Oggetto | Nardò, Carmine | |
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Luogo | Nardò | |
Tipologia | Chiesa e complesso monastico | |
Nome attuale | Chiesa del Carmine | |
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Nomi antichi | Chiesa della SS. Annunziata | |
Cronologia | 1460: visita di mons. De Pennis: menzione della chiesa dedicata all'Annunziata. 1532: ricostruita dopo i danni procurati dalle truppe francesi e consacrazione dell'Annunziata. 1580: nella visita pastorale viene registrata l'erezione ex novo del convento dei padri Carmelitani. 1586: iscrizione sul portale d'ingresso del convento segna il completamento del nuovo edificio conventuale. 1743: Terremoto. 1754: completamento dei lavori di ricostruzione della chiesa dopo i danni del terremoto. 1754: Completamento restauri. | |
Autore | ||
Committente | ||
Famiglie e persone | ||
Descrizione | Il complesso sorge in un'area del centro storico prossimo alle mura e si presenta in una veste cinquecentesca successiva ai danni subiti dal convento e dalla chiesa in seguito all'assalto alla città delle truppe francesi. La facciata, di forma stretta e allungata, è dominata dall'ampia macchina del portale, che si presenta sotto forma di arco trionfale con due pilastri entro cui sono ricavate due nicchie per il gruppo dell'Annunciazione e un'ampia fascia architravata con clipei con teste di profilo classicheggianti. Il portale vero e proprio, in pietra tenera leccese si presenta incassato sotto un'arcata con volta a cassettoni, fiancheggiata da colonne con leoni stilofori: un ricco architrave con girali e figure fantastiche è accompagnato da due scudi con iscrizioni che ricordano la distruzione dell'edificio e la sua ricostruzione a cura della città invocando la protezione della Vergine e dell'arcangelo, presenti nelle due prossime nicchie. Nel timpano, a completare l'iconografia, il Padre eterno benedicente. Sul fianco troviamo le medesime arcatelle di facciata dal vago sapore neo-romanico,mentre nel retro, a sinistra dell'abside quadrata, spicca la mole del campanile, la cui cella presenta soluzioni stilistico-architettoniche che lo collocano nel sec. XVIII, dopo i danni provocati dal sisma del 1743. Il convento presenta nel prospetto il portale architravato, due clipei con stemmi e due finestre dal profilo curvilineo (sec. XVIII). | |
Iscrizioni | Sul portale d'ingresso del convento: "ANTIQUISSIMAE CARMELITANAE FAMILIAE DOMUS HANC CIVITAS/ NERITINA EX IMIS EREXIT DIE PRIMO FEBRUARII MDLXXXVI". Sull'architrave del portale d'ingresso di facciata: "UNA/ EX SEPTEM/ ECCLESIIS" Su due scudi sugli angoli del portale, due iscrizioni ricordano la distruzione e ricostruzione dell'edificio e alludono, a sinistra, alla Vergine e, a destra, all'arcangelo Gabriele. Iscrizione in controfacciata che ricorda l'erezione della chiesa nel 1532 e la ricostruzione nel 1754 dopo il terremoto del 1743. | |
Stemmi o emblemi araldici | Sulla facciata del convento: clipeo con stemma della città di Nardò con l'iscrizione "TAURO NON BOVI"; clipeo con lo stemma dell'ordine carmelitano con l'iscrizione "VEXILLUM INSIGNE CARMELI". | |
Elementi antichi di reimpiego | ||
Opere d'arte medievali e moderne | Statua della Vergine Annunciata nella nicchia di sinistra della facciata. Statua dell'Angelo Annunciante nella nicchia di destra della facciata. | |
Storia e trasformazioni | La chiesa dell'Annunziata è nota fin dal secolo XV ma l'attuale complesso, composto dalla chiesa e dell'edificio conventuale risale al secolo XVI, anche in seguito ai danni subiti dall'edificio, posto a ridosso delle mura, per l'assalto delle truppe francesi alla città: dapprima la chiesa, con il prospetto rinascimentale, da datare nella prima metà del secolo, quindi il convento, datato, per il suo completamento, al 1586. La chiesa in particolare subì notevoli danni con il terremoto del 1743 per cui fu completamente rifatto nell'interno con i lavori terminati nel 1754. | |
Note | ||
Fonti iconografiche | ||
Piante e rilievi | ||
Fonti/Documenti | ||
Bibliografia | Falla-Castelfranchi 1986: M. Falla-Castelfranchi, I monumenti di Nardò, in Città e monastero. I segni urbani di Nardò (secc. XI-XV), a cura di Benedetto Vetere, Galatina 1986, 262-263.
Mazzarella-Gaballo 1999: E. Mazzarella, Nardò sacra, a cura di M. Gaballo (coll. Quaderni degli Archivi diocesani di Nardò e Gallipoli, n.s., 3), Galatina 1999, 242.
Tafuri, Giovanni Bernardino (ed. Tafuri 1848): Giovanni Bernardino Tafuri, “Dell'origine sito antichità della città di Nardo libri due” [1735], in Michele Tafuri (a cura di), Opere di Angelo Stefano Bartolomeo Bonaventura Giovanni Bernanrdino Tommaso Tafuri di Nardò, voll. 2, Napoli 1848-1851, vol. I, 526. Vetere-Micali 1979: Benedetto Vetere, Salvatore Micali, Nardò, Galatina 1979, 51-52. | |
Link esterni | ||
Schedatore | Antonio Milone | |
Data di compilazione | 26/05/2014 01:59:48 | |
Data ultima revisione | 01/03/2017 13:49:36 | |
Per citare questa scheda | http://db.histantartsi.eu/web/rest/Edificio/759 |