Nome | Stigliola, Colantonio | |
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Altri nomi | Stelliola | |
Titoli | ||
Data e luogo di nascita | Nola 1546 | |
Data e luogo di morte | Napoli 1623 | |
Città | Nola, Napoli | |
Cenni biografici | Nato a Nola nel 1546, Colantonio Stigliola studiò medicina a Salerno, ma presto cambiò interesse e si dedicò alla filosofia e alla matematica. Fu anche tipografo: risale al 1592 la costituzione della Typographia Stelliola, ad Portam Regalem, gestita, seppure con qualche interruzione da Colantonio e dal figlio Felice fino al 1606. Nel 1612 è ammesso all’Accademia dei Lincei e sono documentati contatti epistolari con Galileo nello stesso anno. Dell’attività come architetto si sa assai poco, anche se è testimoniata dalle lettere autografe. “Perduto, o forse mai scritto, il trattato Della facoltà Architettonica” ci resta la documentazione relativa alla polemica con Fontana per il porto di Napoli (1597-1607) (Lenzo 2011). Fra il 1584 e il 1586 è chiamato come esperto, insieme a Scipione Zuccaretto e Pietrantonio De Sanctis a dirimere una questione sorta per l’altezza delle fabbriche che le monache di Sant’Andrea delle Dame stavano edificando di fronte al monastero di S. Gaudioso. Nel 1587 risulta tra gli ingegneri delle Regie Strade. Nel 1595 da un parere per la realizzazione di una chiavica nella zona di Porta Capuana, vicino la chiesa di S. Anna. Tra il 1595 e il 1596 Stigliola viene processato per “irreligione” e accusato di leggere Boccaccio e Machiavelli. In una lettera al principe Cesi, Stigliola scrive di essersi dedicato al “beneficio della Patria et del publico; per lo che mi parve di intraprende tre negozi: il primo di liberare la città e il circondario dalle acque stagnanti; il 2° di costruire un nuovo porto; il 3° di “dar recinto alla città”. Delle prime due opere era stato incaricato Domenico Fontana, col quale innescherà una vivace polemica. Il 3 giugno 1598 il vicerè dispone la costruzione di un nuovo molo dandone incarico a Fontana. I lavori iniziati nonostante le molte critiche e polemiche, sono sospesi nel 1601 perché alcune tempeste avevano distrutto la parte di molo già costruita. Stigliola stende un memoriale e redige una planimetria in cui segna le varie possibilità per la costruzione del nuovo molo e propone infine di costruirlo da Castel dell’Ovo. Nel 1607 -approvato il progetto dell’ing. Colantonio Stigliola- Bernardo Ceccardo ed altri “si offeriscono di fundare il nuovo Molo della città di Napoli da farsi al sito delli Molini del Castello dell’Ovo, secondo il disegno approvato dalla Regia Corte…”. Stigliola si occupò anche di cartografia e aveva avviato, insieme con Mario Cartaro, tra il 1590 e il 1594, una serie di rilievi topografici del Viceregno che vengono sequestrati dagli spagnoli perché militarmente sconvenienti dato che svelavano i punti deboli delle coste. È in rapporti con il cartografo fiammingo Abraham Oertel. I documenti noti della sua attività come architetto ci restituiscono l’immagine di un tecnico, un ingegnere appunto, che si occupa di porti, strade e fognature. Quando serve è disposto e prestare la sua esperienza per stimare il valore di un’opera o il danno subito per la costruzione di un nuovo edificio. Ma considerando la totalità dei suoi interessi e delle sue attività emerge una figura differente. Ha una formazione scientifica, nel senso accezione che il termine scienza aveva nel Cinquecento: ha studiato medicina e matematica ma si occupa di filosofia. Il fatto che sia stato processato per irreligione è indizio del fatto che venisse considerato un intellettuale e non un semplice maestro di strade. Le accuse mossegli, di leggere