NomeGalateo, Antonio de Ferrariis detto il
Altri nomi

Antonius Galateus Lupiensis, Antonio de Ferrari

Titoli
Data e luogo di nascita

Galatone, tra il 1444-1448

Data e luogo di morte

Lecce, 22 novembre 1517

Città

 

Galatone, Nardò, Napoli, Gallipoli, Lecce, Bari

Cenni biografici

Per un profilo biografico sii vedano soprattutto: Pollidori 1733; de Magistris 1624; Papadia 1806; Grande 1867-1868; Griggio 1986; Romano 1987; Tateo 1994, 19-25.

 

Prima educazione dai Basiliani di Galatone, poi a Nardò. Dal 1465 a Napoli, dal 1470 entra in contatto con i Pontaniani.

Intorno agli ultimissimi anni del Quattrocento fonda a Lecce un cenacolo, che egli stesso in un'epistola (v. sotto) definisce Academia Lupiensis, molto ristretto nel numero degli adepti, tra i quali spicca l'umanista greco-salentino Sergio Stiso.

Legami con altre persone o famiglie

Pietro (padre), Giovanna d’Alessandro (madre), Maria Lubelli di Sanarica (moglie), Antonino, Lucrezia, Galeno, Betta, Francesca (figli).

Alfonso II d'Aragona, Federico d'Aragona, Isabella d'Aragona, Bona Sforza

Benet Gareth detto il Chariteo, Paolo Attaldi, Giovanni Attaldi, Giovanni Pontano, Teodoro Gaza, Giovan Francesco Caracciolo, Galeazzo Caracciolo, Giovanni Pardo, fra’ Roberto da Lecce, Jacopo Sannazaro, Ambrogio Leone, Pietro Summonte, Prospero Colonna, Luigi Paladino, Crisostomo Colonna, Pirro Castriota.

Committenza/Produzione di opere letterarie

 

Della ricca produzione letteraria del Galateo non esiste un'edizione critica complessiva. Parte delle sue opere fu stampata per la prima volta a Basilea per volere di Bernanrdino Bonifacio conte di Oria, per i tipi di Pietro Perna (Galateo 1558). Quasi tutta l'opera è pubblicata in Grande 1867-1868. L'edizione delle epistole in Altamura 1959 è considerata insoddisfacente (Tateo 1994, 28).

 

Nel seguente prospetto sono considerate le opere che hanno maggiore attinenza col territorio di terra d'Otranto, sia in relazione al contenuto, sia in relazione ai dedicatari:

 

Ad Loysium Palatinum, scritto intorno al 1501 (ed. in: Galateo 1558; Paone 1974)

 

De situ Iapygiae, scritto intorno al 1511 (ed. in: Galateo 1558; Paone 1974; Defilippis 2004)

 

Callipolis descriptio, datata il 12 dicembre 1513 (ed. in: galateo 1558; Paone 1974)

 

Accio Sincero de situ terrarum

 

Ad illustrem Aquevivum apologeticon

 

Ad illustrem Aquevivum de gloria contemnenda

 

Ad Marinum Pancratium de dignitate discipulorum (a Marino Brancaccio)

 

Ad Belisarium Aquevivum Marchionem Neritinorum

 

Ad Loisium Lauretanum de laudibus Venetiarum

 

Illustri Aquevivo de Hyerosolimitana peregrinatione

 

Ad M. Antonium Lupiensem episcopum de distinctione humani generis et nobilitate (1488, al vescovo di Lecce Marco Antonio Tolomei)

 

Ad Accium Sincerum de villa Vallae

 

Ad Prosperum Columnam

 

Altilio Galateus εὖ πράττειν

 

Ad illustrem dominam Bonam Sforciam

 

Ad illustrem comitem Potentiae

 

Ad comitem Potentiarum de Turcarum apparatu

 

Ad Chrysostomum de Hyeronimo Ingenuo et de Lupiensi Academia

 

Ad Chrysostomum de Prospero Columna

 

Ad Chrysostomum de pugna tredecim equitum

 

Illustri Aquevivo [de principum amicitia]

 

Ad Maramontium de pugna singulari veterani et tyronis militis (Maramonte gentiluomo leccese)

 

Illustro viro Belisario Aquevivo [vituperatio litterarum] (ed. recente Andrioli Nemola 1991)

 

Belisario Aquevivo [de neophitis]

 

Ugoni Martello episcopo Lupiensi [de Florentinis] (a Ugolino Martelli vescovo di Lecce dal 1511 al 1517)

 

Ad Ioannem et Alphonsum Castriotas

 

Ad Antonium de Caris Neritinum episcopum


De educatione (ed. Vecce 1988; Vecce 1993)

 

Ad Pyrrum Castriotam (seconda lettera dedicatoria del De educatione, a distanza di anni dalla prima stesura e dalla prima dedica a Crisostomo Colonna; ed. Vecce 1988; Vecce 1993)

 

Ad Isabellam Aragoniam epigramma

 

 

Committenza/Produzione di edifici e opere d'arte

 

Galateo possedeva una villa in località Trepuzzi, distrutta in un incendio doloso.

