Oggetto | Vibo Valentia, San Michele | |
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Luogo | Vibo Valentia | |
Tipologia | chiesa (esistente) | |
Nome attuale | Chiesa di san Michele | |
Immagine | ![]() | |
Nomi antichi | ||
Cronologia | 1539: fondazione nella chiesa della congrega del SS. Sacramento. 1671: lascito testamentario per conclusione della costruzione del campanile. | |
Autore | ||
Committente | Famiglia Pignatelli. Università di Monteleone. | |
Famiglie e persone | ||
Descrizione | La chiesa, oggetto di un discusso recente restauro, sorge al culmine della strada che congiunge la parte bassa della città (Terravecchia) con il quartiere medievale di Borgonuovo a segnare il baricentro urbanistico della città. Gli esterni, con paramento in pietra calcarea, si presentano in una veste rinascimentale che, per la presenza delle paraste scalanate con capitelli ionici rimanda al linguaggio dell'architetto di origine calabrese ma attivo a Napoli nella prima metà del sec. XVI, Mormando. La facciata, posta su un alto stilobate con uno pseudo-sedile su mensole, presenta la terminazione con timpano con oculo e il portale centrale affiancato da edicole, secondo forme presenti negli edifici di Mormando e dei suoi seguaci. Lo stesso paramento si ripete nello svettante campanile che presente un portale a conci alternati a rocchi scanalati come nell'architettura del pieno Cinquecento, veicolata probabilmente anche attraverso la conoscenza dei trattati a stampa. Anche il portale d'ingresso con la centina spezzata e il fregio a racemi mostra di appartenere a soluzioni già del pieno Cinquecento. L'interno, nella navata con arcata con doppie colonne che racchiudevano gli altari e il fregio continuo a racemi abitati esprime soluzioni che possono essere collocate alla metà del sec. XVI più che nei primi decenni. Il coro, con la cupola cassettonata, l'arco santo con un programma iconografico con figure entro riquadri: nell'intradosso gli apostoli Pietro e Paolo, i santi Francesco d'Assisi e di Paola e, nella chiave di volta, la Veronica e Cristo risorto, che rivela una scelta già in direzione controriformistica e che, per lo stile delle figure, deve essere probabilmente associato ai rifacimenti del tardo Cinquecento se non già del secolo successivo. | |
Iscrizioni | Sull'architrave della seconda cappella di sinistra: "PAUL(US) CUNDARI". | |
Stemmi o emblemi araldici | Stemmi della famiglia Pignatelli e dell'Università di Monteleone alla base degli stipiti dell'arco santo. | |
Elementi antichi di reimpiego | ||
Opere d'arte medievali e moderne | ||
Storia e trasformazioni | La chiesa di san Michele venne eretta nella prima metà del secolo XVI se non nel precedente e presto divenne la principale chiesa cittadina, essendo la parrocchia dell'intera Monteleone, come risulta nelle visite pastorali a partire dal 1513 (per l'aumento della popolazione mons. Della Valle nel 1515 ottenne otto rettori per il collegio parrocchiale). L'edificio, infatti, venne a sorgere nei pressi della piazza principale della nuova Monteleone, nel punto di congiunzione tra i due quartieri di Borgonuovo (ai piedi del castello) e di Terravecchia (nella parte pianeggiante dove correva la principale strada di comunicazione con l'esterno della città). Nel corso del secolo la chiesa si arricchì di altari (uno doveva essere legato al personaggio di Paolo Cundari come si legge sull'architrave) e di confraternite (quella del SS. Sacramento vi fu istituita nel 1539). Come in altre situazioni cittadine, l'erezione fu il frutto dell'azione combinata della città e dei feudatari, come testimonia la presenza degli stemmi Pignatelli e di Monteleone sui dadi alla base degli stipiti dell'arco santo. L'edificio venne rimaneggiato nel corso del Seicento, quando fu completato il campanile e fu rifatta la zona presbiteriale con le due cappelle del transetto (come rivela la data 1695 su uno dei pilastri della cupola). | |
Note | ||
Fonti iconografiche | ||
Piante e rilievi | ||
Fonti/Documenti | ||
Bibliografia | Chimirri 2012: Rosario Chimirri, La chiesa di San Michele Arcangelo in Vibo Valentia. Percorsi di storia dell'architettura, Soveria Mannelli 2012.
Di Teodoro 2015: Francesco Paolo Di Teodoro, “Architetture calabresi del Rinascimento. Un cannocchiale verso Napoli e Roma”, ArcHistoR, 2, 2015, 3, 5-39, 6-20.
Dillon 1948: Armando Dillon, Il Rinascimento in Calabria. La chiesa di San Michele in Vibo Valentia, Reggio Calabria 1948.
Ortona 1889: Ottavio Ortona, La chiesa di san Michele Arcangelo in Monteleone Calabro, Monteleone 1889.
Valtieri 2000: Simonetta Valtieri, “Il restauro della chiesa di S. Michele a Vibo “condotto con metodi e risultati assolutamente riprovevoli”, Quaderni del Dipartimento PAU, 19-20, 2000-2001, 37-40, 157-172.
Valtieri 2002: Simonetta Valtieri, “Il regno meridionale. La Calabria”, in Storia dell’architettura italiana. Il primo Cinquecento, a cura di Arnaldo Bruschi, Milano 2002, 480-495.
Valtieri 2002: Simonetta Valtieri, “Il Mormando architetto”, in Storia della Calabria nel Rinascimento. Le arti nella storia, a cura di Simonetta Valtieri, Roma 2002, 135-146.
Valtieri 2002: Simonetta Valtieri, “I linguaggi e i modelli”, in Storia della Calabria nel Rinascimento. Le arti nella storia, a cura di Simonetta Valtieri, Roma 2002, 193-209.
Valtieri 2009: Simonetta Valtieri, “La Calabria nel Rinascimento e il Rinascimento in Calabria”, in La Calabria del viceregno spagnolo, storia arte architettura e urbanistica, a cura di Alessandra Anselmi, Roma 2009, 303-319. | |
Link esterni | ||
Schedatore | Antonio Milone | |
Data di compilazione | 01/03/2016 11:46:23 | |
Data ultima revisione | 25/03/2017 13:54:32 | |
Per citare questa scheda | http://db.histantartsi.eu/web/rest/Edificio/873 |