Nome | Acquaviva, Andrea Matteo | |
---|---|---|
Altri nomi | Acquaviva d'Aragona; Andreas Matthaeus Aquavivus | |
Titoli |
Duca d'Atri, conte di S. Flaviano, conte di Conversano, marchese di Bitonto, marchese di Martina Franca, signore di Sternantia | |
Data e luogo di nascita | Conversano, gennaio 1458 | |
Data e luogo di morte | Conversano, 19 gennaio 1529 | |
Città |
Atri, Giulianova (Castel S. Flaviano), Conversano, Bitonto, Martina Franca | |
Cenni biografici |
Profilo biografico in Volpicella 1916, 215 ss., aggiornato dalla voce redazionale a lui dedicata nel DBI 1, 1960.
A causa della morte prematura del fratello Giovanni Antonio, A.M. si ritrovò a ereditare tutti i titoli del padre Giulio Antonio, morto in guerra contro i Turchi ad Otranto nel 1481.
Dominante nella vita di A.M. è la continua tensione contro la corona d'Aragona e poi contro gli Spagnoli: A.M. prese parte attiva alla congiura dei baroni che si concluse nel 1486; appoggiò Carlo VIII all'arrivo di questi; si schierò con Luigi XII durante il conflitto franco-spagnolo per la conquista del Regno. In tutte queste circostanze, pur subendo periodi di disgrazia e finanche la prigionia (dal 1503 al 1505), riuscì sempre a tornare in possesso di tutti o quasi i suoi titoli, e a ricoprire importanti cariche. Se con il primo matrimonio con Isabella Piccolomini d'Aragona aveva reso saldo il rapporto con la casa regnante acquisendo il privilegio di poter portare il nome del casato, col secondo matrimonio con Caterina della Ratta (era infatti rimasto vedovo durante gli anni della prigionia) si assicurò vasti possedimenti feudali e considerevoli entrate. Tra i contemporanei era celebre per essere allo stesso tempo uno degli uomini d'arme più capaci del Regno e uno degli umanisti più raffinati della cerchia di Giovanni Pontano, di cui era stato discepolo assieme al fratello Belisario. A differenza di questo, inoltre, A.M. aveva anche una notevolissima conoscenza del greco, dovuta al suo discepolato con l'umanista salentino Sergio Stiso, che mise a frutto nel volgarizzamento plutarcheo. Fu anche un bibliofilo e promosse diverse iniziative di stampa. Morì durante la guerra scatenata dall'arrivo del Lautrec, al quale sembra che A.M. fosse intenzionato a dare il suo appoggio. | |
Legami con altre persone o famiglie |
Giulio Antonio Acquaviva (padre), Caterina Orsini del Balzo (madre), Giovanni Antonio Acquaviva (fratello primogenito), Belisario Acquaviva (fratello terzogenito), Isabella Piccolomini d'Aragona (1a moglie), Caterina della Ratta contessa di Caserta (2a moglie). | |
Committenza/Produzione di opere letterarie |
Autore di: Plutarchi De virtute morali. Libellus graecus cum latina versione et commentariis Andreae Matthei Aquivivi Hadrianorum ducis, Neapoli 1526.
Dedicatario del De magnanimitate di Giovanni Pontano.
Dedicatario del ms. Vind. Phil. gr. 2, pregevole codice miniato contenente commentari ad Aristotele, vergato nel 1496 dal prete di Melpignano Roberto Maiorano.
Committente, dedicatario e possessore del ms. Paris. Lat. 10764, miniato, vergato da Bernardo Silvano nel 1490, contenente un'edizione della Geographia di Tolomeo basata sulla traduzione latina di Iacopo Angeli (Hermann 1898; De Marinis 1956).
Possessore e committente del ms. Napoli, Biblioteca dei Girolamini, CF.III.6, contenente le opere di Plinio il Giovane (una copia dell'ed. a stampa del 1501), con miniatura dello stemma Acquaviva, e con note autografe di Andrea Matteo (Castrignanò 2012).
Circa nel 1525 fondò la stamperia diretta da Antonio Frezza da Corinaldo, dalla quale furono stampate varie opere del Pontano (De Fortuna, De Immanitate, De Astrologia) e il De partu Virginis di Sannazaro.
In numerosi manoscritti si conservano epistole sue o a lui dedicate (cf. Kristeller, ad indices).
