Nome | Tricarico | |
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Tipo | Città | |
Luogo superiore | BASILICATA | |
Per citare questa scheda | http://db.histantartsi.eu/web/rest/Luogo/132 |
Oggetto | Tricarico, veduta urbana (1617) | |
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Collocazione | a stampa | |
Immagine | ![]() ![]() | |
Materiali e tecniche | incisione | |
Dimensioni | cm 32 x 51 | |
Cronologia | 1617 | |
Autore | Simon van den Neuwel | |
Soggetto | Tricarico, veduta urbana | |
Descrizione | L'incisione riproduce una veduta della città di Tricarico, identificando i principali edifici nella legenda sottostante (cfr. Iscrizioni). | |
Iscrizioni | In alto: "TRICARICVM BASILICATAE CIVITAS".
In basso è una legenda che identifica i principali edifici rappresentati: "1.Porta le monte 2. Porta la fontana. 3. Porta la Saracina. 4. Vescovato. 5. S. Maria l’Ambarda parrochia. 6. S. Sebastiano. 7. Nuntiata. 8. Abbatia del pendino. 9. Piazza. 10. Piazza, e, strata d.a il campanaro. 11. Ospitale. 12. Palaggio del Vesc.o. 13. Palaggio del Cavallier Castellani et altri Castellani. 14. Palaggi de grilli. 15. Palaggio de topatii. 16. Palaggi di Imperatrice. 17. Palaggi de Corsuti. 18. Palaggio d’Abbate. 20. Palaggio del Barone Campilongo et altri. 21. Palaggio de Soria. 22. Palaggi de Putignano. 23. Palaggi de Monaco. 24. Palaggio de Prencipe. 25. Palaggio de Russo. 26. P. de Marchese. 27. Palaggi de Cetani. 28. Palaggio de Capoccia. 29. Palaggi de ferro. 30. Palaggio del filosopho Ampli. 31. Palaggio del filosopho Dura[n]te. 32. Del filosopho campilongo. 33. Del Pittore ferro. 34. Di casa Martino. 35. Di casa Zotta. 36. Casa del Spetiale Caporale. 38. Arme, o impresa della Città."
Altre iscrizioni sono apposte direttamente presso gli edifici rappresentati. In alto, da sinsitra verso destra: "Palaggio de Veronica Palaggi de Ronea Porta Vecchia S. Michele Ar[can]g[e]lo Parrochia S. Chiara monasterio di monache di S. Francisco S. Cruce S. Maria le gratie ordine de Capuccini S. Lucia Palaggi de Corsuti Del pittore Fraggiani"
Nella porzione inferiore, da sinistra verso destra: "S. Maria il Soccorso ord. del carmine Porta la Ravita Consarie de Corami S.to Antonio di Viena Consarie de corami Fornaci de Vasari Del Cantore fraggione S. Leonardo Fornaci de Vasari Fontane della Città S. Maria de Martiri S. Maria Magdalena Fontane della Città | |
Famiglie e persone | ||
Note | Da questa incisione deriva l'analoga Veduta di Tricarico pubblicata da Blaeu nel 1663. | |
Riproduzioni | A stampa in Braun, Hogenberg 1617, tav. 57. | |
Fonti e documenti | ||
Bibliografia | Braun, Hogenberg 1617: Georg Braun, Franz Hogenberg, Civitates orbis terrarum, VI, Amstelodami 1617.
Biscaglia 2004: Carmela Biscaglia, “Una città rinascimentale del Regno di Napoli nella veduta di Braun e Hogenberg: Tricaricum Basilicatae civitas”, Il tesoro delle città, II, 2004, 69-81. | |
Allegati | ||
Link esterni | Versione visibile on line.
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Schedatore | Fulvio Lenzo | |
Data di compilazione | 20/03/2013 11:38:33 | |
Data ultima revisione | 21/02/2017 00:24:37 | |
Per citare questa scheda | http://db.histantartsi.eu/web/rest/Disegno/109 |
Oggetto | Tricarico, veduta urbana (1663) | |
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Collocazione | a stampa | |
Immagine | ![]() ![]() | |
Materiali e tecniche | incisione acquerellata | |
Dimensioni | cm. 39 x 50 | |
Cronologia | 1663 | |
Autore | Bastiaen Stopendaal | |
Soggetto | Tricarico, veduta urbana | |
Descrizione | L'incisione riproduce una veduta della città di Tricarico, identificando i principali edifici nella legenda sottostante (cfr. Iscrizioni). | |
Iscrizioni | In alto: "TRICARICVM".
In basso legenda numerata con richiami alla veduta: "1. Porta del Monte 2. Porta della fontana 3. Porta Saracina 4. Vescovato 5. S. Maria l’Ambarda parrochia 6. S. Sebastiano 7. Nunziata 8. Abbatia del pendino 9. Piazza 10. Piazza, o Strada d.a il campanaro 11. Ospitale 12. Pallaggio del Vesc.o 13. Pallaggio del Cavallier Castellani et altri Castellani 14. Pallaggio de Grilli 15. Pallaggio de Topaty 16. Pallaggi dell’Imperatrice 17. Pallaggi de Corfuti 18. Pallaggio d’Ipolito 19. Pallaggio d’Abbate 20. Pallaggio del Barone Campilongo et altri. 21. Pallaggio de Soria 22. Pallaggi de Putignano 23. Pallaggi de Monaco 24. Pallaggio de Principe 25. Pallaggio de Russo 26. P. de Marchese 27. Pallaggi de Cetani 28. Pallaggio de Capoccia 29. Pallaggi de ferro 30. Pallagio del filosophi Ampli 31. Pallaggio del filosop. Durante 32. Del filosopho campilongo 33. Del Pittore ferro 34. Di casa Zotta (manca 35) 36. Casa del Spetiale Maiorino 37. Protonotario Caporale 38. Palalggio de Veronica 39. Pallaggi de Ronea 40. Porta Vecchia 44. S. Fran.o ordine de Calzati 45. S. Michele Ar[can]gelo Parrochia 46. S. Chiara monasterio di monache di S. Francisco. 47. Torre principale 48. S. Cruce 49. S. Maria le gratie ordine de Capuccini 50. S. Lucia 51. Pallaggi de Cotsuti 52. Del cantore Fraggione 53. S. Maria Magdalena 54. Fornaci de vasari 55. S. Leonardo 56. S. Maria li Martiri 57. Fontane della Città 58. S. Antonio di Padua ordine de Tocceli 59. S. Antonio di Viena 60. Cosarie de corami 61. Consarie de corami 62. Porta la Ravita 63. S. Maria il Soccorso ord. del Carmine 64. Di casa Martino". | |
Famiglie e persone | ||
Note | L'incisione riproduce l'analoga Veduta di Tricarico di Braun e Hogenberg (1617). | |
Riproduzioni | A stampa in Blaeu 1663. | |
Fonti e documenti | ||
Bibliografia | Blaeu 1663: Theatrum ciuitatum nec non admirandorum Neapolis et Siciliae regnorum, Amsterdam, Joan Blaeu, 1663. | |
Allegati | ||
Link esterni | Visibile on line. | |
Schedatore | Fulvio Lenzo | |
Data di compilazione | 20/03/2013 10:02:16 | |
Data ultima revisione | 21/02/2017 00:26:28 | |
Per citare questa scheda | http://db.histantartsi.eu/web/rest/Disegno/108 |
Oggetto | Tricarico, castello | |
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Tipologia | castello | |
Nome attuale | convento di Santa Chiara | |
Immagine | ![]() | |
Nomi antichi | ||
Cronologia | IX-X secolo: probabile epoca di costruzione. XI-XIII: rafforzamenti. 1333: il castello, esclusa la torre, viene donato alle clarisse e diventa sede del monastero di Santa Chiara. 1657: anche la torre normanna viene donata alle clarisse. | |
Autore | ||
Committente | ||
Famiglie e persone | ||
Descrizione | Del nucleo fortificato originario rimane oggi riconoscibile soltanto la grandiosa torre cilindrica, alta 27 metri. | |
Iscrizioni | ||
Stemmi o emblemi araldici | ||
Elementi antichi di reimpiego | ||
Opere d'arte medievali e moderne | ||
Storia e trasformazioni | ||
Note | ||
Fonti iconografiche | ||
