NomeSanseverino, Ferrante
Altri nomi
Titoli

Principe di Salerno, conte di Marsico e di Capaccio

Data e luogo di nascita

Napoli, 1507

Data e luogo di morte

Avignone, 1568

Città

Salerno

Cenni biografici

Profilo biografico in Carucci 1899, Fava 1943, Natella 1980, Colapietra 1985.

Figlio di Roberto II Sanseverino e di Marina d'Aragona, nacque a Napoli nel gennaio del 1507. Nel 1516, sposò, ancora bambino, Isabella di Villamarina contessa di Capaccio, allora tredicenne, figlia di Bernardo, grande Ammiraglio del Regno, alla cui tutela lo stesso Ferrante era stato affidato dopo la morte del padre. Bernardo Villamarina resse anche, a nome del minore, il principato di Salerno e la contea di Capaccio («Quisto presente libro si chiama libro [...] dello illustrissimo signor Princie de Salerno, fatto et tenuto per me Hieronimo Lotti fiorentino per ordine delo excellente signor domino Bernardo Villamarina, ammirante dello presente regnio et balio dello ditto signore principe, Archivio di Stato di Napoli, Sommaria, Diversi, II Numerazione, 219, c. 1r).

Assieme alla giovanissima moglie (sulla figura di Isabella cf. Cosentini 1896, Croce 1953) fu educato a Salerno da Pomponio Gaurico, che ebbe come precettore per dodici anni (Gaurico 1552, 47r): «a dì XIII d'aprile 1516 cominzò a servire Pomponio, secondo mi disse lo signor Hogeda, per mastro dello signore principe» (Archivio di Stato di Napoli, Sommaria, Diversi, II Numerazione, 219, c. 1r)

Militò, nel 1529, nell'esercito imperiale contro il visconte di Lautrec, Odet de Foix; nel 1535, nella spedizione a Tunisi; nel 1544, nell'esercito del cugino marchese del Vasto contro i francesi del conte d'Enghien, riscattando la sconfitta riportata a Ceresole.

Ebbe come segretario personale per ventitré anni, dal 1532 al 1556, Bernardo Tasso, che lo seguì anche nei primi anni dell'esilio, fino al 1556.

L'arrivo a Napoli del viceré Pedro Alvarez de Toledo segna l'inizio di un braccio di ferro con la monarchia spagnola, in cui il Sanseverino tentò di coagulare, come avevano fatto i suoi avi, un asse anti-spagnolo cercando di coordinarlo da Venezia e dalla Francia.

Durante i tumulti del 1547 scoppiati in seguito al tentativo di don Pedro de Toledo di fondare un tribunale dell'Inquisizione anche a Napoli, Ferrante accettò di rappresentare gli insorti davanti al Vicerè, nonostante il parere contrario del suo maggiordomo Vincenzo Martelli, e, d'altra parte, incoraggiato dal suo segretario Bernardo Tasso. Fu, questo, l'inizio di una crisi aperta tra don Pedro e il Principe. Dichiarato ribelle e decaduto dai suoi possedimenti nel regno (1552), Ferrante rimase esule in Francia, ad Avignone. La simpatia nutrita già negli ultimi anni napoletani per la riforma protestante, e in particolare per il gruppo dei valdesiani come Pietro Carnesecchi e Giulia Gonzaga, lo portò negli anni francesi ad abbracciare il calvinismo. Morì ad Avignone nel 1568.

Legami con altre persone o famiglie

Roberto II di Sanseverino (padre), Marina d'Aragona (madre); Isabella Villamarino (moglie).

Pomponio Gaurico, Luca Gaurico, Agostino Nifo, Bernardo Tasso, Vincenzo Martelli.

Committenza/Produzione di opere letterarie

Fu amante delle lettere e poeta egli stesso. Alla sua corte ospitò umanisti e filosofi. Bernardo Tasso gli dedicò le sue Rime.

Committenza/Produzione di edifici e opere d'arte

 

Modifiche a Palazzo Sanseverino a Napoli, costruzione del teatro. Modifiche al castello di Arechi a Salerno

Collezioni di opere d'arte antica e moderna
Monumenti funebri o celebrativi
Fonti iconografiche
Fonti manoscritte

Archivio di Stato di Napoli, SommariaDiversiII Numerazione, 219.

Bibliografia

 

Carucci 1899: Carlo Carucci, D. Ferrante Sanseverino, principe di Salerno, Salerno 1899.


Colapietra 1985: Raffaele Colapietra, I Sanseverino di Salerno. Mito e realtà del barone ribelle, Salerno 1985.


Colapietra 1999: Raffaele Colapietra, Baronaggio, Umanesimo e territorio nel Rinascimento merdionale, Napoli 1999.


Cosentini 1896: Laura Cosentini, Una dama napoletana del XVI secolo: Isabella Villamarino, Trani 1896.

 

Croce 1953: Benedetto Croce, “Isabella Villamarino”, in Aneddoti di varia letteratura, I, Bari 1953, 330-338.


Fava 1943: Alessandro Fava, “L’ultimo dei baroni: Ferrante Sanseverino”, Rassegna Storica Salernitana, 4.1-2, 1943, 57-82.

 

Gaurico 1552: Lucae Gaurici Geophonensis Civitensis episcopus Tractatus astrologicus ..., Venetiis, apud Curtium Troianum Navo, 1552.

 

Natella 1980: Pasquale Natella, I Sanseverino di Marsico: una terra, un regno, Mercato San Severino 1980.

Link esterni
SchedatoreLorenzo Miletti. Veronica Mele
Data di compilazione19/03/2014 17:01:29
Data ultima revisione25/11/2016 20:15:33
Per citare questa schedahttp://db.histantartsi.eu/web/rest/Famiglie e Persone/151