Nome | Tasso, Bernardo | |
---|---|---|
Altri nomi | Bernardo de' Tassi | |
Titoli | ||
Data e luogo di nascita | Venezia, 11 novembre 1493 | |
Data e luogo di morte | Ostiglia, 5 settembre 1569 | |
Città | ||
Cenni biografici | Principale biografia in Williamson 1993 (1951). Utile sintesi in Martgnone 1995, 409-415. Nato probabilmente a Venezia da nobile famiglia bergamasca, Bernardo fu educato alle lettere tra Padova e Venezia, dove ebbe occasione di frequentare i principali uomini di cultura del tempo. Nel 1525 entrò al servizio del conte Guido Ragone, generale nell'esercito pontificio, assistendo ai turbinosi eventi della battaglia di Pavia e del sacco di Roma. Durante una missione a Parigi conobbe Renata di Francia, della quale, in seguito al matrimonio di questa con Ercole II d'Este, divenne segretario nel 1528. Dal 1532 entrò al servizio, in qualità di segretario, di Ferrante Sanseverino principe di Salerno, città nella quale dimorò in prevalenza, come evidente dal suo stesso epistolario (cf. Tasso [ed. Rasi] 2002, ad indices). Il rapporto di fedeltà col Sanseverino fu strettissimo, e proseguì fino al 1556, anche dopo, dunque, la cacciata di questo dal regno per i noti conflitti con Pedro de Toledo. Frequentando l'ambiente nobiliare napoletano, Bernardo prese in moglie, circa nel 1536, Porzia de' Rossi, dalla quale nel 1537 ebbe la primogenita Cornelia. Nel 1542 fissò assieme alla famiglia la sua residenza a Sorrento. La scelta di questa città, sede ideale per una vita più ritirata, si dovette principalmente al fatto che la sorella di Porzia, Ippolita, aveva sposato il nobile sorrentino Onofrio Curiale (o Correale) conte di Terranova. A Sorrento nel 1542 gli nacque un figlio, che chiamò Torquato, e che tuttavia morì pochi giorni dopo la nascita. Sempre a Sorrento, l'undici marzo del 1544, mentre Bernardo si trova nel Monferrato al seguito di Ferrante Sanseverino, nacque il suo terzogenito Torquato. La parentesi sorrentina della vita di Bernardo finì proprio nel 1544, in quanto il suo ruolo gli imponeva una maggiore vicinanza al principe, e dunque a soggiornare tra Napoli e Salerno. Dopo che il Sanseverino cadde in disgrazia in seguito alla rivolta napoletana del 1547 contro Pedro de Toledo, e dopo che nel marzo del 1552 furono confiscati tutti i beni del Principe e dei suoi fedelissimi, Bernardo, a sua volta colpito dalla confisca, intraprese una vita di spostamenti di corte in corte, chiudendo la sua lunga esperienza nel regno di Napoli. Il figlio Torquato lo raggiunse dopo poco, mentre Cornelia restò con la madre e, in seguito, dopo aver contratto nozze con il sorrentino Marzio Sersale, si spostò a Sorrento. Porzia restò a Napoli e morì il 13 febbraio del 1556, forse avvelenata dai fratelli. Bernardo (e poi Torquato) cercarono a lungo e in vano di recuperare i beni della moglie nel Regno. Nel 1556 terminò anche il rapporto col Sanseverino. Dopo alterne vicende Bernardo trovò spazio alla corte mantovana dei Gonzaga a partire dal 1563. Nel febbraio del 1569 fu nominato governatore di Ostiglia, dove morì nel dicembre dello stesso anno. | |
Legami con altre persone o famiglie | Gabriello de' Tassi (padre), Porzia de' Rossi (moglie), Cornelia, Torquato (figli), Ippolita de' Rossi (cognata), Onofrio Correale di Terranova (cognato), Marzio Sersale (genero). Guido Rangone, Renata di Francia, Ferrante Sanseverino principe di Salerno, Guglielmo Gonzaga. | |
Committenza/Produzione di opere letterarie | L'epistolario di Bernardo Tasso è stato pubblicato in edizione anastatica con ampia introduzione e note di commento in Tasso (ed. Rasi) 2002 e in Tasso (ed. Chemello) 2002. Cf. anche Tasso (ed. Lovito) 2010. Le Rime sono edite in Tasso (ed. Chiodo, Martignone) 1995, al quale si rimanda anche per l'intricata vicenda editoriale ad opera dell'autore stesso. Il Floridante, che fu concluso e pubblicato dal figlio Torquato, è edito in Tasso (ed. Corsano) 2006. L'opera più nota del Tasso, l'Amadigi, fu pubblicata in vita dall'autore (Tasso 1560) e più volte ristampata, benché ad oggi manchi un'edizione moderna e per leggerla si debba ricorrere alle edizioni del 1755 e del 1836-1837.. | |
Committenza/Produzione di edifici e opere d'arte | ||
Collezioni di opere d'arte antica e moderna | ||
Monumenti funebri o celebrativi | ||
Fonti iconografiche | Probabile ritratto di Bernardo Tasso alla Pinacoteca di Brescia, comunemente attribuito ad Alessandro Bonvicino detto il Moretto. | |
Fonti manoscritte | ||
Bibliografia | Martgnone 1995: "Biografia", in Tasso (ed. Chiodo, Martignone) 1995, 409-415.
Tasso 1560: L’Amadigi del s. Bernardo Tasso, in Vinegia, appresso Gabriel Giolito De’ Ferrari, 1560.
Tasso 1755: L'Amadigi di M. Bernardo Tasso, colla vita dell'autore e varie illustrazioni dell'opera, Bergamo, Pietro Lancillotti, 1755.
Tasso 1836-1837: L’Amadigi di Bernardo Tasso, 8 voll., Venezia 1836-1837.
Tasso (ed. Chiodo, Martignone) 1995: Bernardo Tasso, Rime, 2 voll., a cura di Domenico Chodo (vol. 1), Vercingetorige Martignone (vol. 2), Torino 1995.
Tasso (ed. Chemello) 2002: Bernardo Tasso, Lettere-Secondo volume (Ristampa anastatica dell'ed. Giolito 1560) a cura di Adriana Chemello, Ferrara 2002.
Tasso (ed. Rasi) 2002: Bernardo Tasso, Lettere-Primo volume (Ristampa anastatica dell'ed. Giglio 1559) a cura di Donatella Rasi, Ferrara 2002.
Tasso (ed. Corsano) 2006: Bernardo Tasso, Torquato Tasso, Floridante, edizione critica a cura di Vittorio Corsano, Alessandria 2006.
Tasso (ed. Lovito) 2010: Bernardo Tasso , Lettere scelte , a cura di Giovanni Lovito; introduzione di Alberto Granese, Pozzuoli 2010.
Williamson 1995 (1951): Edward Williamson, Bernardo Tasso, Roma 1995 (ed. ingl. 1951) | |
Link esterni | ||
Schedatore | Lorenzo Miletti | |
Data di compilazione | 23/11/2016 18:30:52 | |
Data ultima revisione | 25/11/2016 19:23:01 | |
Per citare questa scheda | http://db.histantartsi.eu/web/rest/Famiglie e Persone/302 |