale. Non si capisce bene, dalla bibliografia, se la doppia cupola che insisteva sul presbiterio (Pane smantella la cupola minore e restaura soltanto quella maggiore) fosse cinquecentesca o risalisse ai restauri settecenteschi: in ogni caso la copertura di uno spazio con due cupole in successione è comunque una scelta particolare.

Fonti iconografiche

Visibile nella Veduta di Teano pubblicata da Pacichelli nel 1703.

Piante e rilievi

Pianta e assonometria della chiesa attuale in De Monaco 2007, pp. 123-125.

Pianta della cripta in De Monaco p. 113. Pianta della cattedrale ricostruita in Pane 1957, p. 12.

Rilievo dell’edificio precedente (al momento della ricostruzione) pubblicato in Capasso, Cavalluccio 2004, p. 420, fig. 5.

Fonti/Documenti

Domenico Giordano, Visitatio Ecclesiae Cathedralis aliorumq. Piorum locorum Civitatis Theanensis peracta Anno MDCCLIII a Dominico Jordano ejusdem Episcopo [ms. 1753; manoscritto di 496 pagine nell'Archivio diocesano di Teano (con la descrizione e la storia delle chiese e dei luoghi pii della città).

Bibliografia

Broccoli 1822-1825: Michele Broccoli, Teano Sidicino: sacro, antico e moderno, 3 volumi, Napoli 1822-1825, [vol. 1-2; vol. 3.3].


Capasso, Cavalluccio 2004: Agnese Capasso, Stefania Cavallaccio, "La ricostruzione della cattedrale di Teano ad opera di Roberto Pane", in Monumenti e ambienti: protagonisti del restauro del dopoguerra, a cura di Giuseppe Fiengo e Luigi Guerriero, Napoli 2004, 417-428.


Cipolla 1897: Filomeno Cipolla, La tomba di S. Paride o la chiesa cattedrale di Teano nel medioevo, Napoli 1897.


D’Onofrio, Pace 1981:  Mario d’Onofrio, Valentino Pace, La Campania, Milano 1981. 


De Monaco 1977: Giulio De Monaco, La cattedrale di Teano, S.l. 1977.


De Monaco 2007: Giulio De Monaco, La cattedrale di Teano, Sorrento 2007.


Di Lella 1904: Agostino Di Lella, "Un monumento dell'arte neo-campana nella basilica cristiana di Teano", L' arte, 7, 1904, 174-175.


Galante 1881: Gennaro Aspreno Galante, "Il restauro del duomo di Teano", La scienza e la fede, s.4, vol. XXII, 1881, 31-40.


Gasperetti 2003: Gabriella Gasperetti, "La cattedrale di S. Paride ad Fontem a Teano (CE)", in 1983-1993: dieci anni di archeologia cristiana in Italia, Atti del VII Congresso Nazionale di Archeologia Cristiana, Università degli Studi di Cassino, a cura di Eugenio Russo, Cassino 2003, 671-676.


Glass 1987: Dorothy F. Glass, "Pseudo-Augustine, prophets, and pulpits in Campania", Dumbarton Oaks papers, 41,1987, 215-226.


Matone 1890: Nicola Matone, S. Paride: primo vescovo e protettore della citta di Teano, Roma 1890.


Pane 1957: Roberto Pane, La ricostruzione della cattedrale di Teano, Teano 1957.


Pezone 2009: Maria Gabriella Pezone, "Trasformazioni tardo barocche nelle cattedrali di Santa Maria Capua Vetere, Capua, Teano e Calvi", in Lungo l’Appia Scritti su Capua antica e dintorni, a cura di a cura di M.L.Chirico, R. Cioffi, S. Quilici Gigli, G. Pignatelli, Napoli 2009, 121-132.


Sirano 2006: Francesco Sirano, "Il culto di Iside nella Campania", in Egittomania. Iside e il mistero, catalogo della mostra a cura di Stefano De Caro, Milano 2006, 151-155.


Spinazzola 1907: Vittorio Spinazzola, "Di un mosaico cristiano e di altre antichità scoperte nel territorio di Teano", Notizie degli scavi di antichità, 1907, 697-703. 


