Oggetto | Giovinazzo, Palazzo Saraceno | |
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Luogo | Giovinazzo | |
Tipologia | palazzo | |
Nome attuale | Palazzo Saraceno | |
Immagine | ![]() | |
Nomi antichi | ||
Cronologia | XV secolo: edificazione. 1806: Marianna Saraceno lo vende a Giuseppe Ignazio Donnanno. | |
Autore | ||
Committente | Famiglia Saraceno (o Saraceni) | |
Famiglie e persone | ||
Descrizione | Il prospetto principale, su via Gelso, presenta sopra uno zoccolo sormontato da tre fasce di bugnato pseudoisodomo molto rilevato, che corre lungo tutta la facciata. Il bugnato termina in una cornice che ha la forma di un toro sottile, che corre lungo tutta la facciata incorniciando un antico portale ad arco ribassato sormontato dallo stemma della famiglia Saraceno. Il basamento bugnato è interrotto dall'attuale portale principale, di epoca posteriore all'altro portale, formato da un arco a tutto sesto e decorato da bugne che nell'archivolto hanno una forma radiale. Tale portale dà accesso al cortile dell'edificio, dove è posizionata la scala principale a doppia rampa. Una cornice con guscio separa il pianterreno dal primo piano, scandito da finestre architravate, con gli stipiti poggianti su mensoline pensili. Verso lo spigolo del palazzo, al di sopra della cornice che separa il pianterreno dal primo, all'interno del paramento di blocchi squadrati, è inserita una grande iscrizione in volgare su due righe, con caratteri lapidari all'antica, in cui la famiglia mette in guardia da chiunque voglia nuocerle, da interpretarsi come un'iscrizione intimidatoria verso le famiglie del partito avverso, come ad esempio i Paglia, il cui palazzo si trovava proprio di fronte a quello dei Saraceno. Nel prospetto laterale, subito sopra lo spigolo, è murata un'altra iscrizione, che ripete un verso dantesco, che invita alla conciliazione. | |
Iscrizioni | Sul palazzo si trovano due iscrizioni, entrambe in volgare. La prima iscrizione si trova nel prospetto principale, murata verso lo spigolo del palazzo. La seconda iscrizione si trova murata all'estremità del prospetto laterale. | |
Stemmi o emblemi araldici | Lo stemma della famiglia si trova murato al di sopra dei due portali della facciata principale, e di quello del prospetto laterale. | |
Elementi antichi di reimpiego | ||
Opere d'arte medievali e moderne | ||
Storia e trasformazioni | Il palazzo, appartenuto fino agli inizi dell'Ottocento alla famiglia Saraceno, una delle più importanti della città, sorge di fronte a quello dei Paglia e si presenta in una veste rinascimentale, risalente ai decenni a cavallo tra Quattro e Cinquecento, come rivela il portale d'ingresso con stemma con arco ribassato e la fascia a bugnato del primo ordine. L'edificio, che nel tempo ha subito manomissioni visibili nelle modifiche ai due prospetti e alle finestre (con profili e terminazioni di gusto ancora tardogotico) come nell'ingresso principale con conci in bugnato e stipiti colonnari (risalente al pieno Cinquecento), conserva nel complesso la facies rinascimentale, cui devono risalire anche gli inserti epigrafici in volgare. | |
Note | ||
Fonti iconografiche | ||
Piante e rilievi | ||
Fonti/Documenti | ||
Bibliografia | Daconto 1927: Saverio Daconto, Saggio storico sull’antica città di Giovinazzo, Giovinazzo 1927, 309-310.
Marziani 1878: Luigi Marziani, Istorie della città di Giovinazzo, Bari 1878.
Mongiello 1980: Luigi Mongiello, Il restauro urbanistico del nucleo antico della città di Giovinazzo, Bari 1980.
Simone 1891: Sante Simone, “Una fugace visita a Giovinazzo”, Rassegna Pugliese di Scienze, Lettere, ed Arti, 1891, 176-181. | |
Link esterni |
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Schedatore | Bianca de Divitiis, Antonio Milone | |
Data di compilazione | 03/02/2014 20:32:52 | |
Data ultima revisione | 27/02/2017 11:22:59 | |
Per citare questa scheda | http://db.histantartsi.eu/web/rest/Edificio/684 |