Piante e rilievi | Pianta del castello in Biscaglia, Lauria 1993. | |
Fonti/Documenti | ||
Bibliografia | Biscaglia, Lauria 1993: Carmela Biscaglia, Sabrina Lauria, Tricarico: storia, arte, architettura, Matera 1993. | |
Link esterni | ||
Schedatore | Fulvio Lenzo | |
Data di compilazione | 27/05/2013 13:56:55 | |
Data ultima revisione | 28/01/2017 10:21:53 | |
Per citare questa scheda | http://db.histantartsi.eu/web/rest/Edificio/412 |
Oggetto | Tricarico, Cattedrale | |
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Tipologia | chiesa cattedrale | |
Nome attuale | Santa Maria Assunta | |
Immagine | ![]() | |
Nomi antichi | ||
Cronologia | 968: un documento cita Tricarico come sede episcopale. XI secolo: costruzione della cattedrale XII secolo, prima metà: ampliamento e probabile allungamento delle navate. 1383: Luigi d'Angiò vi sarebbe stato incoronato re di Napoli. 1588: intervento di rimaneggiamento del campanile XVI secolo, seconda metà: decorazioni affrescate ricondotte all'ambito di Todisco. 1624, post: viene rifatta l'intera testata della chiesa, con eliminazione delle absidi. 1733: costruzione della cripta. 1774: nuovi massicci interventi di rifacimento. La copertura lignea viene sostituita da un sistema voltato, che rende necessario il rafforzamento delle strutture murarie. 1857: dopo il terremoto si restaura il campanile | |
Autore | ||
Committente | La costruzione della cattedrale è voluta da Roberto il Guiscardo e dall'omonimo nipote, conte di Montescaglioso. | |
Famiglie e persone | ||
Descrizione | La cattedrale ha un impianto a croce latina, con tre navate suddivise da pilastri e copertura voltata. Fra il transetto e il presbiterio si eleva il campanile, una massiccia torre a base quadrangolare. | |
Iscrizioni | ||
Stemmi o emblemi araldici | ||
Elementi antichi di reimpiego | ||
Opere d'arte medievali e moderne | Frammento di affresco con Crocefissione (sec. XVI: parete sinistra del coro). Pala d'altare con Madonna e Santi (secolo XVI, inizi: prima cappella di sinistra) Dipinto con Madonna di Costantinopoli (sec. XVI, seconda metà, Antonio Stabile: prima cappella di sinistra, già riusata nell'altare Corsuto della chiesa di san Francesco). Scomparti con i Santi Francesco e Antonio (sec. XVI, seconda metà, Antonio Stabile: transitati in cattedrale dalla chiesa di San Francesco, ora in Sant'Antonio). Pala con San Giovanni Battista, Elisabetta e Zaccaria (secoli XVI-XVII: transetto sinistro) Dipinto con la Deposizione (Pietro Antonio Ferro, 1634). Monumento funebre del vescovo Carafa (1639, parete del transetto sinistro). In sagrestia è un pannello ligneo del 1651 con Veduta della città di Tricarico. | |
Storia e trasformazioni | ||
Note | ||
Fonti iconografiche | Veduta di Tricarico di Braun, Hogenberg 1617 | |
Piante e rilievi | ||
Fonti/Documenti | Archivio diocesano di Tricarico, Apprezzo della Venerabile Cattedrale della città di Tricarico, ms. 1777. Archivo diocesano di Tricarico, Visitatio illustrissimi et reverendissimi domini Johannis Baptistae Sanctonio, Episcopi Tricaricensi, anno 1588. | |
Bibliografia | Annunziata Tataranno, “La cattedrale di Tricarico”, in Itinerari del Sacro in Terra Lucana. La Basilicata verso il Giubileo, numero monografico di Basilicata Regione Notizie, 2010, 92, 95-98. | |
Link esterni | ||
Schedatore | Fulvio Lenzo | |
Data di compilazione | 27/05/2013 19:07:13 | |
Data ultima revisione | 28/01/2017 11:01:17 | |
Per citare questa scheda | http://db.histantartsi.eu/web/rest/Edificio/424 |
Oggetto | Tricarico, Palazzo Griptoleus | |
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Tipologia | palazzo | |
Nome attuale | ||
Immagine | ![]() | |
Nomi antichi | ||
Cronologia | 1612: data incisa sul portale | |
Autore | ||
Committente | Giuseppe Griptoleo | |
Famiglie e persone | ||
Descrizione | Il palazzo si sviluppa su tre piani per l'ampiezza di cinque campate. Il portale a tutto sesto si apre in posizione decentrata in corrispondenza della quarta campata. Al piano nobile le prime tre campate presentano finestre architravate di foggia differente. La prima e la quarta hanno stipiti rigirati e architrave scanalato. La seconda presenta una decorazione a testine d'angelo e di donna, sormontata da una cornice con triglifi e metope. La terza ha stipiti lisci con cornice, mensole a sostegno dell'architrave e fregio con metope e triglifi in due blocchi apparentemente montati al contrario: al centro infatti si incontrano due triglifi, mentre la terminazione destra è con una metopa. L'ultimo piano ha finestre rettangolari con semplici cornici in pietra. | |
Iscrizioni | Sul portale "IOSEPH GRIPTOLEVS 1612". Negli architravi delle finestre del secondo piano nobile: "COR NON COMENDVM"; "VIRTVTIS COMES GLORIA"; "STATERAM NE TRANSIRIAS". | |
Stemmi o emblemi araldici | Nel concio di chiave del portale stemma con leone rampante. | |
Elementi antichi di reimpiego | ||
Opere d'arte medievali e moderne | ||
Storia e trasformazioni | ||
Note | ||
Fonti iconografiche | Il palazzo precedente è visibile nella Veduta di Tricarico di Braun, Hogenberg 1617 e nella Veduta di Tricarico di Stopendael 1663 | |
Piante e rilievi | ||
Fonti/Documenti | ||
Bibliografia | Biscaglia, Lauria 1993: Carmela Biscaglia, Sabrina Lauria, Tricarico: storia, arte, architettura, Matera 1993. | |
Link esterni | ||
Schedatore | Fulvio Lenzo | |
Data di compilazione | 27/05/2013 16:28:35 | |
Data ultima revisione | 11/12/2016 18:55:35 | |
Per citare questa scheda | http://db.histantartsi.eu/web/rest/Edificio/418 |
Oggetto | Tricarico, Porta Beccarie | |
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Tipologia | Porta urbica | |
Nome attuale | Porta Beccarie | |
Immagine | ![]() | |
Nomi antichi | Porta delle Beccarie, Porta Bucciaria | |
Cronologia | XV secolo: edificazione. | |
Autore | ||
Committente | ||
Famiglie e persone | ||
Descrizione | La porta si apre nelle spesse murature urbiche come un ambiente voltato, con archi a sesto acuto sui due prospetti esterni. La Porta delle Beccarie era una delle principali della città di Tricarico, poiché dava accesso diretto alla piazza, in prossimità del Seggio e del Palazzo Ducale. Prende il nome dalle botteghe di macellai che sorgevano nei dintorni, e la cui attività era regolamentata dagli statuti della città di Tricarico. | |
Iscrizioni | ||
Stemmi o emblemi araldici | ||
Elementi antichi di reimpiego | ||
Opere d'arte medievali e moderne | ||
Storia e trasformazioni | ||
Note | ||
Fonti iconografiche | ||
Piante e rilievi | ||
Fonti/Documenti | ||
