Nome | Manglabeto, Jachetto | |
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Altri nomi | Iachetto, Jachecto; il nome di famiglia è attestato in diverse varianti (Magalabeto, Mangalabeto, Magliabeti ecc.). Chiamato Grachetta da Broilo Tartaglia (v. sotto). | |
Titoli | Procurator di Giovanni Antonio Orsini. | |
Data e luogo di nascita | Gallipoli, principio del XV secolo. | |
Data e luogo di morte | Taranto, 1459. | |
Città | Gallipoli, Lecce, Taranto, e in generale i centri sotto il dominio di Giovanni Antonio Orsini. | |
Cenni biografici | Di Jachetto non esiste un profilo biografico d'insieme. Uno studio sulla famiglia di provenienza, realizzato attraverso indagini d'archivio, fu condotto da Liaci 1943. Molta documentazione superstite è stata poi raccolta in Paone 1965. La ricostruzione della sua biografia è resa difficile dalla scarsità della documentazione disponibile, nonché dall'esistenza di numerose varianti del nome, che hanno generato una certa dispersione negli studi moderni. La presente scheda, ad esempio, risulta a chi scrive essere la prima in cui il Grachetta menzionato dal cronista Gaspare Broglio Tartaglia viene identificato con Jachetto Maglabeto (v. sotto). La nascita di Jachetto è da collocare entro il primo ventennio del XV secolo. Le fonti concordano nell'affermare che era di una illustre famiglia gallipolitana, e che era dotato di notevole cultura (Broglio Tartaglia gli attribuisce la padronanza di tre lingue, senza specificare quali; è possibile che la terza lingua, oltre evidentemente a italiano e latino, fosse il greco, stando all'area di provenienza). Divenne un uomo di spicco della corte di Maria d'Enghien e successivamente di Giovanni Antonio Orsini, sotto il quale la sua fortuna crebbe enormemente. Nel 1442 acquistò il feudo di Supersano, vicino Lecce. Verso la fine degli anni cinquanta, quando si acuiva l'inimicizia tra l'Orsini e Alfonso I, Jachetto fu inviato a Napoli dal principe per monitorare a corte i movimenti del re. Lì Jachetto passò dalla parte di Alfonso, e iniziò una rischiosa attività di doppio gioco, che culminò in due tentativi di congiura contro il principe di Taranto, entrambi falliti. Fonte rilevante per la biografia di Jachetto è Gaspare Broglio Tartaglia, uomo d'armi al servizio di Sigismondo Malatesta, che nella sua cronaca, solo parzialmente edita (Luciani 1982), chiama Manglabeto con il nome di Grachetta, e ne racconta dettagliatamente i tentativi di eliminare Giovanni Antonio, il secondo dei quali gli sarebbe costato la vita. L'importanza della vicenda di Grachetta nel racconto di Broglio Tartaglia è sottolineata da Abulafia 2010. Broglio Tartaglia racconta che una prima volta egli cercò di convincere il principe a salire su una nave ancorata presso una delle isole Cheradi, poste a chiusura dell'imbocco del Mar Grande di fronte a Taranto. La nave non era governata dal solito equipaggio fedele al principe, ma da un manipolo di congiurati. Insospettitosi e messo sull'avviso da un 'matto' che gli si fa incontro per strada, il principe con una scusa rimanda la partenza, facendo fallire il tentativo di Grachetta. Una seconda volta, Grachetta (che Broglio Tartaglia rappresenta come sodomita) manda il suo cinedo a sedurre il fornaio personale del principe, in modo da poterne avvelenare il pane. Il giovane viene scoperto e sotto tortura rivela il nome di Grachetta. L'Orsini