Ughelli 1720: Ferdinando Ughelli, “Theani episcopi”, in Italia sacra, cura et studio Nicola Coleti, tomo VI, Venetiis 1720, coll. 548-579.


Zarone 1963: Fabrizio Zarone, Ricerche storiche su di un sarcofago conservato nel Duomo di Teano, Teano 1963.

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SchedatoreFulvio Lenzo
Data di compilazione30/05/2012 14:02:52
Data ultima revisione02/01/2019 16:26:54
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OggettoTeano, Cattedrale, cripta
Tipologiacripta
Nome attuale
Immagine
Nomi antichi
Cronologia

1131: costruzione.

Autore
Committente
Famiglie e persone
Descrizione

La cripta si sviluppa sotto la navata sinistra della Cattedrale di TeanoComposta da una successione di ambienti diversi, è adesso adibita a luogo di raccolta delle antichità ritrovate nella cattedrale durante gli scavi e i restauri. La cripta si compone di 4 sale diverse e una cisterna che sconfina al di sotto del cortile del palazzo episcopale: la sala più interessante è la terza, sostenuta da tre colonne scanalate con capitelli dorici di spoglio.

Iscrizioni
Stemmi o emblemi araldici
Elementi antichi di reimpiego

Capitelli dorici di vario genere e rocchi di colonna scanalati.

Opere d'arte medievali e moderne

Nella cripta sono raccolte le testimonianze più antiche della cattedrale che sono state ritrovate in vari tempi durante scavi e restauri.

Storia e trasformazioni
Note
Fonti iconografiche
Piante e rilievi

Pianta della cripta in De Monaco p. 113.

Fonti/Documenti
Bibliografia

Broccoli 1822-1825: Michele Broccoli, Teano Sidicino: sacro, antico e moderno, 3 volumi, Napoli 1822-1825, vol. III, parte III, 3-13. [vol. 1-2vol. 3.3].


Capasso, Cavalluccio 2004: Agnese Capasso, Stefania Cavallaccio, "La ricostruzione della cattedrale di Teano ad opera di Roberto Pane", in Monumenti e ambienti: protagonisti del restauro del dopoguerra, a cura di Giuseppe Fiengo e Luigi Guerriero, Napoli 2004, 417-428.


Cipolla 1897: Filomeno Cipolla, La tomba di S. Paride o la chiesa cattedrale di Teano nel medioevo, Napoli 1897.


D’Onofrio, Pace 1981:  Mario d’Onofrio, Valentino Pace, La Campania, Milano 1981. 


De Monaco 1977: Giulio De Monaco, La cattedrale di Teano, S.l. 1977.


De Monaco 2007: Giulio De Monaco, La cattedrale di Teano, Sorrento 2007.


Di Lella 1904: Agostino Di Lella, "Un monumento dell'arte neo-campana nella basilica cristiana di Teano", L' arte, 7,1904, 174-175.


Galante 1881: Gennaro Aspreno Galante, "Il restauro del duomo di Teano", La scienza e la fede, s.4, vol. XXII, 1881, 31-40.


Gasperetti 2003: Gabriella Gasperetti, "La cattedrale di S. Paride ad Fontem a Teano (CE)", in 1983-1993: dieci anni di archeologia cristiana in Italia, Atti del VII Congresso Nazionale di Archeologia Cristiana, Università degli Studi di Cassino, a cura di Eugenio Russo, Cassino 2003, 671-676.


Glass 1987: Dorothy F. Glass, "Pseudo-Augustine, prophets, and pulpits in Campania", Dumbarton Oaks papers, 41,1987, 215-226.


Matone 1890: Nicola Matone, S. Paride: primo vescovo e protettore della citta di Teano, Roma 1890.


Pane 1957: Roberto Pane, La ricostruzione della cattedrale di Teano, Teano 1957.


Pezone 2009: Maria Gabriella Pezone, "Trasformazioni tardo barocche nelle cattedrali di Santa Maria Capua Vetere, Capua, Teano e Calvi", in Lungo l’Appia Scritti su Capua antica e dintorni, a cura di a cura di M.L.Chirico, R. Cioffi, S. Quilici Gigli, G. Pignatelli, Napoli 2009, 121-132.


