Oggetto | Altamura, iscrizione di San Liberatore | |
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Luogo di conservazione | Altamura | |
Supporto | Pietra calcarea | |
Cronologia | 1527 | |
Immagine | ![]() | |
Prima attestazione | ||
Trascrizione | AEDIS FOEDA SITU FUERAS: TU ALTILIA PESTE NAMQUE OMEN VERI SPERNERE SACRA DEI CUM TAMEN O CIVES REPARASTIS TEMPLA PRECESQUE FUNDITIS URBIS ADEST IUNTA SALUTE QUIES A.D. 1527 (Berloco 1989-1990, p. 186)
Sullo stipite sinistro: ΛΕΥΘΑΙΡΟCΙC [sic, evid. per ΕΛΕΥΘΕΡΩCΙC] Sullo stipite destro: C(ΩΤ)ΗΡ(ΙΑ) | |
Famiglie e persone | ||
Note | ISCRIZIONE LATINA L'iscrizione del 1527, incisa sull'architrave del portale della chiesa di San Liberatore, che contiene sui capitelli degli stipiti due parole greche, di età coeva, che richiamano la titolazione dell'edificio: Liberazione e Salvatore, ricorda la ricostruzione dell'edificio nel tempo della peste e contiene il richiamo all'antico nome della città, Altilia, ragion per cui ha attirato l'attenzione degli storici cittadini fin dal sec. XVII. Occorre tuttavia notare che tale denominazione, pur essendo legata alla tradizione storiografica, trova, a differenza dell'iscrizione di S. Lorenzo dei Mirmidoni, un appiglio nei documenti medievali, nei quali troviamo, alla fine del sec. XIII, diverse testimonianze che assicurano, come riferisce un ottuagenario in un documento del 1299: "audivit ab antiquioribus suis vocabatur idem locus Altilia quando erat locus Saracenorum" (Giannuzzi 1935, 111).
ISCRIZIONI GRECHE La prima delle due iscrizioni in greco ai lati del portale, quella di sinistra, presenta vari problemi. Perché il testo abbia senso (per poter cioè restituire la parola ἐλευθέρωσις, 'liberazione'), va ipotizzata la caduta dell'epsilon incipitale, benché il margine a sinistra sia ampio: l'errore dunque dovrebbe essersi verificato già al momento dell'incisione, se non già nel modello di copia. Si registrano inoltre due errori dovuti a omofonia: l'uso erroneo del dittongo AI per E, e omicron al posto di omega. Da notare infine il nesso di tipo corsivo EY.
Nell'iscrizione di destra, il consueto nesso CHP è qui da sciogliere con il sostantivo femminile σωτηρία, 'salvezza', sia per la presenza del tratto obliquo sopra P, sia per simmetria con il sostantivo ἐλευθέρωσις sullo stipite di sinistra. | |
Fonti iconografiche | ||
Fonti e documenti | ||
Bibliografia | Berloco 1985: Tommaso Berloco (a cura di), Storie antiche di Altamura, Altamura 1985.
Berloco 1989-1990: Tommaso Berloco, “Le chiese di Altamura (XLVIII): S. Liberatore”, Altamura, 31-32, 1989-1990, 185-193.
Giannuzzi 1935: Codice Diplomatico Barese, vol. XII, Le carte di Altamura (1232-1509), ed. a cura di A. Giannuzzi, Bari 1935, 111.
Ponzetti 1936: Francesco Maria Ponzetti, "Osservazioni su 'Le Carte di Altamura' raccolte da Angelantonio Giannuzzi", Japigia, 7, 1936, 426-427.
Ponzetti 1977: Francesco Maria Ponzetti, "Intervento per il recupero della chiesa greca di San Salvatore e San Liberatore in Altamura", Antiqua, 2, 1977, 6
Tubito 1702: Massimo Santoro Tubito, Divinum Theatrum reverendi d. Maximi Xanthori Tubiti Altiliensis seu Altmurani, Neapoli, Parrino, MDCCII, [vi-vii]. | |
Link esterni | ||
Schedatore | Lorenzo Miletti, Antonio Milone | |
Data di compilazione | 03/02/2014 19:56:32 | |
Data ultima revisione | 23/02/2017 00:24:35 | |
Per citare questa scheda | http://db.histantartsi.eu/web/rest/Iscrizione/55 |