Bibliografia | Biscaglia, Lauria 1993: Carmela Biscaglia, Sabrina Lauria, Tricarico: storia, arte, architettura, Matera 1993. Biscaglia 2003: Il Liber iurium della città di Tricarico, 2 voll.; I, Introduzione: origine e sviluppo di un municipio del Mezzogiorno d'Italia nei secoli XIV-XVI: società, vita politico-amministrativa, gestione del territorio, economia, cultura, rapporti col potere signorile; II, Il Liber iurium della città di Tricarico. L’edizione, a cura di Carmela Biscaglia, Galatina (LE) 2003. | |
Link esterni | ||
Schedatore | Fulvio Lenzo | |
Data di compilazione | 27/05/2013 16:43:31 | |
Data ultima revisione | 28/01/2017 10:52:36 | |
Per citare questa scheda | http://db.histantartsi.eu/web/rest/Edificio/419 |
Oggetto | Tricarico, San Francesco | |
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Tipologia | Chiesa e complesso monastico annesso (trasformato) | |
Nome attuale | ||
Immagine | ![]() | |
Nomi antichi | ||
Cronologia | XIII secolo: affreschi nel complesso. 1314: Tommaso Sanseverino, conte di Marsico e Ticarico, e sua moglie Sveva de Bethsan fondano il convento. 1573: realizzazione dell'altare Corsuto. | |
Autore | ||
Committente | Tommaso Sanseverino Sveva de Bethsan Leonardo Corsuto | |
Famiglie e persone | Tommaso Sanseverino Sveva de Bethsan | |
Descrizione | La chiesa si sviluppa in un'aula unica coperta da tre volte a crociera ogivali con costoloni che poggiano su peducci pensili. Alla navata fa seguito un presbiterio quadrato, anch'esso voltato a crociera e leggermente rialzato, mentre sulla sinistra si apre una cappella molto alta. All'esterno la facciata ha subito numerosi rifacimenti, l'ultimo a metà XIX secolo, cui è forse da imputare l'attuale collocazione delle sculture intorno al portale. Il portale ha una cornice ogivale e ampia lunetta con conci a piattabanda. Le volte della navata hanno singole falde differenziate, sì che i fianchi esterni dell'edificio si concludono con una successione di vimperghe. | |
Iscrizioni | ||
Stemmi o emblemi araldici | ||
Elementi antichi di reimpiego | ||
Opere d'arte medievali e moderne | Provengono dal complesso alcuni frammenti di affreschi duecenteschi staccati dal supporto murario originario. Nel grande cappellone a fianco del presbiterio è attestata l'esistenza di un monumentale sepolcro Sanseverino, oggi non più esistente. Sulla parete destra della navata, poco prima del presbiterio, è l'altare della famiglia Corsuto (1573). | |
Storia e trasformazioni | ||
Note | ||
Fonti iconografiche | ||
Piante e rilievi | ||
Fonti/Documenti | Bolla di papa Clemente V del 1315 "ut liceat coenobium Minoritis aedificare in civitate Tricaricen.", indirizzata a "Dilecto filio nobili viro Thomae de Sancto Severino Comiti Marsui, et dilectae in Christo filiae nobili mulieri Svaviae eius uxori", pubblicata in Wadding 1635, 51. | |
Bibliografia | Biscaglia 1990: Carmela Biscaglia, "I Minori Conventuali a Tricarico e il complesso monastico di S. Francesco, Rassegna Storica Lucana, X, 12, 1990, 79-105.
Bubbico, Caputo 1989: Luigi Bubbico, Francesco Caputo, “Tricarico (Mt). S. Francesco d'Assisi (convento)”, in Insediamenti francescani in Basilicata, a cura di Gianluigi Ciotta, vol. II, Matera 1989, 245-248.
De Rosa 2006: Luisa Derosa, "Edilizia religiosa e civile dell'età angioina e aragonese", in Storia della Basilicata, coordinata da Gabriele De Rosa, Antonio Cestaro, vol. 2: Il medioevo, a cura di Cosimo Damiano Fonseca, Bari 2006, 648-688.
Muscolino 1989: Cetty Muscolino , “Tricarico, affreschi del convento di S. Francesco d'Assisi”, in Insediamenti francescani in Basilicata, a cura di Gianluigi Ciotta, vol. II, Matera 1989, 248-249. Villani 1999: Rosa Villani, "Affreschi del Duecento a Tricarico", Basilicata Regione Notizie, XXIV/1, 1999, 109-112. Wadding 1635: Luca Wadding, Annales Minorum, III, Lugduni 1635, 51. | |
Link esterni | ||
Schedatore | Fulvio Lenzo | |
Data di compilazione | 27/05/2013 16:51:24 | |
Data ultima revisione | 28/01/2017 10:55:06 | |
Per citare questa scheda | http://db.histantartsi.eu/web/rest/Edificio/420 |
Oggetto | Tricarico, Sant'Antonio | |
---|---|---|
Tipologia | Chiesa e complesso monastico annesso (esistenti) | |
Nome attuale | Sant'Antonio | |
Immagine | ![]() | |
Nomi antichi | ||
Cronologia | 1479, 27 settembre: Gerolamo Sanseverino, principe di Bisignano e conte di Tricarico, ottiene da papa Sisto IV la facoltà di erigere un convento dei Frati Minori dell'Osservanza (Bullarium Franciscanum, Nova Series, II, 617, n. 1220). 1491: il convento è ultimato con il contributo dell'Universitas e del principe. 1510: il procuratore Mattiace Corsuto cura l'edificazione del convento. 1574: si realizza l'altare della confraternita del Rosario. XVI secolo: affreschi nella navata principale. | |
Autore | ||
Committente | Gerolamo Sanseverino principe di Bisignano e conte di Tricarico. Universitas di Tricarico. | |
Famiglie e persone | Gerolamo Sanseverino principe di Bisignano e conte di Tricarico. Giovanni Mattes. Porfida Mosaccia Scanderberg. | |
Descrizione | Il complesso si compone di una chiesa e del convento, preceduti da un lungo portico. La chiesa ha una navata principale voltata che termina in un presbiterio rettangolare a crociera cui segue un vano quadrato più ampio, anch'esso voltato a crociera, adibito a coro dei frati. Sul fianco sinistro della navata principale si apre una navatella minore con copertura lignea, mentre sul fianco destro è il convento, organizzato intorno a un chiostro quadrato. | |
Iscrizioni | Sul portale del convento è una lapide con stemma dell'universitas di Tricarico e iscrizione: "HOC OP[VS] FIERI / FECIT COMVNI/TAS TRICARICI ANNO DOMINI 1491". | |
Stemmi o emblemi araldici | Stemma dell'Universitas sul portale del convento. Stemma con portale aperto e emblemi vescovilli nelle lunette del portale della chiesa. | |
Elementi antichi di reimpiego | ||
Opere d'arte medievali e moderne | Nella chiesa, entrando a sinistra, si trovava il monumento funebre (1576) del nobile Giovanni Mattes, capitano di 300 stradioti albanesi al servizio dei Sanseverino, di sua moglie Porfida Mosaccia Scandeberg e di loro figlio (cfr. Di Cicco 1896). Scomparti con i Santi Francesco e Antonio (dalla chiesa di San Francesco, ma transitati per la cattedrale). Frammenti di affreschi del XVI secolo nella chiesa: in una nicchia figure di santi, in un'altra nicchia Vergine col Bambino. Ciclo di affreschi (metà XVII secolo) con scene della Vita di sant'Antonio nel chiostro del convento. | |
Storia e trasformazioni | ||
Note | ||
Fonti iconografiche | ||
Piante e rilievi | ||
Fonti/Documenti | ||
Bibliografia | Biscaglia, Lauria 1993: Carmela Biscaglia, Sabrina Lauria, Tricarico: storia, arte, architettura, Matera 1993. Biscaglia 1998: Carmela Biscaglia, "Gli Osservanti a Tricarico tra storia municipale e religiosa. Secc. XV-XVI", Basilicata Regione Notizie, 11, 1998, 141-152.