Sirano 2006: Francesco Sirano, "Il culto di Iside nella Campania", in Egittomania. Iside e il mistero, catalogo della mostra a cura di Stefano De Caro, Milano 2006, 151-155.


Spinazzola 1907: Vittorio Spinazzola, "Di un mosaico cristiano e di altre antichità scoperte nel territorio di Teano", Notizie degli scavi di antichità, 1907, 697-703. 


Ughelli 1720: Ferdinando Ughelli, “Theani episcopi”, in Italia sacra, cura et studio Nicola Coleti, tomo VI, Venetiis 1720, coll. 548-579.


Zarone 1963: Fabrizio Zarone, Ricerche storiche su di un sarcofago conservato nel Duomo di Teano, Teano 1963

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SchedatoreFulvio Lenzo
Data di compilazione11/03/2013 11:51:52
Data ultima revisione02/01/2019 16:30:14
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OggettoTeano, convento di Sant'Antonio
Tipologia
Nome attuale
Immagine
Nomi antichi
Cronologia
Autore
Committente
Famiglie e persone
Descrizione
Iscrizioni
Stemmi o emblemi araldici
Elementi antichi di reimpiego
Opere d'arte medievali e moderne
Storia e trasformazioni
Note
Fonti iconografiche
Piante e rilievi
Fonti/Documenti
Bibliografia

De Monaco 1965: Arminio De Monaco, Teano. Chiese e conventi. Appunti storici, Teano 1965.

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Data di compilazione11/12/2012 17:27:31
Data ultima revisione11/03/2013 15:09:11
Per citare questa schedahttp://db.histantartsi.eu/web/rest/Edificio/287
OggettoTeano, Loggione
Tipologiaedificio pubblico: sedile
Nome attualeMuseo Archeologico di Teanum Sidicinum
Immagine
Nomi antichi

Loggione, Cavallerizza, Sedile dei Leoni

Cronologia

XIV secolo.

Autore
Committente
Famiglie e persone

Nel palazzo annesso è lo stemma dei Marzano.

Descrizione

Secondo quanto tramandato dalle fonti a Teano esistevano due sedili differenti, il Seggio dell’Olmo, nei pressi della cattedrale, e il seggio dei Leoni, usato anche come tribunale e annesso al palazzo feudale del principe (Broccoli 1821-1825, II, pp. 243-244). L’informazione sulla collocazione consente di identificare quest’ultimo seggio con l’edificio oggi chiamato comunemente Loggione  (Sirano 2007, p. 13; Zarone 2010). Il Loggione è strutturato come una loggia a unico piano, molto sviluppata in altezza, composta da due campate quadrate coperte da volte a crociera ogivali e aperte con tre archi a sesto acuto, uno sul fronte principale, e edue sul fianco sinistro. Sugli altri due lati il Loggione confina con la “cavallerizza”, un edificio già facente parte del palazzo del feudatario e oggi sede del museo archeologico di Teanum Sidicinum (Sirano 2007, p. 13). Le caratteristiche dell’edificio, privo di ogni elementi decorativo, non consentono una datazione precisa, che può comunque ragionevolmente fissarsi intorno alla seconda metà XIV secolo (Balasco 2010, pp. 66-68).

Iscrizioni
Stemmi o emblemi araldici
Elementi antichi di reimpiego
Opere d'arte medievali e moderne
Storia e trasformazioni
Note
Fonti iconografiche
Piante e rilievi
Fonti/Documenti
Bibliografia

Balasco 2010: Alfredo Balasco, "Alcune note sull’architettura “catalana” nell’alta Terra di Lavoro", in Conoscere il Roccamonfina. 2: L’architettura, atti del convegno (Roccamonfina, palazzo dei congressi, 11 settembre 2010), a cura di Adolfo Panarello, Roccamonfina 2010,  41-84.

 

Broccoli 1821-1825: Michele Broccoli, Teano Sidicino antico, e moderno, 4 voll., Napoli 1821-1825.

 

Lenzo 2014: Fulvio Lenzo, Memoria e identità civica. L'architettura dei seggi nel Regno di Napoli (XIII-XVIII secolo), Roma 2014.

