NomeCateniano, famiglia
Altri nomi
Titoli

Sindaci di Brindisi (Lucio, 1551-1552 e 1555-1556).

Data e luogo di nascita
Data e luogo di morte
Città

Brindisi

Cenni biografici

Si tratta di una nobile famiglia brindisina originaria di Mesagne. I Cateniano, a quei tempi, possedevano i feudi di Casivetere, Erchie, Felline e Parietoalto. Avevano in passato intessuto una rete di relazioni importanti con i Templari e i Gerosolimitani e abitavano nei pressi della chiesa di San Giovanni dei Greci. Nacque a Brindisi, in pieno periodo aragonese, nella parte finale degli anni Sessanta del Quattrocento, Niccolò de Cateniano. Costui compì i primi studi tra la sua città, Nardò e Otranto, dove venne avviato all’interesse per i classici greci e latini. Si spostò poi a Padova per studiare medicina, conseguendo il titolo nel 1492 (Jacovelli 1979, 60-61).
Egli tornò a Brindisi nel 1498. Nel 1517 era ad Ostuni, incaricato della condotta medica cittadina. Era divenuto dottore di tale fama che proprio in quel luogo venne raggiunto dalla richiesta di Isabella d’Aragona, duchessa di Bari e Milano, di seguire la figlia Bona Sforza in occasione del matrimonio con il re di Polonia Sigismondo Jagellone, celebrato a Napoli il 6 dicembre di quell’anno. Niccolò non voleva affrontare il viaggio in Polonia, dove Bona avrebbe risieduto, ma non poteva rifiutarsi e lasciò in patria la moglie incinta e i quattro figli Diomede, Marco, Lucio ed Elisabetta. Tornò nel 1520, per portare a Isabella la notizia della nascita del primogenito di Bona, Sigismondo Augusto (Jacovelli 1979, 62-65).
Niccolò visse gli ultimi suoi anni di nuovo a Brindisi, dedicandosi anche alle lettere e all’agiografia, componendo gli Acta Sanctorum Brundisinorum, in nessun modo pervenutici, e spegnendosi entro il 1535, anno della laurea padovana in medicina del figlio Lucio, data nella quale risultava già morto (Mongelli , 242). Lucio, rispetto agli altri membri della casata, fu maggiormente coinvolto nella vita politica, ricoprendo il ruolo di sindaco cittadino tra 1551 e 1552 e anche tra 1555 e 1556 (Cagnes-Scalese 1978, 6). Sposò Laura Cortese, di altra nobile e ricca famiglia. Da lei ebbe Argenzia, che andò in moglie a Marco Antonio Fornari, una famiglia di origine genovese tra le più eminenti. Da questa ulteriore unione nacque un altro Lucio, il quale divenne vescovo di Brindisi agli inizi del secolo XVII (Della Monaca 1674, rist. an. 1967, 602).
Anche Diomede, altro figlio di Niccolò, fu medico come il fratello e il padre, di altrettanta fama. Conseguì il titolo sempre a Padova, nel 1528. Esercitò soprattutto nella città brindisina, esattamente come Lucio. Diomede, tuttavia, fu pure teologo e filosofo. Probabilmente all’università in cui aveva studiato poté frequentare il conterraneo Marco Antonio Zimara, detto l’Otrantino, filosofo, medico e astrologo, e l’altro conterraneo Marco Tafuri, anch’egli astrologo. Lo stesso Diomede, infine, compariva nel 1558, in qualità di testimone e di amministratore della città, nell’atto notarile di fondazione del nuovo ospedale civile brindisino, affidato alla confraternita del Sacramento sotto il titolo di San Teodoro (Jacovelli 1979, 68).
Un figlio di Diomede, Domenico, proseguì le fortune della famiglia nel campo della medicina. Si laureò nel 1568 presso lo stesso Studium dove il padre, lo zio e il nonno avevano studiato (Jacovelli 1979, 67).

Legami con altre persone o famiglie

Famiglia Cortese, in quanto Lucio Cateniano sposò Laura Cortese. Famiglia Fornari, in quanto Argenzia Cateniano sposò Marco Antonio Fornari. Importanti, poi, i legami professionali tra Niccolò Cateniano e Isabella d’Aragona e Bona Sforza.

Committenza/Produzione di opere letterarie

Niccolò, nel corso dei suoi ultimi anni di vita a Brindisi, si dedicò alle lettere e all’agiografia, componendo gli Acta Sanctorum Brundisinorum che tuttavia non ci sono pervenuti.

Committenza/Produzione di edifici e opere d'arte

Portico dei Cateniano

Collezioni di opere d'arte antica e moderna
Monumenti funebri o celebrativi
Fonti iconografiche
Fonti manoscritte

Casmiro 1567: G. B. Casmiro, Epistola apologetica Jo. Baptistae Casimirij ad Q. Marium Corradum. Diplomata ac privilegia summorum pontificum regum ac imperato rum plurima. Index copiosissimus eourm quae in Epistola continetur, ms. D/9 Biblioteca De Leo, Brindisi, 1567, 221, in nota

Bibliografia

Cagnes, Scalese 1978: Cronaca dei Sindaci di Brindisi (1529-1787), a cura di P. Cagnes, N. Scalese, Brindisi, 1978.

 

Camassa 1909: P. Camassa, Brindisini illustri, Brindisi, 1909, 72.

 

Della Monaca 1674: Andrea Della Monaca, Memoria historica dell’antichissima e fedelissima Città di Brindisi, Lecce 1674.

 

Foscarini 1903: A. Foscarini, Armerista e notiziario delle famiglie nobili, notabili e feudatarie di Terra d’Otranto, Lecce, 1903.

 

Jacovelli 1979: G. Jacovelli, “Una famiglia di medici brindisini nel ‘500”, Brundisii Res, 1979, 53-74.

 

Massa 1904: T. Massa, “Pugliesi dell’Ateneo Padovano”, Rassegna pugliese, XXI, 1904.

 

Mongelli 1981: N. Mongelli, “Jacopo Ferdinando barese a Cracovia, medico di Bona e Sigismondo, e il suo ‘Tractatus’ (1543)”, Archivio Storico Pugliese, XXXIV, 1981, 242.

 

Terribile 1903: B. Terribile, “Studenti e professori di Terra d’Otranto nell’Università di Padova”, Rivista storica salentina, I, 1903, 206-207.

Link esterni
SchedatoreFederico Lattanzio
Data di compilazione17/05/2016 16:37:10
Data ultima revisione19/02/2017 23:39:44
Per citare questa schedahttp://db.histantartsi.eu/web/rest/Famiglie e Persone/278