OggettoAtri, Cattedrale di Santa Maria Assunta
LuogoAtri
Tipologiachiesa cattedrale (esistente)
Nome attualeDuomo di Santa Maria Assunta
Immagine
Nomi antichi

Cattedrale di S. Maria Assunta

Cronologia

1140 la chiesa di S. Maria di Atri viene concessa al vescovo di Penne

1223 consacrazione della chiesa di S. Maria alla presenza del vescovo di Penne e dell'abate di San Giovanni in Venere

1251 il pontefice istituisce la sede vescovile di Atri alle dirette dipendenze di Roma e erige la città a libero comune

1252 la sede di Atri viene associata a quella di Penne

1268 il campanile è in costruzione

1288 Rainaldo d'Atri firma una delle porte del fianco meridionale

1302 Raimondo del Poggio firma una delle porte del fianco meridionale

1305 Rainaldo d'Atri firma una delle porte del fianco meridionale

1359 concessione per la fondazione dell'altare di Sant'Onofrio al giudice Pietro di Trasmondo

1388 Cappella di S. Lorenzo fondata da Amico di Benvenuto

1392 confraternita di S. Giacomo in cattedrale

1405 Cappella di S. Biagio

1424 Cappella di S. Orsolina

1438 Cappella dell'Annunciazione

1474 Cappella di S. Maria dei Ferrari in cattedrale

1475 Cappella dei SS. Filippo e Giacomo

1488 il pittore Andrea Delitio soggiorna in città da Giugno a Dicembre

1491 Pietro Consuti dona alla sagrestia del Duomo i suoi libri e quelli del defunto Jacopo d'Errico per l'istituzione di una biblioteca pubblica

1501 Cappella di S. Stefano

1502-1503 completamento della cella campanaria della Cattedrale ad opera di Antonio da Lodi

1503 cappella con altare della Vergine e di S. Anna commissionata da Andrea Matteo III Acquaviva e fatta eseguire dalla moglie Isabella Piccolomini allo scultore Paolo De Garvo che esegue anche il fonte battesimale

1503 Paolo de Garvo esegue su committrnza di Iacopo Riccitelli e Battista Colletta il ciborio per il fonte battesimale (per il quale viene ancora pagato nel 1508)

1506-1507 realizzazione del pavimento 'mattonato' della cattedrale ad opera del maestro lombardo Jacopo Paranzotto

1506 contratto dei canonici con il maestro Francesco d'Ascoli per la realizzazione del pulpito ligneo

1508 Paolo de Garvo riceve un pagamento per porte lignee portate da Castelli

1545 interventi alla cornice sommitale della cattedrale

1547 i maestri Camillo e Vincenzo di Osimo realizzano l'organo per la Cattedrale

1559 completamento della costruzione della canonica ad opera del maestro lombardo Pietro Massitto (iniziata intorno al 1524 da Jacopo Paranzotto)

1563 un sisma fa crollare la parte sommitale della facciata

1567 costruzione della Cappella di S. Michele Arcangelo nella Cattedrale

1570 consacrazione dell'altare maggiore; vendita di beni per il restauro della Cattedrale

1577 realizzazione dell'altare della famiglia Corvi

1724 restauri al tetto e al campanile dei danni provocati da un fulmine

Autore

Raulino (sec. XII) altare maggiore

Rainaldo (di Atri?): portale fianco meridionale

Raimondo de Podio: portale fianco meridionale

Andrea Delitio: ciclo evangelico sulle pareti del coro (ultimo quarto del secolo XV)

Paolo de Garvo: altare Piccolomini-Acquaviva e fonte battesimale (1503)

Committente

vescovo Bernardo (1302-1321): portali del fianco meridionale

procuratore Leonardo (1302-1305): portali del fianco meridionale

Isabella Piccolomini per conto del marito Andrea Matteo III Acquaviva: altare (1503)

