OggettoNola, Santa Chiara
LuogoNola
Tipologiachiesa
Nome attualeSanta Chiara vecchia
Immagine
Nomi antichi

Santa Maria Jacobi

Cronologia

1330: primo documento attestante l’esistenza di una comunità monastica femminile.

1342: interventi di ampliamento al complesso monastico.

1354: il pontefice autorizza Niccolò Orsini conte di Nola a ripristinare parti della fabbrica ormai collassate.

1359: epigrafe (in parte lacunosa) consente di leggere questa data, probabilmente da riferire a interventi edilizi intrapresi nel complesso.

Autore
Committente

Niccolò Orsini, conte di Nola (dibattuto il nome del committente e di conseguenza la datazione della fondazione, cfr. Note)

Famiglie e persone

Orsini

Descrizione

La chiesa ad aula unica suddivisa in due piani (quello superiore era il coro dalle monache), con un presbiterio quadrato. Il presbiterio voltato a crociera ogivale costolonata ha altezza minore della chiesa, coperta da capriate lignee; i due ambienti sono anche fortemente disassati fra loro, denunciando la loro appartenenza a fasi cronologiche ben distinte. Alla destra del presbiterio si aprono due piccoli ambienti sovrapposti, a pianta trapezoidale. Sulla parete di fondo del presbiterio si apre una slanciata bifora coronata da un traforo con tre oculi tetralobati.

Iscrizioni

Oltre alle iscrizioni antiche murate agli spigoli esterni del presbiterio (cfr. Elementi antichi di reimpiego) particolarmente interessanti sono due epigrafi lacunose che attestano interventi edilizi trecenteschi.

+ANNO DOMINI MCCCLI [....] / MAGNIFICVS DOMINVS NICOL[avs de filiis v]/RSI NOLANVS ET PALAT[invs comes fi]/ERI FECIT HOC DORMITO[rivm ad honorem] / DEI ET EIVS GENETRICIS AC BEA[ti j]/ACOBI ET BEATAE CLARAE VIR[ginis pr]/O ANIMA MAGNIFICAE COMITISSAE [sve]/VE DE BAVTIO MATRIS SVAE. (seguono nella porzione inferiore dell’iscrizione gli stemmi delle casate Orsini, del Balzo e Sabran).

 

L’altra porzione di iscrizione: +ANNO DOMINI MCCCLVIIII XIII IND[ictionis].

 

Stemmi o emblemi araldici

Le pareti interne della chiesa sono affrescate con numerosi stemmi delle famiglie nolane. Nella chiave di volta del presbiterio è scolpito lo stemma Orsini. Gli stemmi Orsini, Del Balzo e Sabran sono scolpiti nella aprte inferiore della lapide con epigrafe relativa al rifacimento dei dormitori.

Elementi antichi di reimpiego

Ai tre spigoli esterni del presbiterio sono murati tre cippi romani con le  CIL,X,1251, CIL,X,1254, mentre il terzo mostra una decorazione con patera.

Base di statua nel paramento esterno

Nel monastero era il cippo con l'iscrizione CIL,X,1249, adesso trasferito nel cortile del municipio.

Opere d'arte medievali e moderne

Nella chiesa si trovano lacerti di affreschi risalenti al XV secolo, parte strappati e riposizionati (Madonna del Latte, quattro figure di santi), parte ancora in sito (figure di santi, Cristo fra due figure maschili, motivi decorativi e araldici).

Storia e trasformazioni

Il complesso è stato soggetto a numerose ricostruzioni più o meno parziali durante i secoli. In particolare il presbiterio sembra risalire a una fare più antica rispetto all’aula. Leonardo Avella ha ipotizzato che il presbiterio preesistesse alla chiesa e che ospitasse l’antico Seggio dei nobili, poi ricostruito da Niccolò Orsini in posizione poco distante sull’altro lato della stessa strada (cfr. scheda Seggio di Nola).

Gli interventi più significativi di età moderna sono quelli condotti dall’architetto Ferdinando Sanfelice nel XVIII secolo, quando viene costruita una nuova chiesa di Santa Chiara e l’edificio della vecchia aula di culto destinato ad ambiente del monastero.

Importanti restauri sono stati condotti nell’immediato dopoguerra (1947-1948) da Mario Zampino, e altri ancora, diretti da Vincenzo Milano, tra il 1985 e il 1995. Si deve ai restauri di Zampino il ripristino della facies medievale, con la rimozione della decorazione settecentesca, e la riapertura di alcune aperture – portali e finestre bifore – emerse al di sotto degli intonaci. 

Note

Elemento di particolare interesse è la suddivisione orizzontale dell’aula, che riecheggia la chiesa di Santa Maria Donnaregina a Napoli, come sottolineato da Venditti 1969, pp. 797-800.

