NomeGonzaga di Guastalla, famiglia
Altri nomi
Titoli

In relazione al solo Ferrante Gonzaga: Capitano generale dei cavalleggeri nel regno di Napoli (1528, 1529); governatore dell’enclave papale di Benevento; viceré di Sicilia (1535-1546); capitano generale in Italia; governatore di Milano (1546-1555); Gran giustiziere nel regno di Napoli; cavaliere del Toson d’oro (1531); conte di Guastalla (1539); principe di Molfetta, signore di Giovinazzo, duca di Ariano e di Campobasso. 

Data e luogo di nascita
Data e luogo di morte
Città

Giovinazzo, Guastalla, Molfetta, Campobasso

Cenni biografici

Il ramo dei Gonzaga di Guastalla ha come capostipite Ferrante, nato dall’unione tra Francesco II Gonzaga e Isabella d’Este. Nel 1539 acquisì il titolo di conte di Guastalla ma già in precedenza aveva collezionato rilevanti cariche, da quelle militari (capitano generale dei cavalleggeri nel regno di Napoli e capitano generale in Italia) a quelle politiche (viceré di Sicilia), ed era già duca Ariano, di Campobasso, principe di Molfetta e signore di Giovinazzo. Queste ultime tre città le aveva ottenute attraverso il matrimonio con Isabella di Capua, che gliele portò in dote. Più avanti, poi, Ferrante acquistò anche San Severino e il suo contado, nella provincia di Principato Citra.
Alla sua morte, nel 1557, egli era ormai dominus di un agglomerato di terre nel Mezzogiorno che contava oltre 8900 fuochi. Al primogenito Cesare (1557-1575) andò tutta l’eredità, tranne San Severino e Cercemaggiore che il padre aveva assegnato rispettivamente al terzogenito Andrea e al quartogenito Ottavio. Il secondogenito Francesco sarebbe divenuto cardinale. Le intenzioni di Isabella tuttavia, raccolte nelle sue disposizioni testamentarie, erano quelle di creare una seconda e una terza linea Gonzaga-Guastalla. Ottavio, però, si disfece presto di Cercemaggiore, mentre la morte senza eredi di Andrea riportò tutta l’eredità di Ferrante nelle mani del nipote Ferrante II (1575-1630). Seguì il brevissimo regno di Cesare II (1630-1632, poi quello di Ferrante III (1632-1678).
Per quanto riguarda in particolare il rapporto con la città di Giovinazzo, molto interessanti furono gli interventi che i Gonzaga attuarono per il miglioramento della situazione interna cittadina, turbata dai costanti contrasti tra nobili e popolari (così come altre città anch’esse possedute dai Gonzaga, ad esempio Molfetta), avviatisi nel Trecento e mai sopiti del tutto. Ferrante II si rese conto della necessità di una riforma degli statuti, compito che affidò al vescovo Luciano de Rossi nel 1584.

Legami con altre persone o famiglie

Famiglia d’Este, in quanto Ferrante era figlio di Isabella. Famiglia di Capua, poiché Ferrante si era sposato con Isabella di Capua.

Committenza/Produzione di opere letterarie
Committenza/Produzione di edifici e opere d'arte
Collezioni di opere d'arte antica e moderna
Monumenti funebri o celebrativi
Fonti iconografiche
Fonti manoscritte
Bibliografia

Daconto 1926: Saverio Daconto, Saggio storico sull’antica città di Giovinazzo, Giovinazzo 1926.

 

Paglia 1738: Ludovico Paglia, Istoria della città di Giovenazzo, Napoli 1738, 280.

 

Rucci 1997: Vincenzo Rucci, I Gonzaga di Guastalla signori di Giovinazzo, 1997.

 

Signorotto 2009: Ferrante Gonzaga: il Mediterraneo, l’Impero, 1507-1557, atti convegno di Guastalla 2007, a cura di Gianvittorio Signorotto, Roma 2009.

 

Spagnoletti 2009: Angelantonio Spagnoletti, “I Gonzaga di Guastalla signori feudali nel regno di Napoli”, in Signorotto 2009, 93-118.

Link esterni
SchedatoreFederico Lattanzio
Data di compilazione10/02/2016 21:38:29
Data ultima revisione20/02/2017 18:42:07
Per citare questa schedahttp://db.histantartsi.eu/web/rest/Famiglie e Persone/250