Nome | Costa, Cesare | |
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Altri nomi | ||
Titoli | arcivescovo di Capua | |
Data e luogo di nascita | Macerata 1530 | |
Data e luogo di morte | Napoli, 2 febbraio 1602 | |
Città | ||
Cenni biografici | Nato a Macerata, si fa oratoriano e diventa in seguito maestro di diritto di Cesare Baronio. Viene consacrato arcivescovo di Capua da Gregorio XIII in seguito alla rinuncia di Niccolò Gaetani cardinale di Sermoneta, e fece l’ingresso ufficiale nella diocesi la domenica delle palme del 1573. Celebrò diversi sinodi diocesani (Granata assicura esistevano gli atti manoscritti nell’archivio), e nel 1587 un sinodo provinciale. Attua una riforma dei monasteri e riconduce sotto la giurisdizione dell'arcivescovo di Capua il monastero di San Giovanni delle Dame Monache. Il 3 ottobre 1575 emana un editto proibendo al clero ogni sorta di gioco (pubblicato in appendice a Granata 1766, II, 161-162). Fu legato apostolico a Venezia per Sisto V per tre anni (Flaminio Corner, Eccl. Ven., tom. IV, p. 318). Muore a Napoli il 2 febbraio 1602, e il suo corpo viene subito imbalsamato e trasferito a Capua per essere sepolto. | |
Legami con altre persone o famiglie | Durante il soggiorno romano è precettore di Cesare Baronio nello studio della legge, come ricordato dallo stesso Baronio (Baronio 1588-1607, tomo x, f. 552). Succede nella cattedra arcivescovile di Capua a Niccolò Gaetani cardinale di Sermoneta. Si adopera per la venuta dei teatini nel 1574, consacrando poi, nel 1578, il cimitero della chiesa di Sant'Eligio loro assegnata. Mantiene un contatto epistolare con Carlo e Federico Borromeo. Intrattiene buoni rapporti con il letterato capuano Giovan Battista Attendolo (Afflitto 1782). Suo successore come arcivescovo di Capua è Roberto Bellarmino. | |
Committenza/Produzione di opere letterarie | Lavora per diversi anni alla commissione incaricata di correggere e pubblicare il Decretum Gratiani. Pubblica un'opera in tre libri di Ambiguitates iuris (Costa 1573). È dedicatario dell’Oratione di Gio. Bat. Attendolo fatta all’eccellenza del s. d. Luigi Caraffa principe di Stigliano, Napoli 1588 Orazione funebre in suo onore pronunciata da Michele Monaco (a stampa in Monaco 1630) Divenuto commendatario dell'abbazia di San Vicenzo al Volturno, nel 1567 ritrova il Chronicon del monaco Giovanni; in un primo momento abbozza il progetto di portarla a compimento, ma ne compila soltanto alcune pagine. La trascrizione del Chronicon, effettuata a Roma su consiglio di Baronio dal 1601 al 1613, fu poi pubblicata a stampa da Muratori nel 1725. | |
Committenza/Produzione di edifici e opere d'arte | Commissiona nel 1595 per il palazzo arcivescovile di Capua un affresco con la veduta di Santa Maria Capua Vetere e l'anfiteatro ricostruito nel suo aspetto antico. Per raccogliere le fonti classiche necessarie alla ricostruzione della topografia antica, Costa fa necessariamente ricorso in primo luogo all'autore antico che più a lungo ha trattato di Capua, e cioè Tito Livio, per il quale, come è stato recentemente dimostrato (Miletti 2014), egli usa l'edizione di Carlo Sigonio (Sigonio 1555). In generale, su tutta l'operazione antiquaria sottesa alla vicenda dell'affresco si veda Miletti 2014. Edifica nella cattedrale la cappella del Sacramento. Edifica un ospizio per anziani, chiamandolo gerontocomio presso il casale di Santa Maria, la cui bolla di conferma del 1597 in Granata 1766, II, pp. 162-163
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Collezioni di opere d'arte antica e moderna | ||
Monumenti funebri o celebrativi | Lapide funebre in cattedrale, commissionata dal successore Roberto Bellarmino: CAESARI COSTA CAP. PRAESVLI / CVIVS SPECTATA VIRTVS IN REGENDA / ECCLESIA ANN. FERE XXX MOERORE / FVNERIS AC OMNIVM CIVIVM LACHRY/MIS INDICATA EST. ROBERTVS / TIT. S. MARIAE IN VIA PRESBYT. / CARD. EIVS SVCCESSOR HOC SEP. POS. / AN. MDCIII. OBIIT PRID. ID. / FEBR. MDCII AETATIS SVAE AN. LXXII. | |
Fonti iconografiche | ||
Fonti manoscritte | Ordini del Seminario di Capua approvati dal molto Illustrissimo e Reverendissimo Monsignore Costa Arcivescovo di detta Città (Roma, Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele II, mss. fondo Gesuitico, ms. 1402) | |
Bibliografia | Afflitto 1782: Eustachio d’Afflitto, “Attendolo Gio. Battista”, in Idem, Memorie degli scrittori del Regno di Napoli, tomo I, in Napoli MDCCLXXXII, nella stamperia Simoniana, 464-470.