 

Sirano 2007: Francesco Sirano, Il museo di Teanum Sidicinum, Napoli 2007.

 

Zarone 2010: Guido Zarone, "Cenni storici sul Loggione di Teano", Il Sidicino, 7, 2010, 8,  4.

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SchedatoreFulvio Lenzo
Data di compilazione01/06/2012 10:36:24
Data ultima revisione24/11/2016 12:35:01
Per citare questa schedahttp://db.histantartsi.eu/web/rest/Edificio/91
OggettoTeano, portale quattrocentesco
Tipologiapalazzo
Nome attuale
Immagine
Nomi antichi
Cronologia
Autore
Committente
Famiglie e persone
Descrizione
Iscrizioni
Stemmi o emblemi araldici
Elementi antichi di reimpiego
Opere d'arte medievali e moderne
Storia e trasformazioni
Note
Fonti iconografiche
Piante e rilievi
Fonti/Documenti
Bibliografia
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Schedatore
Data di compilazione11/12/2012 16:48:52
Data ultima revisione11/12/2012 16:48:52
Per citare questa schedahttp://db.histantartsi.eu/web/rest/Edificio/284
OggettoTeano, San Benedetto
Tipologiachiesa
Nome attuale
Immagine
Nomi antichi
Cronologia

804: prima notizia dell’esistenza di un cenobio intramoenia dedicato a San Benedetto

860: Ilario, abate del monastero, è il primo vescovo della restaurata diocesi di Teano.

883: dopo la distruzione di Montecassino a opera dei Saraceni, i monaci superstiti si rifugiano a Teano.

891: incendio della chiesa di San Benedetto a Teano.

908: restaurata la chiesa, i monaci, che nel frattempo avevano trovato rifugio nell’episcopio, fanno ritorno a San Benedetto di Teano.

921: la comunità proveniente da Cassino lascia Teano e si trasferisce a Capua.

XVI secolo: il monastero benedettino di Teano passa alle dipendenze di quello di Capua.

XVI secolo: restauro della chiesa.

1727: Giuseppe Renato Imperiali promuove il restaturo della chiesa.

 

Autore
Committente
Famiglie e persone
Descrizione

Chiesa a tre navate suddivise da archi a sesto acuto su colonne e terminanti in altrettante absidi. 

Iscrizioni
Stemmi o emblemi araldici
Elementi antichi di reimpiego

Sarebbe stata edificata su un antico tempio di Cerere. Sono di reimpiego le colonne e i capitelli.

Opere d'arte medievali e moderne
Storia e trasformazioni
Note
Fonti iconografiche
Piante e rilievi
Fonti/Documenti
Bibliografia

Autieri 2004: Carmen Autieri, “San Benedetto, chiesa palatina”, Il Sidicino, 1, 2004, 4, Aprile.


Broccoli 1822-1825: Michele Broccoli, Teano Sidicino: sacro, antico e moderno, 3 volumi, Napoli 1822-1825, [vol. 1-2vol. 3.3].


De Monaco 1965: Arminio De Monaco, Teano. Chiese e conventi. Appunti storici, Teano 1965.


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SchedatoreFulvio Lenzo
Data di compilazione11/12/2012 16:35:21
Data ultima revisione24/11/2016 12:37:02
Per citare questa schedahttp://db.histantartsi.eu/web/rest/Edificio/281
OggettoTeano, San Francesco
TipologiaChiesa e complesso monastico annesso (esistenti)
Nome attualeSan Francesco
Immagine
Nomi antichi
Cronologia

1281: il convento viene fondato su un terreno donato dal nobile teanese Guglielmo, decano del Capitolo della cattedrale.

1395-1408: la chiesa viene consacrata dal vescovo Nicola de Diano.

1570: lavori di ampliamento del convento e interventi nella chiesa promossi da frate Angelo Liberano (+1603).

1649: posa in opera del soffitto ligneo a cassettoni dorati.

1663: ampliamento del chiostro.

1943: gravi danni a causa dei bombardamenti.

Autore
Committente
Famiglie e persone
Descrizione

Chiesa a navata unica, con soffitto a cassettoni dorati sulla navata e presbiterio quadrato coperto a crociera.

