NomeOrsini del Balzo, famiglia
Altri nomi
Titoli

Principi di Taranto, conti di Lecce, principi di Altamura, duchi di Bari, conti di Soleto, conti di Nola. Signori di Brindisi, Molfetta, Martina Franca, Altamura, Minervino, Barletta, Gallipoli e Monopoli.

Data e luogo di nascita
Data e luogo di morte
Città

Lecce, Mesagne e Carovigno (dal 1385). Brindisi, Molfetta, Martina Franca, Altamura, Minervino, Barletta, Gallipoli e Monopoli (acquisite poco dopo il 1386; Brindisi, Barletta e Monopoli gli furono tolte da Ladislao nel 1399). Taranto (dal 1399; Matera, Castellaneta, Laterza, Massafra e Gioia del Colle furono distaccate dal principato ad opera di Ladislao proprio nel 1399). Soleto (dal 1399).

Cenni biografici

Questa famiglia si originò dalla linea Orsini dei conti di Nola, ovvero da Roberto conte di Nola, personaggio vissuto nella prima metà del secolo XIV. Roberto sposò Sveva del Balzo, figlia di Ugo gran siniscalco del Regno di Napoli e sorella di Raimondo conte di Soleto. I Del Balzo erano una delle casate più nobili e potenti del Mezzogiorno, imparentata sia con la dinastia angioina sia con quella aragonese. Il figlio di Roberto, Nicola, nato nel 1331, e il figlio di Nicola, Raimondello, nato fra il 1350 e il 1355, diedero avvio all’opera di costruzione di una sorta di stato territoriale in area pugliese.
Raimondello, per via di questo intento entrò in conflitto con re Ladislao, preoccupato sempre più di tale espansionismo. Le tensioni proseguirono anche dopo la morte di Raimondello, nel 1406, sotto la reggenza della vedova Maria d’Enghien. Si arrivò al vero e proprio scontro armato, con quest’ultima appoggiata militarmente da diverse parti. In un primo momento la sorte fu favorevole verso Maria, che sapeva tuttavia di non poter resistere a lungo senza l’intervento di forze veramente rilevanti. Si accordò, infatti, con Luigi II d’Angiò, che nell’estate del 1406 le confermò i possessi nella Puglia, Taranto su tutti, aggiungendo anche quelli che Ladislao aveva tolto a Raimondello, e promise l’invio di truppe al fianco degli Orsini del Balzo. Già nel 1407, però, Maria si ritrovò da sola: una tempesta distrusse le navi inviate da Luigi e Francesco Orsini, altro alleato della donna, si sottomise a Ladislao. Nella primavera di quell’anno il re prese Taranto e sposò Maria, in seguito ad un accordo atto ad evitare la potenziale impasse della situazione (Kiesewetter 2013b, 153-161).
La donna, poco dopo, fu mandata a Napoli con i figli e visse in una sorta di prigionia fino alla morte di Ladislao nel 1414. Giovanni Antonio, uno dei figli di Maria, ereditò ufficialmente i possedimenti del padre solo a partire dal 1420, ma riuscì nell’intento di Raimondello, ovvero di costruire un vero e proprio stato territoriale in area pugliese. Portando senz’altro all’apice della sua potenza e del suo splendore la casata.

Legami con altre persone o famiglie

La famiglia Orsini del Balzo si formò dall’unione della linea Orsini dei conti di Nola, con Roberto, e la casata dei del Balzo del Mezzogiorno, con Sveva.

Altro legame da sottolineare fu quello con i Guglielmo da Sabrano, conte di Ariano e Celano, per il matrimonio tra Nicola Orsini del Balzo e Gorizia di Guglielmo.

Committenza/Produzione di opere letterarie
Committenza/Produzione di edifici e opere d'arte

Giovanni Antonio Orsini, in particolare, legò la sua fama alla committenza. Da ricordare la chiesa di Santo Antonio da Padova a Taranto (1447); il coro della basilica di Santa Caterina d’Alessandria a Galatina; il fortino di Sant’Antonio a Bari. Donò inoltre al Duomo di Bari una grande croce di cristalli di Rocca con all’interno due reliquie della Croce (Beatillo 1637, 170). Nella chiesa di San Nicola volle far fare l’organo grande (ancora visibile all’epoca di Beatillo) e i due archi che corrono nel mezzo della navata centrale.

Collezioni di opere d'arte antica e moderna
Monumenti funebri o celebrativi

Monumento funebre di Giovanni Antonio Orsini, posto dietro l’altare maggiore nella chiesa di Santo Antonio da Padova a Taranto. Nella stessa chiesa da segnalare la statua (perduta) genuflessa e orante.

Fonti iconografiche
Fonti manoscritte
Bibliografia

Allegrezza 1998: Franca Allegrezza, Organizzazione del potere e dinamiche familiari. Gli Orsini dal Duecento agli inizi del Quattrocento, Roma 1998.

 

Carducci, Kiesewetter, Vallone 2005: Giovangualberto Carducci, Andreas Kiesewetter, Giancarlo Vallone, Studi sul Principato di Taranto in età orsiniana, Bari 2005.

 

Kiesewetter 2008: Andreas Kiesewetter, “Maria d’Enghien”, in Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 70, Roma 2008.

 

Kiesewetter 2013a: Andreas Kiesewetter, “Orsini del Balzo, Giovanni Antonio, in Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 79, 2013.

 

Kiesewetter 2013b: Andreas Kiesewetter, “Il principato di Taranto fra Raimondo Orsini del Balzo, Maria d’Enghien e re Ladislao d’Angiò-Durazzo (1399-1407)”, in Un principato territoriale nel Regno di Napoli? Gli Orsini del Balzo  principi di Taranto (1399-1463), Atti del Convegno di studi (Lecce, 20-22 ottobre 2009), a cura di Luciana Petracca, Benedetto Vetere, Roma 2013, 147-161.

 

Litta 1819-1883: Pompeo Litta, Famiglie celebri italiane, 1819-1883, vol. 6, tavv. XI e XII degli Orsini.

 

Morelli 1996: Serena Morelli, “Tra continuità e trasformazioni. Su alcuni aspetti del principato di Taranto alla metà del XV secolo, Società e storia, XIX, 1996, 487-525.

 

Sansovino 1565: Francesco Sansovino, L’historia di casa Orsina, Venezia 1565.

 

Somaini, Vetere 2009: I domini del principe di Taranto in età orsiniana (1399-1463). Geografie e linguaggi politici alla fine del Medioevo, a cura di Francesco Somaini, Benedetto Vetere, Galatina 2009, ad indicem.

 

Toomaspoeg 2013: Kristjan Toomaspoeg, “Orsini del Balzo, Raimondo, in Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 79, Roma 2013.

 

Vetere 2011: Giovanni Antonio Orsini del Balzo. Il principe e la corte alla vigilia della congiura (1463). Il registro 244 della Camera della Sommaria, a cura di Benedetto Vetere, Roma 2011, ad indicem.

 

Vetere 2013: Benedetto Vetere, “Giovanni Antonio Orsini del Balzo. Un principe e una corte del Quattrocento meridionale, in Un principato territoriale nel Regno di Napoli? Gli Orsini del Balzo  principi di Taranto (1399-1463), Atti del Convegno di studi (Lecce, 20-22 ottobre 2009), a cura di Luciana Petracca, Benedetto Vetere, Roma 2013, 3-85.

Link esterni
SchedatoreFederico Lattanzio
Data di compilazione29/04/2016 18:15:06
Data ultima revisione19/02/2017 17:35:53
Per citare questa schedahttp://db.histantartsi.eu/web/rest/Famiglie e Persone/259