Oggetto | Atri, palazzo ducale | |
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Luogo | Atri | |
Tipologia | palazzo | |
Nome attuale | Palazzo Acquaviva | |
Immagine | ![]() | |
Nomi antichi | Palazzo del Capitano | |
Cronologia | 1392 Antonio Acquaviva acquista il feudo di Atri e Teramo 1442 Atri riconquista l'autonomia 1459 Giosia Acquaviva riprende il controllo della città; fa scavare un pozzo nell'area dell'attuale monastero delle clarisse, allora sede della residenza familiare 1468 Atri ritorna al dominio regio 1501 gli Acquaviva ritornano feudatari della città (e lo saranno fino al 1760) 1507 Andrea Matteo III Acquaviva assedia e conquista con la forza la città ribellatasi agli Acquaviva 1507, post Andrea Matteo cede la propria residenza alle clarisse e intraprende la costruzione del palazzo ducale sulle preesistenze antiche e medievali dell'edificio forse destinato a Palazzo del Capitano regio | |
Autore | ||
Committente | ||
Famiglie e persone | ||
Descrizione | Il notevole edificio oggi si presenta in due ali a chiudere scenograficamente la piazza in salita che sorge sul luogo dell'antico foro e tracce della presenza di ambienti di età romana, destinati anche a terme, sono ancora visibili nel sotterranei del palazzo. Il palazzo, dal possente paramento in conci squadrati di puddinga di reimpiego, presenta un portale riadattato nel Settecento (quando fu aggiunta anche l'ala corta e venne restaurato l'intero edificio) e una lunga serie di finestre al piano nobile; dall'androne si accede nel cortile quadrato con arcate acute dai larghi pilastri, traccia evidente della pre-esistenza di una struttura tardo-medievale su cui si innestò ampliandolo notevolmente il palazzo ducale probabilmente fatto costruire nelle attuale forme e dimensioni (per la sola ala principale, naturalmente) da Andrea Matteo III Acquaviva, che sembra abbia donato la sua precedente residenza al monastero cittadino delle clarisse. Della fase più antica e delle modifiche rinascimentali si conserva l'impianto del piano nobile e le profonde cantine, che presentano anche ambienti di età romana. | |
Iscrizioni | Iscrizioni consunte del tempo di re Roberto d'Angiò | |
Stemmi o emblemi araldici | Stemmi regali angioini, di famiglie locali, degli Acquaviva e di ecclesiastici (secc. XIV-XVI) | |
Elementi antichi di reimpiego | ||
Opere d'arte medievali e moderne | Lastra tombale di guerriero con stemma della famiglia Acquaviva (sec. XIV) | |
Storia e trasformazioni | Il palazzo ducale degli Acquaviva sorge in una delle aree eminenti della città di Atri, probabilmente in corrispondenza del foro della città romana, a ridosso di una scarpata. Lo stesso edificio sorge su sostruzioni di epoca antica,con ambienti (tra cui un'aula con abside da contesto termale) reimpiegati per le cantine del grandioso complesso. L'edificio, nato per ospitare il palazzo del capitano in età tardo-medievale, fu scelto dalla casata degli Acquaviva per la loro residenza all'indomani della definitiva presa della città, dopo la rivolta del 1507. In corrispondenza di ciò, il palazzo del governo sarà trasferito, con le carceri, nella piazza del duomo. Probabilmente in precedenza la famiglia aveva scelto di risiedere presso la Rocca d'Atri, a poca distanza dalla piazza sul versante settentrionale della città come sembra rivelare un'epigrafe seicentesca che ricorda che Andrea Matteo III Acquaviva donò alle clarisse il proprio palazzo convertito in chiesa e monastero (nell'area, intorno alla metà del Quattrocento, Giosia Acquaviva aveva scavare un pozzo per l'approvvigionamento idrico della zona). Quindi dobbiamo ritenere che l'attuale edificio fu eretto nelle forme attuali sulle preestenze antiche (presenti nei sotterranei) e medievali (il cortile quadrato con le possenti arcate) utilizzando conci di puddinga squadrati di reimpiego, provenienti molto proababilmente della cinta muraria di età romana. Successivamente, l'edificio fu ampliato con la seconda ala, con paramento in cotto e subì notevoli mutamenti nell'assetto interno e nella decorazione. Dopo l'eversione della feudalità, il palazzo divenne pubblico ed oggi è destinato a sede del municipio. | |
Note | ||
Fonti iconografiche | ||
Piante e rilievi | ||
Fonti/Documenti | ||
Bibliografia | Adorante 1996: Maria Antonietta Adorante, “I palazzi degli Acquaviva di Atri”, in Caterina Lavarra (a cura di), Territorio e feudalità nel Mezzogiorno rinascimentale. Il ruolo degli Acquaviva tra XV e XVI secolo, atti del primo convegno internazionale di studi sulla casa Acquaviva (Conversano-Atri, 13-16 settembre 1991), vol. 2, Galatina 1996, 439-453 Canali 2014: Ferruccio Canali, “Gli 'aggiornamenti' urbanistici e i 'fulcri' architettonici di Conversano, Atri e Teramo nel XV secolo”, Annali di storia dell'urbanistica e del paesaggio, 2, 2014, 8-34 Cerulli 1985: Riccardo Cerulli, “Le dimore degli Acquaviva in Atri e Giulianova”, in Gli Acquaviva d'Aragona duchi di Atri e conti di san Flaviano, Atti del sesto convegno del Centro Abruzzese di Ricerche Storiche (1983), vol. 1, Teramo 1985, 7-24 Ficari 2015: Maurizio Ficari, "La forma urbana del medioevo", in Maria Antonella Madonna, Maria Cristina Rossi (a cura di), Atri e la sua Cattedrale prima degli Acquaviva, Atti del Convegno di Studi (Atri, 10 maggio 2013), Pescara 2015, 14-29 Martella 2001: Luigi Martella, “Palazzo ducale. Atri”, in Documenti dell’Abruzzo teramano, V, Dalla Valle del Piomba alla valle del basso Pescara, vol. 1, Teramo 2001, 334-335 Mastrostefano 2000: Roberto Mastrostefano (a cura di), Andrea de Litio. I luoghi e le opere. Itinerario storico-artistico..., Pescara 2000 Proterra 1985: Rosanna Proterra, “Il Palazzo ducale di Atri”, in Gli Acquaviva d'Aragona duchi di Atri e conti di san Flaviano, Atti del sesto convegno del Centro Abruzzese di Ricerche Storiche (1983), vol. 1, Teramo 1985, 129-135 Ricci 2012: Roberto Ricci (a cura di), Lo stato degli Acquaviva d'Aragona duchi di Atri, Atti del convegno (Atri, Palazzo ducale, 18-19 giugno 2005), L'Aquila 2012 Santangelo 2011: Enrico Santangelo, Atri. Guida storico-artistica alla città e dintorni, Pescara 2011 Torlontano 1996: Rosanna Torlontano, “Andrea Delitio e la committenza degli Acquaviva ad Atri”, in Caterina Lavarra (a cura di), Territorio e feudalità nel Mezzogiorno rinascimentale. Il ruolo degli Acquaviva tra XV e XVI secolo, atti del primo convegno internazionale di studi sulla casa Acquaviva (Conversano-Atri, 13-16 settembre 1991), vol. 2, Galatina 1996, 417-438 | |
Link esterni | ||
Schedatore | Antonio Milone | |
Data di compilazione | 18/06/2016 10:59:42 | |
Data ultima revisione | 20/12/2018 17:07:42 | |
Per citare questa scheda | http://db.histantartsi.eu/web/rest/Edificio/907 |