Nome | Palmerio, famiglia | |
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Altri nomi | de Palmerio | |
Titoli | ||
Data e luogo di nascita | ||
Data e luogo di morte | ||
Città | ||
Cenni biografici | «Questa famiglia è nobile in molte parti d’Europa come in Inghilterra, Napoli, fuori di seggio, Capua, Monopoli, Firenze, Bologna, Siena, Cilicia e Milano» (Aldimari 1691, 404). I primi esponenti di età angioina della famiglia Palmiero sono Matteo, Gismondo, figli di Giovanni magister, Guglielmo e Bartolomeo. Matteo, inserito nel contesto capuano in virtù della sua formazione giuridica, è annoverato nel 1269 in una lista di maiores et potentes di Capua. Matteo possedeva la metà di un feudo in Calvi e nelle sue vicinanze. Sposatosi con Magalda figlia del nobile Roberto de Prata, morì prima de 1278. Di Guglielmo de Palmiero è fatta menzione in un documento datato tra il 1269 ed il 1270 nel quale Carlo I d’Angiò ammoniva i maiores et potentes capuani di non opprimere in forza dei loro uffici l’universitas popularium di Capua. Nel 1273 Bartolomeo de Palmiero risulta in possesso di un pezzo di terra in Ponte Latrono. Infine, tra il 1276 ed il 1277, due esponenti della famiglia Palmiero, non meglio identificati, sono annoverati tra i mutuatores Rege Curie di Capua. Gismondo, attestato in qualità di miles di Capua, familiare di Carlo I e feudatario di Maddaloni nel 1278, sposò Margherita figlia di Landolfo Pandone, dalla quale nacque Cervo († ante 1352). Cervo, attestato nel 1300 in qualità di feudatario con vassalli al suo servizio, ricevette nel 1278 l’assenso per sposare Margherita figlia di Adenolfo Pandone. Dal matrimonio nacquero probabilmente Pietro († ante 1324), Cervo e Benvenuta. Di Pietro, annoverato tra i baroni di Terra di Lavoro nel 1316, è noto un figlio, Niccolò, attestato in qualità di feudatario nel 1324 e, nel 1346, con la qualifica di feudatario di Caserta e di Maddaloni insieme con lo zio Cervo. Figlio di Cervo fu forse Gismondo, che nel 1343 comprò da Giovanni d’Olia beni burgensatici per il valore di 100 once d’oro e nel 1345 ottenne il permesso di dividere tra i suoi figli beni feudali che possedeva a Maddaloni e a Caserta. Dal matrimonio con Clarizia de Franco nacquero due figli, Benedetto abate ed arcidiacono capuano nel 1311 ed Andreillo, entrambi proprietari di alcune case in Napoli (1352). Figlia di Gismondo fu forse Mattia Palmiero, che sposò Tommaso Sanframondo, figlio di Giovanni e suo erede, per concessione di Roberto d’Angiò nel 1317 (De Lellis 1968 [1654-1671], I, 353). Andreillo Palmieri († post 1365) fu responsabile della fondazione di un monastero verginiano a Capua, nato dalla donazione di un hospitium magnum palatiatum situato nel circuito territoriale della parrocchia di S. Leucio a Capua, come si desume dall’atto testamentario dello stesso Andreillo (1363). Nel 1324 un Carlo Palmiero è attestato in qualità di proprietario di un pezzo di terra a Pantuliano, casale di Capua. Un Agnello de Palmiero di Capua lasciò in eredità al monastero di Montevergine di Capua un hospitium magnum palatiatum, situato nel circuito territoriale della parrocchia di S. Leucio a Capua, nel 1363. Nel 1402 il monastero di S. Giovanni delle dame monache di Capua concesse in enfiteusi ad un Michele de Palmiero ed ai suoi nipoti, alcuni immobili («una corte nella quale era una casa parte coverta e discoverata, un palmeto, furno e puzzo») posseduti in precedenza da Giovanni de Martino e da Angelo di Lorenzo (Merola 1999, 93-97). | |
Legami con altre persone o famiglie | ||
Committenza/Produzione di opere letterarie | ||
Committenza/Produzione di edifici e opere d'arte | ||
Collezioni di opere d'arte antica e moderna | ||
Monumenti funebri o celebrativi | ||
Fonti iconografiche | ||
Fonti manoscritte | ||
Bibliografia | Aldimari 1691: Biagio Aldimari, Memorie istoriche di diverse famiglie nobili, Napoli 1691.
De Lellis 1968 [1654-1671]: Carlo De Lellis, Famiglie nobili del Regno di Napoli, [Napoli 1654-1671], ristampa, Bologna 1968.
Merola 1999: Marianna Merola, Ceti egemoni e istituzioni civili a Capua in età angioina. Per un confronto tra fonti documentarie ed evidenze architettoniche (tesi di laurea in Storia medievale, Corso di laurea in Conservazione dei beni culturali, Facoltà di Lettere e Filosofia della Seconda Università degli Studi di Napoli) S. Maria Capua Vetere 1999. | |
Link esterni | ||
Schedatore | Salvatore Marino | |
Data di compilazione | 28/09/2012 18:48:39 | |
Data ultima revisione | 08/03/2013 20:38:02 | |
Per citare questa scheda | http://db.histantartsi.eu/web/rest/Famiglie e Persone/54 |