Nome | Antignano, famiglia | |
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Altri nomi | d'Antignano | |
Titoli | ||
Data e luogo di nascita | ||
Data e luogo di morte | ||
Città | ||
Cenni biografici | Secondo alcuni storici è probabile che la famiglia godesse di un certo prestigio già in età normanna (De Lellis 1654, III, 138). È da notare che la denominazione d’Antignano potrebbe derivare anche dal nome del casale sito nelle vicinanze di Capua, in terra di Canzo (Granata 1752, II, 368). I primi esponenti della famiglia d’Antignano in età angioina sono i fratelli Giacomo e Andrea. Giacomo, milite, ricevette nel 1285 dal monastero di S. Giovanni delle dame monache due pezzi di terra situati al di fuori di una delle porte di Capua. Nel 1317 rivestì la carica di capitano di Bari. Dal suo matrimonio con Cantelma de Sanctis nacquero Pietro, Giovanni, Filippo, Tommaso e Nicola. Un Ruggiero d’Antignano possedeva nel 1391 un orto nella città di Capua. Tra il 1392 e il 1393 è invece riferita l’esistenza di un Cobello d’Antignano nobile, ciambellano e familiare reale, console dei gaetani per l’attraversamento del Volturno da Castelvolturno a Capua (Merola 1998, 21-24). Per il XV secolo sono documentati un Nardello, nel 1443 capitano di Anglona (ACA, 2.904, 80r-81r) e, nel 1475, Bartolomeo, alla data sindaco di Capua (Senatore 2009, 502). Personaggio di spicco della famiglia fu, nel XV secolo, Francesco, al quale i sovrani aragonesi concessero l’ufficio di assessore, giudice e mastrodatti presso il capitano della città di Bitonto, in provincia di Bari, con la piena facoltà di esercitare la carica per mezzo di suoi sostituti (Granata 1752, I, 142). Nel 1451, Francesco fu nominato da Alfonso assessore e giudice del capitano della città di Capua; nello stesso anno, il sovrano aragonese gli concesse anche un aumento annuale di 25 once sul vitalizio, di 41 once e 4 ducati, che Francesco percepiva dall’anno precedente (ACA 2.915, 11v-12v e 45v-46v). Nel 1452, Francesco ricoprì la carica di maestro portolano di Capua, che in seguito lasciò a favore di Tullio Giordano, nobile di Capua (Granata 1752, I, 142). La famiglia risiedeva a Capua presso il palazzo Antignano, oggi sede del Museo Campano, che proprio Francesco decise di ampliare, inglobando, tra il 1453 e il 1454, anche il seggio di Antignano, uno dei sedili nobili della città. Francesco morì a Capua nel 1478 e fu seppellito nella chiesa dei padri francescani di S. Caterina (Granata 1752, I, 142). | |
Legami con altre persone o famiglie | D'Alagno | |
Committenza/Produzione di opere letterarie | ||
Committenza/Produzione di edifici e opere d'arte | ||
Collezioni di opere d'arte antica e moderna | ||
Monumenti funebri o celebrativi | ||
Fonti iconografiche | ||
Fonti manoscritte | ACA 2.903 e 2.915: Archivo de la Corona de Aragón, serie Privilegiorum Cancellarie Neapolis, Registri nn. 2.904 e 2.915. | |
Bibliografia | De Lellis 1654: Carlo De Lellis, Famiglie nobili del Regno di Napoli, vol. III, Napoli 1654-1671.
Granata 1752: Francesco Granata, Storia civile della fedelissima città di Capua, voll. I-II, Napoli 1752.
Merola 1998 = Marianna Merola, Ceti egemoni e istituzioni civili a Capua in età angioina. Per un confronto tra fonti documentarie ed evidenze architettoniche, tesi di laurea in Storia medievale, Corso di laurea in Conservazione dei beni culturali, Facoltà di Lettere e Filosofia della Seconda Università degli Studi di Napoli. Relatrice dott.ssa Claudia Vultaggio. Anno accademico 1998-1999.
Senatore 2009: Francesco Senatore, “Gli archivi delle universitates meridionali: il caso di Capua ed alcune considerazioni generali”, in Archivi e comunità tra Medioevo ed età moderna, a cura di Attilio Bartoli Langeli, Andrea Giorgi e Stefano Moscadelli, Siena 2009, 447-520. | |
Link esterni | ||
Schedatore | Salvatore Marino | |
Data di compilazione | 28/09/2012 18:22:32 | |
Data ultima revisione | 06/12/2022 12:51:14 | |
Per citare questa scheda | http://db.histantartsi.eu/web/rest/Famiglie e Persone/46 |