Iscrizioni
Stemmi o emblemi araldici
Elementi antichi di reimpiego
Opere d'arte medievali e moderne

Negli ambienti della sagrestia sono:

lastra con gentiluomo (sec. XV) murata in una parete della chiesa;

lastra terragna con frate francescano (1410), in una parete della chiesa;

altra lastra con emblema araldico che poteva far parte del monumento funebre di Goffredo Marzano, citato in una iscrizione mutila settecentesca, anch'essa in sagrestia. Di Marco, Parolino 2000, p. 190, la riferiscono a una sepoltura un tempo esistente nella chiesa e citano in proposito Broccoli 1822-1825, II, 188-189, il quale a sua volta si rifà a Perrotta 1737.

Storia e trasformazioni
Note
Fonti iconografiche

Visibile nella Veduta di Teano pubblicata da Pacichelli nel 1703.

Pianta del convento di Teano nella Platea: ASNa, Monasteri Soppressi, 5365.

Piante e rilievi
Fonti/Documenti

Platea: ASNa, Monasteri Soppressi, 5365.

Bibliografia

Broccoli 1822-1825: Michele Broccoli, Teano Sidicino: sacro, antico e moderno, 3 volumi, Napoli 1822-1825, [vol. 1-2vol. 3.3].


De Monaco 1965: Arminio De Monaco, Teano. Chiese e conventi. Appunti storici, Teano 1965.

 

Di Marco, Parolino 2000: Giampiero Di Marco, Giuseppe Parolino, Frati e Fabbriche. I conventi maschili di Sessa Aurunca: storia e architettura, Marina di Minturno (Lt) 2000.


Perrotta 1737: Girolamo Perrotta, La sede degli Aurunci popoli antichissimi dell'Italia [...]Napoli, per Giuseppe Severini, 1737.

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SchedatoreFulvio Lenzo
Data di compilazione11/03/2013 15:58:03
Data ultima revisione24/11/2016 12:46:25
Per citare questa schedahttp://db.histantartsi.eu/web/rest/Edificio/344
OggettoTeano, San Paride ad Fontem
Tipologiachiesa
Nome attuale
Immagine
Nomi antichi
Cronologia
Autore
Committente
Famiglie e persone
Descrizione
Iscrizioni
Stemmi o emblemi araldici
Elementi antichi di reimpiego
Opere d'arte medievali e moderne
Storia e trasformazioni
Note
Fonti iconografiche
Piante e rilievi
Fonti/Documenti
Bibliografia
Link esterni
Schedatore
Data di compilazione01/06/2012 10:40:23
Data ultima revisione06/12/2012 14:34:51
Per citare questa schedahttp://db.histantartsi.eu/web/rest/Edificio/93
OggettoTeano, Santa Maria la Nuova
Tipologiachiesa
Nome attuale
Immagine
Nomi antichi

Santa Maria de Nova, Santa Maria ad Pratum.

Cronologia

952: prima menzione della chiesa di Santa Maria de Nova seu Santa Maria ad Pratum.

XV secolo: costruzione della chiesa attuale.

1948: viene trasferito qui l’altare maggiore proveniente dalla cattedrale.

1980: danni a causa del terremoto.

Autore
Committente
Famiglie e persone
Descrizione

Chiesa a navata unica con presbiterio quadrato voltato a crociera. La facciata è molto semplice, con un portale architravato dalla lunetta archiacuta e mensole all’interno. Al di sopra è un oculo circolare.

All'interno, in una cappella laterale destra, nicchia con affresco del sec. XV.

Alla destra del presbiterio si innalza il campanile a base quadrata.

Iscrizioni
Stemmi o emblemi araldici
Elementi antichi di reimpiego
Opere d'arte medievali e moderne

Affresco con la Crocefissione (sec. XV) in una nicchia di una cappella

Altare maggiore (XVII-XVIII secolo) proviene dalla cattedrale di Teano.

Storia e trasformazioni
Note
Fonti iconografiche

Visibile nella Veduta di Teano pubblicata da Pacichelli nel 1703.

