OggettoGravina, Cattedrale
LuogoGravina
Tipologiachiesa cattedrale
Nome attualeSanta Maria Assunta
Immagine
Nomi antichi
Cronologia

1092: fondazione della prima cattedrale da parte del normanno Umfrido signore di Gravina.

1447: incendio.

1456: ricostruzione a seguito del terremoto.

1482: riedificazione.

1551: le fonti documentarie attestano spese per la fabbrica della sagrestia e per “mattinata et altre reparazioni fatte et spese alla maggiore ecclesia de Gravina” (Raguso 1994, 35 nota 8).

1558: crolla il campanile e danneggi ala sagrestia.

1568: petizione del capitolo perché la cattedrale è “venuta arroina”.

1571-1574: sono ancora in corso lavori, come attestano i pagamenti per “mastro Antonello lo gigniero” (Raguso 1994, 9-10).

1688: posa in opera del soffitto ligneo.

Autore
Committente
Famiglie e persone
Descrizione

La cattedrale presenta un impianto basilicale a tre navate separate da archi a tutto sesto su colonne lapidee. La navata centrale è coperta da un soffitto ligneo intagliato che incornicia diversi dipinti, mentre le navate laterali sono coperte a volta. Al fondo del corpo longitudinale si apre il presbiterio quadrato.

La facciata principale denuncia anche all'esterno la conformazione dell'edificio, e appare suddivisa in tre campate, di cui la centrale più alta sormontata dal timpano triangolare, mentre le due laterali più basse concluse superiormente da un parapetto orizzontale. Il portale centrale risale al XVI secolo, mentre i due laterali, conclusi superiormente da lunette a conchiglia con sculture, sono da datare alla fine del XV secolo.

I fianchi laterali sono ritmati da paraste doriche che sostengono una trabeazione con fregio continuo ornato da rilievi di vario soggetto.

La facciata principale è caratterizzata dalla bicromia dei materiali lapidei impiegati, con una pietra tenera giallognola per i paramenti lisci, e un calcare compatto bianco per le membrature architettoniche; nei prospetti laterali la pietra bianca è usata soltanto per le trabeazioni, i capitelli e il basamento continuo, mentre le paraste sono in pietra gialla.

Iscrizioni

Su uno dei capitelli della navata sinistra sono quattro stemmi posti sugli angoli e altrettante iscrizioni sui lati, racchiuse entro tabule ansate:

"INSIGNIA / CIVITATIS / GRAVINE";

"ARMA / CAPITVLI / GRAVINE";

"R.D.M. DE A/QVINO EP[ISCOP]I / GRAVINE";

"IH. D. F. VRSI/NI DVCIS / GRAVINE".

 

A lato dell'altare della Presentazione della Vergine al Tempio:

"CAPP.AM SS.MAE VIRG.IS PRAESET. SACRA[M] SVB MARINO / DE VRSINIS ARCHIEP. TARET. GRAVIN. COMM.O / AC NOBILI VIRO CONSTRVCTA[M], DEM AB V.I.D. ANGELO IN I PATRON SVB EP[ISCOP]O BRANCATO ERECTA[M] TRA[N]SLATAT.I VICES SEPE PASSA[M], OBINDEQ. AB ARCHIPRESB.O / CENSV DITATA [M], DEMV[M] EM[INENTISSIM]VS VRSINVS VISITAT. / CV[M] ALI GENTIL. CAPP. S. IO. DECOLLATI VNIRI IVSSIT / ANNO 1714 OBTIV.T REPAR.E CAN. ANTONIVS GVIDA / RECTOR PATR.S MEMORIA[M] EXCITAVIT 1721".

 

Sotto il rilievo dell'altare della Presentazione:

" HAC DO[MI]NVS GVIDO GVIDO[...] CONDIDIT AVLAM QVI S. CVATRIS CAVDES PLACVIT ILLE DEO 1538".

 

In controfacciata:

"ALTARE MAIVS, ET IX ALIA MINORA HVIVS ECCLESIAE / IN ACTVS VISITATIONIS APOSTOLICAE, VEL INNOVATA, VEL / CONCINNE RESTAVRATA, AB EODEM VISITATORE APOST.O FR. / VINCENTIO MARIA ORD. PRAEDIC. CARDINALI VRSINO, TVSCV/LANAE ECCLESIAE EPISCOPO, ET ARCHIEP[ISCOP]O BENEVENTANO / MENSIBVS FEBR., ET MARTIO ANNO DNI MDCCXIV / SOLEMNI TIRV CONSECRATA FVERE / PROVT EX PVBLIC. AD HOC PER NOT. LEONARD. ANT. / PIZZELLA, S. BEN[EVEN]TANAE ECCL[ESI]AE MANS. CONFECTIS / TABVLIS, ET IN EP[ISCOP]ALI ARCHIVIO ASSERVATIS, CLARISSIME LIQVET".