Boccaccio e Machiavelli, testimoniano che la sua cultura personale era più ampia di i quanto non emerga dai documenti relativi alla sua attività edilizia. I suoi scritti pubblicati sono pochi ma la sua attività come tipografo può servirci a definire meglio lo spettro dei suoi interessi. Pubblica libri sulle antichità dei Campi Flegrei e una guida di Napoli scritta da Surgente. Recentemente Francesco Starace ha riconosciuto in Stigliola il collezionista che mise insieme una raccolta di disegni ora conservata, in due volumi, alla Biblioteca Nazionale di Napoli. Si tratta dei ms. XII.D.1 e XII.D.74, che un’antica collocazione permette di identificare come due volumi di una stessa raccolta. Il primo manoscritto è una raccolta di disegni in massima parte di cartografia, di mani diverse, ed è stato pubblicato da Leonardo Di Mauro. Unico disegno di architettura una veduta di Palazzo Farnese durante la costruzione, molto nota, in base alla quale si scoperto che esistevano paraste angolari ma soprattutto che il palazzo fu edificato su una preesistenza. L’altro volume, XII.D.74, raccoglie una eterogenea serie di disegni di architettura. Numerosi disegni Palazzo Farnese, e poi fontane, portali, altari ecc. Si distingue all’interno un corpus omogeneo di disegni dall’antico, provenienti da un taccuino del primo Cinquecento. Sulla prima pagina del volume è incollato un ritratto a penna incorniciato da una quadratura architettonica; sulla base di questo disegno, che corrisponde alla prima pagina del De Neapoli illustrata, scritta da Antonio Surgente e pubblicata da Stigliola nel 1597. | |
Legami con altre persone o famiglie | ||
Committenza/Produzione di opere letterarie | ||
Committenza/Produzione di edifici e opere d'arte | ||
Collezioni di opere d'arte antica e moderna | ||
Monumenti funebri o celebrativi | ||
Fonti iconografiche | ||
Fonti manoscritte | ||
Bibliografia | Badaloni 1985: N. Badaloni, "Il programma scientifico di un bruniano. Colantonio Stelliola", Studi storici, Fulco 1983: Giorgio Fulco, "Documenti inediti e addenda per la Stamperia Stigliola", in Atti del Circolo culturale B. G. Duns Scoto di Roccarainola, n.8-9, dic. 1983, Studi in onore di P. Manzi, 35-60. Lenzo 2011: Fulvio Lenzo, “Che cosa è architetto”. La polemica con gli ingegneri napoletani e l’edizione del Libro Secondo, in Studi su Domenico Fontana, a cura di Giovanna Curcio, Nicola Navone, Sergio Vilalri, Mendrisio 2011, pp. 265-287. Manzi 1973: Pietro Manzi, "Un grande nolano obbliato: Nicola Antonio Stigliola", Archivio storico per le province napoletane, 3. serie, XI, 1973, 287-312. Ricci 1996: Saverio Ricci, Nicola Antonio Stigliola enciclopedista e linceo ; con l'edizione del trattato Delle apparenze celesti a cura e con un saggio di Andrea Cuna, Roma 1996. Rinaldi 1999: Massimo Rinaldi, L'audacia di Pythio: filosofia, scienza e architettura in Colantonio Stigliola, Bologna 1999. Spampanato 1926: Vincenzo Spampanato, Sulla soglia del Secento: studi su Bruno, Campanella ed altri, Milano 1926. Starace 1999: Francesco Starace, "Un disegno appartenuto a Colantonio Stigliola (1546 - 1623)", Napoli Nobilissima, s.4, vol. XXXVIII, 1999, 121-128. Starace 2001: Francesco Starace, "Angelo Landi, Nicola Antonio Stigliola e il disegno di una fontana nel porto di Napoli", Napoli Nobilissima, s. 5, vol. II, 2001, pp. 177-194; Valerio 1993: Vladimiro Valerio, Società uomini e istituzioni cartografiche nel Mezzogiorno d’Italia, Firenze 1993. | |
Link esterni | ||
Schedatore | Fulvio Lenzo | |
Data di compilazione | 17/12/2012 18:04:53 | |
Data ultima revisione | 14/11/2016 22:18:42 | |
Per citare questa scheda | http://db.histantartsi.eu/web/rest/Famiglie e Persone/75 |