Oggetto | Tropea, San Francesco d'Assisi | |
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Luogo | Tropea | |
Tipologia | chiesa (esistente) con annesso convento (trasformato) | |
Nome attuale | Chiesa di San Demetrio | |
Immagine | ![]() | |
Nomi antichi | Chiesa dell'Immacolata | |
Cronologia | 1296: fondazione del convento francescano di Tropea presso la chiesa di San Pietro ad ripas. 1397 circa: Sebastiano Santangelo fonda la cappella di San Bartolomeo a ridosso della chiesa di san Francesco (probabilmente quella di sinistra, poi della famiglia Tomacelli). sec. XIV, fine-sec. XV, inizi: fondazione della cappella addossata di destra, dedicata a Santa Caterina. 1796: in seguito alla soppressione in conseguenza del sisma del 1783 la chiesa prende il nome e il titolo della parrocchia di san Demetrio. | |
Autore | ||
Committente | ||
Famiglie e persone | ||
Descrizione | Il complesso francescano si insedia alla fine del secolo XIII un'area a ridosso della rupe nella parte settentrionale della città, periferica e poco popolata allora ma che con il tempo diverrà una dei centri residenziali, soprattutto sull'asse che congiunge il complesso, la piazza antistante e la vicina Cattedrale. L'attuale chiesa, oggi in precarie condizioni per l'abbandono, presenza una semplice facciata che introduce in un'aula unica che conserva il coro quadrato con volta a crociera, con un'abside sfondata con l'altare maggiore che ospita la statua marmorea dell'Immacolata (1591). Alla chiesa sono addossate, ai lati del coro, due cappelle: quella di sinistra, intitolata a San Bartolomeo, conserva la volta a crociera e fu fondata probabilmente dal funzionario regio Santangelo nel 1397 e, in seguito, passò alla famiglia Tomacelli di origine romana ma radicata a Tropea, che la decorò con magnificenza come testimoniano gli storici cittadini. La cappella di destra, con ingresso autonomo, rappresenta l'elemento artistico e architettonico sopravvvissuto di maggiore interesse del complesso: nel prospetto, parzialmente trasformato, in conci di tufo squadrato, presenta un portale archiacuto con un Ecce homo nella chiave di volta e, a ridosso, due stemmi nobiliari entro losanghe (quello di sinistra, con due zampe di leone affrontate si ripete su un fronte di sarcofago trecentesco ritrovato nella chiesa nel 1933 e oggi nel Museo diocesano) e, al di sopra, riquadrato e retto da due angeli uno stemma della famiglia reale angioina; all'interno la cappella presenta una pianta allungata con colonne dai capitelli figurati che reggono le costolonature e, alle pareti, tracce di affreschi tre-quattrocenteschi molto compromessi: l'architettura e lo stile delle sculture e delle pitture fanno ritenere che siamo di fronte ad un'addizione riferibile ai decenni a cavallo tra XIV e XV secolo, con un richiamo alle soluzioni esperite nella capitale nella cappella Pappacoda o nel Palazzo Penne. | |
Iscrizioni | ||
Stemmi o emblemi araldici | ||
Elementi antichi di reimpiego | ||
Opere d'arte medievali e moderne | Fronte di cassa marmorea di una tomba del sec. XIV (oggi nel Museo diocesano). Affreschi con figure di santi e scene agiografiche (interpretate come episodi della vita di Santa Margherita) (secc. XIV-XV: nella cappella di Santa Margherita). Statua dell'Immacolata (1591, attribuita allo scultore palermitano Giuseppe D'Alvino). | |
Storia e trasformazioni | Il complesso monastico, fondato nel 1296 circa, ha subito notevoli stravolgimenti nel corso dei secoli e, in particolare, con il riallestimento dell'interno nel secolo XVIII e dopo i terremoti succedutisi tra 1783 e 1908 e in seguito alle alienazioni post-unitarie, quando il convento è stato adibito ad usi pubblici. Alla facies tardo-medievale appartengono le due cappelle laterali mentre l'aula unica con coro quadrato è la tipica icnografia francescana diffusa in Calabria dal secolo XIV. Nel piazzale antistante sorgeva la chiesa parrocchiale di San Demetrio, abbattuta dopo il sisma del 1783, con il trasferimento del titolo all'attuale chiesa francescana già intitolata all'Immacolata. | |
Note | ||
Fonti iconografiche | ||
Piante e rilievi | ||
Fonti/Documenti | ||
Bibliografia |
Capialbi 1852: Vito Capialbi, Memorie per servire alla storia della Santa Chiesa tropeana, Napoli 1852.
De Leo 2013: Pietro De Leo, La platea della diocesi di Tropea (sec. XV), Tropea 2013.
Mazza 2000: Tropea: storia, cultura, economia, a cura di Fulvio Mazza, Soveria Mannelli 2000.
Paladini 1930: Michele Paladini, Notizie storiche sulla città di Tropea, Catania 1930.
Paolino 2002: Francesca Paolino, Architetture degli ordini mendicanti in Calabria nei secoli XIII-XV, Pescara 2002, 80-91.
Pugliese 1974: Francesco Pugliese, Tropea e la sua terra. Guida alla visione per il turista, Vibo Valentia 1974.
Scrugli 1891: Nicola Scrugli, Notizie archeologiche e storiche di Portercole e Tropea seguite da un discorso storico intorno all'Accademia degli Affatigati di questa città, Tropea 1891.
Sergio (ed. Russo 1988): Francesco Sergio, Chronologica collectanea sive Chronicorum de Civitate Tropea, eiusque Territorio libri Tres Ab urbe nostra condita usque ad annum MDCCXX, rist. anast. a cura di P. Russo, Athena, Napoli 1988.
Spanò 2006: Attilio Spanò, Insediamento francescani nella Calabria angioina, Soveria Mannelli 2006.
Taccone-Gallucci 1904: Domenico Taccone-Gallucci, Monografia delle diocesi di Tropea-Nicotera, Reggio di Calabria 1904.
Toraldo 1898: Felice Toraldo, Il Sedile e la Nobiltà di Tropea, con genealogia, documenti e tavole, Pitigliano 1898.
Toraldo 2005: Antonio Toraldo, Documentazione araldica ed epigrafica per servire alla storia di Tropea, Tropea 2005.
Toraldo 1930: Pasquale Toraldo, Orme francescane nella diocesi di Tropea, Tropea 1930.
Torto 1999: Alfonso Lo Torto, Decifrato il nome dell’ignoto cavaliere sepolto nella cappella di S. Margherita in Tropea (sec. XIV), Tropea 1999. | |
Link esterni | ||
Schedatore | Antonio Milone | |
Data di compilazione | 30/03/2016 10:41:59 | |
Data ultima revisione | 25/03/2017 12:41:13 | |
Per citare questa scheda | http://db.histantartsi.eu/web/rest/Edificio/887 |