Famiglie e persone
Descrizione

La Cattedrale, di origine medievale, sorge su una delle alture che caratterizzano la città di Atri nell'area orientale a ridosso dell'antica cinta muraria e presenta un ampio sagrato che valorizza la facciata a terminazione orizzontale che dialoga con l'alta torre campanaria che presenta il coronomento cuspidata e impreziosito dall'inserto di bacini ceramici realizzato da Antonio da Lodi già attivo a Teramo e a Chieti alla fine del secolo XV. Il prospetto occidentale e il fianco meridionale, in pietra calcarea di colore ambrato, contengono ben quattro portali, di cui uno solo in facciata, databili agli anni a cavallo tra XIII e XIV secolo: quello principale presenta il portale a tutto sesto strombato con un'alta riquadratura cuspidata che racchiude il rosone con una statua della Vergine in edicola e tocca la cornice sommitale. I portali del fianco (datati tra 1288 e 1305), la cui frequenza è indice del rilievo dato al prospetto meridionale che doveva essere quello principale affaciandosi sulla principale strada cittadina, presentano lo stesso schema semplificato e sono firmati da Rainaldo (probabilmente di Atri: 1288, 1305) e da Raimondo de Podio (1302) e rivelano un'impostazione ancora romanica ma forme stilistiche nell'apparato decorativo più aggiornate. Accanto alla Cattedrale sorge, parallela, sul fianco destro, all'altezza del transetto, la chiesa di S. Reparata, voluta dal vescovo fiorentino Marco Ardinghelli per sancire, nel nome della santa fiorentina, la pace tra le fazioni cittadine del 1352 (la chiesa, costruita a partire dal 1355 e completamente rifatta nel sec. XVIII, conserva in facciata un rilievo quattrocentesco della santa con un modellino della città già sulla Porta Ancellaria della città). La mole del campanile, iniziato nel secolo XIII, domina il fianco sinistro della Cattedrale e appare inglobata nella parete a indicare, come le pareti visibili dall'interno con monofore, una collocazione prevista in origine isolata del monumento e poi mutata con il progredire della costruzione. L'interno, diviso in tre navate-corridoi della stessa larghezza, con archi acuti che poggiano su pilastri polistili, dal quarto varco in poi fasciati in rinforzi a pianta ottogonale relativi all'ingrandimento due-trecentesco della chiesa eretta tra i secc. XII-XIII e consacrata nel 1223. I pilastri e le pareti appaiono adorni di affreschi votivi tre-quattrocenteschi con santi, scene e cicli, mentre alle pareti si stagliano gli altari cinquecenteschi (Acquaviva-Piccolomini, 1503 e Corvi, 1577) e il ciborio con il fonte battesimale (1503, ivi trasferito nel 1763: la vaschetta interna è un'acquasantiera di età romanica). L'area presbiteriale sorge sulle sostruzioni romane e conserva tracce della piscina romana, di un'originaria disposizione a cinque absidi, e con affreschi del secolo XIII, mentre nel coro si dispiega il capolavoro di Andrea Delitio. Il complesso contiene, nella parte retrostante il coro che presenta una parete liscia in calcare che rispecchia la tripartizione delle navate, anche le strutture a servizio del clero con quel che resta della canonica (ricostruita nel secolo XVI sulla base degli edifici medievali), con l'ampio chiostro e con la cisterna romana cui si accede da varchi con arcate con rilievi di età romanica, che conserva tracce di affreschi votivi, mentre l'edificio superiore ospita, come anche il chiostro, il Museo diocesano.

Iscrizioni

Presso il portale di facciata:

iscrizione reimpiegata da sepoltura (sec. XII)

Nel fianco meridionale:

portale occidentale:

ANNIS ADIECTIS QUI/NIS SUB MILLE TRECE(N)TIS/ EST OPIFEX OPERIS/ RAYNALDUS NO(M)I(N)E CIVIS/ PRESULE BERNARDO CU/RA(N)TE TAMEN LEONARDO

portale centrale:

ANNO D(OMINI) MC/CLXXXVIII/ Q(UI) PORTAM SCUL/PSIT RAY(NALDU)S IN ARTE REFULXIT

portale orientale:

