Oggetto | Mercato San Severino, San Giovanni in Palco | |
---|---|---|
Luogo | Mercato San Severino | |
Tipologia | Chiesa e complesso monastico (trasformati) | |
Nome attuale | San Giovanni in Parco | |
Immagine | ![]() | |
Nomi antichi | Chiesa e convento domenicano di San Giovanni in Palco | |
Cronologia | 1444 Giovanni Sanseverino dispone nel testamento un lascito di 6000 ducati per la costruzione di un complesso monastico per i domenicani a Mercato San Severino e vuole che vi sia sepolto 1466 bolla papale per la costruzione del complesso ottenuta da Roberto Sanseverino 1468 il capitolo generale dei domenicani dichiara il convento priorato 1579 erezione della confraternita del Rosario nella chiesa di S. Giovanni in Palco e contratto per l'esecuzione di una pala d'altare per la Confraternita del Rosario ad opera del pittore Cornelis Smet (opera probabilmente non eseguita) 1585 commissione di una pala d'altare per la Confraternita del Rosario allo scultore Bartolomeo Clarino e al pittore Fabrizio Santafede (pagamento finale nel 1586) 1750 completamento dei radicali restauri alla chiesa 1809 alienazione del monastero in favore del comune 1857 affidamento della chiesa all'Arciconfraternita del Rosario 1941 rifacimento del pavimento 1943 danni dal bombardamento del 14 settembre 1965 erezione della chiesa a parrocchia | |
Autore | ||
Committente | Giovanni Sanseverino dispone un lascito testamentario per la fondazione del complesso domenicano Roberto Sanseverino (1428-1474) ottiene il breve papale per l'erezione del complesso monastico | |
Famiglie e persone | ||
Descrizione | Il complesso, con il grandioso monastero completamente trasformato nel secolo XVIII e sede comunale dal 1809, sorgeva fuori del centro cittadino, ai piedi della collina del castello, lungo l'asse che congiungeva la residenza cittadina dei Sanseverino con il maniero. La chiesa appare oggi nelle forme dovute alle trasformazioni di metà Settecento e presenta il prospetto con atrio con stemma, mentre sul lato destro sorge l'imponente mole del campanile, in pietre squadrate e monofore in tufo grigio nocerino con cornici marcapiani con toro, modanata e con mensole, frutto di una meditata esposizione per registri, esempio notevole della facies originaria quattro-cinquecentesca (per una pura coincidenza cronologica con la costruzione del palazzo napoletano della famiglia, si è fatto il nome di Novello di San Lucano); il campanile trova un gemello presso la chiesa sanseverinese di San Giacomo e notevoli analogie con la torre campanaria del convento francescano di Nocera Inferiore (datato 1507) e con altri monumenti analoghi della regione tra XV e XVI secolo. L'interno, completamente ammodernato, conserva l'impianto originario a navata unica con cappelle e coro presbiteriale a pianta quadrata, anch'esso di origine quattrocentesca (vi si conserva la lapide del 1466 in onore di Giovanni Sanseverino). Nella cappella dei Correale (Curiale di San Severino, ramo della famiglia vicina ai Sanseverino tra XV e XVI secolo, presenti a San Severino e in Cilento), intitolata a San Tommaso d'Aquino e già dell'Adorazione dei magi, troviamo una tomba composta da frammenti dei secc. XIV-XVI che custodirebbe i resti dei coniugi Lavinia Pignatellli e Berardino Correale. Del monastero si conserva l'impianto con il chiostro centrale, radicalmente trasformato tra i secc. XVIII e XIX, sebbene recentemente l'edificio sia stato attribuito al sec. XV per i caratteri albertiani che presenterebbe, senza tuttavia apportare elementi convincenti per la nuova ipotesi attributiva. | |
Iscrizioni | Nella parete sinistra del coro, lapide in ricordo di Giovanni Sanseverino (m. 1445) che dispose la fondazione con un lascito e chiese che vi venisse sepolto; l'epigrafe, incisa per la tomba del conte, ricorda il principe di Salerno Roberto (senza menzionarlo), figlio di Giovanni, le cui ceneri sono lì conservate, il quale donò il complesso monastico meritando una più grande ricompensa in cielo, con la gratitudine dei padri del convento sanseverinese: CUIUS CINERES PROPE CERNIS/ SALERNI PRINCEPS SANCTI SEVE/RINI COMES EX SANSEVERINA/ STIRPE PROGENITUS IOANNIS./ HIC EST QUI BEATO IOANNI/ PALATIUM HOC SACRAS AEDES/ DICAVIT CUM ANNEXA DOMINI/CANOR(UM) DOMO QUO IN EVUM/ VICTURUS CELESTE SIBI FELICIUS/ COMPARAVIT PALACIUM. PATRES/ CONVENTUS PIO AFFECTU GRA/TANTER HOC POSUERUNT/ AN(N)O D(OMI)NI MCCCCLXVI. | |
