Scheda Città | Capua | |
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Nomi antichi e medievali | In età romana la città si chiamava Casilinum; cambiò nome nell'840 quando vi si rifugiarono gli abitanti, portando il nome dell'antica Capua. | |
Fondazione (data, modalità) | La Capua medievale, anche se continua nel nome quella antica che sorgeva sul sito dell'odierna S. Maria Capua Vetere e che fu distrutta dai saraceni nell'841, è in realtà una città nuova, fondata nell'856 sulle rovine di Casilinum, il porto fluviale della città romana presso il ponte della Via Appia (Carfora 2005). Dopo la divisione del ducato longobardo, nell'849, tra Benevento e Salerno, i Capuani si arroccarono sulla collina di Sicopoli, rifiutandosi di riconoscere la supremazia, sia pur nominale, del principe di Salerno. Nell'856 il vescovo Landolfo e suo fratello Landonulfo avviarono la costruzione di una nuova città sul sito dell'antica Casilinum – il porto fluviale dell'antica Capua – presso il ponte romano della via Appia. Con Atenolfo I (887-910) Capua ebbe il rango di principato, soppiantando Benevento e dominando su tutto il territorio compreso tra l'alta valle del Liri e la foce del Volturno (Martin 1980, 572). La fondazione della città nuova, che trovò eco in cronisti anche non dell'area longobarda meridionale, si strutturò entro una cinta difensiva, organizzata intorno al fiume e al ponte (Cilento 1966). Dell'iniziale conformazione urbanistica si conosce ben poco: il primo nucleo – costituito da un gruppo di isolati irregolari per orientamento e per struttura (Schmiedt 1978, 87) – si disponeva a S del ponte con una doppia spinta espansiva, a N verso l'ansa del fiume e a E lungo il percorso della via Appia. Si ha notizia, per l'età altomedievale, di almeno quattro porte: porta Capuana, porta Aurea o di S. Angelo, porta Fluviale e porta di Castello, di presidio al ponte romano. | |
Distrettuazioni di appartenenza | Terra di Lavoro | |
Demografia | In età medievale e moderna Capua fu, assieme a Napoli e L’Aquila, tra le città più popolose del regno. Difficile determinare con precisione il numero degli abitanti in città perché spesso i dati a nostra disposizione includono anche l’intero contado, che era molto esteso. Tuttavia, da un calcolo approssimativo possiamo affermare che se nella prima metà XIV secolo la città, con il suo contado, contava poco più di sedicimila abitanti, nel corso del secolo successivo il numero scesa a diecimila, per poi risalire di nuovo a circa sedicimila abitanti agli inizi del Cinquecento (Sakellariou 2012, 446). Il catasto del 1523 permette di valutare la sua popolazione complessiva in circa 21.000 unità, di cui 5.700 abitanti in città (Senatore 2007, 151). Una fonte del 1531 le attribuisce 3.472 fuochi (Coniglio 1951, 61), mentre la numerazione dell’anno seguente rilevò 4.540 fuochi. Il dato approssimativo medio dei venticinquemila abitanti in tutto il contado capuano si mantiene pressoché stabile nel corso dei secoli XVI e XVII, mentre sappiamo che nel 1797 gli abitanti della città di Capua, senza comprendere il gran numero di militari, erano poco più di ottomila (Giustiniani 1797, 149). Si riporta qui di seguito un prospetto sintetico con l’indicazione degli anni e dei relativi fuochi rilevati: a. 1320 = f. 3.609 (Sakellariou 2012, 446) a. 1447 = f. 2.295 (ivi) a. 1508 = f. 3.472 (ivi) a. 1531 = f. 3.472 (Coniglio 1951, 61) a. 1532 = f. 4.540 (Sakellariou 2012, 446) a. 1545 = f. 4.394 (Giustiniani 1797, 149) a. 1561 = f. 5.766 (ivi) a. 1595 = f. 5.997 (ivi) a. 1648 = f. 5.997 (ivi) a. 1669 = f. 5.343 (ivi)
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Sito, idrografia, viabilità | La città sorse in un'ansa del fiume Volturno, nei pressi del ponte di Casilino e ai piedi del Monte Tifata, in un «luogo molto silvestre e pantanoso» (Giustiniani 1797, 135). Il Volturno, lungo circa 175 Km, ha origine nel versante sudorientale del Monte Mentuccia, volge a sud-ovest passando per la città di Capua, per poi sfociare, presso Castel Volturno, nel Mar Tirreno. La città, com’è noto, era collegata con Roma da due importanti strade romane: l'Appia e la Casilina. | |
Schedatore | Salvatore Marino | |
Per citare questa scheda | http://db.histantartsi.eu/web/rest/Geografia Storica/4 |