NomeMaramonte, famiglia
Altri nomi
Titoli

Baroni, cavalieri.

Data e luogo di nascita
Data e luogo di morte
Città

Lecce

Botrugno

Cenni biografici

Nobilissima ed illustre la definiva don Giuseppe Reccho, aggiungendo anche l’aggettivo antichissima (Reccho 1717, 87). La famiglia Maramonte, infatti, dal periodo normanno sino ai primi tempi dell’età moderna è stata tra le famiglie protagoniste delle vicende di Terra d’Otranto. Cavalieri prima, signori feudali poi, “famigli” di sovrani, baroni e ricchi proprietari in seguito; queste le caratteristiche di una casata che non lesinò gesta di alto valore eroico e ingegnose strategie matrimoniali con l’obiettivo di consolidare la propria posizione sociale ed economica. Tutto questo fino sino alla prima metà del Seicento, quando la stagnazione economica e la peste contribuirono al declino di molte famiglie feudali il cui prestigio non era più legato al valore militare bensì al potere economico.
I Maramonte conservarono ininterrottamente il possesso di Botrugno dal XIII secolo sino alla metà del XVII. Ma anche altri furono i castelli tenuti a lungo da essi. Margherita Maramonte, ad esempio, a cavallo tra la fine del Duecento e l’inizio del Trecento, era già erede di Andrano, Castiglione, Puzzano, Soranello, Orsella e Castromanno de’ Greci (Reccho 1717, 88).

La famiglia rappresentò senz’altro una delle principali del baronato leccese e di tutta Terra d’Otranto basso-medievale; possedeva alcuni trappeti in città, ovvero frantoi sotterranei adibiti alla produzione dell’olio d’oliva (Massaro 1993, 306).
Non mancarono tra i suoi esponenti illustri condottieri, come Stefano, forse figlio del barone Giacomo, che nel 1498 fu capitano dei fanti in Lombardia, e Raffaele, al quale nel 1564 fu innalzato il sarcofago che ancora oggi si può osservare nella chiesa del convento francescano di Botrugno. A Tarquinio, fratello di Raffaele, si deve la costruzione del convento stesso, un’iniziativa verso la quale fu sollecitato dall’affetto che lo legava ai religiosi francescani, ma più ancora, forse, dal desiderio di dare degna sepoltura al fratello.
Nella prima metà del Seicento, dominata dalla figura del barone Giovanni Tommaso, figlio di Tarquinio, l’epoca dei Maramonte iniziò ad avviarsi verso il declino. Nel 1605 il barone, prima di sposarsi con Beatrice de Vargas, aveva ricevuto in eredità dal padre, oltre al casale di Botrugno, anche la terra di Scorrano. Nello stesso periodo apparve sempre più numerosa la presenza di altre nobili famiglie a Botrugno, da quella di Fabio Cecinello, marito di Francesca Antonia Maramonte, a quella di Carlo Capece e Giulia Maramonte. Nel 1636 un dramma coniugale sconvolse la situazione. Francesco scoprì il tradimento della moglie, uccidendo ad archibugiate l'amante Andrea Cecinello e ferendo la donna. Da allora tra le due casate scoppiò un duro scontro, che si concluse con l’arresto di don Francesco. Pochi anni dopo i Maramonte decidevano di vendere il casale. Risale al gennaio del 1651 la concessione del regio assenso per tale transazione (Brindisi, Biblioteca pubblica arcivescovile De Leo, ms. E/3, 1780-1820, 21-22).

Legami con altre persone o famiglie

Margherita Maramonte sposò all’inizio del Trecento Ricciardo Caracciolo detto Ugoth, una sorella del quale fu madre di papa Bonifacio IX.

Nel Seicento Francesca Antonia Maramonte fu sposa di Fabio Cecinello, mentre Francesco Maramonte fu marito di Giovanna Castriota.

Committenza/Produzione di opere letterarie
Committenza/Produzione di edifici e opere d'arte

Palazzo Dell'Antoglietta-Maramonte in Lecce.

Nel 1524 edificazione della chiesa di Santa Maria degli Angeli a Lecce da parte e Giovannella Maremonti, vedova di Bindaccio Bernarndo Peruzzi, e donazione ai minimi di san Francesco di Paola.

Collezioni di opere d'arte antica e moderna
Monumenti funebri o celebrativi

A Raffaele Maramonte fu innalzato un sarcofago all’interno della chiesa del convento francescano di Botrugno, nel 1564.

Fonti iconografiche
Fonti manoscritte

Brindisi, Biblioteca pubblica arcivescovile De Leo, ms. E/3, 1780-1820, 21-22.

Bibliografia

Massaro 1993: Carmela Massaro, “Territorio, società e potere”, in Storia di Lecce. Dai bizantini agli aragonesi, a cura di Benedetto Vetere, Roma-Bari 1993, 298, 306.

 

Papa 2013: Vito Papa, I Maramonte di Terra d’Otranto: cavalieri, baroni, conti, Galatina 2013.

 

Reccho 1717: Giuseppe Reccho, Notizie di famiglie nobili ed illustri della città e Regno di Napoli, Napoli 1717, 87-88.

Link esterni
SchedatoreFederico Lattanzio
Data di compilazione02/05/2016 14:41:10
Data ultima revisione28/02/2017 20:21:23
Per citare questa schedahttp://db.histantartsi.eu/web/rest/Famiglie e Persone/269