Bubbico, Caputo 1989: Luigi Bubbico, Francesco Caputo, “Tricarico (Mt). S. Antonio da Padova (convento)”, in Insediamenti francescani in Basilicata, a cura di Gianluigi Ciotta, vol. II, Matera 1989, 249-252.
Colella, Settembrino 1999: Cataldo Colella, Giuseppe Settembrino, "Gli affreschi del chiostro del convento di S.Antonio di Padova a Tricarico", Basilicata Regione Notizie, 12, 1999, numero monografico in Itinerari del Sacro in Terra Lucana. La Basilicata verso il Giubileo, 257-262.
Di Cicco 1896: Vittorio Di Cicco, "Tricarico. Il convento di Sant'Antonio", Arte e Storia, XIX, 1896, 22.
Muscolino 1989: Cetty Muscolino, “Chiostro del convento di S. Antonio di Tricarico. Affreschi“, in Insediamenti francescani in Basilicata, a cura di Gianluigi Ciotta, vol. II, Matera 1989, 252-255. | |
Link esterni | ||
Schedatore | Fulvio Lenzo | |
Data di compilazione | 27/05/2013 18:00:10 | |
Data ultima revisione | 28/01/2017 11:03:49 | |
Per citare questa scheda | http://db.histantartsi.eu/web/rest/Edificio/421 |
Oggetto | Tricarico, Santa Chiara | |
---|---|---|
Tipologia | Chiesa e complesso monastico annesso (esistenti) | |
Nome attuale | Santa Chiara | |
Immagine | ![]() | |
Nomi antichi | Santi Pietro e Paolo, Santa Chiara. | |
Cronologia | 1333: Sveva de Bethsan, contessa di Tricarico e vedova di Tommaso Sanseverino, fonda il complesso delle clarisse all'interno del castello della città. XV secolo: si costruisce l'ala del parlatorio, i dormitori intorno al giardino e il porticato del chiostro. 1611: P. A. Ferro affresca la cappella del Crocifisso, sotto il coro sopraelevato delle monache, su commissione della badessa Eleonora Damiano. 1657: la torre normanna del castello viene ceduta al monastero. XVII secolo: ampliamento del monastero. XVIII secolo: ulteriori ampliamenti. | |
Autore | ||
Committente | Sveva de Bethsan contessa di Tricarico | |
Famiglie e persone | Sveva de Bethsan contessa di Tricarico | |
Descrizione | Il complesso, costruito all'interno del vecchio castello normanno, si sviluppa su due cortili separati dalla chiesa. Quest'ultima è ad aula unica con soffitto piano in legno e presbiterio quadrato coperto da volta a crociera ogivale. L'accesso all'aula avviene lateralmente e la controfacciata è occupata al livello inferiore dal cappellone del Crocifisso, a quello superiore dal coro delle monache. | |
Iscrizioni | ||
Stemmi o emblemi araldici | Nel cortile di accesso alla chiesa sono gli stemmi dei Sanseverino da Bisignano e dell'Universitas di Tricarico. Sul portale della chiesa è lo stemma dei Revertera duchi di Salandra. Nella sala del Capitolo sono altri stemmi familiari (uno datato 1552). Ai livelli superiori, in corrispondenza degli appartamenti costruiti nel XVIII secolo, sono gli stemmi delle famiglie Ferri, Corsuti, Cestari e Rauti. | |
Elementi antichi di reimpiego | ||
Opere d'arte medievali e moderne | Affresco con Sant'Antonio (1551, nel coro). Ciclo di affreschi di P. A. Ferro nel cappellone del Crocifisso. | |
Storia e trasformazioni | Il complesso ha subito numerose trasformazioni nel corso dei secoli. La chiesa in particolare risulta profondamente modificata nel XVI secolo e poi nei secoli XVIII-XIX, epoca alla quale è possibile far risalire gli stucchi del presbiterio. | |
Note | ||
Fonti iconografiche | ||
Piante e rilievi | Pianta del castello e della chiesa in Biscaglia, Lauria 1993. | |
Fonti/Documenti | ||
Bibliografia | Biscaglia, Lauria 1993: Carmela Biscaglia, Sabrina Lauria, Tricarico: storia, arte, architettura, Matera 1993.
De Rosa 2006: Luisa Derosa, "Edilizia religiosa e civile dell'età angioina e aragonese", in Storia della Basilicata, coordinata da Gabriele De Rosa, Antonio Cestaro, vol. 2: Il medioevo, a cura di Cosimo Damiano Fonseca, Bari 2006, 648-688.
Muscolino 1989: Cetty Muscolino, “Tricarico (Mt). S. Chiara, Cappella del Crocifisso. Affreschi”, in Insediamenti francescani in Basilicata, a cura di Gianluigi Ciotta, vol. II, Matera 1989, 258-260.