ANNO D(OMIN)I MCCCII T(EM)P(O)R(E) SA/CRE D(OMIN)I B(ER)NARDI P(RE)SULIS P(RO)CU/RANTE MAG(IST)RO LEONARDO H(EC) PO(R)TA FACTA E(ST) P(ER)/ MAG(IST)R(UM) RAY(MUNDU)M DE PODIO

Sul pilastro destro dell'altare della Vergine e di Sant'Anna:

epigrafe di dedica di Andrea Matteo III Acquaviva (1503)

Sul pilastro del ciborio del fonte battesimale:

iscrizione dei committenti e del rettore Giacomo Massimillo e dei procuratori Giacomo Riccitelli e Battista Colletta

iscrizione dell'artista: PAULUS/ DE GARVUS/ FECIT ET/ CHAPELLA/ DUCIS/ MDIII.

Lastra con canone a quattro voci di Tudino (sec. XVI)

Stemmi o emblemi araldici

Stemmi delle famiglie cittadine presso gli altari e i dipinti votivi e della famiglia dei feudatari Acquaviva negli affreschi del coro e nellla cappella della Vergine e Sant'Anna (dove compare anche quello di Isabella Piccolomini)

Elementi antichi di reimpiego

Nel paramento murario esterno sono inseriti frammenti antichi (tra i quali un pezzo di fregio con girali) e all'interno, si registrano capitelli di reimpiego (tra cui uno ionico)

Opere d'arte medievali e moderne

Frammenti dell'arredo presbiteriale altomedievale (nel Museo)

Altare maggiore eseguito da Raulino (sec. XII, seconda metà)

Resti dell'ambone del secolo XIII (nel Museo)

Affreschi votivi alle pareti e sui pilastri, sia nella chiesa superiore che nella cripta

Ciclo di affreschi nel coro dovuto ad Andrea Delitio (ultimo quarto del secolo XV)

Altare della Vergine e di Sant'Anna (Paolo De Gravo, 1503, ante)

Altare della famiglia Corvi (1577)

Pala d'altare lignea con S. Giacomo (sec. XV: dalla cappella della Congrega: ora in Museo)

Pala d'altare lignea con Vergine e Santi (sec. XV: ora in Museo)

Storia e trasformazioni

Il complesso della Cattedrale, noto  fin dal XII secolo e consacrato nel 1223, sorge in un'area della città già urbanizzata in età romana ed è stato costruito sulla sostruzione di una cisterna romana sulla quale doveva sorgere una piscina o un macellum di cui si vedono i resti sotto il pavimento del presbiterio. La cisterna fu reimpiegata quale cripta e luogo di sepoltura come rivela la presenza alle pareti di affreschi votivi tre-quattrocenteschi. All'edificio consacrato nel 1223 appartengono l'area che sorge sulla struttura romana con i piloni con capitelli del presbiterio (dallo stile databili al XII secolo inoltrato) e la cripta nei cui ingressi appaiono inseriti sculture databili ai primi decenni del secolo XII. Dopo l'elevazione della chiesa a sede vescovile iniziò un lungo processo di ricostruzione, con l'ampliamento, nella parte retrostante con la costruzione degli spazi comuni per il clero (il chiostro con la canonica, ricostruiti nel corso del XVI secolo riutilizzando parte delle strutture preesistenti) e l'allungamento dell'edificio nelle navate inglobando sul fianco sinistro il campanile (in origine isolato e in costruzione nel corso del secolo XIII), e edificando la nuova parete meridonale con i tre ingressi sfalsati tra 1288 e 1305 e completando l'edificio con il prospetto forse fin dall'origine con il coronamento orizzontale (comunque restaurato e integrato per due volte nel corso del secolo XVI). L'interno si arrichisce nel tempo della decorazione pittorica, con il capolavoro del coro affrescato da Andrea Delitio, con il brano più antico nella scena dei Tre vivi e dei tre morti databile al secolo XIII. Nel contempo si moltiplicano cappelle e altari, in particolare a partire dall'insediemento in città degli Acquaviva che vedono nella cattedrale il luogo dove rendere visibile con le opere il loro dominio della città da sempre comune libero e difensore della propria autonomia.

