OggettoCrotone, Palazzo vescovile
LuogoCrotone
Tipologiapalazzo pubblico
Nome attualePalazzo vescovile
Immagine
Nomi antichi
Cronologia

1444: in seguito all'assedio delle truppe di Alfonso, la Cattedrale e il palazzo vescovile subiscono gravi danni a causa di un incendio.

1491: la Cattedrale e la residenza vescovile non sono stati ancora ricostruiti.

sec. XVI, inizi: mons. Antonio Lucifero, vescovo della città (1508-1521) fa realizzare il nuovo palazzo vescovile.

1638: danni al palazzo dal sisma.

sec. XVII, seconda metà: ricostruzione a cura del vescovo Geronimo Carafa (1664-1683).

Autore
Committente

Antonio Lucifero (1508-1521).

Famiglie e persone
Descrizione

Il palazzo vescovile, fin dal medioevo sorto accanto alla Cattedrale, si presenta oggi in una forma del tutto rinnovata dopo secoli di trasformazioni e, in particolare, il rinnovamento realizzato nel secolo scorso. Nel prospetto si conserva lo stemma che vi fece apporre il vescovo Antonio Lucifero (1508-1521) esponente della maggiore famiglia del tempo, che volle ricostruire la residenza dopo l'abbandono in seguito ai danni della guerra angioino-aragonese di metà Quattrocento.

Iscrizioni
Stemmi o emblemi araldici

A sinistra del portale d'ingresso:

Stemma della famiglia Lucifero, di fattura cinquecentesca, fatto apporre molto probabilmente dal vescovo Antonio Lucifero (1508-1521) in occasione del restauro della residenza vescovile.

Elementi antichi di reimpiego

Secondo la tradizione, il palazzo vescovile fu eretto da mons. Antonio Lucifero (1508-1521) utilizzando materiale di reimpiego dal santuario di Hera Lacinia a Capo Colonna.

Opere d'arte medievali e moderne
Storia e trasformazioni

La tradizione vuole che la residenza, restaurata dal vescovo Antonio Lucifero sia stata ricostruita, come la Cattedrale, reimpiegando pezzi trasportati dal santuario di Capo Colonna ma finora non si sono avuti riscontri positivi per quella che appare sempre più come una leggenda nata in età moderna per corroborare il legame tra la città regnicola e la colonia magno-greca. Del palazzo rinascimentale, restaurato dopo i terremoti del 1638 e del 1805, non resta nulla o quasi ma l'aspetto attuale è dovuto ai restauri del secolo scorso, in occasione del riallestimento dell'area principale della città otto-novecentesca.

Note
Fonti iconografiche
Piante e rilievi
Fonti/Documenti
Bibliografia

Di Nola Molisi 1649: Giovanni Battista Di Nola Molisi, Cronica dell'antichissima e nobilissima città di Crotone e della Magna Grecia, Savio, Napoli 1649.

 

Mazza 1992: Crotone. Storia, cultura, economia, a cura di Fulvio Mazza, Soveria Mannelli 1992.

 

Severino 1988: Carmelo G. Severino, Crotone, Roma-Bari 1988.

 

Severino 2011: Carmelo G. Severino, Crotone: da polis a città di Calabria, Roma 2011.

Link esterni
SchedatoreAntonio Milone
Data di compilazione14/02/2016 17:03:00
Data ultima revisione21/03/2017 17:25:36
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