NomeArenis, Francesco de
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Titoli

Priore di San Nicola di Bari (1471/1472-1484). Giustiziere/viceré di Terra di Bari e Terra d’Otranto (1472-1484). Arcivescovo di Brindisi-Oria (1477-1483).

Data e luogo di nascita

Ignota (nel primo quarto del XV secolo)

Data e luogo di morte

6 aprile 1484, Bari

Città

Bari, Brindisi, Barletta, Bitonto, Giovinazzo

Cenni biografici

Di origine probabilmente spagnola, come lascia pensare l’iscrizione sul prospetto del Palazzo di Giustizia di Barletta, conservataci dal De Leon nella sua storia di quella città, nella quale viene detto “Hispanus” (Cioffari 1982, 99-100). Anche se alcuni hanno espresso maggiore favore per la tesi della provenienza portoghese (Della Monaca 1674, rist. an. 1967, 541). Giunse nel Regno a seguito di Alfonso il Magnanimo, distinguendosi nel campo militare. Abbandonò poi quella carriera per prendere i voti, attorno al 1460. Il primo grande incarico che ebbe in area pugliese fu il priorato di San Nicola di Bari, ottenuto in una data compresa tra il 22 ottobre 1471 e il 28 agosto 1472, come testimoniato dalle pergamene della basilica (Cioffari 1982, 101).
In questo ruolo dovette immediatamente fare mostra della propria personalità e delle proprie capacità, risolvendo il problema delle riscossioni dei censi e dei diritti feudali su Rutigliano e Sannicandro e allargando poi tale iniziativa a tutte le terre di San Nicola. Dovette inoltre risolvere anche le tensioni con la chiesa cattedrale, in particolare con il nuovo arcivescovo Antonio Aiello, nominato proprio nel 1472. E quando Francesco divenne arcivescovo di Brindisi-Oria (1477-1483), il contrasto si accentuò. Le discordie principali vertevano sulle competenze dell’una e dell’altra chiesa, sui confini di alcune terre appartenenti all’una o all’altra. Ma fondamentalmente era il prestigio in gioco. Giovanni d’Aragona, figlio del re, fece da arbitro e il 30 dicembre del 1478 venne sottoscritta una convenzione sui punti controversi favorevole alla basilica (ABN, LP, 388-394). Le tensioni, infatti, non si placarono, ma sopraggiunse la guerra d’Otranto a mettere in secondo piano i dissidi.
Contemporaneamente alla nomina quale priore di San Nicola, Francesco ebbe dal re anche quella di giustiziere di Terra di Bari e di Terra d’Otranto, come si deduce dalla commissione della costruzione del Palazzo di Giustizia a Barletta, a spese del regio fisco, nel 1473 (Loffredo 1893, II, 137). Svolgendo tale mansione fu protagonista della riforma degli statuti barlettani, risalente allo stesso anno. Compilò poi il primo statuto della città di Molfetta, nel 1474. Partecipò, inoltre, anche alla riforma delle norme statutarie di Bitonto e Giovinazzo, ancora tra 1474 e 1475. Di fatto il ruolo svolto era a tutti gli effetti quello di un viceré (Cioffari 1982, 110-112).
Quando dunque nel luglio del 1480 la flotta turca giunse dinanzi ad Otranto, il de Arenis figurava come la massima carica presente in quell’area in quel momento e fu costretto a imbracciare nuovamente le armi abbandonate da tempo. Con un migliaio di uomini si portò a Scorrano, poco distante da Otranto stessa, ma fu costretto ad occuparsi più della difesa che del contrattacco, in attesa della venuta delle truppe regie guidate dal duca di Calabria Alfonso d'Aragona, che si trovava in Toscana. Ferrante, nel frattempo, si decise ad inviare in supporto del de Arenis un esercito comandato da Giulio Antonio Acquaviva, conte di Conversano. Nel mese di febbraio l’Acquaviva morì in battaglia, mentre sette mesi più tardi i turchi si ritirarono per la morte di Maometto II. Il de Arenis tornò ad occuparsi delle questioni religiose (Cioffari 1982, 114-120).
Di nuovo a Bari egli dovette affrontare una ulteriore controversia con l’arcivescovo Antonio Aiello. In sostanza a far riaccendere i contrasti fu il reclutamento, tra i vari chierici che Francesco inserì ex novo all’interno del personale ecclesiastico della basilica di San Nicola, di Antonio Palella di Sannicandro. Si trattava, però, di un chierico del territorio della diocesi barese e l’Aiello protestò. Ne scaturì un forte contrasto e l’arcivescovo scomunicò addirittura il Palella, nel 1482 (ABN, Bari, III, 10 e 84), lanciando l’interdetto anche sulla stessa Sannicandro e sulle sue autorità principali: il capitano Maccario de Perillo e il sindaco Nicola Matiniello. Si innalzarono reclami da ambo le parti presso il cardinale Giovanni d’Aragona stanziato nel castello di Oria, il quale in data 6 luglio 1482, tramite lettera, sostenne l’Aiello, specificando che si trattasse di soluzioni volte ad evitare innovazioni (ABN, Bari, III, 22).
Dal giorno seguente l’arcivescovo di Bari attuò il suo piano di sottomissione di San Nicola, attraverso l’uso della forza, con l’ausilio di Guido Aiello, suo figlio, dedito alle armi. Il de Arenis cercò ancora di coinvolgere il cardinale d’Aragona, in suo aiuto. Finalmente, nel gennaio del 1483, intervenne direttamente re Ferrante ordinando all’arcivescovo di Bari di liberare Antonio Palella, fatto prigioniero da Guido Aiello. Eppure il padre di quest’ultimo non pose fine alle ostilità nei confronti di San Nicola fino alla sentenza arbitrale del 6 giugno del 1483, emessa dal cardinale d’Aragona, che avrebbe dovuto appianare la controversia. L’arbitrato intendeva rispettare i diritti di entrambe le sedi e per il caso del Palella impose l’annullamento della scomunica, così come l’annullamento dell’interdetto contro la città di Sannicandro (ABN, PA, F6).
Ancora una volta, tuttavia, l’arcivescovo di Bari non rispettò la sentenza e un mese dopo lanciò nuovamente l’interdetto al capitolo e all’università di Sannicandro. Le ostilità perdurarono e il 12 febbraio del 1484 re Ferrante esortò le parti ad evitare turbamenti durante le fiere di San Nicola (ABN, PA, F8). Francesco de Arenis morì poco tempo dopo, all’inizio del successivo mese di aprile. Egli, comunque, aveva saputo ridare prestigio alla basilica e al suo priorato, che per suo merito si era rialzata dalla grave crisi economica in cui era caduta nel corso dei decenni precedenti (Cioffari 1982, 128).