Ancora controversa è la fondazione del convento e di conseguenza la data di costruzione della chiesa. Secondo Ambrogio Leone 1514, il convento sarebbe stato fondato dal conte Nicola Orsini, padre di Pirro. Remondini, invece, ritiene più probabile che il fondatore sia stato Roberto I Orsini, in ragione del fatto che ai suoi tempi erano ancora visibili sul portale d’ingresso gli stemmi Orsini e Del Balzo, quest’ultimo riferibile a Sveva Del Balzo, moglie di Roberto Orsini. L’ipotesi di Remondini è da ultimo ritenuta la più plausibile da Di Cerbo, che si basa su nuove indagini d’archivio, sulla stratigrafia delle tessiture murarie e sullo studio dell’inconsueta dedicazione originaria a Santa Maria Jacobi. 

Fonti iconografiche

Incisione della Nola Presens in Leone 1514.

Piante e rilievi

Piante e sezioni in Zampino 1957; Di Cerbo 2008.

Fonti/Documenti
Bibliografia

Avella 1996-1999: Leonardo Avella, Fototeca nolana. Archivio d’immagini dei monumenti e delle opere d’arte della città e dell’agro. Guida topografica delle insule del centro urbano storico della città di Nola, Napoli 1996-1999, IV, 584-609.

 

Bruzelius 2004: Caroline Astrid Bruzelius, The Stones of Naples, New Haven-London 2004, 182-184.

 

Buonaguro 1997: Carmela Buonaguro, Documenti per la storia di Nola, secoli 12.-14., introduzione di Giovanni Vitolo,  Salerno 1997. 


Camodeca 2001: Giuseppe Camodeca, “I pagi di Nola”, in Modalità insediative e strutture agrarie nell’Italia meridionale in età romana, Atti del convegno internazionale (Napoli giugno 1998), Bari 2001, 413-433.

 

Camodeca 2003: Giuseppe Camodeca, “Rilettura di un titulus lectu difficillimus di Nola: CIL X 1251 del IV secolo”, in Cultus splendore. Studi in onore di G. Sotgiu, Senorbì (CA) 2003, 135-145.

 

Campone 2003: Maria Carolina Campone, “Un inedito di Ferdinando Sanfelice: il dormitorio delle illustrissime monache di S. Chiara in Nola”, in  Napoli-Spagna: architettura e città nel XVIII secolo, a cura di Alfonso Gambardella, Napoli 2003, 397-404. 


Di Cerbo 2008: Cristiana Di Cerbo, “L'insediamento di Santa Chiara in Nola e la devozione a Santa Maria Jacobi. Un'ipotesi di lettura”, Annali dell'Istituto italiano di studi storici, XXIII, 2008, 107-222.

 

Fusco 1996: Antonio Fusco, Origini provenzali del culto di S. Maria Jacobi in Nola, Marigliano 1996.

 

Leone 1514: De Nola, opusculum distinctum, plenum, clarum, doctum, pulcrum, verum, graue, varium, & utile, Incussum est hoc opus opera diligentiaque probi viri Ioannis Rubri Vercellani, Venetiis anno Salutis MDXIIII [1514].


Mollo 1991: Giuseppe Mollo, “La chiesa di Santa Chiara in Nola: contributo storico-architettonico”, Atti del Circolo Culturale B. G. Duns Scoto di Roccarainola, 16-17, 1991, 145-155.

 

Mollo 1994: Giuseppe Mollo, “Metodologia per un restauro: la chiesa di S. Chiara in Nola”, Impegno e dialogo: incontri culturali, 10, 1992-1994, 411-433.

 

Mollo 1998: Giuseppe Mollo, “La Chiesa di S. Chiara in Nola. Contributo per un’analisi architettonica”, in Nola e il suo territorio dal secolo XVII al secolo XIX. Momenti di storia culturale e artistica, Nola 1998, 109-121.

 

Mommsen 1883: Theodor Mommsen, “Nola”, in Inscriptiones Bruttiorum, Lucaniae, Campaniae, Siciliae, Sardiniae latinae. Pars I, Inscriptiones Bruttiorum Lucaniae Campanie, Berolini 1883, 142-146.


Remondini 1747-1757: Gianstefano Remondini, Della nolana ecclesiastica storia alla santità di nostro signore ... Benedetto 14. dedicata dal padre D. Gianstefano Remondini ... tomi 1-3. In Napoli, nella stamperia di Giovanni di Simone, 1747-57. [tomo Itomo IItomo III].

 

Venditti 1969: Arnaldo Venditti, “Urbanistica e architettura angioina”, in Storia di Napoli, vol. III, Napoli 1969, 665-888.

 

Wadding 1625: Luca Wadding, Annales minorum in quibus res omnium trium ordinum a Sancto Francisco institutorum, (Lugduni 1625), vol. VIII, Firenze 1932, 1347-76, 102.XIII, 119.

 

Zampino 1957: Mario Zampino, “La chiesa vecchia di S. Chiara in Nola”, in Atti del V Convegno Nazionale di Storia dell’Architettura (Roma 1955), Firenze  1957, 437-450. 

Link esterni
SchedatoreFulvio Lenzo
Data di compilazione01/06/2012 10:06:01
Data ultima revisione18/11/2016 16:51:28
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