Baronio 1588-1607: Cesare Baronio, Annales ecclesiastici a Christo nato ad annum 1198, 12 voll., Roma 1588-1607.
Cappelletti 1866: Giuseppe Cappelletti, “Capua”, in Idem, Chiese d’Italia, tomo 20, Venezia 1866, 4-116.
Costa 1573: Variarum ambiguitatum iuris libri tres, auctore Caesare Costa I.C. Maceratense, Campanorum archiep., Neapoli, apud Horatium Salvianum, 1573. Dovere 1989: Ugo Dovere, "La Chiesa di Capua alla fine del '500. In margine alle relationes ad limina dell'arcivescovo Cesare Costa (1572-1602)", in A. Ianniello (a cura di), Studi in onore di Mons. Luigi Diligenza, Aversa 1989, pp. 120-sgg Federici 1939: Vincenzo Federici, “Ricerche per l'ediz. del Chronicon Vulturnense del monaco Giovanni”, Bullettino dell'Istituto storico italiano per il Medio Evo, 53, 1939, 147-207. Foglietti 1900: Raffaele Foglietti, Cesare Costa, arcivescovo di Capua, Macerata 1900.
Granata 1766: Francesco Granata, Storia sacra della chiesa metropolitana città di Capua, 2 voll., in Napoli, nella stamperia Simoniana, 1766.
Lenzo in c.s.: Fulvio Lenzo, "Mario Cartaro e il perduto affresco della Capua Vetus di Cesare Costa (1595)", in Mitteilungen des Kunsthistorischen Instituts in Florenz, in corso di stampa.
Miletti 2014: Lorenzo Miletti, “Sulla fortuna di Livio nel Cinquecento. Le domus dei nobili capuani nella veduta di Capua vetus di Cesare Costa”, Bollettino di Studi Latini, 44.1, 2014, 107-126.
Monaco 1630: Michele Monaco, Sanctuarium Capuanum, opus in quo sacrae res Capuae et per occasionem plura, tam ad diuersas ciuitates regni pertinentia, quam per se curiosa continentur. Collectore Michaele Monacho, Napoli 1630.
Stumpo 1984: Enrico Stumpo, “Costa Cesare”, a.v., in Dizionario Biografico degli Italiani, vol. XXX, Roma 1984
Pezzella 2009: Franco Pezzella, Santolo Cirillo pittore grumese del ‘700, Frattamaggiore 2009.
Marcora 1980: Carlo Marcora, "Relazione epistolare dell’arcivescovo di Capua, Cesare Costa coi Borromei", in Michele Monaco e il Seicento capuano, a cura di P. Borraro, Capua 1980, pp. 257-279. Sigonio 1555: T. Livii Patavini Historiarum ab urbe condita, libri qui extant XXXV. Cum universae historiae epitomis a Carolo Sigonio emendati, cuius etiam scholia simul eduntur, quibus iidem libri, atque epitomae partim emendantur, partim etiam explanantur, Venetiis, apud Paulum Manutium, Aldi f., 1555 | |
Link esterni | ||
Schedatore | Fulvio Lenzo, Lorenzo Miletti | |
Data di compilazione | 27/08/2012 07:27:07 | |
Data ultima revisione | 10/11/2016 16:17:35 | |
Per citare questa scheda | http://db.histantartsi.eu/web/rest/Famiglie e Persone/18 |