NomeAlbertini, famiglia
Altri nomi

de Albertinis

Titoli
Data e luogo di nascita
Data e luogo di morte
Città

Nola, Cimitile, Napoli

Cenni biografici

Famiglia di origine lombarda, insediatasi a Nola in seguito all'occupazione angioina del Regno. Ubertino sarebbe infatti stato al servizio di Guy de Monfort, primo conte di Nola, e da Carlo I avebbe ottenuto i primi possedimenti nell'area nolana e in città (Remondini 1747, 208).

I suoi esponenti, spesso dediti allo studio del diritto, assunsero responsabilità crescenti nel governo del Regno a partire dal tardo Quattrocento con Giacomo, giudice della Gran Corte della Vicaria, poi con Gentile, figlio di questo, anch'egli giurista e docente di diritto a Napoli:

“Nell’anno 1510 e 1511 si rinviene Mario Sasso napoletano leggere il primo, e terzo libro dell’Instituta Civile; e Gentile Albertino gentiluomo di Nola il secondo, e quarto; quello che come rapporta il Gesnero nella sua biblioteca [in nota: “La Bibliot. fol. 263”] scrisse anche un Consiglio in materia feudale nella causa della Serenissima Principessa della Brettagna” (Origlia 1754, 7-8).

Sul ruolo di Gentile Albertini nello studium di Napoli cf. Cannavale 1895 , CLXXIX. Nell’annata 1529-1530 Gentile Albertini è pagato per l’insegnamento del diritto civile: Doc. 1707: “A m. gentili de albertinis lector … dela mat. De iure civ. d. 10 et sonno in parte de d. 50 alluy com. pag. per la 1 paga … a ro [sic. Forse per “co”, compimento] de d. 150 p.a. alluy repartiti … et li porto matteo bullino suo creato” (Ced. 250, p. 220 e 221)

Doc. 1708: “a m. gentili de albertinis d. 40 et sono ad comp. De d. 50 alluy com. pag. pla 1 paga como li restanti 10 li hebbe a 28 Febr. P.p.” (p. 223 e 232).

Assieme alla famiglia Cesarini, Gentile e gli Albertini furono anche strenui difensori della precaria demanialità che Nola aveva ottenuto nel 1528 dopo la repressione del 'tradimento' del conte Enrico Orsini, che aveva parteggiato per il Lautrec. Gentile morì nel 1539 e fu sepolto a Nola, come suo figlio Fabrizio (c. sotto, Monumenti funebri).

 

La collocazione della casa degli Albertini a Nola è attestata da Ambrogio Leone (1514), lib. III, cap. 3, c. 44v-45r: “In regione Portellana […] sunt Albertini, ex quibus Jacobus utriuscque iuris peritia excelluit atque Neapoli regius iudex conscriptur est in foro quam Magnam Curiam vocant, idem in bello Gallico magno habitus est loco. Quinetiam Gentilis, huius filius legum scientia atque oratione prestanti floret”.

Legami con altre persone o famiglie

Famiglia Orsini di Nola; famiglia Cesarini di Nola

Committenza/Produzione di opere letterarie

Lo stemma della famiglia Albertini compare nel frontespizio dell'Algorismus

 

Committenza/Produzione di edifici e opere d'arte

Palazzo Albertini a Nola 

 

Tombe Albertini

 

Restauri al complesso delle basiliche di San Felice a Cimitile. Francesco Albertini vi fa apporre anche una iscrizione sull'arco di accesso al santuario.


Palazzo Albertini, poi Filo della Torre a Cimitile

 

Tombe con lo stemma della famiglia Albertini si trovano anche nella chiesa dell'Annunziata di Nola

Collezioni di opere d'arte antica e moderna
Monumenti funebri o celebrativi

Tombe Albertini nella chiesa di S. Biagio (già S. Francesco)

Fonti iconografiche
Fonti manoscritte
Bibliografia

Origlia 1754: Giangiuseppe Origlia, Istoria dello Studio di Napoli, II, Napoli 1754. 

 

Cannavale 1895: Ercole Cannavale, Lo Studio di Napoli nel Rinascimento, Napoli 1895.

 

Leone 1514: Ambrogio Leone, De Nola, opusculum distinctum, plenum, clarum, doctum, pulcrum, verum, graue, varium, & utile, Venetiis, Johannes Rubeus Vercellensis, 1514.

 

Remondini 1747: Gianstefano Remondini, Della nolana ecclesiastica storia, vol. 1, in Napoli, nella stamperia di Giovanni di Simone, 1747.

Link esterni
Schedatore
Data di compilazione26/11/2012 17:07:06
Data ultima revisione04/11/2016 13:13:55
Per citare questa schedahttp://db.histantartsi.eu/web/rest/Famiglie e Persone/68