Scheda CittàCapua
Diocesi

Il vescovato capuano entrò molto presto nella storia della Chiesa: il vescovo si Capua, infatti, partecipò al concilio di Arles (314) come rappresentante della provincia campana. (Cracco Ruggini - Cracco 1973, 37). Suo primo vescovo, secondo la tradizione, sarebbe stato S. Prisco (42-66), primo anche di una serie di martiri che con l'effusione del sangue segnarono le origini della Chiesa capuana. Tra il V e il IX secolo sulla cattedra episcopale di Capua si assisero altri santi, quali Panfilo (circa 385-409), Germano (circa 516-540), legato di papa Ormisda presso l'imperatore Giustino a Costantinopoli per porre fine allo scisma di Acacio, Vittore (541-554), Decoroso (676-693), Vitaliano (circa 693-718) e Paolino (835-843). Qualcuno, tra questi vescovi dei primi secoli, si distinse anche per cultura, come Vittore (541-554), contemporaneo di Cassiodoro, autore del noto Codex Fuldensis (Guida 2002, 7).

La città ebbe ben presto le sue prime basiliche: una voluta dall'imperatore Costantino, nella quale verosimilmente si tenne il Concilio del 391-392, presieduto da Sant'Ambrogio di Milano; un'altra, sorta non oltre il IV-V secolo, presso il sepolcro di S. Prisco; e una terza, edificata dopo il Concilio di Efeso dal vescovo S. Simmaco (circa 424-439), in onore della Madre di Dio. Nel corso dell'alto medioevo le circoscrizioni ecclesiastiche continuarono a essere operanti nell'opera di cristianizzazione delle resistenze pagane, nella trasmissione e nello sviluppo della civiltà e della lingua latina. I longobardi, nella fase iniziale della conquista, sconvolsero tale organizzazione. Durante l'ultimo quarto del secolo VI l'abbazia benedettina di Montecassino fu distrutta e, come risulta da alcune lettere di Gregorio Magno, il clero capuano abbandonò le sue chiese per rifugiarsi nel ducato bizantino di Napoli (Di Resta 1983,  36). Nel 966 papa Giovanni XIII innalzò la chiesa capuana a sede metropolitana, dando al suo primo arcivescovo, Giovanni Capodiferro (966-974), giurisdizione sulle diocesi di Aquino, Atina, Caiazzo, Calvi, Carinola, Caserta, Fondi, Gaeta, Isernia, S. Germano (Cassino), Sessa, Sora, Teano e Venafro. A seguito della riforma delle diocesi della Campania, compiuta dalla Santa Sede il 30 aprile 1979, l'ordinario di Capua conserva il solo titolo di arcivescovo. Nel 1087 l'arcidiocesi ospitò un altro importante sinodo, durante il quale fu eletto pontefice, con il nome di Vittore III, l'abate di Montecassino Desidero, che tanto aveva contribuito alla rinascita religiosa e culturale dell'Italia centro-meridionale con il potenziamento della vita monastica cassinese. A Capua aveva fondato tra l'altro, l'abbazia di Sant'Angelo in Formis, costruita sui resti di un antico tempio pagano dedicato a Diana Tifatina, che ha svolto nei secoli un ruolo decisivo come modello per numerose altre costruzioni simili nel resto della regione ed è uno dei più eloquenti capolavori dell'arte romanica. Tra il 1299 e il 1912 Capua è stata anche sede cardinalizia, e nell'arco di questi sette secoli l'hanno illustrata diciannove porporati, tra cui Leonardo Potrasso (1299-1300), primo cardinale arcivescovo, che provvide a una significativa sistemazione della cattedrale; poi il secondo, Nicola d'Acciapaccio (1435-1447), favorito dai sovrani aragonesi; e altri, come Ippolito d'Este (1502-1520), figlio di Ercole duca di Ferrara; il domenicano tedesco Nikolaus von Schönberg (1520-1536), discepolo di Girolamo Savonarola e amico e consigliere di papa Clemente VII; i tre Caetani, appartenenti al casato di papa Bonifacio VIII: Niccolò (1546-1549; 1558-1572), fondatore del Seminario all'indomani del Concilio di Trento, Antonio (1605-1624) e Luigi (1624-1627); il gesuita S. Roberto Bellarmino (1602-1605), sostenitore della riforma cattolica e celebre controversista; il milanese Camillo Melzi (1636-1659), uomo di grande pietà, che promosse la fondazione di ricoveri per i poveri e restaurò l'ospedale dell'Annunziata, di fondazione trecentesca; i napoletani Niccolò Caracciolo (1703-1728), Francesco Serra di Cassano (1826-1850), Giuseppe Cosenza (1850-1863), Francesco Saverio d'Apuzzo (1871-1880) e Alfonso Capecelatro (1880-1912), letterato, insigne storico e agiografo.

Distrettuazioni interne

Il territorio dell'arcidiocesi di Capua, che da Caserta si estende fino al litorale Domizio lungo l'ultimo tratto del fiume Volturno, si configura al cuore della romana Campania felix e della medievale Terra Laboris, dove si incrociavano le antiche strade consolari via Appia e via Latina. La sua attuale divisione in sette foranie, o zone pastorali, costituite da diciotto comuni e sedici frazioni della provincia di Caserta, si rifà pressappoco all'antica quadruplice ripartizione in:

  1. Terra Capuana (Capua, Bellona, Vitulazio, Sant'Andrea del Pizzone, Sant'Angelo in Formis, Pantuliano, Falchi, Giano Vetusto, Leporano e Triflisco);
  2. Terra Lanei (Santa Maria Capua Vetere, Marcianise, Casagiove, Macerata Campania, S. Prisco, Curti, Casapulla, Portico, S. Tammaro, Cuccagna, Sant'Andrea dei Lagni, Caturano, Ercole, Casalba e Musicile);
  3. Terra Castri Murroni (Castel Morrone);
  4. Terra Conciae (Castel Volturno, Pinetamare, Grazzanise, Cancello e Arnone, Santa Maria la Fossa, Brezza, Borgo Appio e Mazzafarro).

