OggettoNola, Sant'Angelo in Palco
LuogoNola
TipologiaChiesa e complesso monastico annesso
Nome attualeSant'Angelo in Palco
Immagine
Nomi antichi

San Michele Arcangelo

Cronologia

1420-1436: Raimondo Orsini (conte di Nola dal 1420) e la moglie Isabella Caracciolo del Sole (+ 1436) fondano il convento e lo affidano ai frati minori dell'Osservanza.

XVI secolo: realizzazione di cicli pittorici ad affresco.

1626: i Padri riformati succedono ai Minori dell'Osservanza.

1632: un violento terremoto danneggia gravemente il complesso.

1657: Ricostruzione del complesso, inglobando parti della struttura originaria.

1661: la nuova chiesa viene consacrata dal vescovo di Nola Francesco Gonzaga.

1840: realizzazione di un nuovo ciclo pittorico raffigurante la vita di san Francesco.

1866: in seguito alle Leggi Eversive il complesso viene secolarizzato.

Autore
Committente

Raimondo Orsini conte di Nola e sua moglie Isabella Caracciolo del Sole.

Famiglie e persone

Raimondo Orsini

Isabella Caracciolo del Sole.

Descrizione

Il complesso sorge sul pendio della collina. Si accede alla chiesa tramite un porticato a cinque arcate in piperno su colonne antiche in marmo e granito.  L’interno è a navata unica coperta a capriate lignee, con cinque cappelle sul fianco sinistro. Presbiterio quadrato con volta a crociera ogivale, introdotto da arco a sesto acuto. Sul lato destro della chiesa si sviluppa il convento, organizzato intorno a un chiostro rettangolare con portici su colonne e a un cortile secondario. 

Iscrizioni

Iscrizione relativa alla consacrazione della chiesa nel 1661: 

D.O.M. / D[omi]NVS D. FRANC[iscv]S GO[n]ZAGA / EP[iscop]VS NOLAN[v]S / HOC TE[m]PLVM DICATVM S[anc]TO / MICHAELI ARCANGELO / PRINCIPI ANG[elorvm] SOLEMNI / CONSECRAVIT RITV AN. D.NI / MDCLXI DIE XXIX 7[m]BRIS

 

Iscrizione attestante una sepoltura realizzata dal dottore in filosofia e medicina Salvatore Vecchione (datata 1632).

Stemmi o emblemi araldici

Sul muro esterno del convento è lo stemma in marmo bipartito Orsini e Caracciolo del Sole, sorretto da due orsi rampanti e sormontato da un’aquila bicipite.

Elementi antichi di reimpiego

Sono di reimpiego le colonne e i capitelli del portico esterno della chiesa.

Opere d'arte medievali e moderne

Notevoli sono gli affreschi del refettorio, di inizio XVI secolo. L’immagine più antica, Cristo alla colonna, risale alla seconda metà del XV secolo. Al 1503 datano gli episodi della Passione di Cristo, e al XVIII secolo le scene vetero e neotestamentarie. 

Altri affreschi nel chiostro.

Storia e trasformazioni

Costruito fra il terzo e il quarto decennio del XV secolo, il complesso viene ricostruito dopo il terremoto del 1631. Delle strutture originarie sopravvivono alcuni archi durazzeschi inglobati nelle murature sul fianco sinistro della chiesa, la vecchia cappella della Natività, in prossimità del campanile, e il portico di ingresso alla chiesa.

Restauri alle strutture sono stati condotti dalla Soprintendenza ai Monumenti nel 1957.

Note
Fonti iconografiche
Piante e rilievi
Fonti/Documenti
Bibliografia

Avella 1996-1999: Leonardo Avella, Fototeca nolana. Archivio d'immagini dei monumenti e delle opere d'arte della città e dell'agro, Napoli 1996-1999, IV, 740-753.


D'Andrea 1999: Gioacchino Francesco D'Andrea, "La biblioteca del convento di S. Angelo del Palco di Nola", Archivum Franciscanum historicum, 92, 1999, 395-412.

 

Mollo 1991: Giuseppe Mollo, "Il convento di S. Angelo in Palco a Nola", Impegno e dialogo: incontri culturali, 9, 1990-1991, 123-136.

Link esterni

http://www.meridies-nola.org/nola/sc_palco.htm

SchedatoreFulvio Lenzo
Data di compilazione01/06/2012 10:20:40
Data ultima revisione18/11/2016 17:01:38
Per citare questa schedahttp://db.histantartsi.eu/web/rest/Edificio/82