Settembrino 1999: Giuseppe Settembrino , "Gli affreschi della cappella del Crocifisso a Tricarico", Basilicata Regione Notizie, XXIV/2, 1999, 245-248. | |
Link esterni | ||
Schedatore | Fulvio Lenzo | |
Data di compilazione | 27/05/2013 18:21:30 | |
Data ultima revisione | 28/01/2017 11:24:33 | |
Per citare questa scheda | http://db.histantartsi.eu/web/rest/Edificio/422 |
Oggetto | Tricarico, Seggio | |
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Tipologia | edificio pubblico: sedile | |
Nome attuale | (distrutto) | |
Immagine | ![]() | |
Nomi antichi | Seggio, Sedile | |
Cronologia | ||
Autore | ||
Committente | Universitas di Tricarico | |
Famiglie e persone | ||
Descrizione | La conformazione originaria è apprezzabile dalle numerose vedute storiche, prima fra tutte quella pubblicata nel 1618 da Braun e Hogenberg (1572-1617, VI, tav. 57; cfr. Biscaglia 2004) e poi ricopiata da Blaeu (1663). Il seggio compare poi nella veduta di Pacichelli (1703, I, 277 tav. a fronte), dove è indicato con la lettera «G», in una veduta di Tricarico intagliata in legno nella sagrestia della cattedrale (Biscaglia, Lauria 1993, 13) e nella veduta affrescata nel 1709 nel salone principale dell’episcopio di Matera. Da queste rappresentazioni si ricava che si trattava di un edificio a pianta quadrata, innalzato sul piano stradale, coperto a cupola e aperto su due lati contigui da altrettante arcate a tutto sesto; gli spigoli erano marcati da paraste doriche. | |
Iscrizioni | ||
Stemmi o emblemi araldici | ||
Elementi antichi di reimpiego | ||
Opere d'arte medievali e moderne | ||
Storia e trasformazioni | Il seggio di Tricarico, sulla piazza principale della città, incastonato fra il palazzo ducale e le mura urbiche, è stato completamente trasformato nel XIX secolo per adattarlo alla funzione di cappella di San Pancrazio. Attualmente della costruzione risalente al XVI secolo rimane soltanto uno dei pilastri angolari. | |
Note | Una norma degli statuti civici della città – ricopiati nel 1589 ma certamente più antichi – garantiva la possibilità «che ogni persona, tanto cittadino, quanto forestiere» potesse «giocar nel seggio, senza contradittione d’officiale che saranno pro tempore» (Biscaglia 2003, II, 30; cfr. Vitale 2010, 79-80). | |
Fonti iconografiche | Il sedile è visibile nella Veduta di Tricarico di Braun, Hogenberg del 1617 , nella Veduta di Tricarico pubblicata da Blaeu 1663 e nella Veduta lignea del 1651. | |
Piante e rilievi | ||
Fonti/Documenti | ||
Bibliografia | Biscaglia 2003: Il Liber iurium della città di Tricarico, 2 voll.; I, Introduzione: origine e sviluppo di un municipio del Mezzogiorno d'Italia nei secoli XIV-XVI: società, vita politico-amministrativa, gestione del territorio, economia, cultura, rapporti col potere signorile; II, Il Liber iurium della città di Tricarico. L’edizione, a cura di Carmela Biscaglia, Galatina (Lecce) 2003.
Biscaglia 2004: Carmela Biscaglia, "Una città rinascimentale del Regno di Napoli nella veduta di Braun e Hogenberg: Tricaricum Basilicatae civitas", Il tesoro delle città, II, 2004, 69-81. Biscaglia, Lauria 1993: Carmela Biscaglia, Sabrina Lauria, Tricarico: storia, arte, architettura, Matera 1993.
Lenzo 2014: Fulvio Lenzo, Memoria e identità civica. L'architettura dei seggi nel Regno di Napoli (XIII-XVIII secolo), Roma 2014.
Lobstein 1989: Franz von Lobstein, “L'antica città di Tricarico e le sue nobili famiglie”, Rivista Araldica, LXXXVII, 840, luglio-settembre 1989, 131-143.
Vitale 2010: Giuliana Vitale, "Vita di seggio nella Napoli aragonese", Archivio Storico per le Province Napoletane, 128, 2010, 71-95. | |
Link esterni | ||
Schedatore | Fulvio Lenzo | |
Data di compilazione | 20/03/2013 10:39:01 | |
Data ultima revisione | 30/01/2017 00:06:10 | |
Per citare questa scheda | http://db.histantartsi.eu/web/rest/Edificio/355 |
Oggetto | Tricarico, Sopportico | |
---|---|---|
Tipologia | palazzo | |
Nome attuale | arco di Ladislao | |
Immagine | ![]() | |
Nomi antichi | ||
Cronologia | XV-XVI secolo. | |
Autore | ||
Committente | ||
Famiglie e persone | Antonio Caprioli, vescovo di Tricarico (1554-1585). | |
Descrizione | Il Sopportico è una struttura voltata che attraversa le mura urbiche della città e prospetta sul lato interno con un grande arco incastonato in una facciata in pietra bianca. L'intradosso dell'arco è decorato con cassettoni che ospitano rilievi dei quattro evangelisti e dei segni zodiacali. Sopra l'arco è una nicchia con statua della Vergine con Bambino, con ai lati due finestre leggermente decentrate, di cui solo quella di sinistra conserva ancora la cornice in pietra. | |
Iscrizioni | Sull'architrave in pietra della finestra sinistra: "QVILIBET HAS AEDES INBPEDIATVR INOP[…]". | |
Stemmi o emblemi araldici | Nella volta del Sopportico è lo stemma del vescovo Antonio Caprioli (1554-1585). | |
Elementi antichi di reimpiego | ||
Opere d'arte medievali e moderne | Rilievi nell'intradosso dell'arco. Statua della Vergine col Bambino. | |
Storia e trasformazioni | ||
Note | ||
Fonti iconografiche | Il supportico si intravede dietro il campanile della cattedrale nella Veduta lignea del 1651. | |
Piante e rilievi | ||
Fonti/Documenti | ||
Bibliografia | Biscaglia, Lauria 1993: Carmela Biscaglia, Sabrina Lauria, Tricarico: storia, arte, architettura, Matera 1993. | |
Link esterni | ||
Schedatore | Fulvio Lenzo | |
Data di compilazione | 27/05/2013 16:18:44 | |
Data ultima revisione | 29/05/2013 11:27:45 | |
Per citare questa scheda | http://db.histantartsi.eu/web/rest/Edificio/417 |
Oggetto | Tricarico, Cattedrale, Deposizione | |
---|---|---|
Materiale | olio su tela | |
Dimensioni | ||
Cronologia | 1634 | |
Autore | Pietro Antonio Ferro | |
Descrizione | Il dipinto si trova nella Cattedrale di Tricarico. La composizione è tratta dalla Deposizione di Federico Barocci nella chiesa di Santa Croce di Senigallia (apparentemente non è desunta da una stampa, essendo nel verso giusto). | |
Immagine | ![]() | |
Committente | ||
Famiglie e persone | ||
Iscrizioni | ||
Stemmi o emblemi araldici | ||
Note | ||
Fonti iconografiche | Deposizione di Federico Barocci nella chiesa di Santa Croce di Senigallia. | |
Fonti e documenti | ||
Bibliografia | ||
Allegati | ||
Link esterni | ||
Schedatore | Fernando Loffredo | |
Data di compilazione | 28/05/2013 19:14:35 | |
Data ultima revisione | 11/01/2017 12:24:02 | |
Per citare questa scheda | http://db.histantartsi.eu/web/rest/Opera di Arte/258 |
Oggetto | Tricarico, Cattedrale, frammento di Crocefissione ad affresco | |
---|---|---|
Materiale | affresco | |
Dimensioni | ||