Legami con altre persone o famiglie

Fortissimo fu il legame con gli aragonesi: dapprima Alfonso il Magnanimo, al seguito del quale probabilmente giunse nel Regno; poi con Ferrante I, che lo elevò a tutte le cariche da lui ottenute, ovvero il priorato di San Nicola di Bari, il vicereame su Terra di Bari e Terra d’Otranto e l’arcivescovato di Brindisi-Oria.

Committenza/Produzione di opere letterarie
Committenza/Produzione di edifici e opere d'arte

Quando Francesco de Arenis ottenne dal re anche la carica di giustiziere di Terra di Bari e di Terra d’Otranto, una sorta di viceré a tutti gli effetti, commissionò la costruzione del Palazzo di Giustiziaa Barletta, a spese del regio fisco, nel 1473, come testimoniava un'iscrizione oggi perduta:

"FRANCISCUS DE HARENA / HISPANUS / VIR LITTERIS ET RERUM GESTARUM GLORIA INSIGNIS / PRAETORIUM EXTRUIT EX RESIDUIS VECTIGALIUM / CUM GERERET IN HAC URBE PRAETURAM / REGNANTE FERDINANDO INCLITO NEAPOLITANO REGE / A. GEN. SAL. 1473" (Vista 1900-1904, III, 4; Loffredo 1893, II, 137).

Collezioni di opere d'arte antica e moderna
Monumenti funebri o celebrativi
Fonti iconografiche
Fonti manoscritte

ABN, LP: Archivio della Basilica di San Nicola, Librone dei Privilegi, 388-394

ABN, Bari: Archivio della Basilica di San Nicola, Bari, III, 10, 22, 84

ABN, PA: Archivio della Basilica di San Nicola, Periodo Aragonese, F6, F8

Bibliografia

Cioffari 1982: Gerardo Cioffari, “Francesco de Arenis priore di S. Nicola di Bari e arcivescovo di Brindisi”, Brundisii Res, 1982, 99-128.

 

Della Monaca 1674: Andrea Della Monaca, Memoria historica dell’antichissima e fedelissima Città di Brindisi, Lecce 1674, 541.

 

Loffredo 1893: Sabino Loffredo, Storia della città di Barletta. Con corredo di documenti. Libri tre, 2 voll., Trani 1893, II, 137.

 

Vista 1900-1904: Francesco S. Vista, Note storiche sulla città di Barletta, 4 voll., Trani 1900-1904, III, 3-17.

Link esterni
SchedatoreFederico Lattanzio
Data di compilazione02/06/2016 17:24:20
Data ultima revisione18/02/2017 13:17:23
Per citare questa schedahttp://db.histantartsi.eu/web/rest/Famiglie e Persone/288