Nome | Azzia, famiglia | |
---|---|---|
Altri nomi | d'Azzia, de Accia, de Acxia | |
Titoli | ||
Data e luogo di nascita | ||
Data e luogo di morte | ||
Città | ||
Cenni biografici | Nelle ricostruzioni degli eruditi che se ne sono occupati, l’origine della famiglia d’Azzia oscilla tra la Sassonia, Capua e Napoli (Aldimari 1691, 18). Durante l'età di Corradino di Svevia sono registrati Giacomo, Silvio e Antonio d'Azzia (Granata 1756, III, 47). Gli esponenti della famiglia d’Azzia attestati per primi, in età angioina, sono i fratelli Nicola, Giovanni, Landolfo e Roberto d’Azzia menzionati in un documento databile tra il 1269 ed il 1270, con il quale Carlo I ammoniva i maiores et potentes capuani di non opprimere in forza dei loro uffici l’universitas popularium di Capua. Nicola, in seguito bandito del Regno ed inquisito per l’uccisione del fratello Roberto, possedeva case e terre in Capua ed a Napoli, terre nelle vicinanze di Capua e inoltre beni feudali ad Aversa, Maddaloni, Marigliano e San Cipriano. Landolfo, feudatario, risulta essere in possesso, nel 1273, dell’edificio di un mulino sul fiume Volturno posto nelle vicinanze di Capua, nel casale di Bagnara. Roberto († 1274) sposò Altruda figlia di Giovanni figlio di Raone di Capua, i cui beni feudali situati in Capua furono devoluti alla Curia dopo la sua morte absque liberis, già intervenuta nel 1272. Probabilmente in seconde nozze, Roberto sposò Alessandra figlia del defunto Giovanni figlio di Raone di Capua, anch’ella morta entro il 1272 sine liberis né discendenza legittima. Nel 1273 tutti i beni feudali della defunta Alessandra, situati in Capua e nelle sue vicinanze, furono devoluti alla regia Curia che li assegnò a Marco Balduario e sua moglie Marchisina, cittadini di Venezia. Roberto sposò, giunto forse al suo terzo matrimonio, Florisenda, che concorse insieme con i cognati alla sua morte, avvenuta nel 1274. Roberto possedeva una terra a Capua, una situata al di fuori di una delle porte, e tre fuori Capua, delle quali una tra i casali di Bagnara e di San Clemente. Ancora Roberto possedeva un feudo a Marigliano e anche un palazzo ad Acerra, devoluto in seguito al nobile e familiare Ferrerio di Ripesalta. In una data compresa tra il 1278 ed il 1279 è attestata l’esistenza di Bartolomeo e Nicola d’Azzia fratelli possessori di beni in comune (de pacifica possessione bonorum). A partire dal 1269 è attestata l’esistenza di Federico d’Azzia miles di Capua (De Lellis 1968 [1654-1671], I, 360). Dal suo matrimonio contratto nel 1273 con Margherita figlia di Giovanni di Buczuti di Napoli, nacquero probabilmente tre figli: Giacomo, Errico ed Adelisia. In data 1292, Errico è menzionato con l’attributo di feudatario di Terra di Lavoro. Nel 1284 risulta in possesso, insieme con il fratello Giacomo, di una terra situata fuori la città di Capua, nel casale di Santa Maria la Fossa. Per l’età di Roberto d’Angiò sono attestati un Rahone d’Azzia di Capua vicario di Roberto duca di Calabria in Basilicata (1304-1305), Suffredina di Capua, moglie di Giacomo della Valle nel 1342, Margherita, di Capua, feudataria, moglie di Bartolomeo Franco di Capua nel 1328, Enrico milite nel 1342 ed un Federico d’Azzia di Capua, sposo di Isabella figlia di Giacomo Baraballo di Napoli (De Lellis 1968 [1654-1671], I, 306). Per l’anno 1369 è attestata l’esistenza di Lillo d’Azzia, sposato con Bandella de Trigiis, entrambi censuari del monastero di S. Giovanni delle dame monache di Capua. Si ha notizia di una Maddalena d’Azzia moglie di Colantonio Gesualdo signore di Ruvo in Basilicata, figlio di Giovannello figlio di Giovannello ciambellano reale al quale furono donati nel 1427 i possedimenti di Salvia, di Vietri e di Martorano. Dal matrimonio nacquero due figlie: Diana e Giovannella (Merola 1999, 24-32). | |
Legami con altre persone o famiglie | ||
Committenza/Produzione di opere letterarie | ||
Committenza/Produzione di edifici e opere d'arte | ||
Collezioni di opere d'arte antica e moderna | ||
Monumenti funebri o celebrativi | Nella chiesa di San Domenico a Capua si conserva il monumento smembrato di Antonio Azzia, morto nel 1478. | |
Fonti iconografiche | ||
Fonti manoscritte | ||
Bibliografia | Aldimari 1691: Biagio Aldimari, Memorie istoriche di diverse famiglie nobili, Napoli 1691.
De Lellis 1968 [1654-1671]: Carlo De Lellis, Famiglie nobili del Regno di Napoli, [Napoli 1654-1671], ristampa, Bologna 1968.
Merola 1999: Marianna Merola, Ceti egemoni e istituzioni civili a Capua in età angioina. Per un confronto tra fonti documentarie ed evidenze architettoniche (tesi di laurea in Storia medievale, Corso di laurea in Conservazione dei beni culturali, Facoltà di Lettere e Filosofia della Seconda Università degli Studi di Napoli) S. Maria Capua Vetere 1999.
Russo 2006: Luigi Russo, “La famiglia d’Azzia di Capua e note biografiche su Alessandro d’Azzia (1774-1834)”, Rassegna Storica dei Comuni, n. 32, 2006, 1-7. | |
Link esterni | ||
Schedatore | Salvatore Marino | |
Data di compilazione | 28/09/2012 18:26:12 | |
Data ultima revisione | 12/12/2016 13:25:38 | |
Per citare questa scheda | http://db.histantartsi.eu/web/rest/Famiglie e Persone/47 |