Oggi l'arcidiocesi di Capua abbraccia diciotto comuni, con una popolazione complessiva di circa 180.000 abitanti; ha oltre sessanta parrocchie raggruppate in sette foranie: Capua, Bellona, Tifatina, Marcianise, Santa Maria Capua Vetere, Basso Volturno, Macerata (Guida 2002, 7-9).

Cattedrale o chiesa matrice

La tradizione attribuisce l’edificazione della cattedralecapuana al vescovo Landulfo nell'856, utilizzando, per le ventiquattro colonne del primitivo impianto, elementi di spoglio provenienti dall'anfiteatro, o forse dalla basilica de SS. Apostoli. Fu ampliata, dapprima nel X secolo, poi, a opera dell'arcivescovo Erveo (1072-1086), verso la fine dell'XI secolo. Fu riordinata dall'arcivescovo aragonese Giordano Caetani (1447-1496), ristrutturata dal cardinale Niccolò Caracciolo, tra il 1719 e il 1724, restaurata dal cardinale Giuseppe Cosenza, tra il 1854 e il 1857. Distrutta dai bombardamenti del 9 settembre 1943, la cattedrale fu ricostruita tra il 1949 e il 1957.

Enti religiosi

- Basilica benedettina di S. Angelo in Formis 

- Chiesa di S. Angelo in Audoaldis

- Chiesa di San Marcello Maggiore

- Chiesa dei Santi Rufo e Carponio

- Chiesa di San Martino alla Giudea

- Cappelle a corte (S. Michele, S. Giovanni e S. Salvatore)

- Chiesa di San Benedetto (ex Gesuiti) 

- Chiesa di S. Maria delle Dame Monache

- Complesso di S. Domenico (chiesa, convento e seminario)

- Ruderi della chiesa di San Leucio

- Complesso della Maddalena (chiesa e ospedale)

- Complesso dell'Annunziata (chiesa, ospedale e conservatorio)

- Complesso di S. Eligio (chiesa e ospedale)

- Complesso di S. Maria di Montevergine (chiesa, monastero e ospedale)

- Complesso di Santa Caterina (chiesa, convento e ospedale)

- Chiesa della Morte detta "Santella"

- Complesso di San Giovanni delle Monache (chiesa e convento)

- Complesso della Carità (chiesa e conservatorio)

- Complesso di S. Gabriello  o di S. Placida (chiesa e convento)

- Cappella della Madonna dei Leoni

- Complesso della Concezione (chiesa, convento e conservatorio)

- Chiesa di S. Maria in Abate, detta di "S. Anna"

- Chiesa di San Giuseppe

- Chiesa di S. Leonardo

- Chiesa dei SS. Nazario e Celo

- Chiesa e ospedale di San Lazzaro

- Cappella di S. Antonio

- Chiesa di S. Cristoforo

 

Vescovi (sec. XV-XVI)

Cronotassi degli arcivescovi di Capua (1300-1728):

- 1300: Dorricomino Ingeraimo

- 1300-1304: Giovanni di Capua

- 1304-1311: Andrea Pandone

- 1313-1333: Ingeranno Stalla o Stella

- 1334-1350: Rinardo di Ruggiero

- 1350-1351: Fra Vasino Rolando

- 1352-1357: Giovanni della Porta

- 1357-1358: Alberto Albertini

- 1358-1363: Reginaldo

- 1363: Filippo di Lanzano

- 1363-1380: Stefano della Sanità

- 1380-1381: Luigi della Ratta

- 1382-1406: Attanasio Vindacio

- 1406-1435: Filippo de Barillis o de Berilli

- 1435-1447: Nicolò d'Acciapaccio

- 1447-1496: Giordano Gaetano

- 1496-1498: Juan de Borja Llançol de Romaní

- 1498-1501: Juan López

- 1502-1520: Ippolito d'Este

- 1520-1536: Nikolaus von Schönberg

- 1536-1546: Tommaso Caracciolo

- 1546-1549: Niccolò Caetani di Sermoneta

- 1549-1560: Fabio Arcella

- 1560-1572: Niccolò Caetani di Sermoneta

- 1572-1602: Cesare Costa

- 1602-1605: S. Roberto Bellarmino

- 1605-1624: Antonio Caetani

- 1624-1627: Luigi Caetani

- 1627-1633: Girolamo Costanzo

- 1634-1635: Girolamo de Franchis

- 1636-1659: Camillo Melzi

- 1661-1686: Antonio Melzi

- 1687-1690: Gaspare de Cavalieri

- 1690-1691: Giacomo Cantelmo

- 1692-1695: Giuseppe Bologna

- 1698-1701: Carlo Loffredo

- 1703-1728: Niccolò Caracciolo

Schedatore

Salvatore Marino

Per citare questa schedahttp://db.histantartsi.eu/web/rest/Istituzioni Ecclesiastiche/2