Collezioni di opere d'arte antica e moderna
Monumenti funebri o celebrativi

Monumento funebre nella chiesa di San Giovanni Battista a Lecce.

Fonti iconografiche

medaglia celebrativa

Fonti manoscritte

Il considerevole numero di manoscritti che contengono opere del Galateo, di cui alcuni autografi, è inventariato nell'utile catalogo di Iurilli 1990, da integrare con le osservazioni di Vecce 1992.

 

Si segnalano di seguito i mss. anche parzialmente autografi, nonché quelli riconducibili a una cerchia e a un'epoca molto vicina al Galateo:

 

Avellino, Biblioteca Provinciale, ms. 63 (il V fascicolo, 53r-65v, contiene l'autografo del Antonius Galateus Summantio suo salutem)

 

Città del Vaticano, BAV, Vat. lat. 7584 (contiene gran parte degli scritti galateani ed è il ms. di riferimento anche per l'ordine delle opere)

 

Firenze, BML, plut. XVI 40 (in greco, contiene una trascrizione della Donatio Constantini)

 

Napoli, BNN, fondo S. Martino 22 (esemplare calligrafico di dedica del De situ Iapygiae con interventi autografi del Galateo nei caratteri greci)

 

Bibliografia

 

Altamura 1959: Antonio de' Ferraris Galateo. Epistole, edizione critica a cura di Antonio Altamura, Lecce 1959.

 

Defilippis 2005: Antonio de Ferrariis Galateo. La Iapigia (Liber de situ Iapygiae), introduzione, testo, traduzione e note a cura di Domenico Defilippis, prefazione di Francesco Tateo, Galatina 2005.

 

Grande 1867-1868: La Giapigia e varii opuscoli di Antonio de Ferraris detto il Galateo, a cura di S. Grande, Lecce 1867-1868.

 

Griggio 1986: C. Griggio, "Galateo, Antonio", in Dizionario critico della letteratura italiana, vol. 2, Torino 1986, 116-122.

 

Iurilli 1990: Antonio Iurilli, L'opera di Antonio Galateo nella tradizione manoscritta. Catalogo, Napoli 1990.


Mongelli 2012: Michele Mongelli, "Plinio nel De situ Iapygiae di Antonio de Ferrariis", in La Naturalis Historia di Plinio nella tradizione medievale e umanistica, a cura di Vanna Maraglino, Bari 2012.


Paone 1974: Antonio de Ferrariis Galateo.  Epistole Salentine (Ad Loysium Palatinum, de situ Iapygiae, Callipolis descriptio), a cura di Michele Paone, Galatina 1974.


Papadia 1806: B. Papadia, Vite d'alcuni uomini illustri salentini, Napoli 1806.


Tateo 1994: "Antonio Galateo. Epistolae", a cura di Francesco Tateo, in Tateo, de Nichilo, Sisto 1994, 17-105.


Tateo, de Nichilo, Sisto 1994: Puglia neo-latina. Un itinerario del Rinascimento tra autori e testi, a cura di Francesco tateo, Mauro de Nichilo, Pietro Sisto, Bari 1994.


Valerio 2000: Sebastiano Valerio, “I Carmina di Antonio Galateo”, in Poesia umanistica latina in distici elegiaci. Atti del convegno internazionale, Assisi, 15-17 maggio 1998, a cura di Giuseppe Catanzaro e Francesco Santucci, Cannara 2000, 97-108.


Vecce 1988: Carlo Vecce, "Il De educatione di Antonio Galateo de Ferraris", Studi e problemi di critica testuale, 36, 1988, 23-82.


Vecce 1992: Carlo Vecce, "Paralipomeni al Galateo", Studi e problemi di critica testuale, 45, 1992, 59-82.


Link esterni

 

Voce del Dizionario Biografico degli Italiani (Romano 1987)

SchedatoreLorenzo Miletti
Data di compilazione11/02/2014 20:41:45
Data ultima revisione23/04/2018 20:09:41
Per citare questa schedahttp://db.histantartsi.eu/web/rest/Famiglie e Persone/144