Note
Fonti iconografiche
Piante e rilievi
Fonti/Documenti
Bibliografia

Aceto 1999: Francesco Aceto, “Novità sull'“Incontro dei tre vivi e dei tre morti” nella Cattedrale di Atri”, Prospettiva, 91-92, 1998, 10-20

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Bozzoni 1979: Corrado Bozzoni, Saggi di architettura medievale. La Trinità di Venosa. Il duomo di Atri, Roma 1979, 101-136

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Cavenaghi 1907: Luigi Cavenaghi, “Antichi affreschi nel duomo di Atri”, Bollettino d'arte, 1, 1907, 3, 14-18

Cherubini 1844: Gabriello Cherubini, “Cattedrale di Atri”, Il Teofilologo, 1, 1844, 232-237

Cherubini 1859: Gabriello Cherubini, Andrea Matteo III Acquaviva e la sua cappella nella chiesa cattedrale di Atri. Memorie storico-artistiche, Pisa 1859

Cherubini 1881: Gabriello Cherubini, Sulla cattedrale di Atri, Roma 1881

Mastrostefano 2000: Roberto Mastrostefano (a cura di), Andrea de Litio. I luoghi e le opere. Itinerario storico-artistico..., Pescara 2000

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Matthiae 1932: Guglielmo Matthiae, “La cattedrale di Atri”, Bullettino della R. Deputazione abruzzese di Storia patria, 22-23, 1931-1932, 7-88

Matthiae 1961: Guglielmo Matthiae, “Sancta Maria de Hatria”, Palladio, n.s., 11, 1961, 93-102

Matthiae 1965: Guglielmo Matthiae, Andrea Delitio nel Duomo di Atri, Roma 1965

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Palestini 1997: Caterina Palestini, “Modulo e proporzione nel disegno delle facciate a coronamento orizzontale in abruzzo: l'esempio di Santa Maria Assunta in Atri”, Opus, 5, 1996, 73-104

Pannuzzi 2004: Simona Pannuzzi, La Cattedrale di Atri, Teramo 2004

Rapino 2013: Valentina Rapino, Vergine Madre. Gli affreschi di Andrea Delitio nella cattedrale di Atri, Cinisello Balsamo 2013

Rossi, Madonna 2015: Maria Antonella Madonna, Maria Cristina Rossi (a cura di), Atri e la sua Cattedrale prima degli Acquaviva, Atti del Convegno di Studi (Atri, 10 maggio2013), Pescara 2015

Rusconi 1905: Arturo Jahn Rusconi, “Attraverso l'Abruzzo: Atri”, Emporium, 21, 1905, 121, 23-42

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Sorricchio 1887: Luigi Sorricchio, “Notizie storiche ed artistiche intorno alla cattedrale di Atri”, Rivista abruzzese di scienze, lettere ed arti, 12, 1897, 1-9

Torlontano 1996: Rosanna Torlontano, “Andrea Delitio e la committenza degli Acquaviva ad Atri”, in Caterina Lavarra (a cura di), Territorio e feudalità nel Mezzogiorno rinascimentale. Il ruolo degli Acquaviva tra XV e XVI secolo, atti del primo convegno internazionale di studi sulla casa Acquaviva (Conversano-Atri, 13-16 settembre 1991), vol. 2, Galatina 1996, 417-438

Trubiani 1969: Bruno Trubiani, La basilica-cattedrale di Atri, Roma 1969

Trubiani 1980, Bruno Trubiani, “Artisti lombardi del '500 in Atri”, La voce pretuziana, 9, 1980, 1, 27-32

Link esterni
SchedatoreAntonio Milone
Data di compilazione18/06/2016 10:51:36
Data ultima revisione30/12/2018 21:08:39
Per citare questa schedahttp://db.histantartsi.eu/web/rest/Edificio/906