NomeVulcano, famiglia
Altri nomiVulcani, Bulcano o Bulcani (documenti medievali)
Titoli

Ottenne i feudi di Baiano, Carpignano, Mastara, Mercurio, Mileto e Pisciotta; fu investita dei titoli di conte di Noja e marchese di Cercemaggiore

Data e luogo di nascita
Data e luogo di morte
Città

Sorrento

Cenni biografici

La famiglia Vulcano, pur inquadrandosi sin dall’età ducale nella società napoletana, come esponenti dei milites, proviene indubbiamente da Sorrento. Gli esponenti della famiglia furono ascritti ai sedili di Capuana e Nido in Napoli (Capasso 1866, 26) e ai sedili nobili delle città di Tropea, Benevento, Sessa e Trani. 

A Sorrento era ascritta al sedile di Dominova (Molegnano 1977 [1607], 19). La famiglia era ben radicata nella città di Sorrento giacché possedeva una chiesa gentilizia (S. Maria de illi Bulcani) vicino alla propria residenza e partecipava all’assegnazione di quote di entrate fiscali, come tanti altri esponenti del ceto dirigente della città (Vitale 2003, 223). I Vulcano disposero sempre di una salda base di radicamento a Sorrento, dove svolsero attività di armatori e il protontinato di quella città circolò all’interno della famiglia da una generazione all’altra.

Dalla fine del Duecento i Vulcano furono titolari di possessi feudali . 

Nel Medioevo gli esponenti della famiglia Vulcano ricoprirono funzioni di responsabilità: nel 1255, Giacomo Vulcano fu nominato podestà di Capua; in età angioina, Giovanni fu senescallo di Provenza nel 1270, seguito nel 1284 da Enrico; un Nicola Vulcano fu maestro razionale e giudice nel 1305-1306; Giovanni Vulcano fu capitano di Penne in Abruzzo negli anni 1312-1313, nel 1316-1317 fu capitano all’Aquila, nel 1327-1328 fu magister passuum di Terra di Lavoro e Contado di Molise; Tommaso Vulcano fu prima, nel 1322, mastro giurato di Sorrento (Aldimari 1691, 753), poi, nel 1331-1332 e nel 1335-1336, fu capitano di Capua . Nel 1390-1391 Raimondo, miles e consiliarius, fu regii hospitii senescallus e fu attivo nell’entourage di fede durazzesca che costituì la corte di Gaeta; per la sua devozione a Carlo III e a Ladislao ottenne notevoli compensi (Vitale 2003, 223-225).

Giovanni Vulcano fu paggio del re Alfonso d’Aragona nel 1441, mentre nel 1499, un Paolo Vulcano elargì una cospicua somma di denaro per far curare, senza alcuna spesa, gli infermi e i pellegrini che chiedevano aiuto all’ospedale di S. Antonio in Sorrento. 

La famiglia diede alla Chiesa vari cardinali, tra i quali Landulfo, che nel 1309 fu inviato da papa Clemente V in Francia legato apostolico per la causa dei Templari, e Marino Vulcano, o Bulcano o Bulcani, che a fine Trecento rivestì l’incarico di camerlengo del Sacro Collegio e, negli anni 1392-1393, svolse l’incarico di amministratore apostolico. Nel Quattrocento sono attestati come ecclesiastici numerosi esponenti della famiglia (Bernato 2008, 24).

Legami con altre persone o famiglie

Negli anni ’30 del XV secolo i Vulcano risultano imparentati con gli Assio e con i Pullone (Bernato 2008, 49).

Agli inizi del XV secolo, Brigida Vulcano, dei patrizi di Sorrento del sedile di Dominova, sposò Pietro Brancia, patrizio di Sorrento del seggio di Porta, signore di Aieta, Tortora e Torre a Mare in Calabria, governatore di Tropea e Ischia, maestro razionale della gran Corte della Vicaria, luogotenente del gran camerlengo.

Committenza/Produzione di opere letterarie
Committenza/Produzione di edifici e opere d'arte

La famiglia commissionò la chiesa gentilizia di S. Maria dei Vulcani (S. Maria de “illi Bulcani”) vicino alla propria residenza in Sorrento (Vitale 2003, 223).

Collezioni di opere d'arte antica e moderna
Monumenti funebri o celebrativi
Fonti iconografiche
Fonti manoscritte
Bibliografia

Aldimari 1691: Biagio Aldimari, Memorie historiche di diverse famiglie nobili, così napoletane, come forastiere, Napoli 1691.

 

Bernato 2008: Sandra Bernato, Sorrento al tempo di Renato d’Angiò, Salerno, Laveglia 2008.

 

Capasso 1866: Bartolomeo Capasso, Il Tasso e la sua famiglia a Sorrento. Ricerche e narrazioni storiche, Napoli 1866.

 

Molegnano 1977 [1607]: Cesare Molegnano, Descrittione dell’origine sito e famiglie antichi della città di Sorrento, a cura di Benito Iezzi, [Chieti 1607], Massa Lubrense 1977.

 

Vitale 2003: Giuliana Vitale, Élite burocratica e famiglia, Dinamiche nobiliari e processi di costruzione statale nella Napoli angioino-aragonese, Napoli, Liguori 2003.

Link esterni

http://www.nobili-napoletani.it/Vulcano.htm

SchedatoreSalvatore Marino
Data di compilazione23/02/2013 18:15:58
Data ultima revisione09/03/2013 09:39:19
Per citare questa schedahttp://db.histantartsi.eu/web/rest/Famiglie e Persone/90