Scheda Città | Sessa Aurunca | |
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Letterati che nascono, vivono o operano in città | Angelo di Toraldo
Niccolò delle Ceste (de Cistis)
Bartolomeo delle Ceste (de Cistis)
Colantonio da Sessa
Ciriaco d'Ancona (ospite dei Marzano)
Gaspare Fuscolillo
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Stampatori e produzione libraria cittadina | Non attestata fino alla fine del secolo XVIII. | |
Biblioteche pubbliche e private | La presenza di biblioteche private è ipotizzabile sulla base dei letterati attivi in città. | |
Accademie | ||
Committenze di opere letterarie relative alla città | ||
Dedicatari di opere letterarie | Agostino Nifo da Sessa è destinatario di un imprecisato numero di componimenti letterari. Un discorso analogo vale per i principali conti che si succedettero a Sessa: Marino Marzano, Consalvo di Cordova e suo figlio Consalvo II. | |
Storie di famiglie | ||
Corografia e geografia | Biondo Flavio (Biondo 1531, 407) confonde la città di Sessa con Sessa Pometia, intrecciando fonti disomogenee e costruendo, su questo equivoco, una rete toponomastica errata, soprattutto in relazione ai nomi dei popoli locali. L'erronea identificazione tra i due centri vizierà pressoché tutta la cultura antiquaria fino al XVII secolo, incluso il sessano Sacco (1640), che pure raccoglie un numero cospicuo di fonti e testimonianze. Biondo non ha molte informazioni sulla città, che di fatto non descrive. Una discussione dei problemi relativi alla ricostruzione topografica di Biondo è in Castner 2010, 419-424. Anche Pietro Ranzano (2007, XIV, vi, cap. 20), sulla scia di Biondo, dedica a Suessa una breve menzione confondendola con Suessa Pometia. Leandro Alberti (1550, 144r-v) presegue sulla base dello stesso equivoco, aggiungendo però una breve notazione sulla Sessa dei suoi tempi. Dice infatti che oggi Sessa è "picciola città" nota per lo più per aver dato i natali ad Agostino Nifo.
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Storiografia locale e cronache | Per il primo Quattrocento si veda il prezioso Chronicon Suessanum, nel quale i Marzano ricevono un trattamento decisamente favorevole e sembrerebbe l'unica traccia chiara del 'patronage' letterario di questa famiglia a Sessa.
Per le vicende della Sessa dellla prima metà del Cinquecento disponiamo della cronaca di Gaspare Fuscolillo (Fuscolillo 2008). | |
Letteratura antiquaria | Un'immagine di Sessa come città romana ricca di rovine è data cursoriamente da Francesco Peto nella sua Sylva dedicata al maestro Agostino Nifo, nella quale il filosofo è rappresentato mentre vive a Sessa e osserva le antiche rovine della città (cf. Miletti 2014; Miletti 2016. La Sylva è stampata in Nifo 1531, 2r). Nel perduto dialogo sulla città di Sessa scritto da Galeazzo Florimonte è possibile che le antichità avessero un certo ruolo. Poiché le fonti corografiche, da Biondo in poi, non descrivono le antichità sessane, una vera e propria letteratura antiquaria locale nasce solo nel Seicento, con la prima edizione dell'opera di Sacco (Sacco 1633, oggi molto rara), ristampata nel 1640. A distanza di oltre un secolo fu stampata la pregevole opera antiquaria di De Masi del Pezzo 1761, che corregge ed integra quella di Sacco, chiarendo finalmente che Suessa Pometia e Suessa degli Aurunci erano de località distinte. | |
Letteratura ecclesiastica e religiosa | Si veda la produzione di Galeazzo Florimonte, vescovo della città. | |
Letteratura giuridica | De Masi del Pezzo (1761, 102-103) cita il giurista Angelo di Toraldo, la cui famiglia nel 1507 passò a Napoli, al seggio di Nido; costui sarebbe stato promotore e finanziatore della costruzione del seggio dei Nobili di Sessa, e nominato da Ladislao luogotenente della Regia Camera della Sommaria nell’anno 1400. | |
Letteratura scientifica | Niccolò delle Ceste (Nicolaus de Cistis, di cui oggi si conserva una splendida lastra tombale nella cattedrale di Sessa, che lo ritrae assieme alla moglie) fu medico e filosofo naturale, che a quanto dicono scrisse varie opere senza che ne sia rimasta traccia (De Masi del Pezzo 1761, 103). Morelli (1825, 198), lo annovera tra i più importanti medici di corte dell’epoca angioina. Secondo Pelliccia (1780, ad loc.) il codice dal quale egli ha ricopiato il Chronicon Suessanum proveniva dalla biblioteca di Bartolomeo de Cistis, «celebre medico di Sessa», che fiorì intorno alla metà del XV secolo. Un certo Colantonio da Sessa insegnò a Bologna philosophia extraordinaria nell’anno 1448-1449 (cf. Lines 2001, 296).
Si veda l'attività dell'astronomo e medico Giovanni Bruno, che fece le sue ricerche a Sessa. | |
Poesia, prosa d'arte, altre forme letterarie | A Sessa è attestata la presenza, in gioventù, del poeta e teorico della poesia Antonio Sebastiano Minturno, al seguito del suo maestro Agostino Nifo. | |
Elogi di città e altri scritti encomiastici o apologetici | Carattere encomiastico doveva certamente avere lo scritto, oggi perduto, di Galeazzo Florimonte sulla città di Sessa. | |
Altro | Dalla Vita di Ciriaco d’Ancona ad opera di Francesco Scalamonti (Mitchell, Bodnar 1996, cc. 8-13), sappiamo che ad inizio Quattrocento i Marzano ospitarono Ciriaco adolescente col padre, e che Ciriaco divenne amico intimo di Giovanni Antonio, suo coetaneo, e che stette a lungo a Sessa, in regia (c. 13). | |
Schedatore | Lorenzo Miletti | |
Per citare questa scheda | http://db.histantartsi.eu/web/rest/Letteratura/8 |