OggettoVibo Valentia, Santa Maria la Nova
LuogoVibo Valentia
Tipologiachiesa (esistente) con annesso convento (trasformato)
Nome attualeChiesa dello Spirito Santo e di Santa Maria La Nova
Immagine
Nomi antichi

Chiesa e convento degli osservanti di Santa Maria di Gesù.

Cronologia

1521: fondazione del complesso monastico di Santa Maria di Gesù affidato agli osservanti.

1524: commissione di cinque statue per adornare gli altari della chiesa.

1534: commissione di due nuove statue (fino ad allora eseguite solo tre) per gli altari, della tomba di Camillo Pignatelli e di quattro edicole per gli altari.

1598: Ettore III fa realizzare la cona marmorea con le tre statue della Vergine, Giovanni e Maddalena.

1783: sisma causa notevoli danni alla chiesa.

1810: trasferimento alla chiesa matrice della cona marmorea e delle altre due statue della Vergine e di Luca.

1836: restauro dell'edificio.

1928: restauri alla chiesa.

Autore
Committente

Ettore Pignatelli, I duca di Monteleone

Famiglie e persone

Ettore I Pignatelli, duca di Monteleone (m. 1536).

Camillo Pignatelli, figlio di Ettore I (m. 1529).

Ettore III Pignatelli, duca di Monteleone (m. 1622).

Descrizione

Il complesso monastico con la chiesa sorge nella parte bassa della città, nel quartiere di Terravecchia, nei pressi dell'attuale corso principale della città, antico asse di attraversamento di Monteleone. Fondato nel 1521, conserva dell'assetto originario, il portale d'ingresso, dalla forma squadrata e architravata, con paraste scanalate con capitelli ionici. Il fregio figurato dell'architrave, con girali classicheggianti e clipei con figure simboliche (a sinistra si riconosce la Giustizia), reca nelle estremità una terminazione con grifi angolari che fa supporre una destinazione originaria diversa. All'interno, tracce nelle pareti di frammenti scolpiti reimpiegati, probabilmente nel corso dei rifacimenti sette-ottocenteschi della chiesa e il coro a pianta quadrata con esili colonnine con capitelli floreali ancora goticheggianti su cui poggia la volta a crociera costolonata in forme ancora quattrocentesche secondo le soluzioni delle chiese degli ordini mendicanti della regione, con lo stemma Pignatelli nella chiave di volta, mentre un oculo rinascimentale (ricomposto con i restauri del 1928) dà luce al coro che sulla parete terminale esterna presenta un altro stemma della famiglia dei committenti.

Iscrizioni
Stemmi o emblemi araldici
Elementi antichi di reimpiego
Opere d'arte medievali e moderne

Dipinto con Presentazione al tempio, attribuito a Pietro Torres (sec. XVI).

Storia e trasformazioni

La chiesa e il monastero, affidati agli osservanti, fu fondato dal primo duca Pignatelli di Monteleone, Ettore, che profuse un grande impegno per la costruzione e la decorazione del complesso donando opere d'arte, arredi liturgici, reliquie e una fornita biblioteca per i frati. La chiesa subì notevoli danni con il sisma del 1783, in seguito al quale venne trasformato, alienato e subì il trasferimento del gruppo statuario gaginesco (1810). Il duca Ettore, dopo la fondazione, commissionò (1524) per la chiesa una serie di cinque statue allo scultore palermitano Antonello Gagini; entro il 1534 ne erano state eseguite tre (Vergine, Maddalena, San Giovanni Evangelista) mentre le due mancanti (San Giuseppe e San Michele) furono sostituite da un'altra statua della Vergine e da un San Luca; nel 1598 il suo discendente Ettore III fece sistemare le prime tre statue in una nuova cona marmorea con edicole con l'iscrizione (1598) e l'intero monumento nel 1810 fu trasferito nella cappella sinistra del transetto della Matrice dove tuttora si trova, insieme alle altre due statue (oggi collocate nel museo del Valentianum).Nel 1534, il primo Ettore commissionò il sepolcro per il figlio ed erede Camillo (morto nell'agosto 1529 di peste)  e cinque edicole (di cui una per la cappella del castello) sempre ad Antonello: il monumento prevedeva la statua del defunto inginocchiato, secondo un'iconografia di ascendenza spagnola già sperimentata in Sicilia dove il Pignatelli era stato viceré (le testimonianze successive sei-settecentesche ricordano tombe di famiglia nella chiesa ma non possiamo determinarne entità e qualità dopo le trasformazioni dovute ai danni del sisma del 1783 (anche Ettore volle essere sepolto in chiesa dove riposava anche un altro membro della famiglia, Andrea, quartogenito di Girolama Pignatelli, VI duchessa di Monteleone, sposata con Fabrizio Pignatelli nel 1615 e m. 1667).

