NomeRoca, Père Guillem
Altri nomiPetrus Guilielmus Rocca Valentinus; Rocha, Pedro Guillermo; (della) Rocca, Pietro Guglielmo
Titoli

 

Arcivescovo di Salerno (1471-1482)

Data e luogo di nascitaXativa (Jativa), Valencia, circa 1400-1402
Data e luogo di morteRoma, 18 ottobre 1482
Città

 

Salerno

Cenni biografici

 

Su Roca non esiste uno studio biografico specifico (nota in Ughelli, c. 435). Il breve elogio funebre inserito da Jacopo Gherardi nel suo diario romano (Gherardi, 110) contiene una sorta di piccola biografia in nuce, dalla quale si desume quanto segue: Roca nacque a Xativa, feudo dei Borgia nel Valenzano, che già aveva dato i natali a Callisto III e ai due cardinali della stessa famiglia Roderigo e Ludovico. Era il principale uomo di fiducia di Sisto IV ed ebbe grande considerazione e autorità. Non riuscì a ottenere il cardinalato per le manovre di altri. Visse fino a tarda età, oltre gli ottant'anni, a quanto si diceva. Il passo per esteso è il seguente:

 

Sed lunae die qui sequtuus est, quo cecidit Simeonis et Iudae celebritas, vita excessit Salernitanus quem dixi, maximo bonorum omnium sui relicto desiderio. Nomen ei Petrus Guilielmus, Rocca cognomen, natione Hispanus, patria Valentinus, oppido Sciativa celeberrimo ortus, quippe quod Calixtum III pontificem maximum tulerit et nepotes eius duos sancte Romane Ecclesie cardinales: Rodoricum et Ludovicum, nec non Ausiam Sancte Sabine etiam cardinalem quem Montis Regalis dicimus. Erat Rocca qui primus de supplicationibus ad pontificem referret et plerumque per pontificem signaret. Summa ei fides adhibita, pater certe omni veneratione dignus, non minoris fame quam etatis, annos iam octuaginta natus, ut creditur, cardineo munere in primis dignus, sed patrum diversa studia non tam ut ei obessent, quam ne quosdam indignos reciperent, qui secum in petitionem veniebant, sibi obfuerunt, et ita colendissimus pater ea dignitate non sua culpa fraudatus est, cum eiusmodi desiderio moriens.

 

Le fonti in nostro possesso sono molto avare di informazioni sulla prima parte della vita di Roca e sui suoi primi impegni ecclesiastici, che dovettero essere svolti verosimilmente nell'area valenzana e sotto l'egida della famiglia Borgia (con la quale Batllor, 160, ritiene fosse anche imparentato). Più documentato è il quadro a proposito della seconda parte della sua vita, a Roma. Il suo ruolo nella sede pontificia negli anni Settanta del XV secolo viene illustrato con chiarezza sempre da Gherardi, che lo introduce per la prima volta nel suo diario a proposito delle nozze tra Basso della Rovere e Caterina Marzano, celebrate da Rocca (Gherardi, 8):

 

Ibi rei divinae ambo [scil. Caterina Marzano e Basso della Rovere] interfuere, cui operatus est Petrus Guilelmus Rocca, archiepiscopus Salernitanus, primus pontificis referendarius, maxime auctoritatis, gravitatis et venerationis praesul.

 

Roca era dunque protonotario apostolico e anche primo referendario. A proposito della sua autorevolezza presso Sisto IV, Ughelli menziona un riferimento alla vita di Sisto fatto da Oldoino (che però fu biografo di Sisto V), dalla quale pare che Roca scrivesse al posto del papa vari documenti, e che celebrò davanti a lui la solenne messa nel giorno della concezione nel 1481.

Risulta chefosse inoltre oratore per il Regno di Napoli presso il papa, e ciò già a prtire dal pontificato di Paolo II. Lo è senz'altro già nel 1467 (Frenz 1986, 432, N° 1934).

Nell'agosto del 1471 diviene papa Sisto IV della Rovere, intimo amico del Roca.

Il 30 agosto 1471 viene nominato arcivescovo di Salerno

Nel giugno del 1472 ottiene l'incarico assieme ad Aniello Arcamone di presentare al papa la chinea da parte del re Ferrante (Abbondanza 1961).

Nel 1473 fu a un passo dal cardinalato, ma non fu sostenuto da Ferrante, che già si stava adoperando per far ottenere il rango a suo figlio Giovanni.

Nel 1479 fa consacrare un altare nella cappella Sistina (Cerrati 1914, 80).

Sempre nel 1479 celebra a Roma le nozze tra Basso della Rovere e Caterina Marzano (Gherardi, 8)

11 marzo 1481 dice messa in Sistina (Gherardi)

Tra il 1480 e il 1482 dona alla biblioteca dei padri agostiniani di Santa Maria del Popolo un cospicuo numero di volumi (Guéant 2005-2007, 22; inventario in Gutiérrez 1954, 264-290).

22 e 26 ottobre 1482, Sisto IV si reca al capezzale di Roca morente, portandogli conforto (Gherardi, 110)

28 ottobre 1482, Rocca muore. L'orazione funebre è recitata dal domenicano Giovan Battista dei Giudici, vescovo di Ventimiglia, altro protetto di Sisto IV.

