Oggetto | Trani, iscrizione di Tirenus | |
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Luogo di conservazione | Trani | |
Supporto | Pietra calcarea | |
Cronologia | XIII - XIV secolo | |
Immagine | ![]() | |
Prima attestazione |
La lapide, oggi nell'atrio comunale, era murata in uno stipite della Porta Bisceglie, mentre sullo stipite opposto era un'altra iscrizione celebrante la città di Trani (Staffa 1622, 6; Prologo 1883, 2 nota 1). | |
Trascrizione |
+ TIRENVS FECIT TRAIANVS ME REPARAVIT / ERGO MICHI TRANVM NOMEN VTERQ(VE) DEDIT | |
Famiglie e persone | ||
Note |
Iscrizione metrica (distico elegiaco). Status quaestionis sulla datazione in Prologo 1883, 2-4.
Il nome Tirenus riecheggia il toponimo registrato per Trani nell'alto medioevo, come mostrano la Tabula Peutingeriana (Turenum, VI 4 m), e l'Anonimo Ravennate (Tirenum, IV 31, 261; Guido [ed. Pinder, Parthey 1860]). Come già sottolineato in Prologo 1883, 4-7, la fonte principale per il testo dell'iscrizione sembra essere il libro I (Geographica) dell'opera di Guido, databile al principio del XII secolo. Guido, che segue da presso l'Anonimo Ravennate, a sua volta figlio di una visione dell'ecumene analoga a quella testimoniata nella Tabula Peutingeriana, si sofferma a lungo su Trani, fornendo una vera e propria archeologia della città: Thirrennium quae et Trannis et Interamnem nunc vero Trane dicitur. hanc quidam asseverant quod a Tyrreno duce Cadmi, qui pro sorore eiusdem Cadmi Europe Hispaniam usque navibus accessit, post regressum vero tempestate ibidem appulsus de suo nomine in litore Adriatici sinus eam condidit. quam Quintius consul Romanorum pro immissione immo susceptione Hannibalis cum Tarante funditus evertit. postmodum vero ab uxore Traiani Augusti pro Hernia collega Octaviani attavi sui reaedificata est, quando pons et turris supra fluenta Aufidi amnis iuxta Canusium castrum in ipsius Traiani dignitate conditi sunt. in qua scilicet turre miro labore ac lapide constructa tituli perhendie marmore latino apice sculpti utroque latere leguntur ita DIVO TRAIANO SENATVS POPVLVSQVE ROMANVS HONORIS VIRTVTISQVE CAVSA. in honorem quoque eiusdem Augusti praedicta civitas de Tirheno per tractionem unius et multiplicationem alterius syllabae Traiana est vocata. nunc quoque abiecta ia syllaba Tranas vocatur, ut descriptores philosophi suis in scriptis asserunt. Come si vede, nel passo sono menzionati sia la fondazione di Tirreno, sia l'evergetismo di Traiano. Sulla descrizione delle località pugliesi che figura in Guido (una descrizione molto più accurata rispetto a quanto avviene per altri territori) cfr. Uggeri 1974. | |
Fonti iconografiche | ||
Fonti e documenti | Le iscrizioni edite ed inedite nella Città e nel territorio di Trani. Raccolte per pubblicarsi da Francesco Sarlo, [manoscritto 1881], Trani, Biblioteca comunale Giovanni Bovio, ms. C.31, p. 147, iscrizione numero XI:“Tirenum fecit. Traianus me reparavit / Ergo mihi Tranum nomen uterque dedit/ Questi due versi scolpiti sopra appo sid[dett]a lapide a caratteri onciali, si leggevano accanto all’antica porta della città, denominata Porta d’oro, verso la via per Bisceglia, la quale fu poi demolita nel 1842; ed allora le iscrizioni commemorative furono conservate. Fu poi nel 1878, che a cura del sig.r Domenico Vischia furono d[ette] lapidi murate nel cortile del palazzo municipale, ove tuttavia si osservano”. L'iscrizione compare nelle sillogi epigrafiche di Michele Ferrarino, di Jan Matal (BAV, Vat. Lat. 6039), che la copia da una trascrizione di Vallambert, e di Stephanonium (Mommsen 1883, 5*). Nella Descrittione di Leandro Alberti (Alberti 1551, c. 199 v) si dice che sulla porta di Trani (non si specifica quale) era riportata un'iscrizione di questo tenore: Tranum a Tyrreno filio Diomedis, et a Traiano instauratum il cui contenuto coincide in sostanza con l'iscrizione oggi conservata, ma con l'aggiunta del riferimento a Diomede. Poiché per questa iscrizione Alberti è l'unica fonte, si potrebbe trattare di una sorta di parafrasi di quella oggi conservata. In ogni caso essa è riportata da Alberti come testimonianza veritiera del fatto che la città sia stata fondata dall'eroe Tirreno. | |
Bibliografia | Alberti 1551: Descrittione di tutta l'Italia di f. Leandro Alberti bolognese ..., in Vinegia, appresso Pietro de i Nicolini da Sabbio, nell'anno del Signore 1551. Guido (ed. Pinder, Parthey 1860): Ravennatis anonymi Cosmographia et Guidonis Geographica, ediderunt M. Pinder et G. Parthey, Berolini 1860. Mastropasqua 1837: Lettera dell’architetto Giuseppe Mastropasqua al Signor N.N. in proposito del progetto d'incostare le colonne del duomo di Trani, Bari 1837, 23. Prologo 1883: Gioacchino Prologo, I primi tempi della città di Trani e l'origine probabile del nome della stessa, Giovinazzo 1883. Staffa 1622: Giovan Luca Staffa, Ritrovata del Corpo di S. Stefano papa, e martire nel Monastero di Santa Maria di Colonna fuori le mura della Inclita, e Fidelissima Città di Trani, in Trani, per Lorenzo Valerii, 1622. Uggeri 1974: Giovanni Uggeri, "Topografia antica nella Puglia medievale (Guidonis, Geographica, 463-70, 485-7, 506-7)", Brundisii res, 6, 1974, 133-154. | |
Link esterni |
Il testo della Tabula Peutingeriana, quello dell'Anonimo Ravennate e quello di Guido sono disponibili, con apparato critico, al sito dedicato alla Tabula Peutingeriana (Guido [ed. Pinder, Parthey 1860]).
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Schedatore | Fulvio Lenzo, Lorenzo Miletti | |
Data di compilazione | 02/12/2013 11:44:40 | |
Data ultima revisione | 04/03/2017 14:20:59 | |
Per citare questa scheda | http://db.histantartsi.eu/web/rest/Iscrizione/45 |