Cronologia | fine XV o inizi XVI secolo | |
Autore | ||
Descrizione | Il frammento di affresco si trova sulla parete sinistra del coro della Cattedrale di Tricarico. | |
Immagine | ![]() | |
Committente | ||
Famiglie e persone | ||
Iscrizioni | ||
Stemmi o emblemi araldici | ||
Note | ||
Fonti iconografiche | ||
Fonti e documenti | ||
Bibliografia | ||
Allegati | ||
Link esterni | ||
Schedatore | Fernando Loffredo | |
Data di compilazione | 28/05/2013 18:51:38 | |
Data ultima revisione | 11/12/2016 19:11:39 | |
Per citare questa scheda | http://db.histantartsi.eu/web/rest/Opera di Arte/256 |
Oggetto | Tricarico, Cattedrale, Madonna di Costantinopoli | |
---|---|---|
Materiale | olio su tavola | |
Dimensioni | 156 cm x 90 cm | |
Cronologia | 1570 o 1580 | |
Autore | Antonio Stabile | |
Descrizione | Il dipinto si trova sulla parete laterale sinistra della prima cappella della navata sinistra della Cattedrale di Tricarico. Secondo la guida cittadina del 1993 (Biscaglia, Lauria 1993, 62) il dipinto era alloggiato nell'altare Corsuto in San Francesco (lo spostamento è confermato da Grelle Iusco in Arte in Basilicata 1981/2001, 99 e 297-298). Non doveva essere però la sua prima ubicazione, poiché la nicchia originaria nell'altare era ben più piccola, e per inserire il dipinto fu necessario ricavare spazio dal fregio. Grelle Iusco è anche in disaccordo con Miraglia (1992, 117), secondo la quale la tavola era lo scomparto centrale di un polittico formato anche da tele, tra cui il San Francesco e il Sant'Antonio, già nella chiesa di San Francesco, poi in Cattedrale e oggi in Sant'Antonio. | |
Immagine | ![]() | |
Committente | ||
Famiglie e persone | ||
Iscrizioni | Sul gradino del trono: "S. M. de Costantinopoli". | |
Stemmi o emblemi araldici | ||
Note | ||
Fonti iconografiche | ||
Fonti e documenti | ||
Bibliografia | Biscaglia, Lauria 1993: Carmela Biscaglia, Sabrina Lauria, Tricarico: storia, arte, architettura, Matera 1993. Grelle Iusco 1981/2001: Arte in Basilicata, a cura di Anna Grelle Iusco, ristampa anastatica dell’edizione 1981, con note di aggiornamento di Anna Grelle e Sabino Iusco, Roma 2001.
Miraglia 1992: Antonella Miraglia, Antonio Stabile. Un pittore lucano nell'età della Controriforma, Potenza 1992. | |
Allegati | ||
Link esterni | ||
Schedatore | Fernando Loffredo | |
Data di compilazione | 28/05/2013 18:45:42 | |
Data ultima revisione | 16/01/2017 19:42:01 | |
Per citare questa scheda | http://db.histantartsi.eu/web/rest/Opera di Arte/255 |
Oggetto | Tricarico, Cattedrale, monumento funebre del vescovo Diomede Carafa | |
---|---|---|
Materiale | marmo bianco e marmi policromi | |
Dimensioni | ||
Cronologia | 1639 | |
Autore | ||
Descrizione | Il monumento si trova nel transetto sinistro della Cattedrale di Tricarico. | |
Immagine | ![]() | |
Committente | Pier Luigi Carafa | |
Famiglie e persone | ||
Iscrizioni | "D. O. M. DIOMEDES CARAFA OCTAVII MARCHIONIS ANSII FILIUS EPISCOPUS TRICARICENSIS AC VIR INGENIO CULTISSIMO ELEGANTISSIMISQUE MORIBUS PRIMO EXACTO TRIENNIO ROMAM PROFECTUS AD APOSTOLORU(M) LIMINA IBI MORBO GRAVI CORREPTUS MORTEM ADIIT LIMEN AETERNINATIS AETATIS ANNO XXXVII SALUTIS MDCIX SEPULTUSQUE EST IN AEDE SACRA VIRGINIS DEIPARA A MONTIBUS EIDEM PETRUS ALOYSIUS CARAFA GERMANUS FRATERET SUCCESSOR IN EPISCOPATU SICUT ROMAE TUMULUM ITA IN TRICARICENSI TEMPLO MONUMENTUM POSUIT SALUTIS ANNO MDXXXIX". | |
Stemmi o emblemi araldici | ||
Note | ||
Fonti iconografiche | ||
Fonti e documenti | ||
Bibliografia | ||
Allegati | ||
Link esterni | ||
Schedatore | ||
Data di compilazione | 28/05/2013 19:02:44 | |
Data ultima revisione | 16/01/2017 19:46:59 | |
Per citare questa scheda | http://db.histantartsi.eu/web/rest/Opera di Arte/257 |
Oggetto | Tricarico, Cattedrale, rilievo ligneo con la veduta della città | |
---|---|---|
Materiale | legno | |
Dimensioni | ||
Cronologia | 1651 | |
Autore | ||
Descrizione | Il pannello ligneo, attualmente nella sagrestia della Cattedrale di Tricarico, raffigura un santo inginocchiato (San Gaetano Thiene?) che intercede presso la Trinità in favore della città di Tricarico, raffigurata sullo sfondo. Vi si riconoscono: il supportico; la Cattedrale; il palazzo ducale; il seggio; le chiese di San Francesco e di Santa Chiara, e il torrione del castello. | |
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Committente | Pier Luigi Carafa II | |
Famiglie e persone | La committenza dell'opera è attribuibile al teatino Pier Luigi Carafa, secondo vescovo di Tricarico con questo nome, del ramo detto "della Stadera", che resse la diocesi dal 1646 al 1672. | |
Iscrizioni | A sinistra del santo inginocchiato è incisa la data "1651". | |
Stemmi o emblemi araldici | Negli angoli superiori del pannello sono due stemmi di casa Carafa, mentre nell'angolo inferiore sinistro è la stadera. | |
Note | ||
Fonti iconografiche | ||
Fonti e documenti | ||
Bibliografia | Biscaglia, Lauria 1993: Carmela Biscaglia, Sabrina Lauria, Tricarico: storia, arte, architettura, Matera 1993. | |
Allegati | ||
Link esterni | ||
Schedatore | Fulvio Lenzo | |
Data di compilazione | 28/05/2013 12:58:44 | |
Data ultima revisione | 17/01/2017 09:50:53 | |
Per citare questa scheda | http://db.histantartsi.eu/web/rest/Opera di Arte/249 |
Oggetto | Tricarico, Cattedrale, trittico della Madonna col Bambino e i santi Francesco e Antonio | |
---|---|---|
Materiale | ||
Dimensioni | ||
Cronologia | primo terzo del XVI secolo | |
Autore | monogrammista ZT | |
Descrizione | Il polittico si trova sull'altare della prima cappella della navata sinistra della Cattedrale di Tricarico. La cona, che oggi si vede assemblata in forme non coerenti a quelle originarie, è composta da un trittico con al centro la Madonna in trono col Bambino in braccio; nei pannelli laterali i santi Francesco d'Assisi e Antonio di Padova; nella lunetta un'Annunciazione con le sante Chiara e Caterina; nella predella Cristo tra gli Apostoli. Portava un'attribuzione al pittore Gerolamo da Santacroce (cfr. Grelle Iusco 1981/2001, 64 e nota 122, 155), ed è successivamente rientrato nel catalogo del pittore di primo Cinquecento, attivo per lo più in Puglia, cosiddetto monogrammista ZT (per il quale cfr. D'Elia 1964, 115-116). | |
Immagine | ![]() | |
Committente | ||
Famiglie e persone | ||
Iscrizioni | ||
Stemmi o emblemi araldici | Stemma che pare quello dei Sanseverino (bianco con banda orizzontale rossa; forse ridipinto). | |
Note | ||
Fonti iconografiche | ||
Fonti e documenti | ||
Bibliografia | D'Elia 1964: Michele D'Elia, Mostra dell'arte in Puglia dal Tardo Antico al Rococò, cat. mostra (Bari), Roma 1964.