Note
Fonti iconografiche
Piante e rilievi
Fonti/Documenti
Bibliografia

Bisogni De Gatti 1710: Giuseppe Bisogni De Gatti, Hipponii, seu Vibonis Valentiae, vel Montis Leonis Ausoniae civitatis accurata historia, Neapoli, Typis Felicis Mosca, MDCCX.

 

Caglioti 2002: Francesco Caglioti, “La scultura del Quattrocento e dei primi decenni del Cinquecento”, in Storia della Calabria. Il Rinascimento, a cura di Simonetta Valtieri, Roma 2002, 978-1042, 1008-1010.

 

Capialbi 1659: Giuseppe Capialbi, Originis, situs, nobilitatis civitatis Montis Leonis Geographia historia eiusdem civitatis cum vita et moribus Hectoris Pignatelli, Neapoli, Ex typographia Lucae Antonii Fusci, 1659, 34, 39-40.

 

Capialbi 1845: Vito Capialbi, “Notizie e descrizione di cinque statue di marmo esistenti nella Chiesa Matrice di S. Maggiore e S. Luca della città di Monteleone, in Calabria Ultra seconda”, Il Calabrese, 3, 1845, 154-155, 174-176.

 

Catanuto 1928-1929: Nicola Catanuto, “Ricuperi e restauri artistici nella regione bruzio-lucana durante l'anno 1927”, Bollettino d'Arte, 8, 1928-1929, 31-46, 36-38.

 

Carlizzi 2001: Fonti per la storia di Monteleone e terre convicine esistenti nell'Archivio di Stato di Napoli (1416-1826), a cura di L. Carlizzi, Soveria Mannelli 2001.

 

Leone 1995: Giorgio Leone, “Per una storiografia artistica in Calabria: il 'caso' di Vibo Valentia. Sintesi e proposte per un'indagine storico-artistica sul territorio (secc. XVI-XIX)”, in Beni culturali del Vibonese: sintesi, proposte e prospettive, Atti del convegno (Nicotera, 27-29 dicembre 1995) a cura di Natale Pagano, Ernesto Glicora, Vibo Valentia 1998, 231-300.

 

Leone 2007: Giorgio Leone, “Una traccia per la cultura artistica del territorio dal Trecento al Novecento”, in La Fonte di Mnemosine. Viaggio nella storia e nella cultura della provincia di Vibo Valentia, Soveria Mannelli 2007, 161-179.

 

Principe 1978: Ilario Principe, Beni culturali a Monteleone di Calabria, Chiaravalle Centrale 1978.

 

Santulli 1847: Giuseppe Santulli, “Monumenti delle arti del disegno in Monteleone”, Il Calabrese, 5, 1847, 61-63, 100-101, 108-109, 127, 161-162, 178-180.

 

Tarallo 1926: Pasquale Tarallo, Raccolta di notizie e documenti della città di Monteleone di Calabria, Monteleone 1926.

Link esterni
SchedatoreAntonio Milone
Data di compilazione01/03/2016 11:55:58
Data ultima revisione25/03/2017 14:21:43
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