NomeManglabeto, famiglia
Altri nomi

Magalabeto, Mangalabeto, Magliabeti

Titoli

Procurator di Giovanni Antonio Orsini del Balzo (Jachetto Manglabeto).

Data e luogo di nascita
Data e luogo di morte
Città

Gallipoli

Cenni biografici

L’abate di San Salvatore di Gallipoli, Francesco Camaldari, vissuto a cavallo tra XV e XVI secolo, nella sua Istoria de’ successi del suo tempo elencava le famiglie più rilevanti e più antiche locali, inserendovi quella dei Manglabeto (Liaci 1945, 186).
La figura di maggior spicco fu senz’altro quella di Jachetto, che nel corso del Quattrocento ascese ad una posizione di fortissima preminenza non soltanto a livello sociale, ma anche in ambito più prettamente politico, diventando procurator di Giovanni Antonio Orsini del Balzo.
Nel Cinquecento, comunque, la famiglia era ancora pienamente in auge. Ebbe di certo due sindaci di Gallipoli, ovvero Francesco nel 1508 (Liaci 1945, 186) e Troiano tra 1576 e 1579 (Natali 2007, 172). Dell’importanza di questa casata nella città salentina è testimonianza un atto battesimale del 1552, nel quale si registra il sacramento del figlio del nobile Fabrizio de Leonibus, al quale era presente in qualità di padrino Massenzio Manglabeto, definito nobile (Liaci 1945, 187). Come pure padrino fu più volte Antonello Manglabeto, ad esempio in due occasioni nel 1597, l’una ad aprile e l’altra ad ottobre (Liaci 1945, 188).
Ancora nel Cinquecento è possibile riscontrare attraverso la descrizione della visita pastorale del vescovo Pellegro Cibo, purtroppo trafugata e risalente al 1567 (Natali 2007, 150), che questa famiglia tenesse lo ius patronatus della cappella civica intitolata a S. Stefano, la quale tuttavia al tempo della suddetta visita si trovava in pessime condizioni «pro tormentis eneis fundendis tempore belli turcarum» (Liaci 1945, 188).
A partire dal XVII secolo, infine, iniziano a scarseggiare le notizie sui Manglabeto, segno evidente di una loro graduale estinzione.

Legami con altre persone o famiglie

Jachetto Manglabeto ebbe legami importanti con i seguenti personaggi: Maria d’Enghien, Giovanni Antonio Orsini, Aurelio Simmaco de Iacobutiis e Alfonso d’Aragona.

Committenza/Produzione di opere letterarie

Jachetto Manglabeto commissionò il volgarizzamento della Batracomiomachia e quello del VI libro dell'Eneide ad opera del poeta abruzzese Aurelio Simmaco de Iacobutiis da Tossicia (ms Paris, BNF, Ital 1097).

Committenza/Produzione di edifici e opere d'arte
Collezioni di opere d'arte antica e moderna
Monumenti funebri o celebrativi
Fonti iconografiche
Fonti manoscritte

Parigi, BNF, Ital. 1097

Bibliografia

Liaci 1943: V. Liaci, “Della patria di Jachetto Mangalabeto”, Rinascenza Salentina, n.s., XI, 3, XXI, 1943, 186-189.

Luciani 1982: Broglio Tartaglia, Gaspare, Cronaca malatestiana del secolo XV (dalla Cronaca universale), a cura di Antonio G. Luciani, Rimini, Ghigi, 1982.

Natali 2007: Federico Natali, Gallipoli nel Regno di Napoli: dai Normanni all’Unità d’Italia, vol. 1, Galatina, 2007, 150 e 172

Link esterni
SchedatoreFederico Lattanzio
Data di compilazione02/06/2016 17:06:37
Data ultima revisione02/06/2016 17:06:37
Per citare questa schedahttp://db.histantartsi.eu/web/rest/Famiglie e Persone/286