mette in carcere entrambi e successivamente, dopo aver riflettuto a lungo sulla condanna, decide di metterli entrambi a morte. Il giovane viene impiccato, mentre Grachetta viene squartato, e le sue membra portate in giro per il principato perché siano di ammonimento per i traditori (Luciani 1982, 224-231). L'episodio della morte di Jachetto è narrato anche nel De varietate fortunae di Tristano Caracciolo (Caracciolo 1769, 94-95) e dal Di Costanzo (Di Costanzo, 512-513), ma in misura molto meno dettagliata rispetto a Broglio Tartaglia. La morte esemplare di Jachetto è raccontata molto brevemente anche da Francesco del Tuppo a commento di una favola del suo Esopo moralizzato (Del Tuppo 1485). L'episodio è ricostruito e analizzato in Corfiati 2004. | |
Legami con altre persone o famiglie | Maria d'Enghien Aurelio Simmaco de Iacobutiis Alfonso d'Aragona | |
Committenza/Produzione di opere letterarie | Commissionò il volgarizzamento della Batracomiomachia e quello del VI libro dell'Eneide ad opera del poeta abruzzese Aurelio Simmaco de Iacobiti (Iacobucci) da Tossicia (Parigi, Biblioteca Nazionale, ms. Ital. 1097). | |
Committenza/Produzione di edifici e opere d'arte | ||
Collezioni di opere d'arte antica e moderna | ||
Monumenti funebri o celebrativi | ||
Fonti iconografiche | ||
Fonti manoscritte | Parigi, Biblioteca Nazionale, ms. Ital. 1097. | |
Bibliografia | Abulafia 2010: David Abulafia, “Signorial power in Aragonese southern Italy”, in Sociability and its Discontents: Civil Society, Social Capital, and their Alternatives in Late Medieval and Early Modern Europe, a cura di N. Eckstein e N. Terpstra, Turnhout 2009, 173-92.
Antonucci 1943: Giovanni Antonucci, “Curiosità storiche salentine”, Rinascenza Salentina, n.s., XI, 1943, 40-53.
Broglio Tartaglia (ed. Luciani 1982): Gaspare Broglio Tartaglia, Cronaca malatestiana del secolo XV (dalla Cronaca universale), a cura di Antonio G. Luciani, Rimini 1982.
Caracciolo: Tristani Caraccioli Opuscula historica, Neapoli, Gravier, 1769, 88-126 [Tristano Caracciolo, Della varietà della Fortuna, in Id., Opuscoli storici editi ed inediti, a cura di G. Paladino, Bologna, s.d. ma 1934-1935 (RIS2 XXII, 1), 73-105: morte di Jachetto: 83-84].
Corfiati 2004: Claudia Corfiati, “Uno greco chiamato Jacchetto. Esempi di cronaca nell’Esopo di Francesco Del Tuppo”, Critica letteraria, 32, 2004, 745-758.
Del Tuppo 1485: Francesco del Tuppo, Aesopus moralisatus, Napoli 1485.
Di Costanzo: Angelo Di Costanzo, Istoria del Regno di Napoli, in Raccolta di tutti i più rinomati scrittori dell’istoria generale del Regno di Napoli, III, Napoli, Gravier, 1769.
Liaci 1943: Vincenzo Liaci, “Della patria di Jachetto Mangalabeto”, Rinascenza Salentina, n.s., XI, 1943, 186-189.
Mazzoleni 1938: Jole Mazzoleni, “Le Pergamene dell'Archivio della R. Camera della Sommaria e la loro importanza per la storia delle Puglie (1267-1458)”, Japigia, n.s. 9, 1938, 281-306 (in partic. 302).
Paone 1965: Michele Paone, “Uomini del Quattrocento Salentino”, Studi Salentini, 20, 1965, 240-248. | |
Link esterni | Scheda del ms. Ital. 1097 (Biblioteca Nazionale di Parigi) su ADAMaP, a cura di Marco Maggiore. | |
Schedatore | Lorenzo Miletti | |
Data di compilazione | 02/03/2015 20:27:15 | |
Data ultima revisione | 19/02/2017 19:27:57 | |
Per citare questa scheda | http://db.histantartsi.eu/web/rest/Famiglie e Persone/204 |