Piante e rilievi
Fonti/Documenti
Bibliografia

De Monaco 1965: Arminio De Monaco, Teano. Chiese e conventi. Appunti storici, Teano 1965.

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SchedatoreFulvio Lenzo
Data di compilazione11/12/2012 16:38:12
Data ultima revisione24/11/2016 12:03:53
Per citare questa schedahttp://db.histantartsi.eu/web/rest/Edificio/282
OggettoTeano, iscrizione dell'Annunziata
Supportomarmo
Cronologia1502
Immagine
Prima attestazione
Trascrizione

FVNDATVM HOC OPVS HVIVS / ALME ECCLESIE PECVNIA CIVIVMQ./ ELEMOSINIS MAGNICIS VIRIS / DOMINO IOHANNE GALIOTA D[omi]NO / VINCENCIO PRENCEPE ET LADISLAO / DE SANTO FELICE SINDICIS ET DO/MINO FRANCISCO BARACTVSZO / ANTONIO IODECONE ET ANDRI/ANO MARTINO PROCVRATORIB/VS DICTE ECCLESIE ESISTENTIBVS / CIVIBVS TEANENSIBVS SVB DO/MINIO ILLVSTRISSIMI DOMINI / IOHANIS BORGIA DVCIS CANDIE / PRINCIPISQ. HVIVS CIVITA. TEANI / A.D. MCCCCCII DECIMO MARCII

Famiglie e persone

Giovanni Galeota

Vincenzo Principe

Ladislao Sanfelice

Francesco Baractuso

Antonio Iodicone

Adriano Martino

Giovanni Borgia duca di Candia

Note

Iscrizione apposta sul campanile della chiesa dell'Annunziata di Teano

Fonti iconografiche
Fonti e documenti
Bibliografia

De Monaco 1965: Arminio De Monaco, Teano. Chiese e conventi. Appunti storici, Teano 1965.

Link esterni
SchedatoreFulvio Lenzo
Data di compilazione06/12/2012 13:14:40
Data ultima revisione12/03/2013 19:04:58
Per citare questa schedahttp://db.histantartsi.eu/web/rest/Iscrizione/6
OggettoTeano, Cattedrale, croce dipinta
Materialetempera su tavola a fondo oro
Dimensioni200 cm x 160 cm
Cronologiasecondo quarto del '300
Autore
Descrizione

Il crocifisso si trova nella Cattedrale di Teano. E' scampato alla distruzione della chiesa ed è stato restaurato e posto nel nuovo duomo nel 1960 (De Monaco, Zarone 2007).

Raffaello Causa (in IV mostra di restauri 1960), che diresse i restauri, attribuì l'opera a Roberto di Oderisio. Ferdinando Bologna (1969, 204-206) la fece rientrare nel corpus del cosiddetto Maestro di Giovanni Barrile e per la cronologia ha ravvisato la possibilità di datare la commissione a ridosso della nomina del feudatario di Teano, Bertrando del Balzo, a giustiziere del Regno, ricevuta da Roberto d'Angiò nel 1331. L'ascrizione al Maestro di Giovanni Barrile si è assestata anche nella critica più recente (cfr. Leone de Castris 2006, 106).

 

 

Immagine
CommittenteBertrando del Balzo (?)
Famiglie e persone
Iscrizioni
Stemmi o emblemi araldici
Note
Fonti iconografiche
Fonti e documenti
Bibliografia

IV mostra di restauri 1960: IV mostra di restauri. Catalogo. Soprintendenza alle Gallerie della Campania, a cura di Raffaello Causa, Oreste Ferrari, Marina Picone, Napoli 1960, scheda n. 3

 

Bologna 1969: Ferdinando Bologna, I pittori alla corte angioina di Napoli, 1266-1414, e un riesame dell'arte nell'età fridericiana, Roma 1969, 204-206

 

De Monaco, Zarone 2007: Giulio De Monaco, Guido Zarone, La cattedrale di Teano, seconda edizione, Sorrento 2007, 97-98

 

Leone de Castris 2006: Pierluigi Leone de Castris, Giotto a Napoli, Napoli 2006

Allegati
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SchedatoreFernando Loffredo
Data di compilazione11/03/2013 12:11:33
Data ultima revisione06/01/2019 20:33:21
Per citare questa schedahttp://db.histantartsi.eu/web/rest/Opera di Arte/211
OggettoTeano, Cattedrale, pulpito
Materiale
Dimensioni
Cronologia
Autore
Descrizione

Il pulpito si trova nella Cattedrale di Teano.