Sui rapporti di Roca con Ferrante d'Aragona e sulla vicenda del suo mancato cardinalato cf. Somaini 1997, 32-33, nota 90, che rinvia a vari documenti del carteggio sforzesco conservato all'ASM. L'episodio è evocato anche nel breve schizzo biografico da Gherardi, 110.

Legami con altre persone o famiglie

 

Ferrante I d'Aragona, papa Paolo II, papa Sisto IV, Pomponio Leto, Paolo Pompilio

Committenza/Produzione di opere letterarie

 

Benché non risultino opere letterarie a suo nome, fu certamente uomo di cultura. Possedeva una ricca biblioteca (v.sotto). Figura inoltre fra i protagonisti del dialogo De vero et probabili amore di Paolo Pompilio, dedicato a Pomponio Leto, ancora inedito e conservato nel ms. Vat. lat. 2222, cc. 46r-76v. (cenni su quest'opera in Perosa 1973, 16-17 = Perosa 2000, 170-172; Chiabò 1986, 508; Bracke 2002, 434-435; Osmond 2011). Su Pompilio cf. Osmond 2006.

Di lui resta una curiosa epistola scritta in un miscuglio di valenzano, italiano e latino, indirizzata a Pere de Vila-rasa, decano del capitolo di Valencia (cf. Batllori 1999, 160-162), dalla quale si evince che nel giugno del 1476 papa Sisto IV si trovava in visita alla sede diocesana di Salerno. Nella stessa lettera Roca afferma anche di non potersi allontanare spesso da Salerno perché i lavori che sta facendo lì richiedono la sua presenza. Il riferimento è probabilmente ai lavori di ristrutturazione del duomo e forse dell'arcivescovado (v. sotto). Dunque nel giugno del 1476 questi lavori non erano ancora terminati.

Committenza/Produzione di edifici e opere d'arte

 

Curò dei lavori di ristrutturazione del duomo di Salerno, probabilmente relativi all'abside e al consolidamento del lato sud-orientale (Ughelli, 356), come conferma la presenza del suo stemma sul barbacane situato all'esterno del lato sud dell'edificio. Dei lavori è anche testimonianza una lettera del giugno 1476 al decano del capitolo di Valencia (v. sopra).

Collezioni di opere d'arte antica e moderna

 

Come mostra la donazione al centro agostiniano di S. Maria del Popolo a Roma, era possessore di una ricca biblioteca.

Monumenti funebri o celebrativi

 

Fu sepolto a Roma, nella chiesa di S. Maria del Popolo.

 

Il suo monumento funebre è tuttora visibile nella sacrestia, ed è attribuito ad Andrea Bregno o alla sua scuola, oppure a Mino da Fiesole. Questa l'iscrizione sul sepolcro:


PETRO GVILIELMO ROCCA VALENTINO

SALERNI ARCHIEP.O V. IV. CONSVLTISS

XYXTI IIII PONT. MAX. REFEREND.

PRIMATI QVI OBIIT ANNO SALVTIS MCCCC

LXXXII DIE XXVIII OCTOBRIS

Fonti iconografiche
Fonti manoscritte

 

Ms. Vat. lat. 2222, ff. 46r-76v.

Arch. Vat. arm. LII, 18, c. 127c (citato in nota a Gherardi, 8)

Bibliografia

 

Abbondanza 1961: P. Abbondanza, "Arcamone, Aniello", in DBI, 3, 1961.

 

Batllori 1999: Miguel Batllori, La familia de los Borjas, Madrid 1999.

 

Cerrati 1914: Tiberii Alpharani. De basilicae Vaticanae antiquissima et nova structura, a cura di Michele Cerrati, Roma 1914.

 

Frenz 1986: Thomas Fenz, La Cancelleria dei Papi dell’Alto Rinascimento (1471–1527), Roma 1986.

 

Gherardi: Il diario romano di Jacopo Gherardi da Volterra, a cura di Enrico Carusi, Città di Castello 1904.

 

Guéant 2005-2007: Valérie Guéant, "Le Maître des missels della Rovere et le missel de Pedro Ferriz, évêque de Tarazona", Turiaso, 18, 2005-2007, 11-42.

 

Gutiérrez 1954: David Gutiérrez, "De Antiquis ordinis eremitarum S. Augustini bibliothecis", Analecta Augustiniana, 23, 1954, 164-372.

 

Osmond 2006: Patricia Osmond, "Pietro Paolo Pompilio," Repertorium Pomponianum, www.repertoriumpomponianum.it/pomponiani/pompilio.htm

 

Osmond 2011: Patricia Osmond, "Alessio Stati," Repertorium Pomponianum, www.repertoriumpomponianum.it/pomponiani/stati_alessio.htm

 

Somaini 1997: Francesco Somaini, "La 'stagione dei prelati del principe': appunti sulla politica ecclesiastica milanese nel decennio di Galeazzo Maria Sforza (1466-1476)", in Milano nella storia dell'età moderna, a cura di Carlo Capra, ‎Claudio Donati, Milano 1997, 7-64.

 

Ughelli: F. Ughelli, Italia sacra, t. VII, Venetiis 1721.

 

Link esterni

 

Osmond 2006

 

Osmond 2011

SchedatoreLorenzo Miletti
Data di compilazione02/04/2014 11:42:05
Data ultima revisione03/04/2014 19:12:45
Per citare questa schedahttp://db.histantartsi.eu/web/rest/Famiglie e Persone/160