Grelle Iusco 1981/2001: Arte in Basilicata, a cura di Anna Grelle Iusco, ristampa anastatica dell’edizione 1981, con note di aggiornamento di Anna Grelle e Sabino Iusco, Roma 2001. | |
Allegati | ||
Link esterni | ||
Schedatore | Fernando Loffredo | |
Data di compilazione | 28/05/2013 18:00:22 | |
Data ultima revisione | 11/01/2017 12:36:44 | |
Per citare questa scheda | http://db.histantartsi.eu/web/rest/Opera di Arte/254 |
Oggetto | Tricarico, Cattedrale, trittico di San Giovann Battista con i santi Elisabetta e Zaccaria | |
---|---|---|
Materiale | olio su tavola | |
Dimensioni | ||
Cronologia | fine XV o inizi XVI secolo | |
Autore | ||
Descrizione | Il trittico, assemblato in una sola cona, si trova sull'altare del transetto sinistro della Cattedrale di Tricarico. Raffigura al centro San Giovanni Battista e ai lati sant'Elisabetta e san Zaccaria. È stato attribuito al pittore Jacopo da Valenza, ma la stessa Grelle Iusco recentemente ha rinnegato quest'ipotesi (1981/2001, 58 e 245). | |
Immagine | ![]() | |
Committente | ||
Famiglie e persone | ||
Iscrizioni | ||
Stemmi o emblemi araldici | ||
Note | ||
Fonti iconografiche | ||
Fonti e documenti | ||
Bibliografia | Grelle Iusco: Arte in Basilicata, a cura di Anna Grelle Iusco, ristampa anastatica dell’edizione 1981, con note di aggiornamento di Anna Grelle e Sabino Iusco, Roma 2001. | |
Allegati | ||
Link esterni | ||
Schedatore | Fernando Loffredo | |
Data di compilazione | 29/05/2013 12:52:53 | |
Data ultima revisione | 17/01/2017 09:44:58 | |
Per citare questa scheda | http://db.histantartsi.eu/web/rest/Opera di Arte/263 |
Oggetto | Tricarico, Episcopio, predella | |
---|---|---|
Collocazione originaria | ||
Materiale | olio su tavola | |
Dimensioni | 330 cm x 63 cm | |
Cronologia | 1570 o 1580 | |
Autore | Antonio Stabile | |
Descrizione | Miraglia (1992, 51-59 e 116-117) ha ipotizzato che possa far parte di un polittico, forse proveniente dalla chiesa di Sant'Antonio di Tricarico, insieme ad altri dipinti erratici (sempre conservati a Tricarico): cfr. la Scheda, in questo database, "Tricarico, Sant'Antonio, scomparti con San Francesco e Sant'Antonio". | |
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Committente | ||
Famiglie e persone | ||
Iscrizioni | ||
Stemmi o emblemi araldici | ||
Note | L'immagine allegata in questa scheda è tratta da Miraglia 1992, 57, fig. 20. | |
Fonti iconografiche | ||
Fonti e documenti | ||
Bibliografia | Miraglia 1992: Antonella Miraglia, Antonio Stabile. Un pittore lucano nell'età della Controriforma, Potenza 1992. | |
Allegati | ||
Link esterni | ||
Schedatore | ||
Data di compilazione | 11/01/2017 13:26:13 | |
Data ultima revisione | 24/01/2017 22:16:48 | |
Per citare questa scheda | http://db.histantartsi.eu/web/rest/Opera di Arte/672 |
Oggetto | Tricarico, San Francesco, altare Corsuto | |
---|---|---|
Materiale | pietra calcarea e stucco | |
Dimensioni | ||
Cronologia | 1573 | |
Autore | ||
Descrizione | L'altare si trova addossato alla parete destra della chiesa di San Francesco a Tricarico. Nelle nicchie laterali vi sono le sculture in pietra calcarea dell'Arcangelo Gabriele e dell'Annunciata; sulla trabeazione quelle di San Pietro (a sinistra) e San Paolo (a destra); nella predella, a rilievo, i busti di Cristo tra gli Apostoli; sopra la targa, nel timpano, lo stemma Corsuto, e in cima, in una nicchia, la figura in stucco di Cristo Risorto. Secondo la guida cittadina del 1993 (Biscaglia, Lauria 1993, 62) l'altare alloggiava al centro la cona della Madonna di Costantinopoli, oggi custodita nella Cappella del Santissimo della Cattedrale. Non era però il dipinto previsto in origine, poiché è evidente che sia stato ricavato lo spazio per collocarla scalpellando il fregio. Si vede invece lo spazio originario dell'antica cona, di cui non abbiamo notizie. | |
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Committente | Giovan Leonardo Corsuto | |
Famiglie e persone | ||
Iscrizioni | "SACER HIC LOCUS IN QUO MATHIAS CORSU/T(us) GENERE PANONUS CORSUTORUM GENTIS AU/THOR ET AB ILLUSTRI ROGERIO DE SANCTO SE/VERINO TRICARICANOR(um) COMITE AMPLISSIMIS / HONORIBUS ET DIGNITATE AUCTUS DUCENTIS ET / VIGINTI AB HINC ANNIS SEPULTUS FUERAT / NUNC PRIMUM DEIPARAE VIRGINI IOANNIS LEO/NARDI CORSUTI BARNABE FILII ET ANTONIAE / MARRE IUS(?) UXORIS RELIGIONE ET AERE(?) DICATUS EST MDLXXIII". | |
Stemmi o emblemi araldici | Stemma Corsuto. | |
Note | ||
Fonti iconografiche | ||
Fonti e documenti | ||
Bibliografia | Biscaglia, Lauria 1993: Carmela Biscaglia, Sabrina Lauria, Tricarico: storia, arte, architettura, Matera 1993. | |
Allegati | ||
Link esterni | ||
Schedatore | Fernando Loffredo | |
Data di compilazione | 28/05/2013 19:39:59 | |
Data ultima revisione | 17/01/2017 09:52:51 | |
Per citare questa scheda | http://db.histantartsi.eu/web/rest/Opera di Arte/259 |
Oggetto | Tricarico, Sant'Antonio, Cristo deposto | |
---|---|---|
Materiale | pietra calcarea | |
Dimensioni | 170 cm circa | |
Cronologia | ||
Autore | ||
Descrizione | La scultura si trova nella prima nicchia della parete destra della chiesa di Sant'Antonio a Tricarico. | |
Immagine | ![]() | |
Committente | ||
Famiglie e persone | ||
Iscrizioni | ||
Stemmi o emblemi araldici | ||
Note | ||
Fonti iconografiche | ||
Fonti e documenti | ||
Bibliografia | ||
Allegati | ||
Link esterni | ||
Schedatore | ||
Data di compilazione | 28/05/2013 19:59:21 | |
Data ultima revisione | 13/01/2017 19:01:33 | |
