Nomedi Capua, Bartolomeo
Altri nomi
Titoli
Data e luogo di nascita

Capua 1248

Data e luogo di morte

Napoli 1328

Città

Capua

Cenni biografici

Bartolomeo (1248-1328), addottorato in diritto presso lo Studio di Napoli, vi risulta attivo in qualità di professor già nel 1282 e fino al 1290. Nello stesso arco di tempo continuò ad esercitare l’avvocatura.

Tenuto in alta considerazione in età moderna, ebbe fin dal principio del regno angioino rapporti strettissimi con il sovrano e con l’erede al trono. Carlo I d’Angiò (1226-1285) lo accolse già dal 1283 come suo familiare e consigliere accompagnandosi a lui nelle missioni diplomatiche a Messina, a Parigi per le trattative sulla questione siciliana con Filippo il Bello, a Roma presso la corte pontificia con l’abate Giovanni di Saint-Germain-des-Prés ed impegnandolo in numerose missioni in varie parti del regno. Carlo II d’Angiò (1248-1309), dopo la sua ascesa al trono (29 maggio 1289), lo nominò protonotario e maestro razionale della Magna Curia (7 giugno 1290), confermandogli tutti i privilegi e gli onori dei quali il nostro aveva goduto con il padre.

Fu insignito del titolo di notaio apostolico da Celestino V (1215 ca-1296) nel 1294 durante un soggiorno del pontefice a Napoli. Nel 1296 fu nominato capitano generale di Terra di Lavoro, Contado di Molise e di Principato con l’obbligo di risiedere a Napoli e con la facoltà di nominare capitani per la difesa del regno.

Tra il 1296 ed il 1299, Bartolomeo risiedé a Roma per seguire presso la corte pontificia l’evolversi della crisi del Vespro, sebbene con qualche breve intervallo dedicato all’esecuzione di missioni diplomatiche in Sicilia nel 1298 ed in Toscana nel 1299 (Walter-Piccialuti 1960,  699). Nel 1325, dovendo Carlo duca di Calabria muovere contro la Sicilia a capo di un esercito, fu costituito un governo di reggenza composto, fra gli altri, anche da Bartolomeo di Capua. Morì tra il 28 dicembre del 1327 ed il 30 agosto del 1328 a Napoli, dove fu sepolto nella cappella gentilizia del Duomo. Bartolomeo sposò in prime nozze Mattia di Franco, figlia di Landolfo de Franco e di Saracena de Matricio secondogenita di Taddeo da Sessa, che gli diede otto figli: Andrea, Taddeo, Giovanni, Giacomo, Giovanni, Giacomo, Giovanna e Benvenuta (Merola 1999, 41-47).

Legami con altre persone o famiglie
Committenza/Produzione di opere letterarie
Committenza/Produzione di edifici e opere d'arte

Nel 1300 fonda a Capua la chiesa della Maddalena con annesso ospedale. Cappella di famiglia nella chiesa di San Domenico a Capua. Non documentata la committenza della chiesa di Sant'Eligio a Capua. Secondo Scipione Ammirato (1580, II, p. 53) avrebbe anche lasciato cospicue somme per la riparazione di ponti in diverse parti del regno e "per fare un bagno a Pozzuolo di pubblica commodità" (cfr. Vitale 2003, p. 177).

Collezioni di opere d'arte antica e moderna
Monumenti funebri o celebrativi
Fonti iconografiche
Fonti manoscritte
Bibliografia

Ammirato 1976 [1580]: Scipione Ammirato, Delle famiglie nobili napoletane [Firenze 1580], 2 voll., ristampa, Bologna 1976.

  

Merola 1999: Marianna Merola, Ceti egemoni e istituzioni civili a Capua in età angioina. Per un confronto tra fonti documentarie ed evidenze architettoniche (tesi di laurea in Storia medievale, Corso di laurea in Conservazione dei beni culturali, Facoltà di Lettere e Filosofia della Seconda Università degli Studi di Napoli) S. Maria Capua Vetere 1999.

 

Vitale 2003: Giuliana Vitale, Elite burocratica e famiglia. Dinamiche nobiliari e processi di costruzione statale nella Napoli angioino-aragonese, Napoli 2003.

 

Walter-Piccialuti 1960: I. Walter - M. Piccialuti, “Bartolomeo di Capua”, in Dizionario biografico degli italiani, VI, Istituto dell’Enciclopedia Italiana, Roma 1960, 697-704.

Link esterni

Voce su Dizionario Biografico degli Italiani (Walter, Piccialuti 1964)

SchedatoreSalvatore Marino
Data di compilazione27/08/2012 07:22:17
Data ultima revisione11/11/2016 13:54:07
Per citare questa schedahttp://db.histantartsi.eu/web/rest/Famiglie e Persone/17