Immagine
Committente
Famiglie e persone
Iscrizioni
Stemmi o emblemi araldici
Note
Fonti iconografiche
Fonti e documenti
Bibliografia
Allegati
Link esterni
Schedatore
Data di compilazione11/03/2013 13:25:56
Data ultima revisione06/01/2019 20:34:11
Per citare questa schedahttp://db.histantartsi.eu/web/rest/Opera di Arte/212
OggettoTeano, fontana
Materiale
Dimensioni
Cronologia
Autore
Descrizione
Immagine
Committente
Famiglie e persone
Iscrizioni
Stemmi o emblemi araldici
Note
Fonti iconografiche
Fonti e documenti
Bibliografia
Allegati
Link esterni
Schedatore
Data di compilazione13/12/2012 13:18:39
Data ultima revisione13/12/2012 13:18:39
Per citare questa schedahttp://db.histantartsi.eu/web/rest/Opera di Arte/137
OggettoTeano, San Francesco, lastra terragna
Materialemarmo
Dimensioni
Cronologia1410
Autore
Descrizione

La lastra si trova murata in una parete della chiesa di San Francesco a Teano. Raffigura un frate col saio francescano. La tomba è stata reimpiegata in età moderna segandola in due e utilizzando i pezzi ricavati per chiusini di camere sepolcrali, come si evince dalla presenza di anelli in ferro. Per adattare le lastre al nuovo uso è stata anche cancellata quasi integralmente l'epigrafe che correva lungo i bordi.

Immagine
Committente
Famiglie e persone
Iscrizioni

Si conserva l'ultima parte:

... ANNO D(OMI)NI MCCCCX DIE ULTIMO MENSIS FEBRUARII...

Stemmi o emblemi araldici
Note
Fonti iconografiche
Fonti e documenti
Bibliografia
Allegati
Link esterni
SchedatoreAntonio Milone
Data di compilazione17/08/2013 18:41:34
Data ultima revisione24/11/2016 12:15:19
Per citare questa schedahttp://db.histantartsi.eu/web/rest/Opera di Arte/313
OggettoTeano, San Francesco, lastra terragna di gentiluomo
Materialemarmo
Dimensioni
Cronologiaprimo quarto del XV secolo
Autore
Descrizione

La lastra si trova murata in una parete della chiesa di San Francesco a Teano. E' in pessimo stato di conservazione ma si intravvede la figura d'un gentiluomo, con un copricapo molto articolato, scolpita in una nicchia tardogotica in cui si notano ricche decorazioni floreali e le silhouettes di due stemmi (totalmente abrasi). Stilisticamente si può collocare l'opera marmorea attorno al primo quarto del XV secolo.

Immagine
Committente
Famiglie e persone
Iscrizioni
Stemmi o emblemi araldici
Note
Fonti iconografiche
Fonti e documenti
Bibliografia
Allegati
Link esterni
SchedatoreFernando Loffredo
Data di compilazione17/08/2013 19:00:58
Data ultima revisione24/11/2016 12:22:22
Per citare questa schedahttp://db.histantartsi.eu/web/rest/Opera di Arte/314
OggettoTeano, Santa Maria la Nova, affresco della Crocefissione
Materialeaffresco
Dimensioni
CronologiaXV secolo
Autore
Descrizione

I resti molto deteriorati di questo affresco si trovano all'interno di una nicchia ogivale in una cappella laterale destra della chiesa di Santa Maria la Nova a Teano. Si leggono chiaramente i personaggi della scena della Crocefissione. Prodotto artistico di un certo pregio, nonostante lo stato in cui versa, si può datare all'incirca tra la fine del XIV e l'inizio del XV secolo, ed è testimone di un prima tornata di decorazioni della chiesa.