Gli vennero dedicati numerosi componimenti, tra i quali uno del Cantalicio, in lode della magnifica biblioteca che egli aveva allestito nel suo palazzo ad Atri (cf. Croce 1927). | |
Committenza/Produzione di edifici e opere d'arte | Mausoleo di Giulio Antonio Acquaviva e Caterina Del Balzo Orsini nella chiesa di Santa Maria dell'Isola a Conversano. Nel 1484 Andrea Matteo dona a Sulpicio Acquaviva D'Aragona, vescovo di Conversano (1483-1494) un reliquiario con il braccio di San Flaviano, patrono di Giulianova. Statue oranti di Giulio Antonio Acquaviva e Caterina Del Balzo Orsini nella chiesa di Santa Maria dell'Isola a Conversano. Pulpito nella chiesa di Santa Maria dell'Isola a Conversano. Completamento della chiesa e del Chiostro di Santa Maria dell'Isola di Conversano. Chiesa di Santa Maria in Piazza a Giulianova. Monumento al figlio nella chiesa di Cellino Attanasio. Mausoleo di Caterina Della Ratta nella Chiesa di San Francesco delle Monache a Napoli. Palazzo Aquaviva in Via Atri a Napoli. Altare in onore della Vergine e di Sant'Anna nella cattedrale di Atri, eseguito per volontà della moglie Isabella Piccolomini dall'artista lombardo Paolo De Garvo (1503). Fa costruire il Palazzo ducale di Atri riadattando la sede del Palazzo del capitano e donando la sua precedente residenza al monastero delle clarisse. | |
Collezioni di opere d'arte antica e moderna | ||
Monumenti funebri o celebrativi | Medaglia con ritratto di Andrea Matteo e, sul verso, stemma di famiglia (Storace, 1738, p. 56). | |
Fonti iconografiche | ||
Fonti manoscritte | ||
Bibliografia |
Bianca 1985: Concetta Bianca, "La biblioteca di Andrea Matteo Acquaviva", in Gli Acquaviva di Aragona, duchi di Atri e conti di San Flaviano, I-III, Teramo 1985, I.159-173.
Bianca 1996: Concetta Bianca, “ Andrea Matteo Acquaviva e i libri a stampa”, in Territorio e feudalità nel mezzogiorno rinascimentale. Il ruolo degli Acquaviva tra XV e XVI secolo, a cura di C. Lavarra, Galatina 1996, I, 39-53.
Castrignanò 2012: Vito L. Castrignanò, scheda ms. BOG CS.III.6, su ADAMaP, 2012.
Croce 1927: Benedetto Croce, "Umanisti meridionali: IV. Il Cantalicio", in Uomini e cose della vecchia Italia, s. 1, Bari 1927, 65-87
De Marinis 1956: Tammaro De Marinis, Un manoscritto di Tolomeo fatto per Andrea Matteo Acquaviva, Verona 1956.
Hermann 1898: Julius H. Hermann, “Miniaturhandschriften aus der Bibliothek des Herzog Andrea Matteo III Acquaviva”, Jahrbuch der Kunsthistorischen Sammlungen des allerhoechsten Kaiserhauses 19, 1898, 147-216.
Kristeller, Iter Italicum, I-VI, Leiden 1963-1992.
Storace 1738: Baldassarre Storace, Istoria della famiglia Acquaviva reale d'Aragona, Roma 1738.
Tateo 1985: Francesco Tateo, “Aspetti della cultura feudale attraverso i libri di Andrea Matteo Acquaviva”, in Il territorio a sud est di Bari in età medievale: società e ambienti, a cura di V. L'Abbate, Bari 1985, 371-384.
Tateo 1996: Francesco Tateo, “Sulla cultura greca di Andrea Matteo Acquaviva”, in Territorio e feudalità nel mezzogiorno rinascimentale. Il ruolo degli Acquaviva tra XV e XVI secolo, a cura di C. Lavarra, Galatina 1996, I, 31-38.
Volpicella 1916: Regis Ferdinandi Primi Instructionum liber, a cura di P. Volpicella, Napoli 1916. | |
Link esterni |
| |
Schedatore | Lorenzo Miletti, Bianca de Divitiis, Antonio Milone | |
Data di compilazione | 23/01/2014 17:23:22 | |
Data ultima revisione | 20/02/2017 11:13:23 | |
Per citare questa scheda | http://db.histantartsi.eu/web/rest/Famiglie e Persone/136 |