 

In sagrestia:

"D.O.M. / VNFRIDO NORMANDO APVLIAE COMITI, GRAVINAEQVE PRINCIPI / HEROI ARMORVM GLORIA, ET RELIGIONIS CVLTV / INCLYTO, PIO, FELICI / DE ECCLESIA GRAVINATE VERE OPTIMO MERITO, / CVM OB DEPERDITOS REDDITVS, INTERMISSO IAM DIV. ANTISTITIS SOLIO / AC AMPLISSIMO CANONICORVM COLLEGIO / CONGRVA MVNIFICENTIA VTRVMQVE RESTITVIT. / ANNO SAL. ERGO NONAGESIMO SECVNDO / SOPRA MILLESIMVM / EP[ISCOP]O DECIMAS EXIGENDI, HOMINES PRAEDIJS VTI VASSALLOS MANCIPANDI / SEGETE VBIQVE SERENDI, LIGNA CAEDENDI, PASCVA, SVMENDI, MOLENDIQVE TRITICI / IVRA SINE VECTIGALI DEDIT. / ITEM ECCLESIAE, VASSALLORVM SVB COLONIJS, AC BAIVLATIONE PECVNIAE, / FVRNI, LANIENAE, ATQVE MOLENDINI, / CRYPTANTI PERFODIENDI SOLVM, VINEASQVE PLANTANDI, / ARANDIQVE QVOQVIS AGROS, SIBI, AC CANONICIS / PRIVILEGIVM ABSQVE TRIBVTO FECIT. / HONORARIVM HOC MONVMENTVM IN GRATI ANIMI FIDEM / EP[ISCOP]VS F[ATE]R CAESAR FRA[N]CISCVS LVCINO ORD. PRAED. ET COLLEGIVM / POSVERE XTI AN. MDCCXXIII".

Stemmi o emblemi araldici
Elementi antichi di reimpiego
Opere d'arte medievali e moderne

altare della Presentazione della Vergine al tempio.

rilievo della Vergine con Bambino.

statua di san Michele Arcangelo.

lunetta del portale destro della facciata.

lunetta del portale sinistro della facciata.

rosone della facciata.

Storia e trasformazioni
Note

Una delle caratteristiche più interessanti della cattedrale di Gravina è la presenza di elementi rinascimentali aggiornati al linguaggio all'antica, eppure ancora profondamente influenzati dalla tradizione romanica pugliese. In particolare i capitelli dell'interno, che se esaminati singolarmente denotano talvolta anche una certa raffinatezza nel riferimento a modelli classici meno diffusi, considerati nel loro complesso mostrano un intento tutto medievale nel loro continuo variare (non ne esistono due identici). Il riferimento a modelli medievali appare ancora più evidente nei capitelli rinascimentali del presbiterio, addossati ad altri medievali dai quali riprendono direttamente il motivo delle sfingi.

Fonti iconografiche
Piante e rilievi
Fonti/Documenti

1608: l’apprezzo di Gravina eseguito in questa data descrive la cattedrale  “di bellissima forma a lamia di pietre di tufi con colonne con bello coro nel mezzo di detta chiesa con organo quale è servita dal capitolo in 24 canonici et sedici altri sacerdoti con una bellissima sacristia con ornamenti, calici, et vesti in abudanza et sotto di essa vi è il iusuccorpo bellissimo dove se sepeliscono li morti con polieri tutti circundati di tumuli conlle descrittioni loro” (cit. da Gelao 2004).

Bibliografia

Ambrosi 1984-1989: Angelo Ambrosi, "Revival romanico e restauri stilistici in Terra di Bari tra XVI e XVII secolo", Ricerche sul Sei-Settecento in Puglia, 3, 1984-1989, 35-107.

 

Antinori 1997: Aloisio Antinori, “Persistenze medievali in architetture religiose del secolo XVI in Terra di Bari", in Presenze medievali nell'architettura moderna e contemporanea, Milano 1997, 136-141.

 

D’Avino 1848: Vincenzo D’Avino, Cenni storici sulle chiese arcivescovili, vescovili, e prelatizie (nullius) del Regno delle Due Sicilie, Napoli 1848, 267-269.

 

Gelao 1990: Clara Gelao, Stefano da Putignano nella scultura pugliese del Rinascimento, Fasano di Puglia 1990, 135-136.

 

Gelao 1994: Clara Gelao, “Paolo da Cassano, Madonna con Bambino (Santa Maria di Costantinopoli)”, scheda IV.5, in Confraternite, arte e devozione in Puglia dal Quattrocento al Settecento, catalogo della mostra a cura di Clara Gelao, Napoli 1994, 290-291.

 

Gelao 2005: Clara Gelao, "La cattedrale di Gravina", in Clara Gelao, Puglia rinascimentale, Milano 2005, 67-81.

 

Nardone (ed. Modugno 1990): Domenico Nardone, Notizie storiche sulla città di Gravina dalle sue origini all’Unità Italiana (455-1870) (Gravina 1922), ed. Modugno 1990, 186-200.

  

Petrucci 1975: Alfredo Petrucci, Cattedrali di Puglia, Roma 1975, 196-197.

 

Raguso 1994: Fedele Raguso, Il bancone nella sagrestia della cattedrale di Gravina (Modugno 1988), Bari 1994.

 

Ughelli (ed. Coleti 1721): Ferdinando Ughelli, “Gravinenses episcopi”, in Italia Sacra sive de spiscopis Italiae et insularum adiacentium, ed. Coleti, tomo VII, Venetiis 1721,114-132.

 

Vinaccia 1915: Antonio Vinaccia, I monumenti medievali di Terra di Bari, vol. II, Bari 1915, 147-148.

Link esterni
SchedatoreFulvio Lenzo
Data di compilazione04/02/2014 15:04:26
Data ultima revisione27/02/2017 13:04:43
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