Immagine
Committente
Famiglie e persone
Iscrizioni
Stemmi o emblemi araldici
Note
Fonti iconografiche
Fonti e documenti
Bibliografia
Allegati
Link esterni
SchedatoreFernando Loffredo
Data di compilazione17/08/2013 18:31:09
Data ultima revisione24/11/2016 12:03:23
Per citare questa schedahttp://db.histantartsi.eu/web/rest/Opera di Arte/312
OggettoTeano, cippo iscritto
Luogo di provenienza
Collocazione attuale
Prima attestazione
Materiale
Dimensioni
Stato di conservazione
Cronologia
Descrizione
Immagine
Famiglie e persone
Collezioni di antichità
Note
Fonti iconografiche
Rilievi
Fonti e documenti
Bibliografia
Allegati
Link esterni
Schedatore
Data di compilazione11/12/2012 16:56:55
Data ultima revisione11/12/2012 16:56:55
Per citare questa schedahttp://db.histantartsi.eu/web/rest/Reperto Archeologico/179
OggettoTeano, epigrafe traianea
Luogo di provenienza
Collocazione attuale

Il blocco con epigrafe è murato nel campanile della cattedrale di Teano.

Prima attestazione
Materiale
Dimensioni
Stato di conservazione
Cronologia
Descrizione
Immagine
Famiglie e persone
Collezioni di antichità
Note
Fonti iconografiche
Rilievi
Fonti e documenti
Bibliografia
Allegati
Link esterni
Schedatore
Data di compilazione11/03/2013 12:55:26
Data ultima revisione11/03/2013 12:56:57
Per citare questa schedahttp://db.histantartsi.eu/web/rest/Reperto Archeologico/259
OggettoTeano, sarcofago con Eroti vendemmiatori
Collocazione attuale

Il sarcofago è adesso nella cattedrale di Teano, ed è stato reimpiegato come sepoltura di Goffredo Galluccio senior (+1476).

Prima attestazione
MaterialeMarmo bianco (proconnesio)
Dimensionih 0,59; lung. 1,98; larg. 0,58
Stato di conservazione
CronologiaTarda età antonina
Descrizione

La cassa fa parte di un gruppo di quattro sarcofagi, prodotti da un'officina lapicida campana, in età tardo-antonina (Bonanno 1978). L'esemplare di Teano rimanda al sarcofago reimpiegato nel palazzo arcivescovile di Capua. Entrambe le tombe vanno ricondotte alle necropoli extraurbane d'età medio imperiale, da cui furono recuperate a partire dall'età medievale.

Immagine
Famiglie e persone
Collezioni di antichità
Note
Fonti iconografiche
Rilievi
Fonti e documenti
Bibliografia


Bielefeld 1997: D. Bielefeld, Die stadtrömischen Eroten-Sarkophage. Weinlese und Ernteszenen, Berlin 1997, p. 133 n. 188 tav. 15,2

 

Bonanno 1978: M. Bonanno, "Un gruppo di sarcofagi romani con scena di vendemmia", Prospettiva. Rivista di storia dell'arte antica e moderna, 13, 1978, 43-49 figg. 1-2


Pochmarski 1990: E. Pochmarski, Dionysische Gruppen. Eine typologische Untersuchung zur Geschichte des Stützmotivs,  Wien 1990, n. 5 R 94

Allegati
Link esterni
SchedatoreAngela Palmentieri
Data di compilazione17/12/2012 21:23:22
Data ultima revisione24/11/2016 12:00:43
Per citare questa schedahttp://db.histantartsi.eu/web/rest/Reperto Archeologico/224
OggettoTeano, stele con togati
Collocazione attuale

La stele è murata nel campanile della cattedrale di Teano.

Prima attestazione
Materiale
Dimensioni
Stato di conservazione
Cronologia
Descrizione
Immagine
Famiglie e persone
Collezioni di antichità
Note
Fonti iconografiche
Rilievi
Fonti e documenti
Bibliografia
Allegati
Link esterni
Schedatore
Data di compilazione11/03/2013 12:52:01
Data ultima revisione11/03/2013 12:52:01
Per citare questa schedahttp://db.histantartsi.eu/web/rest/Reperto Archeologico/258