Stemmi o emblemi araldici | Prospetto: stemma della chiesa con insegne Sanseverino | |
Elementi antichi di reimpiego | ||
Opere d'arte medievali e moderne | Lastra tombale del conte Giovanni Sanseverino (m. 1445) (1466) Lastra sepolcrale della famiglia Correale (1482) Tomba di Lavinia Pignatelli e di Berardino Correale (datata 1500 ma frutto di ricomposizione di frammenti da sepolcri di metà del sec. XIV; nella cappella vi è anche memoria dei diversi esponenti della famiglia Curiale: il giurisperito Corrado, Berardino, Vincenzo con la data 1412) Tomba del vescovo di Scala Giovanbattista Sirignano, domenicano originario di Mercato San Severino (1594) Dipinto con Madonna del Rosario (Fabrizio Santafede, 1585) | |
Storia e trasformazioni | La famiglia Sanseverino mostrò fin dal secolo XIII interesse e favore nei confronti dell'ordine domenicano, anche in ragione del matrimonio di una sorella di San Tommaso, Maria, con un esponente della famiglia, Guglielmo II (m. 1246). Infatti, i Sanseverino custodivano una reliquia del dottore, la mano destra, ottenuta dall'altra sorella Teodora nel 1288 (moglie di Ruggero II, m. 1284) che nel 1317 fu donato al monastero domenicano di Salerno, dove erano custodite in un sarcofago di reimpiego, le spoglie di Maria (m. 1279) e Teodora d'Aquino (m. 1317 circa), come ricorda un'epigrafe del 1642. Il complesso, voluto per lascito testamentario (1444) da parte di Giovanni Sanseverino principe di Salerno e conte di San Severino (m. 1445) che dispose anche la sua sepoltura nella costruenda chiesa, fu eretto con bolla di papa Paolo II nel 1466, con la quale si dava facoltà di dar principio alla fondazione per esaudire il desiderio di Roberto Sanseverino, figlio di Giovanni. Non è chiaro se sul luogo estesse o meno una precedente chiesa che, secondo le fonti, sarebbe stata fondata alla fine del sec. XIV dalla famiglia Sanseverino e intorno al 1412 affidata ai canonici lateranensi. L'attuale complesso è frutto di radicali trasformazioni operate tra XVIII e XIX secolo (con ulteriori restauri dopo i danni bellici del 1943), mentre dell'impianto originario si conserva solo il campanile. | |
Note | Nella chiesa è sepolto il padre domenicano Giovanbattista Sirignano (1531-1594), teologo di stanza a Roma, creato da Clemente VIII vescovo di Scala nel gennaio 1594 dove mori ad ottobre; sembra che il corpo, inumato a Scala, venisse trafugato dai nipoti per sotterrarlo nella cappella di famiglia della chiesa di S. Giovanni di Mercato. | |
Fonti iconografiche | ||
Piante e rilievi | ||
Fonti/Documenti | ||
Bibliografia | ||
Link esterni | Caputo 1984: Ottavio Caputo, Mercato S. Severino. S. Giovanni in Palco nella storia e nell'arte, Salerno 1984
Morrica 1999: Giuliana Morrica, Il palazzo vanvitelliano a Mercato San Severino. Restauro e riuso, Napoli 1999
Natella 1980: Pasquale Natella, I Sanseverino di Marsico: una terra, un regno, Mercato San Severino 1980, 98-101 Pizzo 2012: Giuseppe Pizzo, Il palazzo albertiano del principe Sanseverino a Mercato, Napoli 2012 Portanova 1924: d. Gregorio Portanova, Il castello di S. Severino nel secolo XIII e S. Tommaso d'Aquino, Cava de' Tirreni 1924 (II edizione a cura di Massimo Del Regno, Mercato San Severino 1998)
Rescigno 1996: Giuseppe Rescigno, La famiglia meridionale. Trasmissione parentale, società, lavoro nell'età moderna. Il quartiere Mercato dello 'stato' di San Severino nel Seicento, Lancusi 1996, 229-231
Rescigno 2004: Giuseppe Rescigno, Chiese, palazzi e giardini. Itinerari ambientali e culturali a Mercato S. Severino, Mercato S. Severino 2004, 20-22, 129-140
Salierno, Piccolo 1998: Guglielmo Salierno, Vincenzo Piccolo, Il Convento di S. Antonio in Nocera Inferiore, Nocera Inferiore 1998, 61-69 | |
Schedatore | Antonio Milone | |
Data di compilazione | 14/10/2016 16:42:13 | |
Data ultima revisione | 14/11/2016 13:07:21 | |
Per citare questa scheda | http://db.histantartsi.eu/web/rest/Edificio/948 |