Per citare questa scheda | http://db.histantartsi.eu/web/rest/Opera di Arte/260 |
Oggetto | Tricarico, Sant'Antonio, nicchia con frammenti di affreschi (Madonna col Bambino) | |
---|---|---|
Materiale | affresco | |
Dimensioni | ||
Cronologia | primo quarto del XVI secolo | |
Autore | ||
Descrizione | I resti d'affresco si trovano nella terza nicchia della parete destra della chiesa di Sant'Antonio a Tricarico. Si vedono ancora la Madonna in trono col Bambino, nella parete di fondo, e, sull'arco, frammenti di un San Sebastiano. | |
Immagine | ![]() | |
Committente | ||
Famiglie e persone | ||
Iscrizioni | ||
Stemmi o emblemi araldici | ||
Note | ||
Fonti iconografiche | ||
Fonti e documenti | ||
Bibliografia | ||
Allegati | ||
Link esterni | ||
Schedatore | ||
Data di compilazione | 28/05/2013 20:27:23 | |
Data ultima revisione | 11/01/2017 13:16:08 | |
Per citare questa scheda | http://db.histantartsi.eu/web/rest/Opera di Arte/262 |
Oggetto | Tricarico, Sant'Antonio, nicchia con frammenti di affreschi (San Girolamo penitente, San Matteo e San Leonardo) | |
---|---|---|
Materiale | affresco | |
Dimensioni | ||
Cronologia | primo terzo del XVI secolo | |
Autore | ||
Descrizione | Gli scampoli d'affresco si trovano nella seconda nicchia della parete sinistra della chiesta di Sant'Antonio a Tricarico. Si riconoscono San Girolamo penitente nella parete di fondo (grazie alle gambe nude, la veste da anacoreta e il crocifisso), e sulle pareti dell'arco, San Matteo (in alto) e San Leonardo (in basso). | |
Immagine | ![]() | |
Committente | ||
Famiglie e persone | ||
Iscrizioni | ||
Stemmi o emblemi araldici | ||
Note | ||
Fonti iconografiche | ||
Fonti e documenti | ||
Bibliografia | ||
Allegati | ||
Link esterni | ||
Schedatore | ||
Data di compilazione | 28/05/2013 20:14:17 | |
Data ultima revisione | 17/01/2017 09:43:41 | |
Per citare questa scheda | http://db.histantartsi.eu/web/rest/Opera di Arte/261 |
Oggetto | Tricarico, Sant'Antonio, scomparti con San Francesco e Sant'Antonio | |
---|---|---|
Materiale | olio su tela | |
Dimensioni | 200 cm x 120 cm (ciascuno) | |
Cronologia | terzo quarto del XVI secolo | |
Autore | Antonio Stabile | |
Descrizione | Le due tele, resti di un polittico, si trovano oggi ai lati della cappella maggiore della chiesa di Sant'Antonio a Tricarico. Erano originariamente in San Francesco, e poi sono passate nella Cattedrale (Grelle Iusco 1981/2001, 297-298; Miraglia 1992, 117). Sulla figura del Santo di Assisi vi è un riquadro con l'arcangelo Gabriele e su quella del Santo di Padova l'Annunciata. Le due tele sono attribuite saldamente al pittore Antonio Stabile. Miraglia (1992, 51-59 e 116-117) ha ipotizzato che possano far parte di un polittico, forse proveniente da Sant'Antonio, con altri dipinti erratici conservati a Tricarico: la Madonna di Costantinopoli (che però è su tavola), un Ecce Homo, una Santa Chiara e una predella (che reca una data incompleta 15[...]0, interpretata come 1570 o 1580). Tale ipotesi non pare facilmente praticabile (cfr. anche Grelle Iusco 1981/2001, 99 e 297-298), e forse andranno individuati almeno due diversi corpora a cui restituire questi frammenti. | |
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Committente | ||
Famiglie e persone | ||
Iscrizioni | ||
Stemmi o emblemi araldici | ||
Note | ||
Fonti iconografiche | ||
Fonti e documenti | ||
Bibliografia | Grelle Iusco 1981/2001: Arte in Basilicata, a cura di Anna Grelle Iusco, ristampa anastatica dell’edizione 1981, con note di aggiornamento di Anna Grelle e Sabino Iusco, Roma 2001. Miraglia 1992: Antonella Miraglia, Antonio Stabile. Un pittore lucano nell'età della Controriforma, Potenza 1992. | |
Allegati | ||
Link esterni | ||
Schedatore | Fernando Loffredo | |
Data di compilazione | 29/05/2013 13:23:14 | |
Data ultima revisione | 17/01/2017 10:38:03 | |
Per citare questa scheda | http://db.histantartsi.eu/web/rest/Opera di Arte/264 |
Oggetto | Tricarico, Santa Chiara, affresco con Sant'Antonio di Padova | |
---|---|---|
Materiale | affresco | |
Dimensioni | ||
Cronologia | 1551 | |
Autore | ||
Descrizione | L'affresco si trova tra gli stalli lignei del coro superiore della chiesa di Santa Chiara di Tricarico. L'iscrizione frammentaria lascia intendere che fu commissionato da una certa suor Giovanna nel 1551. | |
Immagine | ![]() | |
Committente | Suor Giovanna del convento di Santa Chiara | |
Famiglie e persone | ||
Iscrizioni | [...] VLA MO[R]S ERROR CALAM[ITAS] [...] [...] VNT EGRI SVRGVNT SAN [...] [...] EMBRA RESQUE PERDITAS [...] [...] VENES ET CANI VT[?] PEREV[...] [...]TAS NARRENT HIQUI SENT[...] [...] V. G. P. 2 F. 2 G. S. A. [...] [...] FIERI FECIT SOROR IOHANNEL[LA] [HONO]RE BEATI PATAVINI AN[...] [ANNO] D(OMI)NI MDXXXXXI [...]
Si tratta delle prime strofe di una nota preghiera a Sant'Antonio: [Si quæris mirac]ula/ mors, error, calami[tas,/ dæmon, lepra fugi]unt,/ ægri surgunt san[i./ Cedunt mare, vincula,/ m]embra, resque perditas/ [petunt, et accipiunt/ ju]venes, et cani./ Pere[unt pericula,/ cessat et necessi]tas;/ narrent hi, qui sent[iunt,/ dicant Paduani. | |
Stemmi o emblemi araldici | ||
Note | ||
Fonti iconografiche | ||
Fonti e documenti | ||
Bibliografia | ||
Allegati | ||
Link esterni | ||
Schedatore | Fernando Loffredo, Antonio Milone | |
Data di compilazione | 16/08/2013 19:11:23 | |
Data ultima revisione | 28/01/2017 11:12:02 | |
Per citare questa scheda | http://db.histantartsi.eu/web/rest/Opera di Arte/309 |